L’ impianto radiante a pavimento permette un buon risparmio se dedichiamo qualche decina di minuti alla sua regolazione. E molto più comfort 😉
Concentriamoci sul principio di funzionamento del nostro impianto e poi passiamo alla regolazione vera e propria. Prometto: sarò veloce e più semplice possibile, io non progetto impianti, quindi qualche termotecnico potrebbe darvi consigli ancora migliori e ancora più precisi 😉
L’ impianto radiante a pavimento può essere di 2 tipi, quindi ognuno si concentrerà sul suo tipo:
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- radiante a pavimento ad elevata inerzia (se è un po’ datato è certamente di questo tipo)
- radiante a pavimento a bassa inerzia (se è recente, la casa molto isolata, e il progettista era molto attento è certamente di questo tipo)
regolazione radiante a pavimento ad elevata inerzia
Partiamo subito con il radiante a pavimento ad elevata inerzia che interessa alla maggioranza delle persone
Tutti gli impianti chiamati “tradizionali“, che sono ancora i più economici, prevedono sopra al tubo diversi centimetri di massetto. Questo spessore è uno strato molto pesante che deve salire di temperatura prima di riuscire a riscaldare gli ambienti: la sua inerzia equivale a molte ore 🙁
inerzia
Il problema dell’inerzia si traduce nella lentezza del pavimento a cedere il calore all’ambiente, anzi ad iniziare a cedere, perchè quando lui è in temperatura (finalmente 🙂 ) allora funziona egregiamente 🙂
Lo avete già capito:
Il segreto è proprio quello di mantenere SEMPRE in temperatura il pavimento e tutta la sua massa 😉 e lo faremo in 3 mosse:
- smettiamo di smanettare sul termostato, non riusciremo mai ad ottimizzare i consumi grazie a un programma 😉 (anche se abbiamo un termostato WiFi, anche se offre un programma di riscaldamento basato sui tuoi bisogni, anche se promette di evitare inutili sprechi, anche se controlla la temperatura dallo smartphone 😉
- eliminiamo i programmi predefiniti in base alle abitudini 😉
- non usiamo la FUNZIONE BOOST di qualche termostato intelligente che se fosse più intelligente di noi lo manderemmo al lavoro al posto nostro 😉 : niente e nessuno può promettere di riscaldare subito e con rapidità la tua casa grazie alla funzione BOOST 😉
- lasciamo perdere la FUNZIONE AUTO… che promette di imparare le caratteristiche dell’impianto e, in base alla temperatura esterna, anticipa autonomamente l’accensione del riscaldamento per garantire la giusta temperatura al momento opportuno 😉
- impostiamo il termostato ambiente sui 23-24°C (questo per evitare che la caldaia vada in off mentre noi proseguiamo con le regolazioni, correzioni e impostazioni)
- abbassiamo manualmente la temperatura di mandata della caldaia a, che so, 35°C (andiamo per tentativi)
- lasciamo lavorare l’impianto per una giornata
- l’indomani aumentiamo la temperatura di mandata della caldaia se qualche ambiente non arriva alla temperatura desiderata
- apriamo il coperchio dove troviamo il collettore di calore radiante dove ci sono tutte le testine di regolazione (https://amzn.to/3G7YJ4o)
- strozziamo un po’ le testine degli ambienti dove sentiamo troppo caldo o dove il sole offre molti guadagni solari, si chiamano misuratori di portata per riscaldamento a pavimento (https://amzn.to/3T6ZmmL)
- se non troviamo indicato quale testina corrisponde a quale ambiente, chiudiamola completamente e nel giro di 4-5 ore avvertiremo quale zona ha perso temperatura
- se identifichiamo zone di pavimento interne, quindi non confinanti con le pareti esterne (immaginate un corridoio o una porzione di un ambiente grande suddiviso a sua volta in zone) proviamo a chiuderle completamente o quasi
- appena saremo riusciti a bilanciare tutta la casa possiamo tornare alla regolazione della temperatura di mandata della caldaia per abbassare ulteriormente oppure per aumentare, ma in genere con un funzionamento h24 la temperatura sarà da abbassare (tutto dipende, dall’isolamento 😉 😉 😉 ) (tiro l’acqua al mio mulino logicamente 😉
- dato che la stagione invernale non ha temperature sempre stabili, dovremo assecondare il meteo con continue regolazioni della temperatura di mandata della caldaia (dobbiamo travestirci da sonda esterna 🙂 )
Fatto!
i consumi
Per ogni ragionamento futuro, monitoriamo i consumi: possono rivelarsi utilissimi per valutazioni future! è tutto molto semplice – ogni primo del mese (estate compresa) si registrerà la lettura dei consumi:
- kWh per il contatore elettrico (se il contatore indica 3 consumi per le 3 fasce orarie si devono fare tutte 3 le letture)
- mc per il gas metano
regolazione radiante a pavimento a bassa inerzia
Come detto sopra, il radiante a pavimento a bassa inerzia (se è recente, la casa molto isolata, e il progettista era molto attento è certamente di questo tipo):
Un radiante a pavimento a secco o a basso spessore riesce ad essere veramente dinamico: non ci sono molte ore di inerzia ma poche decine di minuti. Scalda già dopo 20 minuti, i campioni offrono tempi di reazione di soli 15 minuti… dipende dalla stratigrafia, ma adesso lasciamo le varie possibilità di installazione e andiamo a regolare questo radiante a pavimento dinamico per avere il massimo beneficio, e risparmio anche:
Qui il problema dell’inerzia, cioè della lentezza non esiste quindi in teoria possiamo affidarci al termostato e che ci pensi lui… lo accenderà lo spegnerà… tutto sarà molto reattivo quindi qualche ritardo non ci impedirà di goderci la casa d’inverno, anzi, se abbiamo anche l’abitudine di usare una stufa la sera per il piacere della fiamma possiamo contare sullo spegnimento del radiante senza che lui scaldi ulteriormente per ore.
Ma ormai lo avete capito:
Il segreto di avere più comfort è ancora quello di mantenere in temperatura il pavimento 😉 ma come sppiegato, se il radiante fosse spento, si attiverà entro poche decine di minuti.
Quello che resta importante da fare è ancora bilanciare il collettore di calore radiante dove ci sono i misuratori di portata per riscaldamento a pavimento (https://amzn.to/3T6ZmmL)
E una volta riusciti a bilanciare tutta la casa possiamo tornare alla regolazione della temperatura di mandata della caldaia per abbassare ulteriormente oppure per aumentare, in base all’andamento stagionale (la stagione invernale non ha temperature sempre stabili.
Fatto!
Ricordo che il termostato ambiente andrebbe posizionato nel punto con minore comfort (https://amzn.to/3G9IS5i) :
regolazione manuale della temperatura di mandata
schema per un funzionamento regolare e moderato:
funzionamento irregolare e meno moderato:
funzionamento con lunghi off e mandate elevate:
Chi volesse aggiungere un buon consiglio, raccontare la sua disgrazia o i miglioramenti ottenuti, è il benvenuto tra i commenti 🙂
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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