Ho letto <<Le crisi ti costringono a fare cose che avresti già potuto fare, ma che solo in stato di necessità…>> …siamo pronti a installare un kit mini Fotovoltaico?
Ormai sono settimane che guardo ogni pagina internet sul Fotovoltaico Plug & Play come un indigeno guarderebbe uno specchietto regalato da un europeo, ma non sono ancora arrivato a capo di niente 🙁
Il problema fondamentale è il limitatore di immissione di corrente in rete, il 2° problema sono i prezzi che al momento ballano come non mai, il 3° problema, la reperibilità e le spese di spedizione del materiale.
L’unico risultato realmente ottenuto nello stesso periodo 🙂 è che ho concluso la migrazione delle bollette della luce e del gas dal vecchio aguzzino nazionale al nuovo fornitore, ben più sobrio 🙂
- la buona notizia è che godo di un’ottima tariffa per 2 anni (tariffa fissa mono oraria per 2 anni)
- l’altra buona notizia è che si tratta di energia elettrica green al 100%: solo energia proveniente da fonti rinnovabili (solare, eolico, biomasse)
Senza perdere altro tempo, cominciamo dai problemi:
1- il problema del limitatore di immissione di corrente in rete
Volendo immettere nella rete nazionale zero energia dal mio mini Fotovoltaico ho scoperto che posso scegliere tra 2 soli inverter 🙁
o così
o pomì
Tutti gli altri cento possibili inverter o micro inverter, anche smart, anche più belli e compatti, non hanno un’uscita dedicata al limitatore 🙁 che è quello che riesce a comandare all’inverter di non immettere energia prodotta dal FV in rete qualora non l’avessi consumata istantaneamente con gli assorbimenti in casa:
A parte la stranezza che esistano solo 2 modelli su questo sistema solare, il problema resta: proprio per colpa della decisione “semi” definitiva di installare 2 moduli Fotovoltaici o addirittura 3 moduli! Non c’è nulla da fare, dobbiamo poter connettere all’inverter un sensore Amperometrico:
Se si trattasse di 1 solo modulo FV Plug & Play, come dalla mia idea iniziale, ci si potrebbe anche non porre il problema: infatti l’energia prodotta sarebbe così poca, che possiamo star ben tranquilli che nemmeno un Watt finirà in rete comunquemente & sicuramente. E in questo caso sia con i fornitori online che da Amazon che da Aliexpress o eBay il problema è risolto con qualsiasi microinverter.
2- il problema dei prezzi
Qui si apre un noioso capitolo: dopo 30 anni di prezzi in discesa del Fotovoltaico, sarà la guerra, saranno le materie prime, sarà il virus, sarà la domanda e l’offerta, saranno i costi dell’energia, e sarà che ognuno deve cercare di inchiappettare il prossimo, i prezzi dei componenti del FV salgono scendono e risalgono anche a giorni alterni. Più salgono che scendono 🙁 Perciò è facile non riuscire a decidere.
3- il problema della reperibilità e le spese di spedizione del materiale
Tenendo d’occhio molti componenti del Fotovoltaico on line ci si rende presto conto che questo oggi c’è e domani non c’è. C’è questo al posto di questo. Questo non c’è ma arriverà. Questo c’era ma non sappiamo quando tornerà disponibile.. 😐
Non solo! acquistando un componente lì e un componente là carichiamo sul FV un po’ di spese di spedizione duplicate o triplicate che non hanno senso.
Eccoci, la situazione è chiarissima: non riesco a concludere 🙁
se siete in una situazione simile, consoliamoci così: fin che non abbiamo riempito il carrello 😉 possiamo ancora dedicarci al progetto, alle riflessioni, alle valutazioni e ai tanti ragionamenti da fare
il mio pensiero e i miei principi del Fotovoltaico:
Senza numeri e senza business plan, sono comunque certo che sia un’idea corretta passare al Fotovoltaico, il sole c’è, è gratis e la tecnologia funziona, anzi, oggi l’abbiamo a portata di click.
limiti e benefici
Certamente il Fotovoltaico non produce energia di notte come la barca non va a vela con calma piatta, e anche in giornate grigie o nei mesi invernali il FV è una fonte energetica scarsa. Ma comunque abbiamo l’obbligo morale di non voltare le spalle ad un’energia così gratuita e così pulita come quella del sole.
Il Fotovoltaico NON è nemmeno costoso:
Pur con i limiti che dimostra, possiamo trarre dal mini Fotovoltaico un beneficio senza dubbio e senza indebitamento! Specialmente se non ci spingiamo troppo in là con la potenza.
dimensionamento
Lo so anch’io che un mini Fotovoltaico non può alimentare un’aspirapolvere da 1800Watt, ma so anche che si tratta di un consumo di pochi minuti: non ha senso dimensionare un impianto Fotovoltaico sulla base di qualche picco di assorbimento in casa 😉 meglio puntare a coprire sempre e solo gli assorbimenti standard base. Per tutti i picchi o le necessità notturne c’è sempre la rete 😉
Sul dimensionamento puoi leggere l’articolo part #11 la scelta del mini Fotovoltaico senza immissione in rete
investimento senza indebitamento
Se ho parlato di un investimento senza indebitamento è proprio perchè a cercar bene tra le offerte di mini Fotovoltaico Plug&Play stiamo parlando di cifre contenute 🙂
A titolo di esempio possiamo indicare un investimento così:
kit 1 modulo Fotovoltaico
- perchè disponiamo di un solo balcone o perchè, pur avendo un giardino, riteniamo di avere moderatissimi consumi giornalieri (nessuno a casa durante il giorno)
- sistema completo fotovoltaico Plug & Play comprensivo di modulo fotovoltaico 345Wp, connettore e inverter, incluso monitoraggio WLAN con un investimento di circa 350€
kit 2 moduli Fotovoltaico
- perchè abbiamo spazio disponibile o siamo molto presenti in casa durante il giorno
- sistema completo fotovoltaico Plug & Play comprensivo di 2 moduli fotovoltaici 345Wp + 345Wp, connettore e inverter, incluso monitoraggio WLAN con un investimento di circa 700€
kit 3 moduli Fotovoltaico
- se lo spazio non è un problema, siamo molto presenti in casa, e siamo intenzionati ad ottenere più energia nei mesi invernali, notoriamente sempre troppo scarsi
- sistema completo fotovoltaico Plug & Play comprensivo di 3 moduli fotovoltaici 345Wp + 345Wp + 345Wp, connettore e inverter, e monitoraggio WLAN integrato con un investimento di circa 1000€
energia NON autoconsumata, in eccedenza
Se nel nostro cammino verso l’efficienza energetica andremo progressivamente a rimpiazzare molti elettrodomestici energivori con analoghi e molto più efficienti, o semplicemente siamo diventati più sobri nei consumi, e ci ritroviamo con del surplus di energia… energia che non riusciamo ad auto consumare…
Questo già può succedere con 2 moduli Fotovoltaico nel periodo estivo dove l’energia che si produce aumenta considerevolmente 🙂
…forse è giunto il momento di pensare all’accumulo 😉
l’accumulo
Il primo istintivo pensiero è integrare l’impianto FV con una o più batterie di accumulo 🙂 ma non è così semplice 🙁
- ci sono molti tipi di batterie
- ogni batteria ha la sua durata in base ai cicli di carica scarica “ottimali” indicati dal produttore
- ci vuole un regolatore di carica
- tutti i componenti vanno progettati e dimensionati
- serve uno spazio dedicato
- serve un monitoraggio e un controllo costante
- è un’avventura economicamente NON remunerativa anche in un lungo arco di anni
- è un’avventura senz’altro da fare se abbiamo competenze tecniche e voglia di sperimentare (il piacere non ha prezzo 😉 )
allora che fare con il surplus di energia proveniente dal Fotovoltaico?
Come e dove accumulare questa energia in eccedenza senza complicare l’impianto FV?
Ripeto che NON sono ingegnere progettista di impianti, quindi devo farmi bastare la logica e usarla molto bene 😉
Fin dal principio abbiamo detto che NON vogliamo sprecare nemmeno un Watt ma vogliamo puntare tutte le nostre fiches sull’autoconsumo domestico per massimizzare il risparmio in bolletta e accelerare al massimo il ritorno dell’investimento 🙂
- le batterie di accumulo NON sono, ad oggi, il massimo tra “costi-benefici” e rendono tutto un po’ complicato 🙁
- immettere in rete l’energia non auto consumata, ci costringe ad affrontare burocrazia e scartoffie varie 🙁
quindi? altre idee?
- utilizzare l’energia in eccesso per l’acqua calda sanitaria 🙂 In pratica andiamo ad accumulare energia fotovoltaica con uno scaldabagno (come se fosse una batteria 😉 ) Usare l’energia auto-prodotta per scaldare l’acqua mi sembra una maniera ottima di sfruttare l’energia in eccesso 🙂
Ovviamente esistono sistemi super intelligenti, purtroppo ovviamente non italiani 😐 : sono sistemi di deviazione intelligente che dirigono la corrente verso il boiler elettrico per riscaldare l’acqua con una gestione totalmente automatizzata.
Trasformare la luce del giorno in acqua calda gratuita utilizzando il 100% dell’energia prodotta dal Fotovoltaico 🙂 non è forse usare la logica e usarla molto bene?
altre idee?
- utilizzare l’energia in eccesso per avere una nuova mobilità elettrica 🙂 In pratica andiamo ad accumulare energia fotovoltaica nell’auto invece che nelle batterie nel sottoscala:
Il prezzo di questa AMI è contenuto e la batteria inclusa è una ottima batteria agli ioni di litio con una capacità di 5,5 kWh con tempi di ricarica al 100% in 3 ore: dall’auto esce il cavo di ricarica già dotato di presa casalinga 😉 sì proprio come l’aspirapolvere.
I fondi stanziati per gli incentivi auto elettriche 2022 sono così suddivisi:
- 3.000 € per chiunque voglia acquistare un’auto elettrica
- 5.000 € in caso di rottamazione di un’auto vecchia con omologazione massima Euro 5
Pensando che una Batteria agli Ioni di Litio da 6,5 kWh 48V della LG costa oltre 5.000€
e non ha un volante, non ha 4 ruote, non ha 2 posti a sedere, non mi porta da nessuna parte… forse la AMI non è un’idea così stupida per raccogliere qualche Watt in eccesso nelle ore centrali della giornata magari collegandola ad una presa smart per “comandare” quando ricaricare e quando non ricaricare 😉
Ogni kilometro percorso brucia 73 Watt, la metà dell’energia necessaria a muovere una Tesla Model3. Sì dobbiamo ammetterlo, la Tesla ha un’ efficienza straordinaria 🙂 ma costa anche un po’ di più 🙁
ed ora, il pippone settimanale:
Il fotovoltaico Plug & Play di cui si inizia finalmente a sentir parlare, quello che basta inserire la spina nella presa, è realmente il fotovoltaico semplice? provo a dare delle risposte sintetiche:
non richiede alcun lavoro?
di solito si tratta di 1 modulo fotovoltaico con circa 300 Wp di potenza, di un Micro Inverter magari con sistema di monitoraggio integrato, di un cavo con presa e tutto il resto è fai da te (normalmente possiamo acquistare staffe e sostegni insieme al kit)
non finirà che l’energia prodotta dal FV va da qualche altra parte?
la corrente elettrica del FV immessa nella presa finisce nel circuito elettrico domestico magicamente 🙂 (per una differenza di potenziale), insomma l’energia pulita e km zero generata dal FV Plug & Play ha una tensione leggermente superiore a quella della rete pubblica, quindi per magia 🙂 viene prelevata prima quella del FV se c’è assorbimento in casa: anche l’energia elettrica preferisce la strada più breve 😉
può essere tranquillamente collegato alla linea elettrica?
dobbiamo seguire precise indicazioni di collegamento
non serve nessuna presa particolare?
ci serve una presa dedicata nell’impianto elettrico, quindi dobbiamo chiedere all’elettricista di fiducia di prevedere un circuito dedicato che parta dal quadro di distribuzione.
può funzionare con il “fai da te”?
per l’installazione sì, se ci sai un po’ fare, per mettere le mani nell’impianto elettrico di casa forse meglio di no
sarà a norma di legge?
per poter installare il fotovoltaico Plug & Play non dobbiamo essere in possesso di altri altri impianti fotovoltaici nell’ abitazione (non so perchè 🙂 )
possiamo installarlo anche in condominio?
per installare il modulo fotovoltaico in un condominio dobbiamo fare una Comunicazione preventiva al condominio riguardo l’installazione del fotovoltaico a servizio del nostro appartamento
devo sostituire il contatore?
quasi tutti abbiamo già il nuovo contatore bidirezionale, ma certamente non programmato per ricevere energia dal FV. In teoria, se non programmato, contabilizzerà l’energia immessa come consumo da addebitare 🙁 Più energia pulita produciamo e più pagheremo in bolletta 😐
diventiamo un produttore di energia e dobbiamo fare comunicazioni al gestore?
saremo produttori di potenza inferiore a 800 W e dovremo compilare ed inviare al nostro distributore elettrico di zona la Comunicazione Unica (allegata alla Delibera ARERA n. 315/2020/R/eel). Io ci ho personalmente provato e devo dire che le modalità di invio della Comunicazione Unica sono deliranti e non una cosetta di pochi minuti 🙁
la cessione del credito al 50%
i requisiti della cessione del credito sono che non devono essersi verificati DURANTE L’ANNO interventi di ristrutturazione edilizia o risparmio energetico per i quali il cliente ha beneficiato della detrazione fiscale del 50% per un ammontare pari o superiori a € 48.000
fotovoltaico plug&play
Il mio mini Fotovoltaico lavorerà in parallelo alla rete diventando lui stesso IL generatore nelle ore diurne, per quel che potrà 🙂
e, ribadisco, FV senza immissione in rete 😉 😉 😉
Non diventerò ricco 🙁 questo è certo! Ma non mi sarò nemmeno infilato in un ginepraio 🙂 (leggi e-distribuzione)
addio Comunicazione Unica
Dovete sapere che chi vuole iniziare a produrre energia da fonti rinnovabili DEVE compilare moduli e produrre documentazione per presentare la richiesta 🙁 Roba da far passare la voglia al più ecologista degli italiani!
L’ Autorità ha stabilito che ogni produttore di energia per connettersi alla rete di distribuzione, deve inviare la sua richiesta al Distributore competente. Quindi ho cominciato subito la trafila per effettuare la richiesta di connessione alla nostra rete. Sono entrato nell’ Area Produttori che ti consente di inviare la richiesta e seguirne l’iter online (ATTENZIONE per i curiosi: devi fare il login se vuoi vedere com’è questo iter, altrimenti ciccia 😉 Di una trasparenza inaudita 🙁 Ingenuamente pensavo che questa Comunicazione Unica fosse una comunicazione (come faceva supporre la parola) e che fosse anche l’unica (come faceva supporre l’aggettivo). Invece, Amico Caro, serve tutta la documentazione richiesta per concludere l’iter 🙁 a detta loro, semplificato. Non proseguo, se ci proverete capirete perchè io abbia RINUNCIATO!
Volevo essere cittadino modello, ero arrivato alla terza pagina… ma resterò nella resistenza 🙂
Per combattere la crisi delle forniture di gas, l’Unione Europea conta di mettere in campo diversi provvedimenti di ampio respiro, riuniti nell’Energy Compact. Ecco cosa si legge al punto 3:
- Verranno introdotte condizioni favorevoli per l’installazione di pannelli solari sui tetti delle abitazioni.
I grandi governanti NON si rendono nemmeno conto del valore delle parole (figuriamoci del valore del tempo dei sudditi o del valore di servire bene il paese):
- dire che “verranno introdotte condizioni favorevoli per l’installazione di pannelli solari” è come affermare che fino alla metà del 2022 “sono state mantenute condizioni NON favorevoli per l’installazione di pannelli solari”
… il valore delle parole 🙂
Pensiamo di poter stare sul divano mentre i grandi governanti correranno a salvarci? Abbiamo tanta fiducia?
Il solare e l’eolico hanno prodotto insieme per la prima volta oltre il 10% dell’elettricità mondiale nel 2021.
Eolico e solare devono sostenere alti tassi di crescita fino al 2030. Sono le fonti di elettricità più pulite e al minor costo. Facciamo la nostra parte 🙂
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
“Qui sotto puoi lasciare un commento” – non devi registrarti e il tuo indirizzo email non sarà mai pubblicato, approfittane! riceverai presto una risposta!
oppure sostieni l’informazione libera e imparziale di espertocasaclima con un un Buono Regalo Amazon digitale (via e-mail o SMS)
Lascia un commento