Ecco cosa succede quando la pressione di vapore cambia: inizia una migrazione del vapore attraverso gli strati del tetto (senza una barriera al vapore).
La causa che innesca la spinta è sempre la differenza tra temperatura esterna ed interna:
Quando l’acqua allo stato gassoso incontra una superficie fredda (alla temperatura di rugiada) condensa:
- condensa superficiale interna
- condensa interstiziale
- proliferazione della muffa
Barriera al vapore per combattere l’umidità?
Vuoi guardare l’articolo? vai al VIDEO
Il vapore va gestito, ma possibilmente non bloccato con una barriera al vapore 😉
Forse anche voi siete già inciampati nella pagina web con questo titolo “Barriera al vapore per combattere l’umidità”…
ecco gli screen-shot che voglio commentare con voi:
vediamo un po’ come prosegue …
un’abitazione libera sui quattro lati che non è in fondo ad una valle sarà esposta anche a Sud ad Est e a Ovest, ma anche se sottoposta costantemente al freddo (vedi pupazzo di neve non sciolto) il riscaldamento acceso e l’apporto costante di umidità (dovuto a chi abita) porta ad un elevato contenuto di vapore in ambiente rispetto all’esterno: una barriera al vapore potrebbe contrastare l’umidità solo se nastrata sulle bocche di chi abita, uccidendo i componenti del nucleo familiare.
L’articolo della foto dice solo sciocchezze, per contrastare l’umidità si deve fare
- ventilazione manuale con l’apertura delle finestre
- o meglio ancora, ventilazione meccanica con recupero di calore
Chi scrive che una barriera al vapore è uno dei metodi migliori per contrastare l’umidità forse pensa che l’umidità entri in ambiente dall’esterno 🙁 quindi non sa nulla del vapore…
La barriera al vapore non impedisce l’ingresso del vapore nel locale: il vapore ha un’unica direzione quando fuori è freddo: da dentro verso fuori!
In verità, se quelle tre magnifiche vetrate venissero spalancate non avete idea di che aria secca vi trovereste in ambiente dopo 2 minuti di ventilazione!
Un’altra incredibile affermazione: in inverno sarebbe abbastanza normale che la spinta del vapore venisse dall’esterno? E’ il perfetto contrario di quello che accade.
Il fenomeno potrebbe solo avvenire d’estate quando all’esterno ci sono temperature molto più elevate che in ambiente interno. Ad esempio quando fuori è terribilmente caldo e noi stiamo climatizzando gli ambienti interni: in un tetto in legno con stratigrafia sbagliata può accadere la condensa sul lato interno.
Il vapore non intacca i muri, nemmeno se l’intonaco è in argilla, il vapore può condensare sui muri (se i muri non sono isolati e l’umidità interna è elevata).
Giusto: la barriera al vapore sul lato freddo porterebbe alla condensa del vapore contenuto nella stratigrafia che per tutto il periodo di riscaldamento migra dall’interno all’esterno.
Ricordo agli esperti-lettori che in clima caldo succede il contrario e dunque, una barriera al vapore sul lato caldo è a rischio condensa estiva! Meglio progettare stratigrafie traspiranti evitando tutti i rischi connessi ad una barriera al vapore.
La proliferazione della muffa non si evita con le barriere al vapore, anche perchè il vapore non penetra in ambiente (spinge per uscire piuttosto): il vapore condensa sulle superfici troppo fredde e offre alle muffe una situazione ideale.
Ad un lettore poco esperto potrebbero brillare gli occhi leggendo che con la barriera al vapore si accederà al mondo incantato delle agevolazioni fiscali. Ma questa è la stupidaggine delle stupidaggini 😉
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
“Qui sotto puoi lasciare un commento” – non devi registrarti e il tuo indirizzo email non sarà mai pubblicato, approfittane! riceverai presto una risposta!
oppure sostieni l’informazione libera e imparziale di espertocasaclima con un un Buono Regalo Amazon digitale (via e-mail o SMS)
Lascia un commento