Lo Stato vuole incentivare la sostituzione di apparecchi per riscaldamento obsoleti finanziando direttamente con bonifico, quasi immediato, chi installa apparecchi con basse emissioni in atmosfera ed alti rendimenti energetici
Devo scegliere l’isolante in base alla sua Resistenza termica R? Se progettiamo un isolamento termico, prima o poi, finiremo col parlare del coefficiente di Resistenza termica:
la Resistenza termica R ci dice quanto il materiale isolante sia capace di opporsi al flusso di calore, e cioè alla dispersione termica invernale, a seconda del suo spessore.
Ora che sappiamo cos’è il calore specifico di un isolante (quanto calore riesce ad assorbire l’isolamento termico) possiamo anche capire il concetto di capacità termica:
e cioè la quantità di calore che devo somministrare al materiale isolante prima di ottenere una variazione di temperatura.
A parte la zona climatica F (F come freddo 😉 ) in tutta Italia è importantissimo scegliere materiali isolanti che proteggano dal caldo gli edifici e dunque, la capacità termica deve essere la più alta possibile 😉 ed ecco spiegato perchè:
Sono molti anni che i vari Bonus hanno invitato a fare interventi in casa. Tutti abbiamo fantasticato di fare qualcosa – Non tutti si sono decisi.
Un po’ l’impreparazione a scegliere l’isolamento termico, un po’ la mancanza di liquidità, un po’ i dubbi sui tempi di rientro dell’investimento e tutto è stato lasciato come stava.
perchè parlo di cambio caldaia proprio adesso che è settembre?
Sentiamo il dovere di pensare all’isolamento della nostra casa, ma non sappiamo da dove cominciare?
In effetti non basta avere i soldi oppure un finanziamento accessibile e il miraggio delle agevolazioni fiscali per partire con i lavori.
Spesso si parte chiamando qualche ditta conosciuta in passato per raccogliere un primo preventivo – da qui la richiesta di un altro preventivo a qualche concorrente e poi il blocco. Cosa fare? cosa decidere? cosa siamo riusciti a capire?
esperti Lettori dal 16 febbraio 2020 = 13.673 Mi rendo conto che certa gente si aspetta che io lavori gratis. C’è ancora la convinzione che… Leggi tutto »Tariffe involucro termico
Parliamo dei consumi di Casa mia dopo cappotto e isolamento del tetto: isolamento involucro senza toccare gli impianti.
E’ stato isolato, sono stati cambiati solo alcuni serramenti ormai datati, ma non è stato sostituito il generatore di calore e sul tetto non c’è né un impianto fotovoltaico né un solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria.
Quindi un ulteriore step di intervento sarebbe eliminare la caldaia a condensazione per installare una Pompa di Calore.
dopo cappotto e isolamento tetto, conviene sostituire la caldaia con una PdC?
dipende! Dipende dai consumi effettivi dell’edificio post operam. Quindi andiamo a leggere questi consumi, che sono l’energia termica richiesta dall’edificio.
Anche questo inverno è finito e la stagione calda è alle porte. Non sarebbe questo il momento ideale per progettare di eliminare il caminetto aperto?
i problemi del caminetto
Sarà più romantico di una stufa, ma non ha una regolazione dell’aria di combustione (nella bocca del camino entra molta più aria di quella necessaria alla combustione) e la regolazione dell’andatura di un caminetto è praticamente impossibile.
Non solo consuma molta più legna inutilmente, l’efficienza della combustione, con particolare riguardo alla quantità di residui incombusti, e quindi inquinanti, è bassa e fa male l’ambiente.
In Germania dal 31 dicembre 2020 centinaia di migliaia di stufe sono state dotate di filtri per polveri sottili, questo per un’ordinanza per ridurre l’inquinamento da particolato di stufe, camini, stufe in maiolica e simili installate prima del 2015: per il principio che le stufe dal 2015 in poi hanno già filtri per polveri sottili preinstallati o emettono poche emissioni.
i nuovi requisiti per le stufe
Insomma camini e stufe esistenti possono continuare ad essere utilizzati solo se garantiscono questi requisiti:
Certificato di conformità del produttore ai valori limite di emissione per la polvere di 150 mg / m 3 e per il monossido di carbonio (CO) di 4 g / m 3 sul banco di prova
Prova di una misurazione dei fumi in loco (valori limite di emissione per la polvere di 150 mg / m 3 e per il monossido di carbonio (CO) di 4 g / m 3)
Installazione di un filtro per polveri sottili omologato (non sono richieste ulteriori prove di conformità)
Pubblico questo articolo come primo post di questa estate 2017 appena iniziata qualche giorno fa con temperature veramente elevate.
Prendo lo spunto da un commento scritto da un nuovo lettore:
Sono Andrea e ho 27 anni. Vivo con la mia compagna in un sottotetto, sopra i suoi genitori. Mentre quando furono fatti i lavori un minimo strato di isolante (polistirolo) fu messo sulle pareti laterali, sul soffitto niente. Il soffitto è in cemento armato con i coppi appoggiati direttamente sopra. Fa un gran caldo d’estate (alle 7 di mattina ho 30 gradi) ed un gran freddo d’inverno (se alle 23 ho 22-23 gradi, la mattina ne ho 18). Sto quindi pensando di far coibentare il tetto esternamente (internamente è troppo basso). Togliere i coppi, mettere l’isolante (lana di roccia?) e riappoggiare i coppi. Il mio dubbio è: la spesa darà benefici reali? Ci sarà un cambiamento tangibile oppure mi conviene investire quei soldi in un impianto fotovoltaico da 5-6 KWh e mettere un condizionatore potente davvero? So che non è la stessa cosa, ma se devo spendere senza un beneficio tangibile, preferirei la seconda opzione. Giusto per capirci un pò, allo stato attuale i muri di casa (tutti, non solo quelli esterni) la sera verso le 20 in questo periodo sono più caldi della mia mano, quindi intorno ai 40 gradi. Non essendo ferrato in materia e avendo paura di essere fregato mi sono iscritto qui alla ricerca di consigli!
Anch’io ho in casa una delle 11 milioni di stufe in Italia, la uso per la legna e non per il pellet – è una bellissima stufa danese Scan 22, purtroppo uscita di produzione. Come il 50% delle stufe nel nostro paese, anche la mia è del 2005 e pur essendo danese immagino faccia delle buone emissioni di polveri.
Nei momenti invernali delle stufe accese solitamente i vicini di casa stanno barricati in casa e non si sognano nemmeno di aprire le finestre. Ma anche le ventilazioni meccaniche con recupero di calore, vmc, si stanno lentamente diffondendo e sono i loro proprietari ad accorgersi di quanto l’aria esterna sia pessima. Leggi se vuoi questa testimonianza.
Ho letto della nuova idea di rottamare 4-5 milioni di generatori a legna nei prossimi dieci anni… ma siamo sicuri che l’ AIEL sia concentrato sui benefici in termini ambientali anzichè sull’occupazione dei progettisti, installatori, manutentori, costruttori, produttori di biocombustibili che hanno bisogno di fatturare un po’ di più?
Il turnover tecnologico starebbe nel Conto Termico 2.0, il sistema di incentivi statali a favore degli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e della produzione di energia termica da fonti rinnovabili.Leggi tutto »Stufa vecchia non fa buon brodo
l’ impianto di riscaldamento a pavimento non deve subire alcuna variante o modifica per ricevere una pompa di calore. Nel caso l’ abitazione presentasse un impianto di riscaldamento con radiatori