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esperto casaclima facile part #15: isolare solo una parete

13 risposte

Ha senso isolare solo una parete?
Come al solito, dipende.

Quindi, senza perdere altro tempo, cominciamo da zero:

perchè isolare solo una parete?

Non capita di rado che un committente mi contatti perchè desidera coibentare una sola parete. Quindi affrontiamo anche questo argomento e poi passiamo avanti.

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muffa in qualche ambiente

Il problema nasce sempre dalla presenza di muffa in qualche ambiente, quindi dopo qualche inverno passato a cancellare i segni neri con prodotti antimuffa vari, più o meno nocivi, o piccole tinteggiature antimuffa qualcuno si stufa e vuole risolvere la situazione per sempre.

E fa bene 😉 perchè le muffe in casa non sono solo un odore sgradito, sono funghi microscopici che causano asma e danni funzionali respiratori in particolare ai bambini di 6-12 anni. Chi vuole approfondire gli studi fatti può leggere qui.

Si sa che la muffa o il semplice annerimento delle superfici avviene proprio perchè l’umidità interna incontra una superficie troppo fredda e condensa. Per approfondire leggi gli articoli della categoria EDIFICIO & MUFFA.

ventilazione degli ambienti

L’umidità interna troppo elevata è quasi sempre la conseguenza di una scarsa ventilazione degli ambienti, quindi oltre ad isolare un ambiente bisognerebbe correggere le proprie abitudini, arieggiare meglio (possibilmente facendo corrente d’aria), spesso e brevemente.

ventilazione meccanica con recupero di calore

Se per tanti motivi non è possibile fare una corretta ventilazione degli ambienti c’è poco da fare: dobbiamo progettare una piccola ventilazione meccanica con recupero di calore. Spesso è possibile progettare con una breve canalizzazione in modo da ottenere un flusso d’aria virtuoso e più utile, ad esempio immettendo aria rinnovata in un ambiente e posizionando una ripresa d’aria in bagno: tutta l’umidità e l’aria esausta sarebbero espulse dal bagno, e questo recuperando anche il calore 🙂

un piccolo impianto VMC

Non è un lavoretto da nulla e solo per la VMC dobbiamo mettere in conto una spesa di oltre 1.000€, ma se abbiamo orari e abitudini difficili e non possiamo arieggiare la casa con una certa attenzione, dobbiamo pensare seriamente ad assumere un piccolo impianto VMC come nostro maggiordomo.

Ecco un pratico esempio di VMC con un breve canale che raggiunge il bagno ed estrae l’aria:

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1.000€ sono tanti?

In confronto alla macchiolina nera nell’angolo del soffitto sono tanti, ma avere sempre un bagno asciutto e una camera da letto con aria fresca e senza elevate concentrazioni di CO2 significa anche più comfort & più salute.

Se siete abituati a dormire con le finestre chiuse, provate a monitorare il livello umidità interna e di CO2 che raggiunge la stanza dopo qualche ora e scoprirete in che ambiente malsano riposate ogni giorno.

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concentrazioni di CO2

Ora non immaginatevi che la VMC installata vi permetta di vivere in casa con concentrazioni di CO2 pari a quelle di un prato: il nostro pianeta in pieno surriscaldamento globale ha già sfondato il tetto dei 421 ppm di CO2, e non c’è modo di tornare indietro 😐 sì esattamente! siamo nella cacca 🙁 e facciamo come nulla fosse).

Una VMC silenziosa e con ottimi filtri evita che gli ambienti si saturino di CO2 e butta fuori un bel po’ di umidità in eccesso 🙂 portando in ambiente aria esterna pre riscaldata e filtrata 🙂

tutte le informazioni sulla CO2

Siete rimasti scossi dal dato della Co2 attuale? Siamo purtroppo abituati a media che NON raccontano. Non credo che lo facciano per complotto contro l’umanità, sono convinto che siano tutti più o meno ignoranti sull’argomento. Bè, per non rimanere ignoranti anche noi, informiamoci, anche se può essere deprimente & preoccupante: qui trovate tutte le informazioni sulla CO2: Trends in Atmospheric Carbon Dioxide 😉

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un viaggio nel tempo

Piccola nota: mentre sto scrivendo questo articolo, ha smesso di piovere, è il 7 maggio e sono due tre giorni che piove dopo tanta siccità: in queste rare e felici occasioni il mio monitor della CO2 riesce a scendere per qualche mezz’ora fino ai 399 ppm. E’ come fare un viaggio nel tempo e tornare nel giurassico 😉

isolare quella maledetta parete troppo fredda

Risolto il problema della troppa umidità e risolto il problema della ventilazione degli ambienti vorreste comunque isolare quella maledetta parete troppo fredda?

controllare e bilanciare l’impianto di riscaldamento

Prima di lamentare la sensazione di poco comfort, forse dovreste controllare e bilanciare l’impianto di riscaldamento perchè se una stanza fatica ad arrivare alla temperatura del resto della casa è possibile che l’impianto di riscaldamento non sia correttamente bilanciato, quindi alcuni ambienti superano i 20°C mentre la stanza fredda non ci riesce.

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Per regolare meglio l’impianto leggi nella categoria REGOLAZIONE TEMPERATURE AMBIENTE.

Risolto il problema dell’impianto di riscaldamento vorreste comunque isolare quella maledetta parete troppo fredda?

isolare la parete sul lato interno

Vi avviso che la bolletta per riscaldamento non cambierà che di poco niente, ma se una parete mostra una temperatura superficiale troppo bassa perchè

  • è esposta a nord,
  • è esposta ai venti dominanti,
  • è spesso in ombra per colpa di un edificio troppo vicino o troppo alto
  • è spesso in ombra per colpa di un albero sempre verde
  • è più sottile o diversa dalle altre
  • è senza radiatore oppure il radiatore è stato installato dalla parte sbagliata (sulla parete interna della stanza)

allora si potrebbe isolare la parete sul lato interno per godere di una temperatura superficiale meno bassa e molto più confortevole.

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un “sconsiglio” spassionato / un consiglio appassionato

Anche se sembrano super facili le soluzioni con cartongesso accoppiato all’isolante, sconsiglio di isolare la parete in questo modo preferendo la posa di pannelli minerali che comportano un ingombro interno di almeno 25mm di spessore.

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isolamento interno, salubrità & comfort

Lo dico non solo per la salubrità di questi materiali, ma per il comfort termo igrometrico che possiamo ottenere.

La capacità di assorbimento dell’umidità superficiale permette di gestire al meglio l’umidità che si produce negli ambienti e soprattutto i picchi di umidità improvvisi, pensate alle docce, al cucinare ecc.

Alcuni materiali possono assorbire e cedere molto vapore, per esempio il legno, la calce, l’argilla. Sulle certificazioni dei materiali si può leggere la classificazione delle capacità di assorbire il vapore da WS I fino a WS III. L’argilla supera la classe WS III ed è in grado di assorbire in mezz’ora anche 10 grammi di vapore ogni mq di superficie: una parete di soli 4 metri di lunghezza può farsi carico di 100grammi di vapore se improvvisamente c’è troppo vapore in ambiente.

La migliore garanzia per avere un elevato comfort termo igrometrico negli ambienti è una finitura interna che possa assorbire in fretta umidità in eccesso per poi ricederla all’ambiente quando l’apporto di umidità diminuisce. Ma torniamo all’isolamento:

coibentazione interna con pannelli minerali

I Sistemi di coibentazione interna con pannelli minerali risolvono i problemi di condensazione proprio per le caratteristiche di igroscopicità dei pannelli (e per la cura dei dettagli costruttivi 😉 ).

Non dimentichiamoci mai che un isolamento interno raffredda la parete che sta al di là dell’isolante, quindi sulla vecchia parete possono avvenire le temute condense interstiziali 🙁 ma i pannelli minerali risolvono questo problema 🙂 egregiamente:

  • anche facendo un’analisi dettagliata di temperatura, umidità e pressione interna ed esterna  il risultato è che la stratigrafia non presenta un accumulo di condensa 🙂

un isolante interno con caratteristiche igroscopiche

Ecco perchè suggerisco un isolante interno con caratteristiche igroscopiche! Il nuovo strato isolante interno, invece che portare nuovi rischi di condense interstiziali  farà da “volano” all’oscillazione dell’umidità interna senza generare problemi nella stratigrafia 🙂

quali isolanti minerali scegliere per un isolamento interno?

Grossomodo si possono dividere in 3 famiglie di isolanti (per saperne di più leggi nella categoria ISOLAMENTO LATO INTERNO) partiamo dall’isolante più costoso:

  1. isolamento interno in calcio silicato a capillarità attiva, igroregolatore e ad elevata alcalinità. Un pannello isolante a base di calce, cellulosa e sabbia di quarzo con porosità del 90%, capace di assorbire acqua fino a 4 volte il proprio peso, classe di reazione al fuoco 0. Perfetto come antimuffa naturale per il risanamento dall’interno di ambienti a forte umidità. Il suo valore di conduttività è 0,060 W/mK. ABC, esperto casaclima PER PRINCIPIANTI - esperto casaclima facile part #15: isolare solo una parete 8
  2. isolamento interno in silicato di calcio microporoso, altamente igroscopico, ovviamente con un’elevata capacità di assorbimento di umidità. Anche questo pannello accumula e distribuisce il carico di umidità, sottrae alle muffe il substrato necessario alla loro proliferazione. Poi rilascia l’umidità assorbita all’ambiente e quindi regola bene la salubrità degli ambienti. Con il suo valore pH elevato combatte la formazione delle muffe, che amano superfici acide. Il suo valore di conduttività è 0,053 W/mK. ABC, esperto casaclima PER PRINCIPIANTI - esperto casaclima facile part #15: isolare solo una parete 9
  3. isolamento interno in idrati di silicato di calcio, con porosità superiore al 95% in volume. Contiene materie prime naturali come sabbia e calce + l’aggiunta di una piccola percentuale di cemento e di additivi porizzanti. Un isolante leggero, facile da usare, salubre, traspirante ed incombustibile. Il suo valore di conduttività è 0,042 W/mK. ABC, esperto casaclima PER PRINCIPIANTI - esperto casaclima facile part #15: isolare solo una parete 10

Dubbi? domande?


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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13 risposte a “esperto casaclima facile part #15: isolare solo una parete”

  1. @ marco

    molto complicato! i difetti e le crepe e le zone che tardano ad asciugare ci dicono che la facciata va ripristinata in modo che l’acqua piovana si allontani più facilmente.
    scegliere la finitura non è facile: leggi anche
    https://espertocasaclima.com/2023/10/27/cappotto-il-problema-delle-facciate-che-diventano-verdi/
    https://espertocasaclima.com/2023/09/17/cappotto-permeabilita-all-acqua-e-alla-diffusione-del-vapore-le-3-classi/

  2. La faccia ha bisogno di ripristini. A suo tempo, la soletta dell’ultimo solaio era stata ricoperta con una rete e poi fratazzata per uniformarla ai mattoni di tamponamento della parete. In quella zona di vede una piccola crepa orizzontale. Quando piove, la zona rimane umida per giorni. E’ come se la soletta in cemento armato, sia ormai esposta alle intemperie e “assorbe” l’acqua che fatica a rilasciare. Essendo la parete a Nord, impiega giorni ad asciugare.
    Inoltre, in una parte della parete Nord è presente un ponte termico. Il lato ovest della casa ha un balcone che è parzialmente stato chiuso per ricavarne una stanza. La parete Nord ha quindi una base di 6mt, ma salendo, a livello della prima soletta, si allarga e diventa 7,5mt circa. In corrispondenza di questa zona “a sbalzo” si notano i contorni dei mattoni di tamponamento (il classico effetto delle pareti nord scarsamente isolate). Oltre a un’altra crepa.
    Credo che le crepe si possano tranquillamente ripristinare senza per questo dover eseguire il cappotto. Rimarrebbe il problema del ponte termico che con il cappotto invece, sarebbe meglio attenuato.

  3. @ marco

    ma la facciata esterna è in ordine o ha bisogno di ripristini?

  4. Gentile Esperto Casaclima,
    mi trovo esattamente nella situazione da lei indicata. Ho una parete rivolta a Nord e la muffa internamente. La parete è fatta di mattone forato da 30cm (senza isolante). Internamente in gesso ed esternamente in “stabilitura”, per un totale di circa 40cm di spessore. Casa del 2001. Ora mi sono deciso a intervenire. L’impresa mi propone due opzioni: il classico cappotto da 12cm o un semplice rasante termico (non è aerogel). Sono cosciente del fatto che il rasante, non può avere le stesse prestazioni del cappotto. Sarebbe però una soluzione un pochino più semplice. Avendo spessore inferiore, non dovrei spostare la finestra, le soglie, il condizionatore, il pluviale ecc.ecc.
    Il rasante, non farebbe miracoli ma andrebbe a correggere i ponti termici attuali. Cosa ne pensa? Vale la pena di approfondire l’opzione del rasante cercando di capire meglio le prestazioni del materiale ecc? O le prestazioni sono così diverse, che non c’è davvero confronto?

    Tenga conto che farei solo la parete a Nord.

    Grazie mille – Marco

  5. @ fulvio

    non conosco lo spessore e il tipo di muratura, ma di certo dimezzerà le dispersioni invernali e alzerà le temperature superficiali interne.
    questa tipologia di isolamento interno non è che sia migliore o più performante dei pannelli in XPS o EPS, è semplicemente idonea all’isolamento interno perchè è igroscopica, capillare, e non emette sostanze in ambiente (sempre che alla fine non si sbagli pittura 😐 )
    XPS o EPS servono rispettivamente per zoccolatura/fondazioni verso terreno e isolamento a cappotto esterno: MAI IN CAMERA DA LETTO 😉
    un’intercapedine vuota di 7/8 cm NON fa bene: L’aria ferma ha una conduttività termica molto bassa. Tuttavia, al di sopra di un certo spessore dello strato si verifica la convezione, che riduce notevolmente l’effetto isolante 😉

    NB: nessuno può sopravvivere ai ponti termici… quelli sono i peggiori nemici di un buon lavoro non finito bene.

    gli addetti ai lavori e al commercio di questi prodotti !!!!!! se li conosci li eviti 😉

  6. Di nuovo salve Sig Federico
    Quindi avrei una discreta (mi accontento) probabilità di ottenere un certo isolamento ( principalmente x il freddo) usando i blocchi di siporex/gasbeton ?
    Da buon maestro cosa intende con . .”” se invece che i blocchi si usano i pannelli “” cioè quali sono i blocchi e quale i pannelli? Tra quelli in commercio io conosco il tipo 60 x 25 x5 (cm) questi sono i blocchi ? . .se si quali intende x pannelli ?
    Inoltre sia il blocco che i pannelli possono essere incollati corpo a corpo sul muro freddo? . . c’è differenza di operatività per chi deve fare il lavoro forse? Ancora una delucidazione : avevo un percezione che il WEB nn mi ha mai risolto però e che Lei invece mi ha confermato, e cioè che IL SIPOREX/GASBETON fa parte della famiglia degli IDRATI DI SILICATO DI CALCIO !! A questo punto devo pensare che detti blocchi/pannelli sono migliori cioè più performanti dei tanto diffusi pannelli in XPS o EPS (forse nn adatti x interno)
    Curiosità : io alzai una lunga parete di siporex -di mia iniziativa- ma lasciai 7/8 cm di spazio tra parete fredda e blocchi, il primo anno notai un certo confort ma successivamente qualcosa trapelò dal retro della parete a cui da profano nn feci neanche qualche finestra di sfogo. .. . ed alla fine buttai tutto giù ! Allora come si suol dire NON VORREI SCOTTARMI DI NUOVO. Potrei ritentare incollando aderendo perfettamente alla parete fredda , gli IDRATI DI CALCIO di nome SIPOREX. (le ripeto io mi accontento di meno freddo umido . . sopreavviverò ai ponti termici spero )
    la ringrazio
    P .S. Se sapesse quante soluzioni- fantasiose e miracolose tutte diverse tra loro – che propongono gli addetti ai lavori e al commercio di questi prodotti !!!!!!
    Di nuovo grazie Fulvio

  7. @ fulvio

    quando parlo di isolamento interno in idrati di silicato di calcio parlo esattamente dello stesso materiale.
    siporex gasbeton e ytong sono tutti della farina dello stesso sacco.
    se invece che i blocchi si usano i pannelli si ha la certezza di aderire al muro freddo con il collante su tutta la superficie (non ci deve assolutamente essere aria tra muro freddo e isolante interno).
    inoltre con i pannelli si riesce a fare il risvolto sul ponte termico a soffitto e sui muri divisori.

    La pace sia con voi

    @espertocasaclima_video: https://youtu.be/tXiyrBJVF9Q?si=ROyVA4VoIj72Q4uR

  8. salve Sig Federico
    Le chiedevo, se al di là di tutte le tecniche di isolamento termico in caso di parete fredda perchè esposta a nord con ovvia comparsa di muffa e quant’altro usassi una tecnica semplicissima ed economica ( risiedo al sud e non in groenlandia ) facendo aderire cioè incollando direttamente previo collante adatto mattoni gasbeton/siporex sulle pareti esposte all’esterno della stanza.
    Annullerei quell’effeto simile a quando “tiriamo” una bottiglia fredda dal frigo che in pochi minuti si copre di condensa/acqua essendo esposta a tempetatura molto più alta.
    Inoltre il siporex/gasbeton è traspirabilissimo ed ha notevoli proprietà termiche.
    Credo mi basti quello da 5cm di spessore. . . mi darebbe la sua ” benedizione” in questa . . in parte avventura in parte semplice soluzione?
    la saluto

  9. salve

  10. @ paolo

    bella domanda!
    stiamo qui a progettare calcolare cercare materiali per l’isolamento interno, e invece bastava fare un paio di click su Amazon per portarsi a casa la soluzione a tutti i mali: i pannelli di DEPRON e il suo collante Glutolin Hs.

    Non potendo giudicare gli ingredienti elencati nella scheda di sicurezza SDS (1,2-BENZISOTIAZOL-3(2H)-ONE e MISCELA DI: 5-CLORO-2-METIL-2H-ISOTIAZOL-3-ONE : 2-METIL-2H- ISOTIAZOL-3-ONE (3:1) ) posso solo immaginare che un corretto incollaggio senza vuoti garantisca che non si formino muffe, anche perchè il collante stesso contiene quantità ridotte di conservanti (isotiazolinoni) per la protezione contro le aggressioni microbiche (ad es., muffa) durante il periodo di conservazione nel contenitore. Tali conservanti possono causare allergie.

    parlando del pannello, che dire? isola! è un isolante! Polistirolo Espanso Estruso in fogli con ritardante di fiamma… a seconda del suo spessore da 3mm, 6mm, 9mm, 12mm un po’ di più e un po’ di meno.

    non mi sembra un materiale e un collante da desiderare in camera da letto o in casa, ma come affermare che non isoli? isola!

    se la mia auto è parcheggiata in strada, ci metto un giornale sul vetro, e il mattino dopo son contento: recensione positiva 🙂

    non sto ridicolizzando la sua ottima domanda! sia chiaro.
    se sto morendo di fame e trovo un sacchetto di Fonzie, anche in quel caso sarò felice e soddisfatto. da qui a dire che mangiare Fonzie tutto il giorno sia un bene…

  11. SALVE SIGNOR FEDERICO
    Nonostante abbia letto e riletto maniacalmente su come coibentare isolare dall’ interno una o più pareti fredde umide, esposte a nord est con condensa /muffa (usando come spunto le sue nozioni pannelli silicati o in eps/xps lana roccia /vetro ecc ecc ) rimango sbalordito dalle recensioni positive di chi ha usato quei semplici pannelli di DEPRON come se volessero sovvertire le buone regole della coibentazione.
    Mi può delucidare grazie Paolo

  12. @ luca

    grazie per leggere tutti gli articoli.
    intanto capiamo la situazione e cosa sta succedendo nel vano scale:
    con 12°C di temperatura immagino che sia un vano non riscaldato, anzi riscaldato dalle dispersioni degli ambienti riscaldati sui 2 piani.
    l’umidità relativa all’80% con 12°C è assai bassa: paragonabile a circa 50-55% con 20°C.

    quando ci preoccupiamo del livello di umidità,
    non dobbiamo mai spaventarci dal numero alto che leggiamo, ma dobbiamo ragionarlo in riferimento alla temperatura: infatti l’umidità è RELATIVA e NON assoluta!
    per fare attenzione al punto di rugiada bisognerebbe avere questo termoigrometro sulle scale:https://amzn.to/3FVoRz0

    detto questo, le condense che succedono sono certamente causate dalle superfici ancora più fredde che magari raggiungono anche i 6 o 8°C mentre il vano scale che gode delle dispersioni della casa è sui 12°C.
    queste zone fredde a rischio muffa può misurarle con questo termometro laser https://amzn.to/3YQ6lRr

    potrebbe fare ancora più attenzione ed evitare che l’aria calda del piano terra e del piano 1 esca dagli ambienti e si riversi nelle scale con il suo “carico di umidità”.
    potrebbe adoperarsi affinche le porte di accesso al vano scale abbiano meno spifferi verso le scale.

    certamente si potrebbe decidere di isolare il vano scale sul lato interno, ma forse prima di affrontare un lavoro così impegnativo farei un’analisi di tutta la casa, almeno per essere sicuro di fare i passi giusti per gli anni a venire

  13. Buon giorno. Casa unifamiliare anni 60 con muro da 45 in zona climatica E, esposizione a E-NordEst , vorrei installare parete Pannellatura in Silicati Calcio, su tromba scale con umidità 80’/,…12 gradiC,..senza prese elettriche per VMC ..senza tubazioni per termosifoni . Leggo e chiedo se potrebbe essere risolutiva ,nel senso con doppio vetro appena montato, si crea lieve condensa e minima formazione di muffa soprattutto su appoggio del serramento/ soglia marmo. (Ovviamente taglio termico sarà stato fatto in modo scorretto. ) Sono molto indeciso se fare lavori per VMC ( unica canaletta nuova è per il punto luce sopra la finestra citata ) oppure installare Silicato calcio che graverebbe meno nell’impatto spacca/stucca. Gentile Sampaoli , la seguo sempre! Un faro illuminato!