Chi sta facendo un intervento di riqualificazione globale o comunque lavori in casa per cui gode di qualche BONUS ha gioco facile nel mettere tra le spese anche la VMC, come se aggiungesse la spesa per un altro bidone di colore a finire l’opera.
Dovrà infatti fare solo attenzione che chi emette la fattura non sbagli (e per non sbagliare basta leggere il mio precedente articolo IVA agevolata al 10% per installare una VMC) e il gioco è fatto:
la VMC può usufruire di agevolazione fiscale!
Chi invece vuole solamente installare una ventilazione con recupero di calore, senza altre opere di ristrutturazione edilizia e/o risparmio energetico, può quasi dire addio all’ Ecobonus (ex legge 296/2006)…
Ma non sono detraibili gli interventi che comportano risparmio energetico? Sì, o meglio nì.
- ci vorrebbe un’asseverazione a firma di un tecnico abilitato che quantifichi il risparmio del calore recuperato dalla VMC
Questo è proprio il colmo dei colmi!
la VMC è nata proprio per permettere l’ultimo salto di classe energetica di un edificio: infatti puoi anche fare un cappotto con spessore 1 metro e un tetto con spessore mezzo metro, ma fin che non dai una sforbiciata alle perdite per ventilazione la casa resterà sempre inefficiente. Il burocrate probabilmente non ne sa un piffero di queste cose e probabilmente la casistica infrequente circonda di panna e cioccolata la sua ignoranza.
E non fraintendetemi – non intendo certo affermare che si deve installare una VMC solo nelle case classe A e classe B o NZEB: tutti abbiamo diritto all’aria, come al sole e all’acqua.
Per mettere i puntini sulle i, io ritengo che realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici sia esattamente un intervento di manutenzione straordinaria! e concordo pienamente sul fatto che una manutenzione straordinaria si riferisca ad interventi, anche di carattere innovativo, di natura edilizia ed impiantistica finalizzati a mantenere in efficienza ed adeguare all’uso corrente l’edificio e le singole unità immobiliari.
La VMC …
non si può certo far finta che sia un impianto di riscaldamento o di climatizzazione, o di condizionamento e di refrigerazione, ma il legislatore ha menzionato anche le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali… E qui ci siamo proprio! La VMC forse non si occupa di aerare i locali? di ventilazione? e di evacuare la troppo elevata umidità ambiente indoor?
Stiamo anche semplificando troppo…
perchè a dirla tutta la VMC ha nel corpo macchina anche lo scambiatore di calore che recupera il calore dell’aria espulsa cedendola all’aria pulita immessa dall’esterno.
A chi non ne capisce nulla forse può apparire come un impianto complesso, innovativo e sconosciuto, ma è possibile che la legislazione parli con estrema chiarezza di videocitofoni, citofoni, montacarichi solo perchè ne afferra il concetto facilmente e invece l’idea di una VMC sia così astratta che il burocrate zoppichi come un bimbo intimidito dal primo esame? tanto, da quasi escluderla dal BONUS.
E tutti si riempiono la bocca con la frasona “Recupero del patrimonio edilizio” senza nemmeno capire che un’abitazione moderna senza impianto di VMC offre lo stesso comfort di un’auto nuova senza impianto di ventilazione – chi viaggerebbe mai in macchina con aria spenta e finestrini chiusi??? Nessuno esatto! eppure, per la casa, va ancora bene un progetto anni ’50… continuiamo così, facciamoci del male
Chi ha già installato in casa una VMC centralizzata o puntuale con breve canalizzazione
verso un secondo o terzo locale sa benissimo che montare le ventilazioni sono opere finalizzate al risparmio energetico, realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, ma comunque c’è da fare: almeno le forometrie necessarie non si fanno con le App dell’ iPhone! si fanno con i muscoli e con gli attrezzi, con la carotatrice e la mazza e lo scalpello. Altro che montare un videocitofono.
Ma adesso tenetevi forte perchè mi sono andato a leggere la risposta dell’ Agenzia delle Entrate (Interpello n. 904-1243/2018)
il quesito, stringi stringi era questo:
-
posso godere delle agevolazioni fiscali previste dal ECO BONUS per l’installazione di una VMC se non sono previsti altri interventi?
…e poi ci si meraviglia della fuga dei cervelli. non tutti vogliono rimanere in cattiva compagnia tutta la vita 😉
ecco a voi esperti-lettori il PARERE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE:
<> l’installazione descritta, in assenza di opere edilizie propriamente dette, non pare implicare modificazioni strutturali tali da poter essere considerata un’opera di manutenzione straordinaria
<> la lettera h) del citato articolo 16-bis del TUIR prevede l’agevolazione anche per gli interventi “relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. Le predette opere possono essere realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia”
<> l’installazione dell’impianto VMC potrà beneficiare della detrazione fiscale ai sensi dell’articolo 16-bis, comma 1, lett. h), del TUIR, a condizione che il contribuente sia in grado di dimostrare, mediante certificazione rilasciata da un tecnico qualificato o dalla ditta installatrice, l’effettiva riconducibilità dell’intervento ad una delle tipologie di opere elencate all’articolo 1 del d.m. 107 del 1992, nonché il conseguimento del risparmio energetico ai sensi della normativa vigente.
E per puntare ancora una volta il dito sul videocitofono: ma che gliene frega allo Stato italiano di incentivare le famiglie italiane ad installare uno stupido videocitofono se non c’anno nemmeno l’aria per respirare????????????? Povera Italia!
Allora imbocchiamo la strada più irta di insidie:
quella che vuole un’asseverazione a firma di un tecnico abilitato che quantifichi il risparmio del calore recuperato dalla VMC.
ce ne parla il termotecnico, progettista di impianti: a te la parola Marco!
dunque, un proprietario di casa che intenda installare una VMC e godere di agevolazioni fiscali deve muoversi così:
- incaricare un progettista di impianti per il calcolo dell’ indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale non superiore ai valori definiti dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008 – Allegato A
- definire e verificare il valore di prestazione prima e dopo l’intervento
- redarre un APE che attesti il risparmio energetico ottenuto
- presentare comunicazione a ENEA
- eseguire corretto bonifico per pagare tutti questi elaborati prodotti dal tecnico e per pagare l’installazione
Detto tra noi, esperti-lettori, l’indice di prestazione energetica utile invernale difficilmente cambia nel calcolo, anche con la VMC, in quanto la normativa mantiene i 0.3 Vol/h come ricambio aria senza intaccarli con il rendimento stesso della VMC. Perciò, se posso dare un consiglio, meglio sempre utilizzare la detrazione fiscale 50%: la VMC va installata nel contesto di altri interventi nella stessa pratica edilizia.
Riassumendo il tema bonus per VMC,
può star tranquillo chi sta facendo una riqualificazione energetica dell’immobile che dà il diritto a una detrazione fiscale del 65%. Infatti il 65% riguarda qualsiasi intervento si faccia per riqualificarne la classe energetica (compresa l’installazione di un impianto VMC centralizzato o decentralizzato): ovviamente c’è un professionista che attraverso la Relazione tecnica deve dimostrare il raggiungimento dei livelli stabiliti dalla norma in fatto di riduzione del fabbisogno energetico annuo per la climatizzazione nei periodi invernali.
Ma può anche star tranquillo chi sta ristrutturando, perchè i sistemi di VMC rientrano nelle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni, ovviamente accontentandosi delle detrazioni fiscali del 50% sull’acquisto della macchina per la VMC + lavoro degli operai e dei tecnici per la corretta installazione + le spese per la demolizione e le forometrie.
Facciamo il punto:
la VMC può beneficiare delle agevolazioni fiscali:
- 50% se rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia
- 65% se rientra in un intervento di riqualificazione globale
La mia parola vale nulla?
- è vero, o perlomeno vale quanto vale la mia valutazione personale di quanto letto.
Ma sapete quanto vale quella di ENEA? la famosa Task force per le Detrazioni fiscali e normativa per l’efficienza energetica
- ha il valore di valutazioni ENEA, che in ogni caso non potranno costituire giurisprudenza.
siamo nelle mani del Signore
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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