Ho chiesto all’Intelligenza Artificiale quali sono i materiali migliori per l’isolamento interno di una abitazione. E come al solito è partita la filastrocca con la lana di roccia…
Evitate di portarvi in casa questi materiali, datemi retta.
Se volete fare anche voi un test utilizzando la ChatGPT, provateci! vi ho messo il link diretto.
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Ci sono diversi materiali che possono essere utilizzati per l’isolamento interno di una abitazione, e la scelta dipende dalle specifiche esigenze e dal budget a disposizione. Tuttavia, i materiali comunemente utilizzati per l’isolamento interno sono (attenzione! l’Intelligenza Artificiale si è parata il sedere dicendo che sono i più comuni e NON i migliori: l’Intelligenza Artificiale non è scema 😉 ):
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Lana di roccia: un materiale inorganico che offre un’ottima resistenza al fuoco, all’umidità e ai parassiti. È anche un buon isolante acustico. (il fatto che resista all’umidità è una cosa poco importante quando tra lana di roccia e muro freddo avviene condensa interstiziale e muffa… quindi bisogna lavorare con freni al vapore sul lato caldo) (e personalmente mai e poi mai mi porterei in casa le fibre artificiali vetrose FAV 😐 )
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Lana di vetro: un materiale inorganico simile alla lana di roccia, ma con una maggiore resistenza termica. Tuttavia, può essere meno resistente all’umidità. (bisogna lavorare con freni al vapore sul lato caldo) (e ripeto, personalmente mai e poi mai mi porterei in casa le fibre artificiali vetrose FAV 😐 )
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Polistirene espanso (EPS): un materiale sintetico leggero e resistente all’umidità. Offre una buona resistenza termica ma non è un buon isolante acustico. (l’EPS non è certo un materiale da usare in interni, ma piuttosto nei sistemi a cappotto sul lato esterno, di certo succederà condensa interstiziale tra EPS e muro freddo)
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Poliuretano espanso (PUR): un materiale sintetico con un’elevata resistenza termica e un buon isolamento acustico. Tuttavia, può essere più costoso rispetto ad altri materiali. (attenzione! non si può usare un pannello isolante in schiuma polyiso espansa rigida (PIR) qualsiasi, deve avere uno schermo al vapore integrato sul lato caldo e accoppiato ad una lastra di cartongesso)
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Schiuma di cellulosa: un materiale realizzato da carta da riciclo trattata con sostanze ignifughe e anti-muffa. Offre un buon isolamento acustico ma può essere meno resistente all’umidità rispetto ad altri materiali. (visto che la schiuma di cellulosa non esiste su questo pianeta, immagino che l’Intelligenza Artificiale intendesse fiocchi di cellulosa: sul lato interno di solito non si usano ma piuttosto per riempire le intercapedini murarie vuote. Non è meno resistente all’umidità: la cellulosa ha un valore di assorbimento in acqua certificato pari a 15% del proprio peso e di solito la densità di posa è sui 50kg/mc, quindi la cellulosa può gestire bene l’eventuale formazione di condensa interstiziale (i limiti normativi impongono i 500gr/mq di condensa riassorbibile come carico igrometrico massimo gestibile)
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Pannelli in sughero: un materiale naturale che offre un’ottima resistenza termica e acustica, ed è anche resistente all’umidità e ai parassiti. (tra sughero e muro freddo è facile che succeda condensa interstiziale e muffa quindi bisogna lavorare con freni al vapore sul lato caldo)
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Fibra di legno: un materiale naturale che offre un buon isolamento termico e acustico, ed è anche resistente all’umidità. Tuttavia, può essere meno resistente ai parassiti rispetto ad altri materiali. (se non usiamo pannelli in fibra di legno speciali per isolamento interno, dobbiamo progettare un freno al vapore sul lato caldo)
Adesso dimenticate tutto quello che avete letto/ascoltato e seguitemi:
l’isolamento interno
Intanto l’isolamento interno è qualcosa che ci portiamo a casa, quindi vivrà con noi, come un familiare, una persona che amiamo, un animale domestico, e noi vivremo con lui.
L’isolamento interno dovrà avere precise caratteristiche, quindi NON dobbiamo prendere un materiale isolante solo perchè è un isolante:
la prima caratteristica importantissima è la sua igroscopicità
Un materiale isolante igroscopico è capace di assorbire e rilasciare umidità a seconda del clima interno senza perdere la sua capacità isolante e senza rovinarsi.
igroregolatore dell’ambiente
Sembra incredibile eppure su 100 interventi di isolamento interno, 99 sono fatti dimenticando questa regola: solo un materiale igroscopico si comporta come un igroregolatore dell’ambiente:
- quando le condizioni termo-igrometriche dell’ambiente interno indicano umidità interna elevata, l’isolante igroscopico è capace di assorbire una buona parte dell’ umidità e in tempi molto rapidi
- quando le condizioni termo-igrometriche dell’ambiente interno indicano umidità moderata, l’isolante igroscopico è capace di rilasciare l’ umidità asciugando
gestire i problemi di condensa interstiziale in modo del tutto naturale
Questi materiali isolanti sono certificati sulla loro capacità di assorbimento e ci aiutano veramente a gestire i problemi di condensa interstiziale in modo del tutto naturale proprio per la caratteristica del materiale isolante:
- è l’isolante stesso che distribuisce il carico igrometrico diffondendolo al suo interno con una discreta reattività.
Naturalmente chi appartiene alle zone climatiche ABCD ha meno da preoccuparsi per la condensa cumulata nel pannello isolante durante i mesi più freddi, ma anche in zona climatica più fredda questa famiglia di materiali isolanti garantisce il perfetto funzionamento durante le stagioni.
la capacità igroscopica
La capacità di assorbimento è sempre superiore alla condensa cumulata quindi possiamo fare un isolamento interno senza complicate attenzioni di posa e soprattutto senza l’uso di freni al vapore e nastri. Scacco matto alla condensa interstiziale senza tanti calcoli e senza tante analisi, solo con il materiale giusto!
e la forte igroscopicità nei pannelli isolanti dove la trovo? ecco gli isolanti minerali perfetti per l’ isolamento interno:
Ci sono 3 famiglie di isolanti (per saperne di più leggi nella categoria ISOLAMENTO LATO INTERNO) partiamo dall’isolante più costoso:
- isolamento interno in calcio silicato a capillarità attiva, igroregolatore e ad elevata alcalinità. Un pannello isolante a base di calce, cellulosa e sabbia di quarzo con porosità del 90%, capace di assorbire acqua fino a 4 volte il proprio peso, classe di reazione al fuoco 0. Perfetto come antimuffa naturale per il risanamento dall’interno di ambienti a forte umidità. Il suo valore di conduttività è 0,060 W/mK.
- isolamento interno in silicato di calcio microporoso, altamente igroscopico, ovviamente con un’elevata capacità di assorbimento di umidità. Anche questo pannello accumula e distribuisce il carico di umidità, sottrae alle muffe il substrato necessario alla loro proliferazione. Poi rilascia l’umidità assorbita all’ambiente e quindi regola bene la salubrità degli ambienti. Con il suo valore pH elevato combatte la formazione delle muffe, che amano superfici acide. Il suo valore di conduttività è 0,053 W/mK.
- isolamento interno in idrati di silicato di calcio, con porosità superiore al 95% in volume. Contiene materie prime naturali come sabbia e calce + l’aggiunta di una piccola percentuale di cemento e di additivi porizzanti. Un isolante leggero, facile da usare, salubre, traspirante ed incombustibile. Il suo valore di conduttività è 0,042 W/mK.
le murature in laterizio non ancora intonacate
Se hai la fortuna di trovarti al grezzo con le murature in laterizio non ancora intonacate, ricordati che anche il nuovo intonaco può avere eccellenti doti igroscopiche 😉
Non certo un intonaco cementizio 😐 incapace per natura di gestire eventuale condensa superficiale.
Scegliete solo intonaci in calce e finitura a calce, che insieme al laterizio possono assorbire e cedere molta umidità a seconda delle condizioni dell’ambiente! e poi la calce ha sempre pH elevato, sgradito alla muffa 🙂 .
Un intonaco di argilla è ancora più adatto, purtroppo è un po’ delicato. Bisogna amarlo e volergli bene.
Ve lo ricordo, ma è ovvio, che una tinteggiatura economica non sarà mai un ottimo igroregolatore dell’ambiente.
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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