Chi si informa per fare un isolamento interno inizia a domandarsi se serva una barriera al vapore per evitare il rischio di condense tra muro freddo e isolante.
Teoricamente una barriera al vapore risolve ogni problema di condensa interstiziale. Perché non è così? Se il vapore non passa, come può succedere condensa?
Senza tanti numeri e senza calcoli parliamo con grande semplicità di questa soluzione:
Fare un isolamento interno, o decidersi per le nuove pitture, in un periodo dell’anno sbagliato porta con sé alcuni problemi, meglio fare questi lavori in casa prima dell’estate 🙂
E adesso andiamo a scoprire perchè l’isolamento interno andrebbe programmato nel calendario:
Ho chiesto all’Intelligenza Artificiale quali sono i materiali migliori per l’isolamento interno di una abitazione. E come al solito è partita la filastrocca con la lana di roccia…
Evitate di portarvi in casa questi materiali, datemi retta.
Se volete fare anche voi un test utilizzando la ChatGPT, provateci! vi ho messo il link diretto.
Il periodo estivo è il momento ideale per progettare di eliminare la muffa, e permette di affrontare la stagione autunnale con le carte in regola. Ricordiamoci che stiamo parlando della nostra salute in casa.
Prima di analizzare le 3 possibilità che abbiamo per combattere la muffa in casa, fissiamo alcuni punti importanti:
Igroregolatore, igro = umidità >> che regola l’umidità 🙂
Igrometro, igro = umidità >> che misura l’umidità 🙂
Igroscopico, igro = umidità >> che assorbe l’umidità (allo stato di vapore) 🙂
progettare un isolamento interno
Scegliere e progettare un isolamento interno sembra facile, ma non è difficile: a patto di conoscere alcuni punti chiave per evitare di sbagliare tutto il lavoro, fare danni da condense interstiziali e magari portarsi anche veleni in casa. Veleni 😐 materiali meno salubri è più politicamente corretto – non commettere inutili anglicismi 😉
La mia iniziativa esperto casaclima facile voleva proseguire con l’ABC dell’isolamento termico dell’involucro edilizio per arrivare al traguardo: l’efficienza energetica.
Solaio, parete, tetto e serramenti sono gli elementi (involucro) che decidono le nostre bollette luce&gas proprio perchè separano il volume riscaldato dall’ambiente esterno! Sono tutte superfici che
In tantissimi articoli ho ben spiegato la differenza tra fibrogesso e cartongesso. Lo so anch’io che il cartongesso costa meno ma la qualità degli ambienti cambia sensibilmente con lastre in fibrogesso, più pesanti e costruite con materiali di qualità.
Il fibrogesso è quasi paragonabile ad un buon intonaco interno.
i capitolati prevedono raramente il fibrogesso
Il cartongesso lo dice la parola stessa, è fatto di gesso e due fogli di cartone. Costa poco, sembra una bella superficie, pochi notano la differenza. Una casa di cartongesso non è proprio la casa dei nostri sogni.Leggi tutto »Finitura in argilla su cartongesso, missione impossibile?
Sei una persona attenta alla qualità dei materiali da costruzione? Preferisci usare materiali naturali, che fanno il bene del tuo pianeta e quindi il bene della nostra salute, dell’ambiente e delle prossime generazioni? Sei in dubbio tra la fibra di legno e la fibra di canapa? Sono entrambi ottimi materiali, usiamoli!
Mi sono messo in testa di eliminare muffa e condensa in casa semplicemente misurando il punto di rugiada. Secondo voi è possibile risolvere tutto con 50€?
Dobbiamo solo essere astuti. Questo sì 😉
Con “astuzia” non intendo “fregare qualcuno”, intendo acutezza, ingegnosità, sottigliezza e intelligenza. Avete queste 4 fantastiche doti e 30€ in tasca?
Mi ero promesso di smetterla di pubblicare articoli che parlano del 110%. Eppure molti esperti-lettori continuano a scrivermi per trovare altri chiarimenti, specialmente per capire cosa può fare il singolo condòmino oltre ai lavori dell’intervento condominiale agevolato dal Superbonus 110%.
Già da alcuni mesi è chiaro che il proprietario di un appartamento dove il condominio esegue interventi agevolati da Superbonus 110% (che già rispettano tutti i requisiti necessari ed imposti dal Decreto Rilancio convertito in Legge n.77 il 17 luglio 2020) può fare ulteriori interventitrainati sulla sua sola unità.Leggi tutto »Il lavori nel mio appartamento trainati dal Superbonus 110%
Per il principio della precauzione non ho mai consigliato lana di roccia o lana di vetro come materiale per isolamento termico o acustico. Non solo tengo alla salubrità dei materiali come scelta progettuale, in cantiere evito che volino fibre e sostanze pericolose. Chi ci lavora sarebbe direttamente esposto al rischio e chi viene dopo si troverebbe a lavorare nelle polveri delle lavorazioni precedenti. Preferirei di no, come diceva Herman Melville nel bellissimo “Bartleby lo scrivano“.
Dopo il taglio dei pannelli in lana minerale, oppure dopo l’asporto di vecchi materassini in lana di roccia o di vetro, è rarissimo che venga fatta una bonifica degli ambienti. I lavori continuano nello stesso ambiente contaminato e nessuno ci dà importanza.
Progettare la stratigrafia di una parete significa determinare per sempre il comportamento energetico dell’edificio. La scelta dei materiali e la posizione degli strati che rappresentano l’elemento opaco (strutturali, di isolamento e di finitura) hanno un’enorme influenza – non tanto sul contenimento delle dispersioni invernali, quanto… andiamo a scoprirlo:
Terminato il periodo di riscaldamento, la casa deve affrontare un nuovo problema prima del tormentone “estate bollente”.
A seconda della zona climatica di appartenenza, e a seconda dei capricci stagionali, tra la fine di marzo e la metà di aprile gli impianti di riscaldamento vanno spenti. Per tutti quelli che utilizzano una semplice a metano è il momento di girare la manopolina su estate lasciando che la caldaietta continui a lavorare solo se è richiesta acqua calda sanitaria ACS.
Nella posa dei corrugati elettrici è normale predisporre le tracce nella muratura esistente, è pratico e fa parte della tradizione di cantiere – di fatto la linea elettrica sta passando da zone fredde a zone calde o viceversa: le condense sono dietro l’angolo. Dobbiamo usare scatole elettriche adatte, altrimenti ci scambieranno per principianti!
Leggi questo articolo grazie alle donazioni dei lettori Valter Costantini, Annalisa Venturi, Marco O. e Massimo Sottocornola. Partecipa anche Tu, sostieni l’informazione attraverso espertocasaclima.com!
Lo so che proporre un isolamento interno in calce – canapa è un po’ come parlare di case di paglia. Ma chi ha tempo, chi si innamora di questi materiali, chi vuole provarci, chi ci crede fortemente, perchè non dovrebbe utilizzare prodotti bio e soddisfare in pieno le proprie bio aspettative?
60anni fa l’Italia era il secondo produttore mondiale di canapa. Si producevano tessuti per vestiti, i semi diventavano olio combustibile e in medicina era un antidolorifico. Pensate alle vele dell’Amerigo Vespucci, sono di canapa.
Poi è arrivato il petrolio e le fibre sintetiche. Poi il divieto di consumare cannabis nel 1961. Poi nel 1975 la “legge Cossiga” contro gli stupefacenti vietò la coltivazione. Scomparse la canapa.
Sarebbe una pianta facile, cresce in una sola stagione, ha lunghe radici che penetrano il terreno lasciandolo pronto per la coltura dell’anno dopo. Ma cosa si fa oggi con la canapa?
Non è il mio campo. Non sono preparato – solo un po’ spaventato. Per il principio della cautela, ogni materiale isolante che non mi convince o mi appare rischioso per la salute 😐 lo evito – o almeno non corro a consigliarlo al committente come valida soluzione.
Chi si è già informato un po’ avrà già scoperto che per ottenere una certa prestazione di isolamento termico si deve per forza prevedere un certo spessore e dunque anche un certo ingombro, al di là della spesa per il materiale coibente.