Ha senso isolare solo una parete?
Come al solito, dipende.
Quindi, senza perdere altro tempo, cominciamo da zero:
perchè isolare solo una parete?
Non capita di rado che un committente mi contatti perchè desidera coibentare una sola parete. Quindi affrontiamo anche questo argomento e poi passiamo avanti.
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muffa in qualche ambiente
Il problema nasce sempre dalla presenza di muffa in qualche ambiente, quindi dopo qualche inverno passato a cancellare i segni neri con prodotti antimuffa vari, più o meno nocivi, o piccole tinteggiature antimuffa qualcuno si stufa e vuole risolvere la situazione per sempre.
E fa bene 😉 perchè le muffe in casa non sono solo un odore sgradito, sono funghi microscopici che causano asma e danni funzionali respiratori in particolare ai bambini di 6-12 anni. Chi vuole approfondire gli studi fatti può leggere qui.
Si sa che la muffa o il semplice annerimento delle superfici avviene proprio perchè l’umidità interna incontra una superficie troppo fredda e condensa. Per approfondire leggi gli articoli della categoria EDIFICIO & MUFFA.
ventilazione degli ambienti
L’umidità interna troppo elevata è quasi sempre la conseguenza di una scarsa ventilazione degli ambienti, quindi oltre ad isolare un ambiente bisognerebbe correggere le proprie abitudini, arieggiare meglio (possibilmente facendo corrente d’aria), spesso e brevemente.
ventilazione meccanica con recupero di calore
Se per tanti motivi non è possibile fare una corretta ventilazione degli ambienti c’è poco da fare: dobbiamo progettare una piccola ventilazione meccanica con recupero di calore. Spesso è possibile progettare con una breve canalizzazione in modo da ottenere un flusso d’aria virtuoso e più utile, ad esempio immettendo aria rinnovata in un ambiente e posizionando una ripresa d’aria in bagno: tutta l’umidità e l’aria esausta sarebbero espulse dal bagno, e questo recuperando anche il calore 🙂
un piccolo impianto VMC
Non è un lavoretto da nulla e solo per la VMC dobbiamo mettere in conto una spesa di oltre 1.000€, ma se abbiamo orari e abitudini difficili e non possiamo arieggiare la casa con una certa attenzione, dobbiamo pensare seriamente ad assumere un piccolo impianto VMC come nostro maggiordomo.
Ecco un pratico esempio di VMC con un breve canale che raggiunge il bagno ed estrae l’aria:
1.000€ sono tanti?
In confronto alla macchiolina nera nell’angolo del soffitto sono tanti, ma avere sempre un bagno asciutto e una camera da letto con aria fresca e senza elevate concentrazioni di CO2 significa anche più comfort & più salute.
Se siete abituati a dormire con le finestre chiuse, provate a monitorare il livello umidità interna e di CO2 che raggiunge la stanza dopo qualche ora e scoprirete in che ambiente malsano riposate ogni giorno.
concentrazioni di CO2
Ora non immaginatevi che la VMC installata vi permetta di vivere in casa con concentrazioni di CO2 pari a quelle di un prato: il nostro pianeta in pieno surriscaldamento globale ha già sfondato il tetto dei 421 ppm di CO2, e non c’è modo di tornare indietro 😐 sì esattamente! siamo nella cacca 🙁 e facciamo come nulla fosse).
Una VMC silenziosa e con ottimi filtri evita che gli ambienti si saturino di CO2 e butta fuori un bel po’ di umidità in eccesso 🙂 portando in ambiente aria esterna pre riscaldata e filtrata 🙂
tutte le informazioni sulla CO2
Siete rimasti scossi dal dato della Co2 attuale? Siamo purtroppo abituati a media che NON raccontano. Non credo che lo facciano per complotto contro l’umanità, sono convinto che siano tutti più o meno ignoranti sull’argomento. Bè, per non rimanere ignoranti anche noi, informiamoci, anche se può essere deprimente & preoccupante: qui trovate tutte le informazioni sulla CO2: Trends in Atmospheric Carbon Dioxide 😉
un viaggio nel tempo
Piccola nota: mentre sto scrivendo questo articolo, ha smesso di piovere, è il 7 maggio e sono due tre giorni che piove dopo tanta siccità: in queste rare e felici occasioni il mio monitor della CO2 riesce a scendere per qualche mezz’ora fino ai 399 ppm. E’ come fare un viaggio nel tempo e tornare nel giurassico 😉
isolare quella maledetta parete troppo fredda
Risolto il problema della troppa umidità e risolto il problema della ventilazione degli ambienti vorreste comunque isolare quella maledetta parete troppo fredda?
controllare e bilanciare l’impianto di riscaldamento
Prima di lamentare la sensazione di poco comfort, forse dovreste controllare e bilanciare l’impianto di riscaldamento perchè se una stanza fatica ad arrivare alla temperatura del resto della casa è possibile che l’impianto di riscaldamento non sia correttamente bilanciato, quindi alcuni ambienti superano i 20°C mentre la stanza fredda non ci riesce.
Per regolare meglio l’impianto leggi nella categoria REGOLAZIONE TEMPERATURE AMBIENTE.
Risolto il problema dell’impianto di riscaldamento vorreste comunque isolare quella maledetta parete troppo fredda?
isolare la parete sul lato interno
Vi avviso che la bolletta per riscaldamento non cambierà che di poco niente, ma se una parete mostra una temperatura superficiale troppo bassa perchè
- è esposta a nord,
- è esposta ai venti dominanti,
- è spesso in ombra per colpa di un edificio troppo vicino o troppo alto
- è spesso in ombra per colpa di un albero sempre verde
- è più sottile o diversa dalle altre
- è senza radiatore oppure il radiatore è stato installato dalla parte sbagliata (sulla parete interna della stanza)
allora si potrebbe isolare la parete sul lato interno per godere di una temperatura superficiale meno bassa e molto più confortevole.
un “sconsiglio” spassionato / un consiglio appassionato
Anche se sembrano super facili le soluzioni con cartongesso accoppiato all’isolante, sconsiglio di isolare la parete in questo modo preferendo la posa di pannelli minerali che comportano un ingombro interno di almeno 25mm di spessore.
isolamento interno, salubrità & comfort
Lo dico non solo per la salubrità di questi materiali, ma per il comfort termo igrometrico che possiamo ottenere.
La capacità di assorbimento dell’umidità superficiale permette di gestire al meglio l’umidità che si produce negli ambienti e soprattutto i picchi di umidità improvvisi, pensate alle docce, al cucinare ecc.
Alcuni materiali possono assorbire e cedere molto vapore, per esempio il legno, la calce, l’argilla. Sulle certificazioni dei materiali si può leggere la classificazione delle capacità di assorbire il vapore da WS I fino a WS III. L’argilla supera la classe WS III ed è in grado di assorbire in mezz’ora anche 10 grammi di vapore ogni mq di superficie: una parete di soli 4 metri di lunghezza può farsi carico di 100grammi di vapore se improvvisamente c’è troppo vapore in ambiente.
La migliore garanzia per avere un elevato comfort termo igrometrico negli ambienti è una finitura interna che possa assorbire in fretta umidità in eccesso per poi ricederla all’ambiente quando l’apporto di umidità diminuisce. Ma torniamo all’isolamento:
coibentazione interna con pannelli minerali
I Sistemi di coibentazione interna con pannelli minerali risolvono i problemi di condensazione proprio per le caratteristiche di igroscopicità dei pannelli (e per la cura dei dettagli costruttivi 😉 ).
Non dimentichiamoci mai che un isolamento interno raffredda la parete che sta al di là dell’isolante, quindi sulla vecchia parete possono avvenire le temute condense interstiziali 🙁 ma i pannelli minerali risolvono questo problema 🙂 egregiamente:
- anche facendo un’analisi dettagliata di temperatura, umidità e pressione interna ed esterna il risultato è che la stratigrafia non presenta un accumulo di condensa 🙂
un isolante interno con caratteristiche igroscopiche
Ecco perchè suggerisco un isolante interno con caratteristiche igroscopiche! Il nuovo strato isolante interno, invece che portare nuovi rischi di condense interstiziali farà da “volano” all’oscillazione dell’umidità interna senza generare problemi nella stratigrafia 🙂
quali isolanti minerali scegliere per un isolamento interno?
Grossomodo si possono dividere in 3 famiglie di isolanti (per saperne di più leggi nella categoria ISOLAMENTO LATO INTERNO) partiamo dall’isolante più costoso:
- isolamento interno in calcio silicato a capillarità attiva, igroregolatore e ad elevata alcalinità. Un pannello isolante a base di calce, cellulosa e sabbia di quarzo con porosità del 90%, capace di assorbire acqua fino a 4 volte il proprio peso, classe di reazione al fuoco 0. Perfetto come antimuffa naturale per il risanamento dall’interno di ambienti a forte umidità. Il suo valore di conduttività è 0,060 W/mK.
- isolamento interno in silicato di calcio microporoso, altamente igroscopico, ovviamente con un’elevata capacità di assorbimento di umidità. Anche questo pannello accumula e distribuisce il carico di umidità, sottrae alle muffe il substrato necessario alla loro proliferazione. Poi rilascia l’umidità assorbita all’ambiente e quindi regola bene la salubrità degli ambienti. Con il suo valore pH elevato combatte la formazione delle muffe, che amano superfici acide. Il suo valore di conduttività è 0,053 W/mK.
- isolamento interno in idrati di silicato di calcio, con porosità superiore al 95% in volume. Contiene materie prime naturali come sabbia e calce + l’aggiunta di una piccola percentuale di cemento e di additivi porizzanti. Un isolante leggero, facile da usare, salubre, traspirante ed incombustibile. Il suo valore di conduttività è 0,042 W/mK.
Dubbi? domande?
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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