Nel precedente articolo “Gli edifici di nuova costruzione dovrebbero garantire i numeri che promettono” ponevo delle domande: il nuovo proprietario di casa sa gestire una casa ad alta efficienza? ne ha il controllo? le sue abitudini portano un miglioramento o un peggioramento energetico? è informato sull’aspetto edificio / impianto? e sul livello di efficienza del proprio impianto?
Monitorare i consumi è la chiave di tutto.
Vi riporto un po’ di dati, riferiti ad una casa modello:
- Casa/Appartamento: superficie utile 100 mq
- Localit : Mantova
- Tenuta all’aria: n.50 < 0.6
- Edificio basso consumo 30 kWh/mqa (Fabbisogno termico invernale)
- Edificio basso consumo 30 kWh/mqa (Fabbisogno termico estivo)
- Acqua calda sanitaria ACS: 25 kWh/mqa
- Perdite impianto riscaldamento + raffrescamento + ACS : 15 kWh/mqa
- Fotovoltaico: Potenza installata 3.0 kW – Produzione annua 3000 kWh/anno
- Illuminazione: Led e apparecchiature domestiche in classe A+ o superiori.
- Impianto: Pompa di calore PdC aria-acqua 4 kW con temperatura esterna di progetto -2 °C
- Consumo acqua fredda per produrre acqua calda : 55 mc/anno
Considerando una efficienza stagionale media annua per riscaldamento + raffrescamento + produzione acqua calda sanitaria pari a 2.5 (COP) andiamo a definire i consumi annuali presunti (di calcolo):
- INVERNO : 30 kWh/mqa / 2.5 = 1.200 Kwh/anno di energia elettrica
- ESTATE : 30 kWh/mqa / 2.5 = 1.200 Kwh/anno di energia elettrica
- ACQUA CALDA : 25 kWh/mqa / 2.5 = 1.000 Kwh/anno di energia elettrica (se vi sembran troppi, passate all’acqua calda a costo zero!)
- PERDITE IMPIANTO ANNUALE : 15 kWh/mqa / 2.5 = 600 Kwh/anno di energia elettrica
- Consumo medio annuo di energia elettrica per illuminazione, lavatrici, lavastoviglie, phon etc.: 2.500 Kwh/anno di energia elettrica (lavatrice 220 kWh/anno + lavastoviglie 250 kwh/a + televisore 100 kwh/a + frigorifero 180 kwh/anno + asciugatrici 500 kWh/a)
Notate questi 2 aspetti importantissimi:
- il consumo elettrico complessivo annuale per impianti è 4000 kWh/anno
- il consumo elettrico complessivo annuale per l’utilizzo elettrico è 2500 kWh/anno
Cosa intendo dire? che i consumi elettrici diventano importantissimi e fondamentali nella gestione energetica, e quindi economica, di un’abitazione ad alta efficienza (incidono moltissimo).
Riassumendo:
- Consumo elettrico complessivo: 6500 kWh/anno
- Importo annuale: 1600 €/anno (applicando un costo energia pari a 0.24 €/kWh)
L’impianto fotovoltaico produce sì 3000 kWh/anno nella nostra simulazione, ma riusciamo ad utilizzarla direttamente per un 20% circa (600 kWh/anno) il resto viene scaricato in rete: la nostra elettricità in eccesso finisce sempre immessa nella rete pubblica e poi andremo a riacquistarla ad un prezzo più elevato nel momento che ci serve ;( – forse è venuto il momento di pensare seriamente all’auto elettrica e aumentare quel 20% di autoconsumo.
Non ho previsto nessuna batteria di accumulo perchè ancora oggi i costi troppo elevati non garantiscono vantaggi economici al cliente finale: batterie da 10 kW costano mediamente 8000€. Restano valide per il sogno di autoarchia.
Riassumendo ancora una volta:
- Consumo elettrico complessivo: 5900 kWh/anno
- Importo annuale: 1400 €/anno (applicando un costo energia pari a 0.24 €/kWh)
Ma adesso andiamo dritti al punto! fin qui abbiamo parlato di consumi annuali presunti (di calcolo)… per monitorare e verificare che i calcoli dei tecnici o meglio le aspettative possano essere verificate, cosa ci serve?
Beh, per fare le cose seriamente ci serviranno:
- un contatore acqua fredda prima dell’ingresso nel bollitore acqua calda
- un contatore elettrico per la pompa di calore
- un contatore elettrico per la VMC
- un Datalogger CO2, umidità e temperatura ambiente
- un Datalogger CO2, umidità e temperatura esterno
Ovviamente è possibile visualizzare in tempo reale anche via web tutti i relativi dati energetici su base giornaliera, mensile e annuale mediante una visualizzazione grafica o tabellare, ma si può procedere in maniera meno onerosa riportando a mano i consumi su foglio excel.
Non costa proprio tantissimo un sistema base di monitoraggio, circa 600€, e avrete finalmente il controllo del vostro impianto nel tempo.
Per monitorare ancora meglio l’impianto vi è necessità di prevedere un contabilizzatore di energia verso l’impianto di riscaldamento e verso la produzione di acqua calda sanitaria.
Consiglio sempre per il primo anno o due di dare il monitoraggio in mano al vostro centro assistenza di fiducia o al vostro tecnico (purchè ne abbiano le competenze, non banali).
Ovviamente prima di questo momento ci deve essere stato il collaudo del vostro impianto di riscaldamento e raffrescamento, nonché la taratura del sistema impiantistico e della VMC. Monitorare servirà ad agire per migliorare l’efficienza e quindi ridurre i consumi e anche per mantenere gli impianti in efficienza.
Siamo tutti innamorati dell’idea di ricevere dal sole l’energia di cui abbiamo bisogno, ed è corretto! ma consiglio sempre di non implementare il vostro edificio con troppa impiantistica rinnovabile, per le vostre tasche naturalmente! e davanti ad una scelta ricordate sempre di chiedere un calcolo del ritorno economico firmato e timbrato dal progettista degli impianti.
Non vi potrà mai essere efficienza senza monitoraggio e controllo.
autore: Marco De Pinto
revisione: Federico Sampaoli
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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