Spiare nei bagni degli altri attraverso il Velux non è bello, ma colgo l’occasione di questa bella foto solo per sottolineare l’importanza di alcuni dettagli che ancora oggi in tanti progetti vengono trascurati:
- la tenuta all’aria del tetto in legno
- l’impermeabilizzazione traspirante di un pacchetto tetto
- il dettaglio esecutivo dei raccordi e delle sigillature dei manti ad una finestra per tetti tipo Velux
- la scelta della finestra da tetto
- la bocchetta di ripresa della ventilazione meccanica controllata (VMC)
- la finitura del legno a vista
Se la vostra casa ha un tetto in legno e sotto il tetto c’è anche un bagno, questo articolo è per voi: non sarò lungo, non farò un manuale per bagni con tetto in legno e lucernario, voglio solo ribadire alcuni concetti fondamentali per
- non avere il rischio di condense e gocciolii
- non avere condense interstiziali e relativi danni alla copertura
- non avere problemi di elevata umidità
- non avere problemi di insalubrità
iniziamo:
tenuta all’aria del tetto in legno
Non ci posso essere spifferi tra parete e tetto e nemmeno intorno al telaio della finestra per tetti: il volume riscaldato deve essere a tenuta all’aria. Quindi meglio verificare con anticipo se esiste un disegno esecutivo di questo delicato dettaglio di tenuta all’aria tra Velux e freno al vapore.
impermeabilizzazione traspirante di un pacchetto tetto
Un buon pacchetto isolante del tetto permette un controllato, lento e contenuto passaggio di vapore attraverso i manti e i teli. L’isolamento del tetto è poi chiuso da una impermeabilizzazione traspirante, lascerà uscire il vapore senza intrappolarlo, ma non lascerà entrare l’acqua.
Ogni finestra per tetti è di fatto un buco (anche energetico), quindi meglio verificare con anticipo se esiste un buon dettaglio per la tenuta all’acqua.
dettaglio esecutivo dei raccordi e delle sigillature dei manti ad una finestra per tetti tipo Velux
Sono principalmente 3 le cose importanti per un Velux posato in un tetto in legno e molto spesso si fa attenzione ad 1 solo di questi aspetti: l’impermeabilizzazione del contorno finestra. E sì, lo devo ammettere anch’io: è molto importante che non ci piova dentro:
Concentriamoci sul 2° aspetto: il vapore
Specialmente in bagno si desidera qualche grado di temperatura in più durante il periodo di riscaldamento e se abitualmente utilizzato anche l’umidità relativa sarà più alta della media della casa (doccia, superfici bagnate, asciugamani usati ecc). Dopo una doccia calda è facile registrare oltre l’80% di umidità relativa e addirittura una doccia fredda innalza un po’ l’igrometro.
Il vapore spinge verso l’esterno: fuori è freddo e in casa è caldo. La spinta del vapore deve incontrare un freno al vapore per non rovinare il pacchetto isolante del tetto in legno e il legno interposto all’isolante. Il passaggio del vapore dall’interno all’esterno va “dosato”. Proprio per questo il raccordo del freno al vapore al telaio del Velux è un dettaglio da non trascurare:
da qui non piove dentro casa, ma il vapore potrebbe entrare con troppa “allegria” nel pacchetto tetto e condensare:
la condensa interstiziale è un danno grave e complicato da risolvere. Meglio progettare meglio.
Qui sotto copio e incollo uno schema dove si vede il tratteggio del manto impermeabile traspirante, il pacchetto isolante all’estradosso delle perline e il tratteggio del freno al vapore:
NB: c’è un’imprecisione nella sigillatura Velux – freno al vapore. Lascio agli esperti-secchioni l’occasione di definire precisamente l’errore del manuale di posa 😉
scelta della finestra da tetto
3° aspetto: la scelta del Velux. Se il progetto prevede lo stesso Velux che negli altri ambienti e non si tratta del modello più prestazionale in catalogo (Finestra da tetto certificata Passive House) meglio correggere l’ordine al serramentista.
In bagno le concentrazioni di vapore in alcuni momenti della giornata saranno così elevate che la vostra splendida finestra per tetti gocciolerà. Non è acqua piovana, è semplicemente condensa! La condensa del vapore che avete lasciato in bagno dopo averlo usato. Meglio puntare su una finestra da tetti ad alte prestazioni con triplo vetro e telaio performante.
Esistono Velux con sensore di umidità e con finiture interne che proteggono il legno, ma è sbagliato lasciare in bagno un carico enorme di umidità: meglio smaltirlo correttamente grazie alla VMC: ricambio d’aria ottimale e recupero del calore!
Questo anche per prevenire fenomeni di muffa che in ambienti che soffrono di condense superficiali succedono molto spesso:
bocchetta di ripresa della ventilazione meccanica controllata (VMC)
Come in ogni bagno e nella cucina è da prevedere una bocchetta di ripresa dell’impianto di ventilazione meccanico con recupero di calore. La ripresa si comporta come un lentissimo estrattore d’aria (da non confondere con il tipico estrattore del bagno cieco) e butta fuori aria esausta e il suo contenuto di vapore attraversando lo scambiatore di calore che ne recupera gran parte. Non importa se l’edificio non è stato progettato con un impianto di VMC centralizzato, è importante che ci sia questa possibilità di smaltire aria esausta e il vapore.
Alcune macchine VMC puntuali (o decentralizzate) con scambiatore a doppio flusso hanno la possibilità di canalizzare la ripresa, come anche la mandata,
- oppure sia mandata che ripresa
- oppure parziale mandata e parziale ripresa
- oppure parziale mandata
- oppure parziale ripresa
Le possibilità di installazione di una VMC che può essere canalizzata verso un 2° locale sono molte, e spesso sono gli impedimenti delle strutture a non lasciarci installare quello che vorremmo.
Ogni edificio, con la sua pianta e le sue peculiarità diventa un caso a sé. Si deve ragionare e poi ben progettare. In ogni caso un bagno in mansarda con tetto in legno e finestra tipo Velux ha bisogno di qualche attenzione in più per non diventare il problema della casa.
finitura del legno a vista
Ormai sempre più persone stanno diventando caute nell’uso di impregnanti per legno in ambiente domestico, ma è anche vero che in cantiere quasi sempre arriva il legno pre-trattato.
Per il trattamento del legno della mansarda sarà stato usato un materiale che non danneggia la salute?
Da diversi anni consiglio di evitare prodotti della categoria vernici ed impregnanti cat. 1/e per finiture interne esterne, anche se rispettano il valore limite UE della categoria A/e di 130 grammi per litro di VOC (Composti Organici Volatili).
Meglio fermare la fornitura o l’ordine e indicare prodotti di origine vegetale, senza elementi di sintesi o elementi pericolosi per l’uomo e l’ambiente. Si tratta di prodotti che utilizzano resine vegetali ricavate da piante, veicolate in olio senza pericolosità o emissioni di composti organici volatili (VOC) dannosi per l’uomo e l’ambiente.
Sì sono prodotti un po’ introvabili nei magazzini edili, ma non hanno costi elevati, quindi vale la pena riflettere e confrontare per bene schede tecniche, schede di sicurezza SDS, schede di posa, e altre utili indicazioni.
Andrà tutto bene?
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autore – Federico Sampaoli
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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