Quando scegliamo un isolamento interno è meglio conoscere la differenza tra i pannelli in silicato di calcio e i pannelli in idrati di silicato di calcio.
Consiglio sempre stratigrafie non esagerate nello spessore e sempre materiali igroscopici e traspiranti evitando di dover progettare con freno al vapore o, ancora peggio, con barriera al vapore 😐
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materiali isolanti igroscopici e traspiranti
Andiamo a scoprire le differenze tra 2 pannelli isolanti minerali per interni che hanno proprio queste caratteristiche e che permettono di lavorare all’interno senza preoccuparci di frenare o bloccare il vapore:
I pannelli termoisolanti in idrati di silicato di calcio sono una cosa:
I pannelli termoisolanti in silicato di calcio, o calcio silicato, per pareti interne (a rischio di muffa) sono ben altra cosa:
pannelli in silicato di calcio, o calcio silicato
I pannelli in silicato di calcio (o calcio silicato) sono pannelli per isolamento termico a cappotto interno, isolanti ed igroregolatori:
- un elevato PH 10,5 ca.
- conduttività termica non così spinta 0,060 W/(mK)
- alta permeabilità al vapore acqueo (6)
e sono solitamente a base di
- calce, o calce aerea
- cellulosa e sabbia di quarzo, o polvere di marmo, o silicato (privo di cemento)
- densità ca. 240 kg/m³.
sono anche facilmente identificabili per il prezzo che si aggira per il solo pannello intorno a 1€/mm di spessore/mq.
La posa del calcio silicato dall’interno sembra cosa facile:
pannelli in idrati di silicato di calcio
I pannelli in idrati di silicato di calcio sono pannelli isolanti minerali che appartengono al gruppo dei calcestruzzi leggeri porizzati, induriti in autoclave a vapore:
- solitamente conducibilità termica 0,045 W/ (mK)
- grande permeabilità al vapore 3
- densità ca. 110 kg/m³.
I pannelli in idrati di silicato di calcio contengono invece:
- farina di quarzo
- idrato di calce
- cemento
- sabbia: una materia prima naturale che contiene, oltre al minerale principale quarzo (SiO2), minerali secondari e in traccia naturali. Essa rappresenta una sostanza base fondamentale per la reazione idrotermica durante la fase di indurimento in autoclave al vapore.
- cemento: che funge da legante e viene prodotto prevalentemente da marna calcarea o da una miscela di calcare e argilla. Le materie prime naturali vengono cotte e quindi macinate.
- calce viva: che (CaO) funge da legante e viene prodotta dalla cottura di pietra calcarea naturale.
- anidrite: il materiale a base di solfato ha la funzione di condizionare il tempo di indurimento della massa grezza. L’anidrite (CaSO4) viene estratta come materia prima naturale dal sottosuolo oppure prodotta dalla cottura di gesso naturale o artificiale.
- inerte minerale: polvere da macinazione di frammenti di pannelli / polvere di calcestruzzo porizzato e/o calcare macinato come componente minerale aggiuntivo.
- alluminio: che funge da prodotto porizzante. L’alluminio metallico reagisce in ambiente alcalino liberando idrogeno gassoso, che forma i pori e poi si libera in atmosfera.
- acqua: basilare per la reazione idraulica dei leganti. L’acqua è inoltre necessaria per produrre una sospensione omogenea.
- olio disarmante: trova impiego come distaccante tra lo stampo e la massa del pannello. Vengono impiegati oli minerali privi di idrocarburi policiclici aromatici con l’aggiunta di additivi a catena lunga per aumentare la viscosità. In tal modo si evita lo spandimento nello stampo e si risparmia olio.
- idrofobizzante: riduce l’assorbimento di acqua del pannello isolante minerale (nei blocchi dedicati al taglio termico). Vengono impiegati siliconi liquidi (atomi di silicio legati a catena tramite atomi di ossigeno).
conclusioni
Non esistono controindicazioni di nessun genere, si potrebbe affermare che entrambi i pannelli siano adatti ad ogni edificio poco o per nulla coibentato:
è comunque consigliabile calcolare correttamente le stratigrafie per capire esattamente le prestazioni invernali ed estive ottenibili e scegliere bene gli spessori e soprattutto le finiture interne (qualità della tinteggiatura ed eventualmente anche una finitura più pesante per dare un po’ di massa).
La massa nel nostro clima resta un valore importante, quindi se possibile va “ricostituito” individuando il migliore rivestimento e nello spessore adatto a migliorare l’inerzia. Parlo sempre di calce o argilla naturalmente.
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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