Parliamo dei consumi di Casa mia dopo cappotto e isolamento del tetto: isolamento involucro senza toccare gli impianti.
E’ stato isolato, sono stati cambiati solo alcuni serramenti ormai datati, ma non è stato sostituito il generatore di calore e sul tetto non c’è né un impianto fotovoltaico né un solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria.
Quindi un ulteriore step di intervento sarebbe eliminare la caldaia a condensazione per installare una Pompa di Calore.
dopo cappotto e isolamento tetto, conviene sostituire la caldaia con una PdC?
dipende! Dipende dai consumi effettivi dell’edificio post operam. Quindi andiamo a leggere questi consumi, che sono l’energia termica richiesta dall’edificio.
efficientamento senza toccare gli impianti
cominciamo con il descrivere i 2 interventi più importanti:
1 – è stato posato un sistema a cappotto in EPS con grafite:
2 – è stato isolato il tetto con 220mm di fibra di legno ad alta e altissima densità:
In base a questi dati geometrici dell’intero edificio riportati qui sotto:
Marco de Pinto aveva calcolato per la stagione invernale questo fabbisogno di energia:
ed ecco i risultati di calcolo stagionali:
i consumi effettivi, post operam
Cioè i consumi effettivi di Casa mia dopo cappotto + isolamento del tetto + smaltimento di una delle 2 caldaie a condensazione istantanee. Come sono cambiati i consumi della mia casa dopo tutti i lavori dell’inverno 2015?
energia termica richiesta alla caldaia a condensazione istantanea per riscaldamento e ACS = 11.400 kWh
- trasformo i metri cubi di
consumati in kWh: 1.200 mc * 9,5 = 11.400 kWh - divido il consumo trasformato in kWh per la superficie netta: 11.400 / 338 mq = 33,73 kWh/mq anno
metano per produzione di acqua calda sanitaria:
nota: nei 5 mesi estivi maggio-settembre la
energia termica richiesta alla stufa a legna per riscaldamento = 2.380 kWh
- trasformo i 500kg di faggio (che brucio) in kWh: 500 /3,5 * 10 = 1.428 kWh
- peggioro il risultato per colpa del rendimento stufa: 1.428 kWh / 0,60 = 2.380 kWh
- divido la legna trasformata in kWh per la superficie netta: 2.380 / 338 mq = 7 kWh/mq anno
scoprire da soli la classe energetica della vostra casa post operam?
Ricordate il mio vecchio articolo dove vi suggerivo di scoprire da soli la classe energetica della vostra casa? potete rileggere l’articolo Calcolare la classe energetica della propria casa. Dopo il cappotto e l’isolamento del tetto (e senza Pompa di Calore e senza fotovoltaico) ho trasformato la mia vecchia casa in classe E in un casa a Basso fabbisogno di calore:
- casa in classe che sta esattamente tra CasaClima A e CasaClimaB con circa 40 kWh/mq anno
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@ andrea
La copertura di un edificio è l’elemento maggiormente sollecitato dall’insolazione quindi è sempre meglio eccedere con l’isolamento per raggiungere il massimo valore di sfasamento termico.
Uno dei pochissimi materiali isolanti capaci di proteggere l’edificio dal surriscaldamento estivo è la fibra di legno, quindi questo materiale isolante ” pregiato” va messo dove assolutamente non si può derogare.
Naturalmente esistono sistemi a cappotto certificati in fibra di legno per le pareti.
Purtroppo, economicamente parlando, sarebbe stato impossibile finanziare sia il rifacimento del tetto che il cappotto nello stesso momento.
Ecco perché il mattone pieno delle pareti si è dovuto accontentare della protezione offerta dalla grafite.
Dopo ben 6 estati posso dire che il surriscaldamento della parete NON avviene:
misurando le temperature superficiali interne dell’intonaco non si può riscontrare nemmeno 1° K superiore alla temperatura ambiente interna, idem per le falde del tetto (intonacate e a vista). Le misurazioni massime hanno registrato circa 29°C
Articolo molto interessante.
Curioso progettare lo sfasamento termico estivo di 13 ore per le pareti e di 20 ore per il tetto, no? Come mai?
Attendo la seconda parte dell’articolo sulla pompa di calore
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