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Regolazione impianto radiante a pavimento = risparmio

10 risposte

L’ impianto radiante a pavimento permette un buon risparmio se dedichiamo qualche decina di minuti alla sua regolazione. E molto più comfort 😉

Concentriamoci sul principio di funzionamento del nostro impianto e poi passiamo alla regolazione vera e propria. Prometto: sarò veloce e più semplice possibile, io non progetto impianti, quindi qualche termotecnico potrebbe darvi consigli ancora migliori e ancora più precisi 😉

L’ impianto radiante a pavimento può essere di 2 tipi, quindi ognuno si concentrerà sul suo tipo:

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  1. radiante a pavimento ad elevata inerzia (se è un po’ datato è certamente di questo tipo)
  2. radiante a pavimento a bassa inerzia (se è recente, la casa molto isolata, e il progettista era molto attento è certamente di questo tipo)

regolazione radiante a pavimento ad elevata inerzia

Partiamo subito con il radiante a pavimento ad elevata inerzia che interessa alla maggioranza delle persone

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Tutti gli impianti chiamati “tradizionali“, che sono ancora i più economici, prevedono sopra al tubo diversi centimetri di massetto. Questo spessore è uno strato molto pesante che deve salire di temperatura prima di riuscire a riscaldare gli ambienti: la sua inerzia equivale a molte ore 🙁

inerzia

Il problema dell’inerzia si traduce nella lentezza del pavimento a cedere il calore all’ambiente, anzi ad iniziare a cedere, perchè quando lui è in temperatura (finalmente 🙂 ) allora funziona egregiamente 🙂

Lo avete già capito:

Il segreto è proprio quello di mantenere SEMPRE in temperatura il pavimento e tutta la sua massa 😉 e lo faremo in 3 mosse:

  1. smettiamo di smanettare sul termostato, non riusciremo mai ad ottimizzare i consumi grazie a un programma 😉 (anche se abbiamo un termostato WiFi, anche se offre un programma di riscaldamento basato sui tuoi bisogni, anche se promette di evitare inutili sprechi, anche se controlla la temperatura dallo smartphone 😉
  2. eliminiamo i programmi predefiniti in base alle abitudini 😉
  3. non usiamo la FUNZIONE BOOST di qualche termostato intelligente che se fosse più intelligente di noi lo manderemmo al lavoro al posto nostro 😉 : niente e nessuno può promettere di riscaldare subito e con rapidità la tua casa grazie alla funzione BOOST 😉
  4. lasciamo perdere la FUNZIONE AUTO… che promette di imparare le caratteristiche dell’impianto e, in base alla temperatura esterna, anticipa autonomamente l’accensione del riscaldamento per garantire la giusta temperatura al momento opportuno 😉
  5. impostiamo il termostato ambiente sui 23-24°C (questo per evitare che la caldaia vada in off mentre noi proseguiamo con le regolazioni, correzioni e impostazioni)
  6. abbassiamo manualmente la temperatura di mandata della caldaia a, che so, 35°C (andiamo per tentativi)
  7. lasciamo lavorare l’impianto per una giornata
  8. l’indomani aumentiamo la temperatura di mandata della caldaia se qualche ambiente non arriva alla temperatura desiderata
  9. apriamo il coperchio dove troviamo il collettore di calore radiante dove ci sono tutte le testine di regolazione (https://amzn.to/3G7YJ4o) riscaldamento tips - Regolazione impianto radiante a pavimento = risparmio 3
  10. strozziamo un po’ le testine degli ambienti dove sentiamo troppo caldo o dove il sole offre molti guadagni solari, si chiamano misuratori di portata per riscaldamento a pavimento (https://amzn.to/3T6ZmmL) riscaldamento tips - Regolazione impianto radiante a pavimento = risparmio 4
  11. se non troviamo indicato quale testina corrisponde a quale ambiente, chiudiamola completamente e nel giro di 4-5 ore avvertiremo quale zona ha perso temperatura
  12. se identifichiamo zone di pavimento interne, quindi non confinanti con le pareti esterne (immaginate un corridoio o una porzione di un ambiente grande suddiviso a sua volta in zone) proviamo a chiuderle completamente o quasi
  13. appena saremo riusciti a bilanciare tutta la casa possiamo tornare alla regolazione della temperatura di mandata della caldaia per abbassare ulteriormente oppure per aumentare, ma in genere con un funzionamento h24 la temperatura sarà da abbassare (tutto dipende, dall’isolamento 😉 😉 😉 ) (tiro l’acqua al mio mulino logicamente 😉
  14. dato che la stagione invernale non ha temperature sempre stabili, dovremo assecondare il meteo con continue regolazioni della temperatura di mandata della caldaia (dobbiamo travestirci da sonda esterna 🙂 )

Fatto!

i consumi

Per ogni ragionamento futuro, monitoriamo i consumi: possono rivelarsi utilissimi per valutazioni future! è tutto molto semplice – ogni primo del mese (estate compresa) si registrerà la lettura dei consumi:

  • kWh per il contatore elettrico (se il contatore indica 3 consumi per le 3 fasce orarie si devono fare tutte 3 le letture)
  • mc per il gas metano

regolazione radiante a pavimento a bassa inerzia

Come detto sopra, il radiante a pavimento a bassa inerzia (se è recente, la casa molto isolata, e il progettista era molto attento è certamente di questo tipo):

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Un radiante a pavimento a secco o a basso spessore riesce ad essere veramente dinamico: non ci sono molte ore di inerzia ma poche decine di minuti. Scalda già dopo 20 minuti, i campioni offrono tempi di reazione di soli 15 minuti… dipende dalla stratigrafia, ma adesso lasciamo le varie possibilità di installazione e andiamo a regolare questo radiante a pavimento dinamico per avere il massimo beneficio, e risparmio anche:

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Qui il problema dell’inerzia, cioè della lentezza non esiste quindi in teoria possiamo affidarci al termostato e che ci pensi lui… lo accenderà lo spegnerà… tutto sarà molto reattivo quindi qualche ritardo non ci impedirà di goderci la casa d’inverno, anzi, se abbiamo anche l’abitudine di usare una stufa la sera per il piacere della fiamma possiamo contare sullo spegnimento del radiante senza che lui scaldi ulteriormente per ore.

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Ma ormai lo avete capito:

Il segreto di avere più comfort è ancora quello di mantenere in temperatura il pavimento 😉 ma come sppiegato, se il radiante fosse spento, si attiverà entro poche decine di minuti.

Quello che resta importante da fare è ancora bilanciare il collettore di calore radiante dove ci sono i misuratori di portata per riscaldamento a pavimento (https://amzn.to/3T6ZmmL)

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E una volta riusciti a bilanciare tutta la casa possiamo tornare alla regolazione della temperatura di mandata della caldaia per abbassare ulteriormente oppure per aumentare, in base all’andamento stagionale (la stagione invernale non ha temperature sempre stabili.

Fatto!


Ricordo che il termostato ambiente andrebbe posizionato nel punto con minore comfort (https://amzn.to/3G9IS5i) :

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regolazione manuale della temperatura di mandata

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schema per un funzionamento regolare e moderato:

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funzionamento irregolare e meno moderato:

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funzionamento con lunghi off e mandate elevate:

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Chi volesse aggiungere un buon consiglio, raccontare la sua disgrazia o i miglioramenti ottenuti, è il benvenuto tra i commenti 🙂


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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10 risposte a “Regolazione impianto radiante a pavimento = risparmio”

  1. Buona sera sig. Cristian.
    La deumidificazione in un’abitazione può avvenire tramite due metodi principali:
    l’uso della Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) o di un deumidificatore indipendente dalla VMC. Questi sistemi hanno differenze sostanziali in termini di efficienza, rumorosità e consumo energetico.
    Deumidificazione con Ventilazione Meccanica Controllata (VMC)
    Esistono due modalità principali di deumidificazione integrate nella VMC:
    Deumidificatore esterno collegato a valle della VMC:
    In questo caso, il deumidificatore è installato dopo la VMC, richiedendo un aumento del flusso d’aria per funzionare correttamente. Questo flusso d’aria maggiore è necessario per smaltire il calore generato dal compressore del deumidificatore e per garantire il corretto funzionamento del sistema. Tuttavia, questa soluzione presenta alcuni svantaggi:
    Aumento della rumorosità dovuto alla maggiore portata d’aria.
    Maggiore immissione di aria esterna, che può portare a un aumento dell’umidità da deumidificare, riducendo l’efficienza complessiva del sistema.
    Durante l’inverno, la perdita di carico lato aria causa un aumento di rumore e consumi energetici, poiché il deumidificatore continua a operare anche quando non necessario.
    Deumidificatore integrato nella VMC: In questa configurazione, il deumidificatore è parte integrante della VMC, e utilizza un sistema di ricircolo dell’aria interna.
    Per funzionare correttamente, questo sistema richiede un aumento della portata del ventilatore di mandata e, in alcuni casi, l’installazione di tubazioni aggiuntive o di diametro maggiore.
    Tuttavia, anche questo sistema ha i suoi limiti:
    Solitamente, questi sistemi non sono certificati Passivhaus, il che comporta consumi energetici maggiori.
    Non permettono l’ingresso di aria esterna supplementare, ma possono risultare meno efficienti rispetto a sistemi certificati e non sempre integrano recuperatori di calore efficienti.
    Deumidificatore indipendente dalla VMC
    Il metodo consigliato, sebbene più costoso, è la separazione netta tra VMC e deumidificatore. Questo sistema presenta diversi vantaggi:
    Efficienza energetica: Utilizzando una VMC certificata Passivhaus con recuperatori entalpici, si può ridurre l’ingresso di aria umida dall’esterno fino al 60%, migliorando notevolmente l’efficienza del sistema.
    Indipendenza: Un deumidificatore autonomo può funzionare in modo indipendente dalla VMC, deumidificando l’aria in maniera più rapida ed efficiente, con una riduzione significativa dei consumi energetici e del tempo di funzionamento.
    Ottimizzazione del bilanciamento: Mantenere un corretto bilanciamento della VMC e una buona tenuta all’aria dell’abitazione è essenziale per evitare infiltrazioni d’aria umida dall’esterno. L’efficienza della VMC è infatti strettamente correlata ai risultati del Blower Door Test, che misura la tenuta all’aria della casa.

  2. Avatar Christian

    Sposto un po’ il focus al raffrescamento a pavimento.
    Ho necessità di scegliere una VMC e il dubbio che non riesco a chiarirmi (causa opinioni discordanti) è il seguente:
    – VMC con deumidificazione (4 vie);
    – Deumidificatore VMC (5 vie).

    La differenza è il ricircolo…conviene avere la quota di ricircolo oppure no?
    Dal punto di vista del risparmio, secondo me, sicuramente si!

  3. @ giuseppe

    quindi si tratta di una costruzione in cemento armato con tamponamenti:
    io farei delle simulazioni con blocchi in laterizio rettificato e con blocchi in calcecanapa per vedere le prestazioni invernali e soprattutto estive senza necessità di sistemi a cappotto, in modo da non aver bisogno di raffrescamento e magari quasi nessun bisogno di riscaldamento.
    comunque prima vanno decise le soluzioni tetto parete solaio verso terreno.
    in 2a battuta vediamo cosa devono fornire gli impianti per le eventuali mancanze dell’involucro…
    finestre triplo vetro 😉

  4. Avatar Giuseppe
    Giuseppe

    Salve sto realizzando un bifamiliare (pt e p1) in sicilia, palermo volevo sapere quale tipo di tamponamento utilizzare e quale impianto di riscaldamento e raffrescamento inserire per potere ottenere ottimi risultati di efficientamento energetico

  5. @ giancarlo

    non ho esperienze personali ma i feedback sono buoni

  6. Avatar giancarlo dardi
    giancarlo dardi

    video molto esauriente per quanto riguarda il riscaldamento a pavimento.vorrei fare una domanda.
    cosa puo dire o pensa del riscaldamento a soffitto con pannelli radianti a foglia del tipo RRI o simili.
    grazie
    abito a savignano sul panaro

  7. @ andrea

    🙂

  8. Avatar Andrea V

    Grazie mille delle informazioni elargite:-)

  9. @ gabriele

    consiglio a tutti i lettori di usare il pulsante “cerca” invece che spulciare categorie ed elenco articoli.
    inserendo la parola che cercate, ad esempio “radiante” troverete tutti gli articoli dedicati

  10. Avatar Gabriele
    Gabriele

    Articolo interessantissimo.
    Me lo salvo e me lo stampo, se il link dovesse cambiare in futuro.
    Grazie Dr. Sampaoli