Risparmiare gas imponendo agli italiani una temperatura interna più bassa e un periodo di accensione del riscaldamento più breve è FOLLIA.
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linee di azione per risparmiare gas
Il nostro governo prevedeva già dall’estate diverse linee di azione, ma non sono altro che delle proposte per ridurre i consumi di gas. Linee di azione sempliciotte in mancanza di idee.
Parliamo dei consumi di Casa mia dopo cappotto e isolamento del tetto: isolamento involucro senza toccare gli impianti.
E’ stato isolato, sono stati cambiati solo alcuni serramenti ormai datati, ma non è stato sostituito il generatore di calore e sul tetto non c’è né un impianto fotovoltaico né un solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria.
Quindi un ulteriore step di intervento sarebbe eliminare la caldaia a condensazione per installare una Pompa di Calore.
dopo cappotto e isolamento tetto, conviene sostituire la caldaia con una PdC?
dipende! Dipende dai consumi effettivi dell’edificio post operam. Quindi andiamo a leggere questi consumi, che sono l’energia termica richiesta dall’edificio.
C’è un unico modo per fronteggiare le bollette che aumentano ( +9,9% luce e +15,3% per il nel 3° trimestre 2021).
Prima capiamo cosa succede fuori di casa nostra e poi analizziamo i nostri consumi!
fuori di casa nostra
Le quotazioni delle materie prime e i prezzi dei “permessi” di emissione di CO2 (poi parleremo di ETS) hanno fatto un balzo verso l’alto, mentre il Governo promette un ribasso degli oneri generali in bolletta destinando 1,2 miliardi.
Cosa sta succedendo? Cosa dobbiamo sapere delle materie prime e di questi ETS?
Sono mesi che i media riportano le notizie sull’esplosione dei prezzi delle materie prime, ma non è tutto:
Inauguriamo questo luglio 2021 rinfrescando un vecchio commento di un lettore, facciamolo perchè è sempre utile ripassare alcuni concetti base per argomentare la protezione dal surriscaldamento delle case.
Non è verosimile progettare così bene un edificio che d’estate si comporti come un ambiente climatizzato con 26°C comodi e costanti, e magari con un’ umidità relativa bassa e confortevole. O meglio, non ci si riesce se il microclima all’intorno è quello di una città, con poco verde e previsioni meteo caldo stabile.
Avere un tetto sopra la testa significa avere una casa. Non ci sta forse a indicare che il tetto sia la cosa più importante dell’edificio?
Quando propongo una stratigrafia per il tetto, non importa che si tratti di un tetto in latero cemento oppure di un tetto in legno, ragiono su 2 cose:
sull’isolamento termico (materiale e relativo spessore) perché devo garantire basse dispersioni termiche in inverno e ottimale protezione dal surriscaldamento in estate
sulla impermeabilizzazione, preferendo sempre un telo permeabile al vapore per tetti a falde (ricordo che permeabile al vapore non significa “poco” impermeabile all‘acqua) con resistenza permanentemente ai raggi UV (questo per evitare di preoccuparmi dei tempi del cantiere e dell’eventuale protezione ulteriore della zona vicino alla gronda).
e di solito mi fermo qui perchè sono il progettista o il committente stesso o le condizioni ambientali che decidono il manto di copertura.
Le doti antisismiche di una casa in legno sono state ampiamente pubblicizzate per diffondere in Italia le costruzioni leggere, ma quasi tutte le stratigrafie copiano l’isolamento termico dagli edifici del NordEuropa sottovalutando il nostro clima mediterraneo.
Si può fare a meno della massa che offre il laterizio in un involucro iper isolato come quello di una casa passiva?
Non perdiamo di vista il nostro progetto: vogliamo che la casa stia sì in piedi, ma vogliamo anche che possa essere certificata come Casa Passiva, quindi abbiamo un doppio lavoro da fare per garantire al committente:
valori di resistenza a rottura molto superiori ai limiti imposti dalla normativa
valori di isolamento termico molto superiori ai limiti imposti dalla normativa
Una casa passiva non permette compromessi, la trasmittanza termica U dei componenti dev’essere molto bassa e l’attenuazione dei ponti termici deve essere molto curata. I ponti termici sono quelle zone dove il flusso di calore cambia e possono disperdere così tanta energia da non permetterci di raggiungere lo standard PassivHaus.
Se non hai voglia di leggere di progettazione e vorresti subito passare al cantiere clicca qui.
Parlando di platea, generalmente ci riferiamo a ponti termici costruttivi dove appunto la coibentazione è interrotta, facciamo 2 esempi:
Chi sta facendo un intervento di riqualificazione globale o comunque lavori in casa per cui gode di qualche BONUS ha gioco facile nel mettere tra le spese anche la VMC, come se aggiungesse la spesa per un altro bidone di colore a finire l’opera. Dovrà infatti fare solo attenzione che chi emette la fattura non sbagli (e per non sbagliare basta leggere il mio precedente articolo IVA agevolata al 10% per installare una VMC) e il gioco è fatto:
la VMC può usufruire di agevolazione fiscale!
Chi invece vuole solamente installare una ventilazione con recupero di calore, senza altre opere di ristrutturazione edilizia e/o risparmio energetico, può quasidire addio all’ Ecobonus (ex legge 296/2006)…Leggi tutto »Agevolazioni fiscali per installare una VMC col bonus
Facciamo il punto: sono 11 anni che scrivo articoli per informare i lettori su come intervenire per un corretto isolamento della casa – ho sempre cercato di sottolinearne i principi fondamentali e le prestazioni ottenibili grazie alla buona scelta del materiale isolante. Adesso è ora di decidersi e approfittare delle massime agevolazioni fiscali:
Il 2020 sarà l’ultimo anno utile per fare interventi con detrazioni al 50% o al 65%!
dal 2021 il limite sarà 48.000€ con detrazione del 36%, come una volta. Direi che è proprio venuta l’ora di prendere qualche decisione e sistemare casa!
Il 2020 che pareva lontano è dietro la porta: non ci resta che progettare molto meglio degli anni passati. Dobbiamo garantire buoni requisiti acustici, strutturali e di comfort abitativo, e ovviamente limitare fortemente il fabbisogno energetico dell’edificio. Sarà sufficiente spingere ancora sull’isolamento termico?
Dobbiamo abituarci a concepire l’edificio nel suo complesso!
esperti Lettori dal 16 febbraio 2020 = 13.422 Mi rendo conto che certa gente si aspetta che io lavori gratis. C’è ancora la convinzione che… Leggi tutto »Tariffe impianti
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Affrontando un intervento di ristrutturazione di un appartamento, spesso ci troviamo nella situazione di un interpiano. Già che l’unità abitativa si trova ad un piano intermedio è idea comune sottovalutare l’attenzione per le scelte dell’isolamento dell’involucro edilizio, di fatto compreso tra ambienti riscaldati, sopra e anche sotto. Magari poi ci troviamo in una Zona climatica calda, forse in Sicilia, e siamo veramente convinti che isolare molto sia quasi inutile, un inutile dispendio di energie.
Io però ne sono più che convinto: l’efficientamento energetico è tutto.
ma come intervenire, con che materiali e che strada prendere ?
Per contenere la temperatura interna degli ambienti e quindi limitare il fabbisogno energetico per la climatizzazione estiva la normativa italiana prescrive alcune verifiche, sia per le pareti che per la copertura:
Nel precedente articolo “Gli edifici di nuova costruzione dovrebbero garantire i numeri che promettono” ponevo delle domande: il nuovo proprietario di casa sa gestire una casa ad alta efficienza? ne ha il controllo? le sue abitudini portano un miglioramento o un peggioramento energetico? è informato sull’aspetto edificio / impianto? e sul livello di efficienza del proprio impianto?
Se siete già convinti di installare una VMC decentralizzata ma siete indecisi sulla tipologia di macchina, questo è l’articolo dedicato a voi…. e io sono di parte naturalmente – dalla vostra parte!
Se una decina d’anni fa si sentiva parlare di macchine per ventilazione con recupero di calore solamente per edifici con elevata Classe energetica, oggi, direi che l’argomento VMC sia molto più diffuso. Non è più solo la Classe A che vuole un impianto VMC, è la classe media! E’ il popolo! Siamo tanti.
Non so se la VMC sia nata per far quadrare il bilancio energetico di un edificio a basso consumo (quindi per contenere le perdite per ventilazione) oppure per migliorare la qualità dell’aria interna. Non lo so. Per i progettisti ottenere un minor fabbisogno termico per riscaldamento è un traguardo importante, specialmente dopo gli sforzi fatti per un involucro ben isolato – ma per tutti noi?
truffe, Non è un buon motivo per non investire nel fotovoltaico, si può investire eccome! anche se sono convinto che investire prima nell’efficientamento dell’involucro sia ben più urgente e intelligente.
In un precedente articolo vi avevo parlato della sigla V2G, Vehicle-To-Grid (la tecnologia che consente di sfruttare le batterie delle auto elettriche per accumulare energia). Uno stabilizzatore dei sistemi elettrici dove l’eolico e il fotovoltaico non sono equilibrati:
un’auto elettrica collegata alla rete ha un ruolo importantissimo: contribuisce a stabilizzare la rete: se tutte le reti elettriche avessero migliaia di batterie auto collegate la rete sarebbe stabile (una rete con tanti piccoli porcellini salvaenergia)
Dobbiamo afferrare questo concetto! le energie verdi (per loro natura intermittenti: il fotovoltaico produce solo di giorno e con efficienza variabile, il vento produce in base alle condizioni meteo, l’idroelettrico in base alle stagioni) possono difficilmente garantire l’equilibrio della rete.