XPS è adatto all’isolamento termico di strutture dove è richiesta un’elevata resistenza meccanica e all’acqua perfetto in presenza di umidità ed è sempre consigliabile verso terreno (fondazioni) o come zoccolatura di sistemi termoisolanti a cappotto.
Quando è l’ applicatore a non conoscere la differenza tra EPS e XPS siamo nei guai.
Pensando non ve ne sia alcuna, esegue l’intervento di isolamento a cappotto con EPS fino a terra, fino al marciapiede esterno. Poi, qualche mese dopo l’intervento, si scopre che il cappotto “beve”.
…come dice mio figlio… << E adesso?>>
Adesso, per capire come è stato posato il sistema a cappotto e che pannelli sono stati impiegati, si taglia lo zoccolo e si guarda l’esecuzione:
in questo caso si scopre che è EPS fino a terra (l’EPS è espanso e non estruso, infatti ha un valore di permeabilità al vapore pari a 45), per di più incollato a “polpette” di colla (l’aria gira tra cappotto e muratura: il sistema non può garantire le sue prestazioni!).
Progettare una casa per i cambiamenti climatici significa scegliere una copertura metallica e materiali isolanti contro il caldo? Il tetto sopporterà qualsiasi evento e l’interno della casa resterà sempre a temperature accettabili? Oppure anche il miglior isolante contro il surriscaldamento alla fine sarà inutile?Leggi tutto »Materiali isolanti contro il caldo e la Temperatura di equilibrio
Una casa passiva non permette compromessi, la trasmittanza termica U dei componenti dev’essere molto bassa e l’attenuazione dei ponti termici deve essere molto curata. I ponti termici sono quelle zone dove il flusso di calore cambia e possono disperdere così tanta energia da non permetterci di raggiungere lo standard PassivHaus.
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Parlando di platea, generalmente ci riferiamo a ponti termici costruttivi dove appunto la coibentazione è interrotta, facciamo 2 esempi:
Le mode possono influenzare l’edilizia, la progettazione, e le stratigrafie degli elementi edili? Se portare i pantaloni stracciati a zampa di elefante significa vivere in un clima interno molto confortevole, ben vengano le mode.
Buonasera, gradirei un vostro parere in merito al miglioramento della coibentazione di un tetto che ho realizzato 10 anni fa.Abito a Verona e quando ho realizzato il tetto in legno ho usato sopra ai travi:
assito da 2 cm
xps, polistirene estruso 3cm
pannello termoisolante ventilato per copertura a falda con Neopor® Tipo 150
ventilazione 5cm
OSB 1cm
tegole in cemento
Purtroppo quando ho progettato il mio tetto non conoscevo l’importanza dello sfasamento. Infatti, mi sono reso conto che se durante l’inverno l’isolamento non è abbastanza soddisfacente, durante l’estate va male.
Ora volevo aggiungere internamente, sotto l’assito:
se guardiamo la stratigrafia del solaio dobbiamo sempre ricordare che immediatamente sotto al radiante è obbligatorio uno strato isolante. Perciò l’inerzia, tutto sommato, è riferita a quel che sta sopra l’impianto.
Per quanto riguarda il pacchetto isolante di questo tetto piano, se si decide per un materiale ottimo contro il surriscaldamento, facciamo un nome a caso – fibra di legno
si tratta di materiale isolante in polistirene espanso (EPS) costituito da schiuma dura stampata, idrofobizzata, prodotta attraverso trattamento termico di un granulato espandibile in polistirene: così è garantita l’insensibilità all’umidità.
Una demolizione in favore di una ricostruzione è l’occasione per rivedere ogni aspetto progettuale. Non sono sempre e comunque favorevole alla demolizione, ma di fronte a murature in mattone pieno bagnate e fondazioni inesistenti, inutile sforzarsi troppo e affrontare un cantiere con grosse incognite di spesa e interventi forse risolutivi e forse no.
Dopo la decisione del vespaio aerato è il momento di descrivere gli strati successivi. Quale stratigrafia progettare?
La cosa che ogni progettista vorrebbe realizzare è un vespaio aerato a spessore ridotto ma ben isolato, naturalmente è importante seguire questa soluzione con omogeneità su tutta la superficie:
vespaio con coibentazione integrata
interrompere l’isolamento termico equivale a creare un forte ponte termico che per essere attenuato richiederebbe un ulteriore strato di isolante e di conseguenza nuovo spessore di cui tenere conto.
Se un tetto inclinato deve essere possibilmente traspirante, il tetto piano, per forza di cose, non lo può essere. Un tetto piano, con adeguato strato di isolamento, dev’essere protetto dall’umidità sia da fuori (l’impermeabilizzazione) che da dentro.
meglio prevedere una barriera al vapore contro l’umidità dell’ambiente interno che attraversa il solaio in direzione esterna:
Secondo DIN 4108-3 un tetto piano richiede un freno al vapore con valore sd >100m
Capita che solo il giorno della consegna dei nuovi serramenti si affronti il problema del davanzale passante! Allora che fare? bloccare il cantiere con le ire del serramentista e degli uomini che stanno scaricando i telai?
Siamo ancora così abituati a vedere il davanzale di marmo che fa capolino sotto la finestra che nemmeno prendiamo in seria considerazione il fatto che sia uno dei più comuni e stupidi e ignorati ponti termici di una casa.Leggi tutto »Serramenti con davanzale passante