Non tirate fuori la scusa che il tetto ha prestazioni mediocri per la poca disponibilità economica!
Spesso chi si trova davanti al preventivo per il rifacimento completo o la costruzione del tetto in legno rinuncia allo spessore idoneo della coibentazione per abbassare la spesa.
Non c’è dubbio che qualche centimetro in meno di coibentazione, specialmente se non si tratta di eps, faccia scendere il prezzo; i pannelli costano, è naturale, però le voci che compongono un tetto sono molte: non facciamoci accecare dal prezzo del pannello.
Aggiungo che, se ho progettato con sapienza la coibentazione del tetto, non sarà ottimo solo d’inverno, in periodo di riscaldamento, ma ci tornerà utile tutto l’anno perchè ci proteggerà dal caldo dell’estate. Materiali che offrono molte ore di sfasamento sono perfetti per evitare il veloce surriscaldamento degli ambienti sottostanti. Pensate alle camere da letto, spesso proprio nel sottotetto, che si surriscaldano facilmente: che comfort possono offrire? Sbagliare la coibentazione sarebbe un peccato!
Allora, quali sono le voci che compongono la spesa di un tetto in legno?
- la progettazione 🙂
- la travatura
- il perlinato (io lo chiamo assito) o le tavelle in cotto
- l’impregnante e la finitura scelta (*fate attenzione alla salubrità)
- i tagli per l’assemblaggio
- la numerazione e la marchiatura
- lo schema strutturale
- la sagoma delle teste
- la minuteria di fissaggio
- tutta la ferramenta
- i pannelli termoisolanti
- i teli (o manti) e le guaine: freni o barriere al vapore, impermeabilizzazioni
- i nastri, le sigillature e le guarnizioni
- la listellatura e la controlistellatura se si tratta di un tetto ventilato
- gli accessori come il colmo ventilato e il parapassero metallici se si tratta di un tetto ventilato
- il trasporto e lo scarico di tutto questo materiale (senza il posizionamento)
- il posizionamento della travatura
- la posa dell’assito
- il montaggio del pacchetto scelto
- i mezzi per le elevazioni
- l’assistenza muraria
- il ponteggio di sicurezza
E’ certo che qualche voce l’avrò dimenticata, ma l’elenco serve a far notare che i 6 cm di materiale coibente che vogliamo risparmiare non sono LA spesa dominante. Però quei 6 cm potrebbero inficiare tutto il progetto e la funzionalità del tetto.
Se stiamo riducendo il pacchetto isolante cerchiamo di fare sempre attenzione alle prestazioni e non scendiamo sotto alcuni valori fondamentali:
- il fattore di decremento, detto sfasamento [ h ] (la quantità di calore giunge all’interno con un ritardo espresso in ore) : meglio se > 12 ore
- il fattore di decremento (attenuazione) [ Udyn/U ] (la quantità di calore che attraversa una struttura viene ridotta d’intensità (attenuazione)): meglio bassi valori del fattore di decremento (ottimo f < 0,15)
- la trasmittanza termica periodica [ Udyn ] (la capacità del pacchetto di sfasare il flusso termico nelle 24ore) : meglio se < 0,12 W/mqK
- la costante di tempo termica (l’inerzia della struttura, l’indifferenza al clima esterno)
articolo ideato, scritto e diretto da Federico Sampaoli, impegnato a favore delle persone, del comfort e dell’open information, titolare e caporedattore di espertocasaclima.com – blog di formazione e comunicazione online dal 2009.
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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