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Divieto di usare la stufa o il camino, facciamo il punto

6 risposte

Tutti mi scrivono per sapere se possiamo o non possiamo usare la stufa o il camino senza rischiare la multa.

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Allora facciamo il punto per le Regioni italiane dove sono in vigore regole stringenti:

  • Piemonte,
  • Lombardia,
  • Veneto
  • Emilia Romagna
  • Toscana
  • e Marche

Vuoi ascoltare l’articolo senza leggerlo? vai al VIDEO

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Sono queste le Regioni dove non si possono accendere stufe e camini a legna a pellet o a biomassa non di ultima generazione, ma dipende.

Vi ricordo che La certificazione ariaPulita™ assegna da 2 a 5 stelle sulla base di 5 parametri: rendimento, emissioni di particolato primario (PP), ossidi di azoto (NOx), composti organici totali (COT) e monossido di carbonio (CO).

Poi parleremo anche di tutti quelli che NON hanno La certificazione ariaPulita 😉

dunque

Fermo restando che la combustione migliore dipende sempre da noi e non dalle stelle 😉

Invece che dare le stelle al generatore di calore, dovrebbero dare il patentino a chi accende la stufa! Questo sarebbe veramente importante!!! Invece, come per le auto, dispensiamo la partente a tutti, poco male se non sei fatto per la guida… l’importante è che compri l’auto, inquini e alzi il PIL 😉

E’ proprio una grande attenzione per l’accensione e la stagionatura della legna che fanno la differenza tra tanto fumo e poco fumo. Insomma, se bruci bene inquini poco, se bruci male inquini tanto e ti scaldi poco 😐

Se hai la stufa nera all’interno e ti trovi con il vetro nero fermati e leggi come devi usare bene la stufa. Ho scritto diversi articoli anch’io: vai a questo link dove troverai buone informazioni 😉

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torniamo ai DIVIETI

Sotto ho cercato di descrivere il divieto per camini, stufe, termostufe a legna e ad accumulo alimentate a biomassa nelle 6 regioni:

Piemonte,

Puoi usare stufe e camini a legna a pellet o a biomassa con 3 o più stelle e puoi installare solo stufe e camini a legna a pellet o a biomassa con 4 o più stelle (fatti furbo e compera solo modelli con 5 stelle).

Lombardia,

Puoi usare stufe e camini a legna a pellet o a biomassa con 4 o più stelle e soltanto biomassa di classe A1 secondo la norma UNI EN iso 17225-2

Sono esclusi gli impianti con potenza termica al focolare inferiore a 5 kW (Bergamo).

Puoi mantenere in esercizio, fino al 15 ottobre 2024, i generatori a biomassa installati prima del 18 settembre 2017 (data approvazione della delibera Accordo di Bacino Padano) (Bergamo).

Puoi approfondire a questo link e a questo link.

Per fare un po’ di chiarezza su questo sconosciuto A1: si tratta della classe più alta (A1) che identifica la legna con un contenuto di umidità sotto al 25% (quindi pronta all’uso), infatti alla classe B appartiene la legna da stagionare prima di essere bruciata! E non prendete alla leggere questo aspetto perchè la legna secca non solo scalda molto di più, è una bruciatura pulita 😉

asciugare professionalmente 1 kg di legna

Se trovate legna in classe A1 plus (contenuto idrico inferiore al 15%) significa che c’è stata una pre essiccazione in forno… A mio parere, un trattamento energivoro, ma indispensabile per chi fornisce legna a chi non può stagionarla, meglio programmare l’acquisto per tempo, un paio d’anni prima 🙂

Un essiccatore professionale riesce a portare 100 quintali di legna non stagionata all’umidità standard del 25% in 2-3 giorni con 60°C e ventilazione forzata al prezzo di 6kWh di energia (l’essiccatore ovviamente non è elettrico, la caldaia è alimentata a cippato e segatura, la stessa materia legnosa prodotta come scarto dalla lavorazione del taglio, un ciclo chiuso e intelligente). Se vuoi vedere come funziona,  vai dopo a questo link

Quindi (6 kWh * 60 h) / 10.000 kg /  =  360 / 10.000 = 36 Watt/kg di legna ( se lo paragonassimo con il costo del kW elettrico a 40 cents risulterebbe che asciugare professionalmente 1 kg di legna costi 1 cent e mezzo:

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Veneto

Puoi usare stufe e camini a legna a pellet o a biomassa con 3 o più stelle e puoi installare solo stufe e camini a legna a pellet o a biomassa con 4 o più stelle (fatti furbo e compera solo modelli con 5 stelle).

Inoltre vanno seguite le limitazioni temporanee!

Emilia Romagna

Puoi usare stufe e camini a legna a pellet o a biomassa con 3 o più stelle anche sotto i 300 metri di altitudine

Toscana

Puoi usare stufe e camini a legna a pellet o a biomassa con 3 o più stelle ma devi controllare cosa dice il tuo Comune

Marche

Non puoi usare stufe e camini a legna a pellet o a biomassa che abbiano una classe inferiore alla classe 3 stelle (come individuata dal D.M. 7/11/2017, n. 186). Per approfondire ecco il link all’Articolo 7. Misure relative al riscaldamento degli edifici

multe e divieti

Chi mi scrive preoccupato delle multe e dei divieti non è un terrorista climatico o uno snob verso gli incentivi a rinnovare il proprio generatore di calore con modelli nuovi e più efficienti, è solitamente una persona affezionata alla sua stufa, nemmeno tanto vecchia, ma purtroppo installata prima dell’era della certificazione, chiamata Aria Pulita.

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Però è una pecora nera perchè il suo modello NON ha l’etichetta.

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Qui sono indicati con un codice identificativo:

l’azienda produttrice
l’anno di certificazione
il numero progressivo dell’apparecchio certificato
il QR Code che rimanda al sito della certificazione e all’elenco completo dei prodotti certificati con le relative informazioni tecniche.

non è possibile certificare la propria stufa e ottenere le stelle

E la beffa è proprio questa: non è possibile certificare la propria stufa se il produttore non ha avviato l’iter di certificazione. Un vero peccato perchè ho letto che una certificazione costerebbe intorno ai 300€ e un sacco di gente sarebbe disposta a pagare 🙂 invece che rottamare tutto 🙁 Insomma, nel dubbio, rottamiamo ogni cosa ci capiti a tiro 🙁

e nello stesso momento ci sentiamo dire: ma nooo non dobbiamo avere sempre l’ultimo modello di iPhone, possiamo tenerci anche quello vecchio. Solo perchè Amazon non fa PIL nel nostro paese… e forse è anche questa una bufala.

Diciamo che è la situazione di un autista che sa guidare bene ma non ha la patente. Ho una bella stufa di qualche anno fa, magari anche costosa e di qualità nordiche, ma senza certificato che ne attesti le stelle 🙁

generatore privo di classificazione

La stortura sta proprio nel considerare un generatore alimentato a biomassa (legna, pellet o cippato) privo di classificazione come se avesse classificazione ambientale inferiore a 3 stelle 😐 😐 😐

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multe & raccomandate

Sarà un inverno con piogge di multe e nugoli di raccomandate da oscurare il cielo per migliaia di famiglie che usano stufe senza certificazione Aria Pulita?

Credo che il buon senso (se ne fosse rimasto in giro) applicherà l’idea di sanzionare solo gli impianti con potenze superiori ai 10 kW e ancora più al riparo dalle multe saranno le stufe sotto i 5 kW (quelle che io consiglio sempre di installare quando la casa è isolata).

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impianti sprovvisti di documenti

Se chiedete ad uno spazzacamino un RAPPORTO DI EFFICIENZA ENERGETICA per impianti sprovvisti di documenti tecnici e di dichiarazione di conformità vi dirà che il rapporto di efficienza energetica è richiesto solo per impianti per la climatizzazione invernale con potenza termica utile nominale complessiva superiore ai 10 kW 🙂

Se sei proprio preoccupato dei divieti, fai una verifica, magari la tua Provincia è esente dai divieti (informati dalla Polizia locale, sì, quella che volevi chiamare quella domenica in cui il tuo vicino tagliava l’erba e la siepe per tutto il santo giorno).

impianto non conforme alla classificazione delle stelle

Ho letto anche di una ulteriore deroga per chi ha un impianto non conforme alla classificazione delle stelle installato prima del 17 settembre 2017. Poi, dal 2024 vedremo 😉

qualche lettore è stato già multato?

Sappia in ogni caso che potrà fare ricorso (rientrando tra le procedure di tipo amministrativo).

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Bonus Stufa

La Repubblica delle Banane si sta via via trasformando nella Repubblica dei Bonus: Bonus casa, bonus facciata, bonus TV, bonus vacanze, bonus mobili, bonus verde, bonus auto elettrica, bonus bicicletta, bonus benzina, bonus auto ibrida. Il popolo va impoverendosi e i dittatori lanciano bonus dalle finestre del palazzo come fossero monetine. E a noi ci piace 🙂 E quando il Bonus ci ha stufato, et voilà, il SUPER Bonus 🙂 🙂 🙂

L’ INCENTIVO IN CASO DI SOSTITUZIONE DI IMPIANTO PREESISTENTE

E’ tutto facile? basta cambiare stufa? tanto paga Pantalone?

COME
RICHIEDERE L’INCENTIVO
UNA VOLTA COMPLETATO L’INTERVENTO

Eh avete già capito! Non è così semplice purtroppo… la richiesta di incentivi va fatta a seguito del completamento dei lavori.

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A questo link trovate le istruzioni da seguire per sostituire CALDAIE E STUFE A BIOMASSE (2.B) PER PRIVATI

Bando Stufe 2022 – Regione del Veneto

Per gli Emirati Veneti esiste anche il Bando Stufe 2022 – Regione del Veneto che si somma a quanto incentivato dal GSE, quindi cumulabile con il Conto Termico: leggi in questo link.

Maledizione, non so nemmeno come fare a pagare un sacco di pellet da 15 kg che da 5 € oggi mi costa 10 €… figuriamoci tirare fuori 5.000€ per stufa nuova e canna fumaria nuova dopo soli 8 anni di utilizzo. I miei nonni sono morti e avevano in cucina la stessa stufa di quando si sono sposati.

stufe usa e getta 🙁

Siamo obbligati per legge alle stufe “usa e getta”, dove tutto è diventato privo di valore, dove nulla è duraturo, dove tutto può essere sostituito all’istante, come dice Ivan Petruzzi. Tutto è programmato per deperire sotto i nostri occhi 🙁

ultima cosa, cito:

“In questo momento di emergenza energetica, è fondamentale rimettere al centro dell’agenda politica l’apporto delle biomasse legnose, nel rispetto della gestione forestale sostenibile prevista dall’attuale Strategia Forestale Nazionale. Il comparto della bioenergia è cruciale per la sicurezza energetica e per la diversificazione del rischio negli approvvigionamenti, per contrastare il caro energia e promuovere al contempo lo sviluppo locale e la transizione energetica”, sottolinea Fiper.

però adesso voglio 5 minuti per il pippone espertocasaclima:

Avete una caldaia a metano? Il metano è schizzato alle stelle

Avete una pompa di calore? Il prezzo del kWh è più che raddoppiato

Vi arrangiate con la stufa e bruciate la vostra legna e ogni rametto di potatura del vostro terreno? E’ fatto divieto l’uso della stufa.

Forse aveva ragione espertocasaclima quando diceva di isolare tantissimo!

Se abbiamo una casa energivora e la isoliamo moltissimo, la bolletta, qualsiasi sarà il prezzo dell’energia, non vi farà mai paura.

Se abbiamo la possibilità di una nuova costruzione e la progettiamo per diventare una casa passiva, la bolletta, qualsiasi sarà il prezzo dell’energia, vi farà il solletico.

Ragionateci sopra, come dice… no non lo cito.


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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6 risposte a “Divieto di usare la stufa o il camino, facciamo il punto”

  1. @ giuliano

    grazie della sua informazione!
    in germania le ramaglie vengono (anche sul posto con macchinario semileggero e trainato) sempre sminuzzate o triturate per diventare in breve tempo disponibili come ammendante e fertilizzante.
    noi facciamo falò perchè non siamo attrezzati o perchè siamo incompetenti?

  2. Avatar Giuliano

    Regione Lombardia fa vedere una faccia pulita ma ha scheletri sporchi nell’armadio.
    Chiede ai propri abitanti di non inquinare, obbligandoli a spendere soldi per inquinare meno…. Nel frattempo ha in essere ( Regione Lombardia ! ) un regolamento per il taglio dei boschi, che consente di bruciare sul posto le ramaglie di risulta, cioè dentro il bosco,in deroga al TULPS e in deroga al Testo Unico Ambientale. Entrambi leggi di Stato che la Regione deroga ? Assurdo !
    Ricordo che la peggiore combustione si ottiene proprio bruciando a terra, e in inverno, con l’inversione termica i fumi di queste assurde, pericolose, ed enormi combustioni, scende verso la pianura. Senza contare il pericolo di incendi boschivi, che con questa pratica concessa da Regione Lombardia in deroga a leggi di Stato, ogni inverno affliggono le nostre valli.
    Mi chiedo quindi se prima di pretendere dai cittadini la probità, non sarebbe meglio se i funzionari di Regione Lombardia si lavassero la coscienza ?

  3. @ massimiliano

    condivido.

    infatti se io andassi in piazza a dire “W la stufa” che è CO2 neutra, qualcuno giustamente mi picchierebbe dimostrando che se domani sera tutti i milanesi accendessero una stufa, moriremmo tutti.
    infatti tutti non si può! siamo troppi!

    ma lo stesso succederebbe se domani mattina tutti i milanesi accendessero uno scooter, credo moriremmo tutti.
    infatti tutti non si può! siamo troppi!

    e dunque?
    il giusto sta nel mezzo: la nonna accende la sua stufa, il giovanotto va in scooter dove gli pare e il più fortunato vola alle Canarie da Linate o Malpensa per un bel weekend (magari con l’aeromobile ¾ vuoto, tanto la tassa sul cherosene non esiste).

    io e lei pensiamo troppo! dovremmo fare come la maggioranza, pensare ad altro. ma non ci riusciamo! e la ringrazio per intervenire nei commenti.

    Comunque, avevo letto settimane fa di un’analisi condotta in Lombardia durante il caldo ottobre scorso dove si dimostrava che gli inquinanti erano tutti prodotti dal traffico veicolare (nessuno ancora aveva riscaldato casa)

  4. Avatar Massimiliano
    Massimiliano

    La riflessione mi viene da un suo vecchio post dove, per me giustamente, riteneva più ecologico continuare ad usare la sua vecchia auto che non acquistarne una nuova elettrica. Si chiederà ma che c’entra: il problema è che in Lombardia, a Milano non puoi circolare con un euro 5 e poi che fai? Fai bruciare di tuto e di più… E lo trovo coerente. Ritengo più intelligente quello che scriveva lei e magari incentivare un efficientamento delle vecchie auto che non un bandire così da un giorno ad un altro un monte di mezzi con la scusa dell’inquinamento (inquinando così di più). Personalmente ritengo forse più logico e sensato accettare una bella stufa a Morbegno (ai piedi delle alpi dove a 2 passi hai boschi e legna) che non a Milano centro. Forse più che un limite unico per tutti uguale è meglio tararlo per quel che puoi. E’ facile tararlo sugli altri.. Fare un bel rigo e poi dire: mo so cavoli vostri.

  5. @ massimiliano

    mah, io penso che a modo suo ognuno sia responsabile del proprio inquinamento.
    ora lasciamo un’attimo da parte la fonte dell’inquinamento:
    guardiamo al pensiero di chi crea il divieto e chi lo subisce.

    in questo articolo abbiamo parlato del divieto di bruciare la legna nelle 5 regioni, e vabbè’ chi ha la stufa lo subisce, e chi la vieta immagina di aver diminuito l’inquinamento.

    ora ipotizziamo un nuovo divieto, sempre per diminuire l’inquinamento: facciamo il divieto di andare in auto, con un facsimile di autodichiarazione per poterla usare lo stesso per alcune ragioni (come al tempo del COVID), e vabbè’ chi ha l’auto lo subisce, e chi la vieta immagina di aver diminuito l’inquinamento.

    ora ipotizziamo un nuovo divieto, sempre per diminuire l’inquinamento: facciamo il divieto di andare in vacanza in aereo, in moto o in auto, e vabbè’ chi si è preso le ferie lo subisce, e chi la vieta immagina di aver diminuito l’inquinamento.

    come durante la prima guerra mondiale c’era il razionamento del pane, acquistabile in una quota giornaliera a persona, bisognerebbe assegnare una quota inquinamento:
    e dunque decidi te
    – se accenderti la stufa la sera,
    – farti un giro in macchina sui colli per mangiarti i bigoli,
    – o prendere l’aereo per 4 giorni alle Canarie…

    Questo io lo condividerei:
    una quota inquinamento a persona. punto e basta.

    Ma in realtà non è nemmeno diffusa la percezione che siamo tutti sulla stessa pallina azzurra che vaga nell’universo con un sottile strato di atmosfera che ci garantisce la bella vita..
    Quindi inutile fare enormi ragionamenti purtroppo, pochi capirebbero la gravità e ancora più pochi accetterebbero le misure imposte dall’alto.
    che servirebbero! eccome! ma sarebbero la classica goccia che fa traboccare il vaso e che darebbe il via ad una enorme instabilità sociale.
    quindi meglio morire tutti intossicati senza rendersene conto.

  6. Avatar Massimiliano
    Massimiliano

    Una riflessione.. ma allora anche il petrolio è biomassa?…
    Perché se per bruciare la legna ci mettessimo il tempo che ci ha messo la pianta per generarsi non avremmo problemi…. Il problema è che quel bel ciocco c’ha messo anni a diventare così e noi al massimo in poche ore lo facciamo sparire (o meglio: trasformare).
    Se poi ci aggiungiamo tutti i “derivati” della combustione altro che co2..
    Non per fare il pasdaran. Ma la biomassa forse andrebbe molto limitata tipo aree montane che da secoli sfruttano i boschi in maniera ottimale.