Il committente che affronta i lavori in casa deve scegliere le diverse figure professionali.
Quindi è il committente a dare l’incarico. Se l’incaricato è incompetente i danni li pagherà proprio la committenza e non il professionista che ha assunto l’incarico per l’opera fuori dalle sue competenze.
A pensarci bene è corretto:
se mi faccio fare la torta di compleanno dal panettiere invece che dal pasticcere… non sarà sua la colpa se diventa una pagnotta!
La mia attività di consulenza è certamente sulla linea di confine tra la professionalità del progettista e l’esigenza del committente – e non tutti i committenti sono disponibili ad affrontare una spesa extra per un personale approfondimento dei temi ” quali materiali impiegheremo per la costruzione o la ristrutturazione della mia casa? come si comporteranno nelle varie stagioni? sono idonei al mio clima? la scelta delle finiture interne quanto incide sul comfort? che prestazioni permettono di raggiungere? che livello di salubrità riescono a garantire? “
Il committente che ha fiducia nel mio modo di affrontare gli interventi, di valutare le idoneità dei materiali e di progettarne la posa, di solito non vuole mescolarmi all’esercito di professionisti coinvolti nell’opera, magari in seconda battuta sì, allo step successivo. Vuole un canale privato, un’assistenza mirata e privata, vuole la certezza che io sia dalla sua parte e non per forza nella squadra. Funziona. Gli garantisco la certezza di una valutazione e di una professionalità volte solo al meglio per lui.
Se io gioco fuori squadra, su incarico del committente, tutti gli altri professionisti devono essere invece una gran squadra. Devono fare BIM! L’importanza della piattaforma collaborativa è enorme – non si può più fare come un tempo si faceva.