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Perchè una caldaia a gassificazione di legna?

8 risposte

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Ha senso installare una caldaia a legna e produrre l’acqua calda sanitaria con bollitore in pompa di calore (per non accendere la caldaia a legna nel periodo estivo)?

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Certo che ha senso, specialmente se la legna la produciamo noi stessi, o l’abbiamo molto vicina.

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Non pensate alla vostra cantina come ai locali caldaie de “La leggenda del Pianista sull’Oceano“:

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Le caldaie a legna sono molto più moderne di quanto si pensi. Per esempio c’è l’accensione automatica: la caldaia a legna si accende se c’è fabbisogno di calore.

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La pulizia automatica della caldaia fa risparmiare tempo e garantisce un alto rendimento.

La regolazione touch toglie ogni dubbio in fatto di caldaia all’avanguardia. La sua tecnologia è molto efficiente, e con la regolazione di combustione tramite il dispositivo di riconoscimento della qualità della legna sono garantite emissioni bassissime.

 

Tornando all’impianto completo, bisogna controllare che la pompa di calore per la sola produzione di acqua calda sanitaria sia idonea alle temperature esterne del luogo. Ricordo che ci sono PdC per la sola produzione di ACS che funzionano fino a -10 °C, ma ne esistono molte altre, e a dire la verità si tratta della maggioranza, che funzionano solo fino a +5°C esterni.

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Con l’idea della caldaia a legna è anche possibile accedere al Conto Termico 2.0 che restituisce con bonifico diretto nel giro di 2 anni circa 7.500 € (3.750 €/anno). Altro che incentivi da spalmare sui 10 anni…

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Progettare un impianto con caldaia a legna e accumulo significa anche pensare agli spazi necessari per il montaggio.
Alternativa ad una CALDAIA A GASSIFICAZIONE DI LEGNA da 20 KW per una casa unifamiliare potrebbe essere un impianto a pellets: la caldaia a pellet a bassa temperatura può essere destinata a piccoli spazi e anche ad appartamenti senza locale caldaia!

In ogni caso si deve prevedere un volume di accumulo da almeno 2000 litri, e anche per questo… attenzione agli spazi.

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Un impianto a pellets costa qualcosa di meno, ma la scelta finale dovrà essere fatta in funzione della gestione dell’impianto. Quanto è importante che l’impianto lavori in autonomia? La legna dovrà essere caricata a mano, e in alcuni periodi giornalmente, mentre con il pellet si può arrivare a 2 cariche per anno.


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articolo ideato, scritto e diretto da Marco De Pinto e Federico Sampaoli, impegnati a favore delle persone, del comfort e dell’open information. Marco titolare dello Studio di progettazione degli impianti PH Studio.  Federico titolare dello Studio di consulenza tecnica per una migliore efficienza energetica e caporedattore di espertocasaclima.com – blog di formazione e comunicazione online dal 2009. 

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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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8 risposte a “Perchè una caldaia a gassificazione di legna?”

  1. Buon giorno Mauro
    Concordo sul suo sistema ma come diciamo insieme dipende dai consumi e dal sole.
    Se manca il sole il sistema decade, quindi la ‘’sicurezza con la pompa di calore ha il suo percè ed è sempre una scelta del cliente finale.

  2. “lavatrici con doppio attacco”
    Sì, Costano tanto e se ne trovano poche…

    No. io ho 2 valvole che escono su un “T” che va alla lavatrice.
    Sono io che decido di volta in volta se usare ACS od acqua fredda.
    Naturalmente questo sistema è valido solo se l’acqua calda è gratis perché verrà usata anche per prelavaggio e risciaquo finale.
    IDEM per la lavastoviglie.

    ” Lei stesso dice che il suo sistema nel periodo estivo ha avuto necessità di attivare il suo generatore”
    Nooo… Evidentemente non mi sono spiegato bene… Usato una decina di volte nel corso dell’anno! Cioé tra dicembre e gennaio!!

    Il mio “sistema di emergenza” é un banale boiler elettrico… Tra i 10 ed i 20 kWh consumati in un anno.
    Con una PDC ne avrei risparmiati tra i 5 ed i 10?
    Sono le mie statistiche legate al mio utilizzo nella mia zona…
    Non voglio assolutamente pensarla come una soluzione adatta a tutti!
    Dalla mia esperienza un impianto solare termico come il mio si sposa benissimo con il riscaldamento a legna.
    In 4 anni non mi è mai capitato di esaurire l’acqua calda in giornate che non fossero fredde “da riscaldamento”

    Come già detto i problemi sono gli ingombri, l’investimento iniziale più alto e l’incognita della durata.

  3. Buona sera Sig. Mauro
    Il solare termico lo trovo una ottima fonte di energia termica da poter utilizzare sia per l’integrazione dell’acqua sanitaria sia del riscaldamento degli ambienti con edifici con carico termico inferiore a 7 W/m2.
    Sono certo che il suo impianto sia performante soprattutto per la poca dispersione termica delle tubazioni tra collettori e accumulo. Collettori verticali sono molto efficaci soprattutto per l’integrazione termica di riscaldamento piuttosto che di ACS, e comunque condivido l’amore per un sistema capace di assorbire e cedere del calore come le batterie senza considerare valutazioni economiche che a volte non bisogna seguire per sposare altri più importanti principi.
    Quanto scrive in merito all’integrazione dell’acqua calda per la lavatrice con solare termico è certamente da premiare e lo condivido pienamente nonostante in commercio le lavatrici con doppio attacco siano la minoranza quasi invisibile.
    Una pompa di calore di sola produzione ACS ha un assorbimento non maggiore di 400 Watt senza necessità di richiedere aumento di potenza, ma ricordo che il suo vantaggio è la continuità di produzione di acqua calda quando alla base ho una caldaia a legna. Tutto cambia se abbiamo altri sistemi. In ogni tipologia impiantistica bisogna conoscere e accettare vantaggi e svantaggi e scegliere in funzione alle proprie esigenze a cosa si vuole rinunciare o meno. Lei stesso dice che il suo sistema nel periodo estivo ha avuto necessità di attivare il suo generatore, ora è da valutare se questa attivazione le sia costato tempo e relativa scocciatura. Io condivido che possa essere sopportabile ma non per tutti, o magari va bene fino a settantesimo anno di età poi diventerebbe meno divertente.
    Lei scrive in merito all’inverno ma il sistema confrontato è stato definito durante il periodo estivo.
    In ogni caso anche se usiamo la pompa di calore in giornate fredde e umide con temperature intorno i 5 C° il solare termico non produrrebbe nulla o poco mentre l pompa di calore soffrirebbe di certo ma nonostante il bassissimo COP può comnque produrre ACS producendo 2 kW di acqua calda a fronte di un kWh di energia elettrica come circa una caldaia a gas metano efficiente.
    La durata delle apparecchiature è un altro grande problema che dipende da moltissimi aspetti quindi dalla nascita ovvero l’installazione, l’acqua utilizzata, i filtri, la manutenzione, le pressioni etc etc.

  4. Umm…
    Secondo me lei contina a sottovalutare il solare termico.
    C’é da dire che la resa del mio impianto non è confrontabile con gli altri in quanto ho i pannelli verticali…(credo di essere l’unico in Italia)
    Incassati dentro il C8… (quindi minor dispersione)
    A circa 2 metri di tubo dall’accumulo… (quindi minor dispersione anche nei tubi)
    Tuttavia non è un brevetto e si puo copiare!
    (Ma ci vogliono gli spazi adeguati e questo secondo me è il vero limite)

    Quest’anno conterò il numero di volte che mi tocca accendere il sistema di emergenza per la produzione di ACS.
    A memoria lo scorso anno direi…. Una decina.
    Poi nei mesi più caldi uso ACS anche in lavastoviglie e lavatrice risparmiando circa 1 kWh al giorno…. x Almeno 200 giorni.
    (La lavastoviglie alimentata con ACS a 50°C mi consuma la metà, la lavatrice è più aleatoria)

    Da valutare anche se aggiungendo una PDC ai consumi domestici non ci troviamo costretti a chiedere un aumento della potenza contrattuale… Magari uno è già al limite… Magari sto caricando un EV….

    Mi piacerebbe sapere in quelle fredde ed umide giornate di gennaio con T esterna inferiore a 5°C… Quando mi tocca accedendere il boilerino elettrico…. Che rendimento avrebbe una PDC?
    Un anltra analisi tecnica che non sono in grado di fare è la stima ed il confronto della durata.
    Vi dirò fra 30 anni se avrò ammortizzato.

  5. Avatar Marco de Pinto
    Marco de Pinto

    Buona sera Mauro. Vale per il periodo estivo.
    Solare termico VS Pompa di calore per sola ACS : Il solare termico è un ottimo sistema di accumulo di energia gratuita dal nostro caro sole, ma quando questo viene a mancare siamo costretti ad accendere la nostra bella caldaia a legna.
    Un sistema di sola produzione di acqua calda sanitaria con pompa di calore costa circa 2000 € mentre un solare termico circa 6000 €.
    Ora vi sono 2 aspetti da analizzare e confrontare
    1) la comodità e la garanzia di avere sempre l’acqua calda sanitaria a fronte di un piccolo consumo elettrico per funzionare la pompa di calore nei mesi estivi, mentre per il solare termico speriamo non si spenga il sole (e se questo manca che fare ?).
    Quindi il primo aspetto è la garanzia di continuità di acqua calda sanitaria. Questo ha un prezzo ? Lascio a voi la risposta.
    2) l’aspetto economico. La differenza tra solare termico e PC per sola ACS ipotizziamo 4000 € e la domanda è: ma in quanto tempo ammortizzo il maggiore costo del solare?
    Famiglia di 3 persone – 60 litri di ACS/persona salto termico 30 °C – senza ricircolo – periodo considerato solo estivo 4 mesi = 120 giorni anno circa 6 kwh/giorno x 120 giorni = 720 kWh consideriamo COP pessimistico 2.5 quindi energia elettrica 288 kWh x 0.24 €/kWh = ca.70 €/anno.

    A voi la risposta e al vostro compromesso e desiderio.

  6. Sicurezza?
    Ho 5mq di superficie verticale a sud e 300 litri di accumulo.
    Oggi 30 novembre è la prima volta (quest’anno) che il boiler scende sotto i 40°C
    Nei mesi di Dicembre e gennaio mi fa risparmiare almeno metà dell’energia…
    Il costo complessivo di energia e dispositivo diviso aspettativa di vita non lo so valutare.
    L’installazione del solare termico è sicuramente più invasiva, però su una casa di nuova costruzione esteticamente sono meglio i pannelli dello split della poma di calore.

  7. Certo Mauro
    il solare termico va bene, ma non da la sicurezza di continuità di acqua calda con caldaia a legna spenta.
    Secondo la pompa di calore risulta molto più economica rispetto al solare.
    Cordiali saluti

  8. Perché abbinare la caldaia a legna con la PDP?
    Io l’abbinerei al solare termico.