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esperto casaclima facile part #8: il serramento nuovo, posa e installazione

21 risposte

Scrivere di posa e installazione del serramento nuovo in un solo articolo è impossibile ma tenterò comunque di scrivere qualcosa di utile e sempre valido per tutti. Mi rendo benissimo conto che sia una delle più grandi preoccupazioni di chi decide di cambiare finestre!

Senza perdere altro tempo, cominciamo da zero:

Innanzitutto bisognerebbe dividere il tema in 3 grandi blocchi:

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  1. serramento nuovo nella casa abitata
  2. serramento nuovo nella ristrutturazione
  3. serramento nuovo nella nuova costruzione

Si capisce subito che le cose si complicano in modo esponenziale 🙁


1. serramento nuovo nella casa abitata

Nella casa abitata, sostituire solo i serramenti non è sbagliato. Intanto non devo aprire una pratica edilizia e non devo pagare nessun professionista per completare l’intervento. Probabilmente il serramentista si occuperà anche della burocrazia legata alle agevolazioni fiscali che oggi valgono un Bonus del 50%.

Insomma, mi faccio 10 finestre nuove pagandone 5 🙂 senza burocrazia e noie di un vero cantiere 🙂

Lasciamo che il serramentista decida anche la posa? In effetti è il suo mestiere, chi può saperne più di lui?

Non c’è dubbio che lui sia il più bravo di tutti, maaa dobbiamo progettare la posa del nuovo serramento facendo attenzione agli eventuali imminenti o futuri interventi sulla casa 😉 e il serramentista non è Padre Indovino!

posizione del nuovo serramento

Se quest’anno installo le finestre nuove e l’anno prossimo, o quello dopo ancora, farò finalmente l’isolamento devo tenerne conto oggi! perchè lo andrò ad installare in modo diverso a seconda dei casi:

  • se oggi installo nella muratura disperdente il serramento nuovo dovrò prevedere di spostarlo verso l’esterno in vista dell’isolamento esterno della parete (in vista del cappotto)

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  • in vista dell’isolamento interno della parete dovrò invece installare il nuovo serramento arretrandolo verso l’interno (il telaio fisso del nuovo serramento è certamente più ingombrante di quello vecchio)

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  • in vista di non fare nessun intervento di isolamento, né interno e né a cappotto, possiamo comunque fare ancora qualcosa di intelligente: progettare di isolare l’imbotte finestra, sui 4 lati se possibile, o come minimo occuparci del davanzale freddo che non può rimanere come un elemento passante da fuori a dentro con il rischio di causare condense superficiali interne e muffe. Dobbiamo considerare il fatto che la muratura non isolata disperde una certa quantità di energia a seconda del materiale con cui è stata costruita e a seconda dello spessore: il problema del rischio condensa è elevato proprio nel contorno finestra dove la muratura non possiede nemmeno la “protezione” offerta dal suo spessore (la muratura è sì di 30cm di spessore, ma intorno alla finestra non lo è: tra l’interno e l’esterno ci sono solo 6-7 cm 🙁 un ponte termico lineare veramente forte e di notevole dimensione… come minimo 5 metri lineari di ponte termico. Con le nuove finestre ci sono spesso contestazioni per i danni causati dall’umidità e dalla crescita di muffe nelle nicchie o nei contorni delle finestre: sono problemi dovuti alla maggiore tenuta all’aria e non all’isolamento termico dei nuovi serramenti! Il vecchio ricambio d’aria prodotto dagli spifferi non c’è più. Allora ricordiamoci che abbiamo il dovere di fare corretta ventilazione: 2 minuti di ventilazione (meglio se in corrente) con le finestre spalancate non costano quasi nessuna energia per il riscaldamento. La stanza non si raffredda in qualche minuto: pareti e mobili mantengono facilmente il calore accumulato. Non aspettate la formazione della muffa, e dotatevi di qualche aggeggio per leggere o il valore di umidità o, ancora meglio, il valore della Co2 interna che fa notare ancora meglio l’urgenza di cambiare aria 😉

Non è finita qui:

Probabilmente esiste un’ ombreggiatura: degli scuri o delle persiane o antoni come li chiamate, oppure degli avvolgibili con cassonetto. Anche qui bisogna ben progettare una soluzione che si sposi perfettamente con gli interventi che andremo a fare in futuro. Non è impossibile ma non è facile.

materiali per la posa dei serramenti

Ho deciso di non parlare dei materiali che servono all’installazione. NON perchè non esista il perfetto sistema di posa dei serramenti, ma perchè ogni tipo di installazione richiede materiali e dettagli esecutivi diversi.

E ogni tipo di installazione può migliorare 🙂 o peggiorare 🙁 le prestazioni in opera del serramento.

Sicuramente un serramento nuovo, in qualsiasi posizione venga montato 😉 dovrà garantirne la corretta tenuta all’aria e al vento (qui parliamo sempre di risparmio energetico) e alla pioggia battente. Ecco perchè è così importante progettare con cura i giunti di posa del sistema serramento! Vi avevo già detto che dei serramenti non dovete preoccuparvi, sono tutti buoni 🙂 è del contorno del telaio fisso, e del falso telaio (se c’è), che dovete preoccuparvi 😉 è proprio lì tra telaio e muro che ci scapperà l’errore madornale 😉

Non disinteressatevi dell’argomento solo perchè vi sembra di capirci poco o perchè vi sembra che il serramentista ne capisca tanto: rischiate di avere un buon serramento posato male 😉


2. serramento nuovo nella ristrutturazione

Se siamo in ristrutturazione abbiamo ben più margini di manovra nella progettazione del posa del serramento: qui non occorre fare meno polvere possibile o più compromessi possibili… qui possiamo dedicarci alla migliore installazione come ci stiamo dedicando a tutti gli altri interventi.

Ovviamente in questo caso ci siamo imbarcati in una pratica edilizia, e comunque possiamo godere delle agevolazioni fiscali (Bonus del 50%). Sono sempre 10 finestre al prezzo di 5 quindi non abbiamo scuse né per scegliere finestre poco performanti né per posarle senza attenzione.

Impegnamoci nella progettazione della posa del nuovo serramento invece che lasciare il serramentista fare ciò che vuole!

  • Vale sempre la regola d’oro del filo esterno in vista del sistema a cappotto e del filo interno nel caso di isolamento della parete sul lato interno 😉

Probabilmente anche l’ombreggiatura sarà progettata ex novo quindi diamo la giusta importanza alla soluzione che desideriamo.

Se nel 1° caso “1. serramento nuovo nella casa abitata” dobbiamo spesso chiudere un occhio e a volte anche due 😉 😉 nella ristrutturazione possiamo e dobbiamo fare il massimo sforzo per avvicinarci al  perfetto sistema di posa.

Ricordiamoci sempre che ogni tipo di installazione può migliorare 🙂 o peggiorare 🙁 le prestazioni in opera del serramento. Sarebbe sciocco scegliere e pagare un serramento che promette una certa trasmittanza termica Uw e poi peggiorarlo sensibilmente perchè messo in opera senza attenzioni.

Non disinteressatevi dell’argomento solo perchè vi sembra di capirci poco: rischiate di avere un buon serramento posato male 😉

materiali per la posa dei serramenti

Se vi siete convinti dell’importanza della corretta posa in opera, dedicate un po’ di tempo a scoprire quali prodotti verranno utilizzati (prima di firmare il contratto di fornitura 😉 ). Il silicone è passato di moda da un pezzo 🙂 Servono sigillanti e isolanti:

  • qualcosa che sigilla e quindi che impermeabilizza (ad esempio un… NO silicone)
  • qualcosa che coibenta termicamente e isola acusticamente

Forse vi parleranno di Nodo primario e Nodo secondario e forse del metodo dei 3 piani di posa (interno, intermedio, esterno) ma ancora non è detto che tutto fili liscio 🙁

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i requisiti del posatore di serramenti

Sono entrate in vigore le norme

  • UNI 11673-2: la norma definisce i requisiti del posatore di serramenti  in termini di conoscenza, abilità e competenza. Infatti esiste il “patentino” di posatore di serramenti livello junior, senior o caposquadra, i quali si differenziano per i diversi compiti che devono/possono assolvere.
  • UNI 11673-3: definisce come e da quali enti queste possano essere attestate e in che modo e da chi i posatori possano essere formati.

Ma certamente il committente non si mette a guardare i patentini… Come chi sale sul bus non controlla la patente dell’autista 😉 Sappia però che solo l’installatore posatore caposquadra sarà la figura che si relazionerà con lui, con il progettista o con il direttore lavori in merito alle soluzioni operative da attuare in considerazione delle specifiche di progetto e del contesto del cantiere.

Meglio evitare discussioni il giorno che arrivano i serramenti nuovi 🙂 meglio verificare materiali e posa ancora nel momento dell’ordinazione. Poi sarà troppo tardi 🙁


3. serramento nuovo nella nuova costruzione

Se siamo in una nuova costruzione la progettazione della posa del serramento deve avere la stessa importanza della fondazione, della parete e del tetto: qui non facciamo sconti 😉

Non potendo godere delle agevolazioni fiscali 🙁 meglio che la buona installazione dia i suoi migliori frutti ripagando per bene l’investimento fatto.

Trattandosi di nuova costruzione probabilmente i casi si riducono a 2:

  1. parete con sistema a cappotto di notevole spessore
  2. parete monolitica ad altissime prestazioni senza cappotto

1. sistema a cappotto di notevole spessore

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Quando il sistema a cappotto  ha spessore elevato è possibile fare ancora di più per migliorare il valore di trasmittanza del serramento installato Uwi: il telaio della finestra sarà installato fuori dalla muratura nell’isolante:

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In questo caso la progettazione del foro finestra ruota tutta intorno agli elementi ad altissima resistenza con eccellente isolamento termico che servono per supporto ed ancoraggio e sono fissati in aggetto alla muratura:

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2. parete monolitica ad altissime prestazioni senza cappotto

Il muro esterno monolitico è fatto di blocchi che sono insieme elemento costruttivo & elemento isolante. Garantendo l’omogeneità e la costanza dell’isolamento termico non ha bisogno di un sistema a cappotto 😉 Anche qui abbiamo 2 grandi gruppi:

  • i blocchi in calcestruzzo aerato autoclavato

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  • i blocchi in laterizio porizzato o anche rettificato vuoto (o farcito di isolante per contenere lo spessore), molto più adatti al clima mediterraneo

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Per entrambe le soluzioni si preferirà posare il serramento verso la metà dello spessore della muratura con la possibilità di migliorare ancora la prestazione del telaio fisso proteggendolo con ulteriore isolamento sul lato freddo:

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Anche l’ombreggiatura sarà progettata ex novo quindi diamo sempre la giusta importanza alla soluzione che desideriamo.


installazione con monoblocco

Nelle nuove costruzioni si stanno diffondendo i monoblocchi, che sono un contorno finestra bello e pronto per l’arrivo dei serramenti: l’evoluzione finale del falso telaio di una volta.

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Io non lo amo, ma devo ammettere che quando c’è da definire la posa di finestra, zanzariera, avvolgibile o frangisole e davanzale… ordinare il monoblocco è spesso la soluzione per mandare avanti il cantiere in modo più snello. Soprattutto per i tempi imprevedibili del cantiere 😉

Non pensate che il monoblocco vada su da solo nel foro del muro 🙁 quindi attenzione che questo è un elemento in più da definire progettare ordinare pagare posare e fissare (nodo primario)  + tutto il resto come prima (nodo secondario) 😉

Dimenticavo: va anche montato 🙁

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conclusioni

Non disinteressatevi della posa, chiedete sempre come e dove e con cosa poseremo le nuove finestre.



Chi volesse incoraggiare questa mia iniziativa, lo faccia lasciandomi un commento 🙂


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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21 risposte a “esperto casaclima facile part #8: il serramento nuovo, posa e installazione”

  1. @ vincenzo

    il davanzale non deve essere passante sotto al telaio fisso, dovrebbe infilarsi sotto per alcuni millimetri per permettere di sigillare il 4° lato inferiore per bene.
    i pannelli tipo Multipor sì, possono andare all’esterno

  2. Avatar Vincenzo Zaino
    Vincenzo Zaino

    Scusa mi sono dimenticato di chiederti se sostituisco il marmo con okite la malta basta come isolante? ma i pannelli di silicato possono essere utilizzati anche per l’esterno
    ti ringrazio per la disponibilità.
    Cordiali Saluti

  3. @ vincenzo

    calcio silicato o idrati di silicato di calcio sono isolanti per interno perfetti.
    il telaio fisso del nuovo serramento dovrebbe allinearsi all’isolante, quindi meglio arretrarlo verso l’interno il più possibile

  4. Avatar Vincenzo Zaino
    Vincenzo Zaino

    Buongiorno Federico, dovrei sostituire l’ infisso della veranda per una lunghezza di mt 5,00 * altezza mt 1,80 fissata ai pilastri di cemento armato e solaio e vorrei isolare i ponti termici compresso il davanzale di marmo da premettere che la parete che va dal pavimento al marmo del davanzale l’ho isolata con pannelli di silicato di calce da 2cm lei che mi consiglia?
    Cordiali Saluti

  5. @ valerio

    ottima idea un cappotto interno in pannelli in silicato di calcio con intonaco all’argilla.
    il monoblocco dovrà tenere conto dello spessore aggiunto interno.
    lo scelga con 4 lati e non con 3!
    le sigillature nel suo caso vanno fatte tra muro e monoblocco e tra monoblocco e telaio fisso serramento

  6. Avatar Valerio Bianchi
    Valerio Bianchi

    Effettivamente sto pensando ad una ristrutturazione con cappotto interno in pannelli in silicato di calcio, se possibile finiti con intonaco all’argilla, quindi non servirebbe il freno vapore.
    Ho le tapparelle e volevo aggiungere le zanzariere, perciò l’idea del monoblocco mi era sembrata veloce e facile per avere meno sorprese possibile nella fase di posa.
    Non mi è chiara la frase riguardante la sigillatura del freno vapore interno, non ho capito se si riferisce alle finestre o ad un generico cappotto interno.

    Valerio

  7. @ valerio

    a parte l’attenuazione del ponte termico, che si può ottenere in mille modi, il monoblocco è utile quando non c’è solo il serramento da installare, ma anche lo scuro o l’avvolgibile, la zanzariera e il nuovo davanzale.
    diciamo che è una guida al lavoro da fare. una guida pre pronta.
    se lei sta progettando un isolamento interno, il senso di isolare l’imbotte del foro finestra perde il suo senso:
    la muratura oltre l’isolamento sarà e resterà sempre fredda.
    quindi l’importante sarà allineare il più possibile telaio fisso a isolamento interno e garantire le sigillature al freno al vapore interno.

  8. Avatar Valerio Bianchi
    Valerio Bianchi

    Buongiorno Federico,
    Leggo che il telaio monoblocco lo suggerisce per nuove costruzioni, se invece lo si usasse per una ristrutturazione quali limitazioni o problemi comporterebbe?
    Nel caso di cappotto interno e senza utilizzare il monoblocco dovrebbe essere corretto il ponte termico del controtelaio, quale è il metodo migliore per farlo?
    Da quello che ho capito si inserisce il coibente tra controtelaio e muratura.
    Un controtelaio termico potrebbe essere più semplice da posare?

    Cordiali saluti
    Sanda Lerca

  9. @ matteo

    infatti anche per me vale il detto “nessuno è profeta in patria”.
    ma che problema c’è? l’Italia è tutta bella, i cantieri tutti interessanti, le aspettative dei committenti sempre altrettanto interessanti

  10. Avatar matteo

    grazie, è stato gentilissimo e chiaro devo dire come sempre nel suo blog. vedo che ha lavorato anche da queste parti, spero quindi di contattarla presto…

  11. @ matteo

    esistono entrambi i tipi di blocco in laterizio ed esiste anche il non rettificato porizzato da posare con malta termica giunto sottile da 6mm che ottiene un ottimo valore di trasmittanza, quasi simile 🙂
    il fatto è che tutto si può fantasticare a livello progettuale ma prima bisogna incaricare l’ingegnere delle strutture per sapere esattamente il tipo di terreno, zona e edificio cosa richiedono 🙁

    il blocco rettificato per muratura portante ha forti limitazioni imposte delle recenti NTC 2018

  12. Avatar matteo

    grazie per i suoi consigli. quando parla di blocchi rettificati intende come tamponamento per una struttura in cemento armato oppure come muratura portante? non pensavo si potessero usare per via dei giunti molto sottili.

  13. @ matteo

    RIMINI è in zona climatica E con 2.139 gradi giorno.
    dunque la trasmittanza U della parete deve essere inferiore a 0,26 W/mqK
    perciò può benissimo costruire con blocchi rettificati (più adatti ad un clima mediterraneo) oppure per spingere di più con blocchi in calcestruzzo aerato autoclavato.
    anche un laterizio con termointonaco è una soluzione ma dispendiosa 🙁

  14. Avatar matteo
    matteo

    le scrivo da rimini, forse qui fa troppo freddo per rispettare i limiti di legge con i soli blocchi antisismici. però, magari, aiutandoli con un intonaco molto isolante..?

  15. @ matteo

    dipende dalla zona climatica di appartenenza perchè se il blocco deve essere anche portante ha una conducibilità termica leggermente più elevata.
    ricapitolando, in base alle decisioni dell’ingegnere delle strutture si sceglie il blocco di costruzione.

    male che vada, quando è richiesta una struttura in cemento armato si utilizzeranno i blocchi per tamponamento e si attenuerà il ponte termico del pilastro senza rinunciare alla muratura monolitica SENZA cappotto 😉
    da che zona climatica mi sta scrivendo?

  16. Avatar matteo
    matteo

    scusi l’ignoranza ma esistono davvero dei blocchi per muratura portante antisismica così isolanti da non avere bisogno del cappotto?

  17. @ davide

    coltivo ogni pianta e erbaccia spontanea con la convinzione che tutte abbiano un senso, ma non ho mai fatto degli esperimenti in questo senso. certo che ho letto anch’io il bene che fanno… ma ci sarebbe da aggiungere che vanno innaffiate! e innaffia oggi innaffia domani sono altri grammi di acqua o vapore indoor. comunque ho un sacco di verde anche in casa! che in estate esce in vacanza in giardino 😉

  18. Avatar davide
    davide

    Ho messo piantine di Aloe e Sanseveria spaghetti,in camere e bagno, che oltre ad essere elementi d arredo, dicono purificano aria e producano ossigeno. Che ne pensi?

  19. @ davide

    è giusto anche chiarire che tutti i misuratori di temperatura & umidità esprimono il valore di umidità relativa in % che è un’idiozia da leggere:
    con questo intendo dire che non ci sta raccontando il livello di umidità assoluta! ma relativa alla temperatura!

    se per esempio spostassi il termoigrometro sul davanzale esterno della finestra magari il valore vola a 90% di umidità… e la maggioranza (mia mamma compresa 🙂 ) pensa che fuori sia molto umido!
    nella realtà delle temperature invece l’umidità assoluta all’esterno è bassissima e quindi bisognerebbe dire: apri la finestra che deumidifichiamo la casa gratis!!!!!

  20. @ davide

    infatti fino all’anno scorso era impossibile trovare un misuratore domestico di CO2 sotto i 100€.
    oggi ce ne sono da 30€ in su che probabilmente non sono attendibili ma noi non siamo qui a certificare i valori per la scienza, ma siamo interessati a sapere se la concentrazione in ppm è troppo alta o abbastanza contenuta 😉

  21. Avatar davide
    davide

    Bene il suggerimento sul valore CO2, poco percepito dai piu’.
    Anche se difficilmente si trova un sensore CO2 nelle stazioni classiche meteo/umidita’.