Un tetto ventilato come si faceva una volta
Ecco come cento anni fa ci si proteggeva dal caldo. Un tetto costruito così poteva sicuramente smaltire molto calore dovuto all’irraggiamento estivo:
ecco il particolare:
Ecco come cento anni fa ci si proteggeva dal caldo. Un tetto costruito così poteva sicuramente smaltire molto calore dovuto all’irraggiamento estivo:
ecco il particolare:
Parlando invece del progetto della stratigrafia, si deve ammettere che trattandosi di un tetto in legno era importantissimo garantire una efficace traspirazione del tetto senza ostacolare la migrazione del vapore e garantendo la tenuta all’aria.
La costruzione in legno si sta ben diffondendo nel settore dell’edilizia italiana, nel nuovo, nella ricostruzione e nella sopraelevazione dell’esistente. nel 2015 si è arrivati ad un consumo di oltre di 650.000 m³ di travi lamellari. Naturalmente una bella fetta di queste travi è destinata al “tetto in legno ventilato” di costruzioni tradizionali.
Chi si è deciso per un tetto in legno ventilato per una casa in muratura, cosa deve chiedere al suo progettista? Solo che le vernici del legno siano salubri (o con bassissime emissioni) oppure ci sono aspetti tecnici ancora più urgenti rispetto alla finitura?
Leggi tutto »Primi passi per un buon tetto in legno ventilato
Un tempo i magazzini edili tenevano disponibili solo quei materiali che io nemmeno cercavo, oggi nemmeno quelli.
Il più ricercato di questi ultimi 2 mesi è stato naturalmente l’EPS in ogni sua forma, bianco o grigio non importa. Ho ricevuto così tante chiamate che ho dovuto cominciare a rispondere così: questo è uno Studio di consulenza, non un magazzino di isolanti. Intanto in molti sono andati ad acquistare pannelli isolanti in EPS all’estero (anche in Grecia) e poi questi molti hanno iniziato a scrivermi per capire come verificare qualità e conformità di questi isolanti, ovviamente per non perdere il Superbonus 110%.
Leggi tutto »Materiali isolanti introvabili, facciamo un tetto isolato con la paglia
Molti committenti, più che ai materiali, agli spessori e alle possibili soluzioni, sono interessati alla possibilità di accedere alle detrazioni, quindi è interessante scoprire come ragionare sul tetto o sul sottotetto per ottenere senza alcun dubbio le agevolazioni fiscali. Tetto o sottotetto… ma che almeno uno dei due sia isolato!
A volte la situazione è chiarissima: l’edificio ha urgente bisogno del rifacimento del tetto, quindi si progetterà il nuovo manto di copertura + l’isolamento delle falde: le soluzioni sono moltissime, ma principalmente si deve decidere seLeggi tutto »Isolamento del tetto o del solaio del sottotetto? Superbonus 110% o bonuscasa
L’isolamento del tetto in legno di una mansarda “abitabile” richiede diverse attenzioni in più, proprio perché dev’essere “abitabile” nel senso stretto della parola. Una mansarda che si può abitare, che offre sufficienti garanzie per essere abitata, uno spazio adatto ad abitazioni.
Abitabile è il contrario di inabitabile, invivibile, insalubre, inospitale, insopportabile.
Una buona impermeabilizzazione e un isolamento termico non bastano. E non basta nemmeno la cura del dettaglio indispensabile ad evitare condense interstiziali (parlo di tenuta all’aria): è la scelta dell’isolante a determinare il futuro comportamento estivo della mansarda.
Il sottotetto è un ambiente che soffre facilmente di surriscaldamento e diventa invivibile senza impianti di climatizzazione in funzione.Leggi tutto »Sul tetto 30cm di lana di roccia si comportano come 20cm di fibra di legno
Leggi questo articolo grazie alle donazioni dei recenti “esperti” lettori Paolo Montagnini, Mauro Tassinari, Giovanni Faro, Guerra Stefano, Andrea Momesso, Gaddo Tarchiani. Partecipa anche Tu, sostieni l’informazione attraverso espertocasaclima.com!
Giò Ponti, 1957, a proposito di “Tetti”:
“L’architettura finisce alla gronda, al coronamento… l’architettura finisce al sommo tetto, il tetto è metà di un’architettura di una casa… Il tetto è, in ogni modo, una copertura logica, perfetta, leggera, areata, coibente”.Leggi tutto »Il tetto è, in ogni modo, una copertura logica, perfetta, leggera, areata, coibente. Giò Ponti
Rileggiamo il commento di Mauro, scritto la settimana scorsa:
Buonasera, gradirei un vostro parere in merito al miglioramento della coibentazione di un tetto che ho realizzato 10 anni fa. Abito a Verona e quando ho realizzato il tetto in legno ho usato sopra ai travi:
Purtroppo quando ho progettato il mio tetto non conoscevo l’importanza dello sfasamento. Infatti, mi sono reso conto che se durante l’inverno l’isolamento non è abbastanza soddisfacente, durante l’estate va male.
Ora volevo aggiungere internamente, sotto l’assito:
usare una terminologia appropriata per tutti gli elementi che compongono il tetto in legno
misurare con un termometro digitale e alcune termocoppie la temperatura dell’estradosso del solaio
se non vale la pena investire nella coibentazione delle falde progettiamo una generosa coibentazione dell’estradosso del solaio sottotetto
Il lettore scrive:
Buongiorno, ho letto l’ articolo Il tetto senza tenuta all’aria e provo a sottoporre il mio problema sperando che possa darmi qualche consiglio.
Le foto allegate mostrano il problema che ha la mia villetta a schiera costruita nel 2009 ed acquistata nel 2011: a monte di una finestra Velux (unica discontinuità del tetto ventilato) si verificano importanti infiltrazioni di acqua, anche in assenza di pioggia (ma ad esempio in presenza di prolungati periodi di nebbia). Tali infiltrazioni sembrano aumentare nelle mattine fredde. Non saprei dire se aumentano con la pioggia, ma di sicuro ci sono solo d’inverno.Leggi tutto »Il tetto senza tenuta all’aria di Francesco
quali sono le voci che compongono la spesa di un tetto in legno? Se stiamo riducendo il pacchetto isolante cerchiamo di fare sempre attenzione alle prestazioni
chi abita in zone calde, dove l’inverno è breve e poco rigido, come deve progettare?
A buttar giù su carta il pacchetto tetto e la sua stratigrafia non s’incontrano difficoltà. Diverso è lassù in cima all’impalcatura che contorna il tetto in costruzione: guaine, nastri, dubbi e piccoli particolari sull’incontro con la muratura o il tavolato che sporge…
La casetta per glline è quasi pronta, manca la posa del tetto ventilato
Chi ha sempre scartato l’opzione di costruire o ricostruire un edificio ad alte prestazioni in laterizio perchè l’estetica richiedeva una facciata ventilata con pannelli di rivestimento ora può tornare a progettare con più sicurezza, non è un pioniere:
Leggi tutto »Costruire o ricostruire con laterizio rettificato e facciata ventilata
La traspirabilità è espressa con il valore µ: il valore µ ci dice quanto un materiale sia permeabile, o ermetico, al vapore!
Leggi tutto »La traspirabilità, il valore µ (che si legge mù) e il valore Sd
Diamo per scontato di aver già progettato l’involucro edilizio per ottenere le massime prestazioni contro il veloce surriscaldamento estivo. Se l’isolamento contro il caldo è già stato pensato, cos’altro possiamo fare per un’ estate sempre confortevole senza impianti di raffrescamento?
Siamo sicuri di voler installare, pagare e fare manutenzione ad un ennesimo impianto? Siamo sicuri di voler vivere tutte le stagioni dipendendo dal funzionamento degli impianti? Non sentite la necessità di avere un po’ di tregua dalle bollette fino alla riaccensione della
Gli amici, i parenti stretti e i vostri progettisti vi guarderanno come se foste matti, ma non cedete, così, senza lottare. Vogliono solo metterci paura, vogliono solo insinuare il dubbio che ce la farete anche senza. Se sentite che ce la potete fare senza impianti di climatizzazione, non istallateli!
Non dovete arrivare ai miei estremi, io ho smesso di usare acqua calda in casa da oltre 7 anni, ma un po’ di libertà ve la meritate sicuramente anche voi.
Siete interessati anche voi all’ acqua calda sanitaria a costo zero? Leggete il mio vecchio post.
Se siete consapevoli di voler mettere in atto diverse soluzioni per evitare il surriscaldamento della casa e non usare impianti di climatizzazione potete tirare fuori tutto il vostro coraggio e fare una scelta controcorrente:
Abitando a Padova, quindi nella pianura padana, devo sempre fare i conti con venti quasi sempre deboli e livelli di umidità estiva forti.
In questa situazione di scarso vento, è veramente impossibile progettare un edificio per l’indirizzamento del vento. Possiamo leggere pagine e pagine sulle torri di ventilazione iraniane (catturare il vento e convogliarlo ai piani inferiori) ma non è interessante per il nord d’Italia. L’unica strategia adottabile è la ventilazione naturale, per effetto camino. Ma non si può fare sempre.Leggi tutto »Isolamento contro il caldo e la ventilazione naturale
Non è il mio campo. Non sono preparato – solo un po’ spaventato. Per il principio della cautela, ogni materiale isolante che non mi convince o mi appare rischioso per la salute 😐 lo evito – o almeno non corro a consigliarlo al committente come valida soluzione.
Chi si è già informato un po’ avrà già scoperto che per ottenere una certa prestazione di isolamento termico si deve per forza prevedere un certo spessore e dunque anche un certo ingombro, al di là della spesa per il materiale coibente.
L’Aerogel (al di là della spesa) è la soluzione ideale a tutti i problemi dovuti allo spessore, basta leggere le sue prestazioni elevatissime di conducibilità termica pari a 0,014 W/mK.Leggi tutto »Isolamento termico con materiali di nanotecnologia, Aerogel