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Come risparmiare gas e abbassare la temperatura senza rischi

18 risposte

Risparmiare gas imponendo agli italiani una temperatura interna più bassa e un periodo di accensione del riscaldamento più breve è FOLLIA

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linee di azione per risparmiare gas

Il nostro governo prevedeva già dall’estate diverse linee di azione, ma non sono altro che delle proposte per ridurre i consumi di gas metano. Linee di azione sempliciotte  in mancanza di idee.

dai 20°C abituali a 19°C

La proposta più banale e stupida, ma anche la più gettonata è l’abbassamento di 1° C della temperatura interna degli edifici e la riduzione dell’orario e del periodo di accensione del riscaldamento.

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il risparmio e l’efficienza energetica

Quindi, per chi sta guidando il Paese – tenetevi forte –  il risparmio e l’efficienza energetica nazionale significa abbassare di 1° C la temperatura e ridurre l’accensione del riscaldamento 😐

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A parte il fatto che molte famiglie già cercano di risparmiare contenendo il riscaldamento, o ci sono costrette per reali difficoltà economiche, io direi che possiamo ringraziare sia il governo italiano e sia lo studio fatto dall’ENEA “Azioni per la riduzione del fabbisogno nazionale di gas nel settore residenziale” per queste brillanti idee, ma no… NO GRAZIE.

Sì grazie, solo per idee intelligenti! per queste brillanti idee… NO GRAZIE

Per edifici correttamente isolati, senza forti ponti termici, con serramenti di ultima generazione installati con attenzione alla tenuta all’aria, e con impianti di ventilazione meccanica controllata VMC ben progettati potrebbe essere anche un buon consiglio quello di non esagerare con il riscaldamento ed iniziare l’accensione in autunno inoltrato e spegnerlo anzi tempo.

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Di fatto, per una casa ben isolata l’inverno arriva molto dopo, come l’estate non entra in casa subito 😉

Per tutti gli altri edifici, non isolati, o parzialmente o malamente isolati, con problematiche di ogni tipo, è PURA FOLLIA ritardare l’accensione degli impianti e mantenere il riscaldamento più basso: le strutture murarie e il contenuto stesso delle abitazioni potrebbe scendere a temperature pericolose.

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dai 20°C abituali a 19°C: i danni da condense superficiali interne

Il benessere termoigrometrico di un ambiente si ottiene se temperatura e umidità restano entro certi limiti: ad esempio le temperature delle superfici interne delle pareti devono trovarsi come minimo a 18°C: cosa impossibile per gli edifici non isolati e con riscaldamento a singhiozzo 😐

E’ impossibile che una parete non isolata salga fino ai 18°C con una temperatura ambiente di 19°C, per di più incostanti!

attenzione all’umidità relativa

L‘umidità relativa dovrebbe stare intorno al 50%. Ho scritto relativa! quindi relativa ai 20°C.

Se noi facciamo come dice il Dittatore, abbassiamo sì la temperatura ambiente, ma provochiamo un innalzamento della umidità relativa 😐

abbassare la temperatura e tardare ad accendere la caldaia

Dire a tutti, indiscriminatamente, di abbassare la temperatura e tardare ad accendere la caldaia è la decisione più stupida che si possa prendere. Vabbe’ essere ignoranti o capre in fisica edile e in termologia, ma non farlo vedere a tutti! 

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I ponti termici sono in assoluto le zone in cui le dispersioni termiche sono maggiori (pensate che la media europea dell’impatto dei ponti termici sul fabbisogno energetico degli edifici è intorno al 30%).

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I ponti termici sono le zone più fredde e sono le zone dove succedono immediatamente le condense superficiali: prima le condense, poi le muffe 😐

Poi le consulenze, le diagnosi, le soluzioni, le bonifiche e i lavori in casa per il rinnovo delle finiture interne 😉

Immaginate poi cosa succederà in tutte le case dove addossato ad una parete esterna non isolata o poco isolata ci sta un armadio o una libreria, che di fatto si comportano come uno strato isolante interno! Lì dietro succederà la muffa a metri quadri, non a puntini!

E guardate cosa succederà dietro ai pensili della cucina:

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la muffa è dietro l’angolo

Le condense superficiali interne e il rischio muffa iniziano già superando il 70% di umidità relativa interna, quindi la soluzione è fare una attenta ventilazione degli ambienti! Solo che chi è obbligato a riscaldare poco farà anche pochi ricambi d’aria, o non li farà affatto 🙁

E qui siamo già nei guai.

anche dell’Enea, pensavo meglio!

Pensavo che fosse un’ elite di sapienti, ma santo cielo... abbassare di un grado (dai 20°C abituali a 19°C) il riscaldamento negli edifici pubblici e privati e ridurre di un’ora al giorno dell’accensione dell’impianto, contestualmente a un ridimensionamento del calendario di accensione togliendo una settimana all’inizio e una alla fine periodo… 

Enea, che idea è?

Sei l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile? o sei l’Agenzia Qui Quo Qua? E poi raccontare che queste misure effettuate congiuntamente garantirebbero un risparmio di 2,7 miliardi di metri cubi di gas e dunque un risparmio di 180 € a famiglia è un GRANDE IMBROGLIO! Magari una famiglia ci crede e fa come suggerisci! Poi si ritrova con danni per 4.000€

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danni da pagare, altro che risparmi !

Eseguire una bonifica dalle muffe e un risanamento o rinnovamento delle finiture interne di un semplice appartamento per ristabilire la salubrità degli ambienti dopo un inverno passato a seguire i consigli più stupidi che io abbia mai sentito, ha un costo infinitamente più alto rispetto agli stupidi 180€ risparmiati in bolletta.

Volevo evitare di accanirmi sui governanti e sullo studio dell’ENEA fino all’esaurimento nervoso. Ma proprio non resisto, vi riporto anche questa perchè siamo al comico:

“attenzione a lampadine e consumi elettrici nascosti come gli stand by!”

 No, non dico niente. Taccio 🙂

Anzi lo dico: devi abbassare la temperatura come dice il Dittatore, e intanto, per confonderti le idee e non lasciarti il tempo di ragionare sulle conseguenze ti dice di fare attenzione alla lucina rossa della TV! E ti sottolinea che risparmierai addirittura 1,5€ all’anno se togli la spina della lavastoviglie quando non la usi (così anche la presa nel muro dopo aver ricevuto 300 strattoni in un solo anno, cederà, e ti ritroverai con un ulteriore danno di 10€)

eh, facile sputare sulle idee brillanti degli altri, ma cosa consiglia espertocasaclima?

consiglio n.1

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Per cominciare, comprati un termoigrometro capace di calcolare il Punto di Rugiada. E’ una rarità anche su Amazon, ma qualche modello esiste! Sì costa un po’ caro rispetto a un termometro, ma ci serve!

Perché dovrei averlo in casa? semplice: lui ti dice

  1. la temperatura interna
  2. l’umidità relativa interna
  3. ma ti dice anche il punto di rugiada! cioè a che temperature il vapore contenuto in ambiente condensa! 

Se il punto di rugiada dice 17°C sai già che in diversi punti della casa sei a rischio condensa e muffa garantito! Quindi attenzione, perchè dopo qualche giorno di questa situazione, la muffa è certa.

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O fai ventilazione corretta, o alzi il riscaldamento 😉

consiglio n.2

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convinciti ad installare una ventilazione meccanica con recupero del calore (la VMC). Si occuperà lei di mantenere bassa l’umidità in casa, e inoltre manterrà bassa la concentrazione di CO2 in casa. E’ una spesa di oltre 1000€, ma non ve ne pentirete mai.

consiglio n.3

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se hai una caldaia che produce acqua calda istantanea abbassa la temperatura di mandata dell’acs a 40°C e usala solo per fare la doccia calda senza miscelarla con l’acqua fredda. 

se hai un accumulo di acqua calda sanitaria non puoi farlo per il rischio legionella.

evita di lasciare il miscelatore posizionato al centro, altrimenti ogni volta che chiedi acqua, il miscelatore (attento alla parola!) miscela calda con fredda chiedendo alla caldaia di produrre ogni volta anche acqua calda 😉 Ci avevi mai pensato?

consiglio n.4

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abbassa la temperatura di mandata ai termosifoni e falli funzionare per più ore, la caldaia a condensazione e la bolletta ti premieranno.

consiglio n.5

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pulisci bene i vetri delle finestre perchè guadagnerai almeno un 5% in più attraverso l’irraggiamento solare, attrezzati!

tira su le zanzariere

tira le tende

alza le tapparelle fino in alto

e ricorda che 1 solo metro quadro di serramento esposto al sole subisce una radiazione solare di 1.000 W/m2 (chi ci regala 1kW senza chiedere nulla in cambio? solo il sole 😉 )

consiglio n.6

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lavati bene i denti, cercati un dentista con la testa e il cuore che ti segua seriamente, nel lungo periodo il risparmio sarà considerevole 😉 attrezzati!

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cosa dimostra questa crisi energetica

La situazione geopolitica internazionale sta trascinando l’intera Europa verso una crisi energetica che dimostra da un lato l’impreparazione e le incapacità dei governanti e dall’altro il fatto che ognuno di noi NON ha fatto la sua parte.

Il problema degli approvvigionamenti energetici e del prezzo dell’energia non è altro che lo specchio della mancanza di un piano energetico nazionale e della nostra mancata intraprendenza: non abbiamo isolato abbastanza, non abbiamo installato impianti efficienti e non abbiamo cercato energia verde.

Ora siamo alla canna del gas e ci agitiamo come pesciolini nella rete, ancora una volta senza prendere buone decisioni.

Io propongo che chi si candida a governare il Paese, almeno un giretto in YouTube  se lo deve fare, così… tanto per scoprire e capire i danni che le condense superficiali interne possono fare in un edificio!


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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18 risposte a “Come risparmiare gas e abbassare la temperatura senza rischi”

  1. @ nicola

    amico caro, direbbe Crozza

  2. Avatar nicola gargione
    nicola gargione

    E’ la solita azzeccagarbuglieria dei soliti azzeccagarbugli. Viene rispettata solo da chi non può pagare la bolletta. In questi giorni in alcuni ambienti pubblici mi sono dovuto togliere la giacca. Trovandomi, nei giorni festivi e non e a varie ore del giorno, nei pressi di una struttura pubblica ,non una sola volta, ho notato che i termoventilatori erano accesi.
    Ottobre, giornata soleggiata, ma un poco ventilata, in un ufficio pubblico un termoventilatore segnalava una temperatura di 27°C.Alla mia esclamazione siamo al polo nord? mi è stato risposto è centralizzato.

  3. @ fabio

    per il funzionamento dell’accumulo a bassa temperatura (40°C) bisogna solo verificare che il modello installato abbia la funzione antilegionella:
    in questo caso, in modo completamento autonomo, l’accumulo viene ogni tanto riscaldato fino a 60°C per la disinfezione termica contro la legionella.

  4. Salve

    per quanto riguarda il consiglio n. 3. Ho regolato la temperatura di mandata della Acs a 40°, con accumulo di 300 litri e pannelli solari. Lei dice di non farlo per il rischio legionella! Quindi quale sarebbe la temperatura minima da tenere in sicurezza? Non bastano le spirali in rame messe su ogni rubinetto della casa? Avendo anche i pannelli solari, soprattutto in questo periodo, l’acqua e’ raramente a 40 gradi o meno. Grazie

  5. @ matteo

    abbiamo accertato che siamo in un periodo umido e questo resta invariato,
    ma anche le superfici sono ancora calde!
    dunque il termoigrometro con punto di rugiada ti restituirebbe con esattezza il valore di temperatura del punto di rugiada.
    solo quando le temperature esterne crolleranno e gli edifici inizieranno a perdere temperatura, inizierà il periodo a rischio muffa

  6. @Federico

    Sì avevo letto già a suo tempo il post sulla vmc Prana e lo capisco. La domanda è se con una umidità così alta rischio condensa. Perché anche tenere aperte le finestre non serve a niente Appunto perché ho la vmc. Devo proprio dotarmi di un deumidificatore?

  7. @ matteo

    lasciando stare le ridicole indicazioni provenienti dai tecnici in poltrona, parliamo di umidità:

    la sua VMC Prana in funzione si sta occupando del ricambio d’aria e l’aria espulsa cede il proprio calore all’aria in entrata: il fatto è che questo ottobre 2022 presenta un clima poco autunnale con temperature esterne abbastanza miti, addirittura calde nelle ore centrali della giornata.
    per questo motivo la poca differenza tra temperatura esterna e temperatura interna non porta con sé nessun abbassamento dell’umidità interna.
    succederà però appena le temperature calano!
    questa è la situazione attuale, e se proprio volessi un clima artificiale diverso dovrei mettere in funzione un deumidificatore, che però non ricambia l’aria, non è silenzioso e non è un aggeggio che consumi poca energia elettrica

  8. Ciao! Francamente è incredibile come ci siano state queste indicazioni assolutamente semplicistiche che non portano comfort all’interno delle nostre case e che non fanno risparmiare. Da esponenti politici me lo posso anche aspettare, Ma dai tecnici dell’enea francamente è incredibile due volte.

    Ho letto con attenzione Federico e rimango un po’ perplesso per la mia situazione. Io ho la vmc puntuale Prana attiva in tutti gli ambienti della casa però continuo ad avere 70-75 di umidità, ho il cappotto 14 cm e adesso come adesso non è acceso il riscaldamento comprensibilmente. Perché ho sempre l’umidità così alta con una ventilazione forzata dignitosa? Boh. Mi comprerò igrometro con il punto di rugiada ma non so se capirò di più o di meno ah ah ah

  9. @ Luca

    il marciapiedi porta con se il problema dell’acqua di rimbalzo che spesso simula una umidità di risalita muraria.

    ho corretto:
    1 metro cubo di aria con umidità relativa del 75\80 % a 19°C contiene circa 13 grammi di vapore
    mentre
    1 metro cubo di aria con umidità relativa del 75\80 % a 10°C contiene circa 7 grammi di vapore

  10. Federico messaggio ricevuto forte e chiaro, sopratutto con la riflessione sui marciapiedi !..credo pero’ ci sia un refuso…che definisce i nuovi limiti, e all’esterno abbiamo… che so… 10°C

    1 metro cubo di aria con umidità relativa del 75\80 % a 19°C contiene circa 13 grammi di vapore
    mentre
    1 metro cubo di aria con umidità relativa del 75\80 % a 19°C contiene circa 7 grammi di vapore…
    Grazie degli spunti e come sempre ..A Tutto Vapore !

  11. @ Luca

    preoccuparsi della zona umida è sbagliato, perchè, senza che noi ce ne accorgiamo, è l’umidità assoluta a governare tutto!
    preoccuparsi che fuori ci sia un’umidità relativa del 75\80 % è inutile fino a che non sappiamo che temperatura ci sia fuori!
    tra poco questo caldo ottobre purtroppo finirà, ipotizziamo quindi che sia fuori che dentro casa l’umidità relativa sia sempre stabile al 75\80 %.
    in casa abbiamo 19°C come impone il Decreto sul Risparmio Energetico n. 383 del 6 Ottobre 2022, che definisce i nuovi limiti, e all’esterno abbiamo… che so… 10°C

    1 metro cubo di aria con umidità relativa del 75\80 % a 19°C contiene circa 13 grammi di vapore
    mentre
    1 metro cubo di aria con umidità relativa del 75\80 % a 10°C contiene circa 7 grammi di vapore
    e dunque
    ben venga un ricambio d’aria attraverso la VMC, oppure attraverso l’apertura delle finestre, che riesce quasi a dimezzare il contenuto di umidità assoluta in casa!

    questa è la magia della VMC in funzione, e l’assorbimento elettrico è di pochissimi Watt.

    un impianto di deumidificazione è invece molto diverso, anche se ottiene lo stesso abbassamento dell’umidità assoluta:
    – è rumoroso
    – è energivoro
    – non ricambia l’aria

    ***
    per l’umidità muraria invece bisogna intervenire con intonaci o pannelli isolanti specifici e possibilmente progettando un drenaggio perimetrale e riprogettando il marciapiede (se presente)

  12. FEDERICO,
    detto che sono favorevole alla Vmc,
    ma per chi vive in zona umida ( diciamo almeno 75\80 % umidita esterna – in zona intramuraria 65\70 % )
    il pescaggio in mandata di questa aria gia’ pesante, che cosa comporterebbe ,
    Un miglioramento decisamente significativo in casa?
    Chiedo per ignoranza e per aver un Pensiero suo spassionato,
    non sarebbe piu’ ideale abbassare l’umidita’ intramuraria con un climatizzatore in versione Dry ?
    Saluto e sempre sul pezzo..

  13. @ Davide

    se si risparmia molto gas abbassando la temperatura di mandata dell’acs a 40°C?
    certamente scaldarla di più per poi miscelarla con acqua fredda per utilizzarla sarebbe uno spreco.

    Il fatto di non lasciare il miscelatore posizionato al centro, è piuttosto una protezione per la caldaia 😉 che per una piccola richiesta di acqua, magari solo per sciacquare qualcosa si metterebbe a fare la pre ventilazione per poi scaldare la mandata. che nemmeno ci servirebbe!

    circa le “elite”… posso riportarle solo questa notizia curiosa:

    parte integrante del Decreto MiTE n. 383 del 6 Ottobre 2022:
    A chi NON si applicano le limitazioni?
    Le disposizioni relative alla riduzione del periodo di accensione di 15 giorni e alla riduzione dell’accensione
    giornaliera di un’ora NON si applicano (Articolo 1, comma 4 DM 383/2022):
    alle sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, che non siano ubicate in stabili condominiali 🙂

    sarebbe interessante scoprirne le motivazioni: ospitalità? generosità? stupidità?
    Chissà che sarà di noi
    Lo scopriremo solo vivendo
    Comunque adesso ho un po’ paura
    Ora che quest’avventura
    Sta diventando una storia vera
    Spero tanto tu sia sincera
    Il magazzino che contiene tante casse
    Alcune nere, alcune gialle, alcune rosse
    Dovendo scegliere e studiare le mie mosse
    Sono all’impasse

  14. Consiglio n3, lo provero’!

    Si risparmia molto gas ?

    P.s ma i nostri politici, nelle loro belle ville, tengono a 19 C ?

  15. @ Luca

    grazie ai lettori, per informarsi meglio

  16. COMPLIMENTI FEDERICO , SEI SEMPRE SUL PEZZO.

  17. @ Carlo

    speriamo di no 😉

  18. Sei grande Federico -chissa’ se chi ti legge ti ascolterà – sicuramente non i tecnici Enea