Siamo in maggio, andiamo a vedere se l’obiettivo di ridurre il consumo di gas di casa mia senza altri interventi di efficienza energetica ma solo migliorando comportamenti e abitudini è stato raggiunto.
Ho sempre la caldaia a condensazione del 2010 che produce acqua calda sanitaria e riscaldamento invernale.
Uso ancora la legna (acquistata e autoprodotta) per l’ultimo piano come riscaldamento serale e per cucinare la cena. Dai primi di marzo è ormai spenta.
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consumi inverno 2022-23
Siamo in 4 persone:
il mio prezzo reale del metro cubo di gas metano:
Con il mio nuovo fornitore di energia pago 0,86 €/smc (tariffa prezzo fisso per la materia gas naturale) ed ecco i nostri consumi in 4 persone su 3 piani (i primi 2 piani riscaldati con termosifoni a bassa temperatura e l’ultimo piano, dove viviamo in 3, con radiante a pavimento (sempre spento da quando abbiamo isolato la casa, eccetto i 2 bagni la mattina):
consumo gas, media giornaliera per 340mq di superficie netta
periodo / Media 2016-21 mc/giorno / 2022 mc/giorno
ottobre | 1,8 | 0,4 |
novembre | 5,4 | 4,0 |
dicembre | 8,7 | 7,2 |
periodo / Media 2016-21 mc/giorno / 2022 mc/giorno / 2023 mc/giorno
gennaio | 9,2 | 7,4 | 6,5 |
febbraio | 7,1 | 6,0 | 6,9 |
marzo | 5,1 | 4,4 | 4,1 |
aprile | 1,6 | 3,5 | 3,4 |
quindi, sommando le medie giornaliere e moltiplicando il totale per 30 giorni ricavo il Consumo gas di casa mia di tutto l’ inverno 2022-23:
(0,4+4+7,2+6,5+6,9+4,1+3,4) * 30 giorni = 973 mc di gas metano
(compresa acqua calda sanitaria ACS prodotta istantaneamente)
973 mc di gas metano inverno 2022-23
C’è da dire che se l’autunno 2022 è stato eccezionalmente caldo, aprile 2023 è stato freddo, ma l’ultimo piano (quello con il radiante a pavimento spento e la stufa) ha goduto dei generosi guadagni solari e ha utilizzato la stufa ogni sera solo fino a febbraio.
Tanto per ricordarci i principi della Casa Passiva: l’esposizione solare è un aspetto fondamentale per ridurre il consumo di energia per riscaldamento.
Abbiamo consumato mezza casetta di faggio circa + rami e rametti autoprodotti.
solo migliorando comportamenti e abitudini
Non c’è dubbio che l’obiettivo di ridurre il consumo di gas anche questo inverno sia stato raggiunto grazie all’autunno caldo. Mi sono comunque imposto di rispettare queste buone abitudini:
- accendere il riscaldamento molto in anticipo per evitare di aumentare la temperatura di mandata al risveglio di tutta la famiglia
- sforzarsi di non superare i 34-36°C di temperatura di mandata (anche per i termosifoni)
- far lavorare l’impianto con 34°C di temperatura di mandata h24 (quindi anche la notte) se è prevista una notte fredda e stellata
- spegnere manualmente l’impianto verso l’ora di pranzo se è previsto un pomeriggio soleggiato
- moderare la temperatura dell’acqua calda sanitaria in modo da non miscelarla mai con l’acqua fredda (questo vale per i componenti della famiglia che utilizzano acqua calda per lavarsi 😉 fino all’anno scorso ero il solo a giocare a Reinhold Messner in bagno, da quest’anno siamo in due, due su quattro 🙂 )
in questo inverno 2022-23 sono diventato CasaClima Classe A ?
Se pensiamo all’ unità di misura del cosiddetto “consumo mq anno” e cioè il kWh/m2 anno (per ogni mq di superficie calpestabile all’anno) che ci dice quanta energia serve a ogni mq calpestabile per mantenere i 20° C, possiamo fare questo calcolo e farci un’etichetta energetica casalinga:
Facciamola facile, 1 mc di metano = 10 kWh di calore
- se ogni metro cubo di gas metano vale circa 10 kWh, i kWh consumati dalla mia casa per mantenere i 20° C sono stati 9.730 kWh/anno.
- se divido il risultato per i 338 metri quadrati di superficie utile ottengo circa 28 kWh/m2 anno
Nei primi anni CasaClima guardava solo l’efficienza dell’involucro, cioè il fabbisogno di energia Qh che corrisponde a tutte le perdite di energia – tutti i guadagni di energia!
Oggi CasaClima guarda l’efficienza complessiva, quindi involucro edilizio + impianti che usano energia non rinnovabile Qh,nr.
“classe A” significa un fabbisogno energetico inferiore a 30 kWh/m²anno:
Se vuoi riuscire ad avere un fabbisogno di energia Qh basso allora ti concentri sulla qualità dell’involucro (cioè sull’isolamento, per ridurre le le perdite per trasmissione Qt al minimo) e su come fare a contenere le perdite per ventilazione Qv (cioè ti decidi per l’installazione della VMC).
casa in classe A all’italiana
La casa in classe A all’italiana non punisce la casa che non ha un involucro efficiente, ma premia un impianto che usa poca energia non rinnovabile.
Quindi progetto maluccio, installo tanto fotovoltaico da coprire il fabbisogno energetico e finisco in Classe A4 😉 Yepp
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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