Nel precedente articolo esperto casaclima facile part #16: vapore e condense siamo arrivati alla conclusione che la casa efficiente e iper isolata non può, anzi non deve, avere spifferi.
La tenuta all’aria è diventata perciò un requisito fondamentale e la costruzione o la ristrutturazione devono seguire criteri ben precisi. Molti dettagli esecutivi vanno preparati e disegnati per ottenere certi risultati ed evitare lavorazioni da rifare o correggere.
Ma senza perdere altro tempo, torniamo alle 2 fondamentali necessità della casa efficiente:
- molto isolante termico
- ambiente riscaldato ben sigillato
Se ogni persona è pronta a capire e recepire la necessità di isolare molto bene la casa 🙂, non tutti condividono e accolgono a braccia aperte l’idea della casa ben sigillata 🙁
E’ come se alcune persone si sentissero in trappola. Solo a sentire che si vuole sigillare tutto, nasce un po’ di panico e si preferirebbe almeno mantenere qualche spiffero come un santino, come una piccola sicurezza, una mini ancora di salvezza.
isolamento sì, tenuta all’aria no
E’ un meccanismo strano che scatta nelle persone: alcune vorrebbero seguire veramente il protocollo per avere una casa di classe energetica molto alta, ma senza tutte quelle soluzioni che sigillano tutto.
Tanto isolante sì, l’isolamento è subito percepito come cosa importante, ma poi i nastri e le cure per ottenere la tenuta all’aria… anche no.
Sono poi magari le stesse persone che tornano in concessionaria perchè l’auto nuova fa qualche fruscio d’aria quando si corre in autostrada, ci dev’essere qualcosa che non chiude bene… qualche spiffero… forse il tettuccio, forse il finestrino posteriore… c’è qualche difetto! Con quel che ho pagato… adesso pretendo.
Insomma l’auto ben sigillata ben venga, ad occhi chiusi, la casa… anche no.
l’alta efficienza energetica
Naturalmente la nuova costruzione, ma anche la ristrutturazione un po’ spinta che va verso l’alta efficienza energetica, non può chiudere un occhio sulla tenuta all’aria lasciando gli spifferi qua e là, quindi l’argomento va affrontato seriamente e urgentemente.
le sigillature
Il terrore delle sigillature è un po’ come la paura del buio, e l’argomento che salta sul tavolo è sempre: ma la casa non respira 😐
Proviamo allora di fare un po’ di chiarezza sugli incubi dell’involucro sigillato: quando siamo in casa respiriamo e consumiamo l’aria di casa, ma da dove viene l’aria di casa se non ci occupiamo di una corretta ventilazione con l’apertura regolare delle finestre? da dove respira la casa? La casa respira attraverso moltissimi spifferi e lo si può notare con una certa facilità in una giornata ventosa |: In condominio è facile accorgersi che l’odore del giro scale penetri dall’ingresso verso l’appartamento (e viceversa 🙁 )
ma gli spifferi ci salvano dalle condense e dalla muffa
Il tradizionale fabbricato residenziale esistente, non isolato e per nulla efficiente, disperde nella stagione invernale gran parte dell’energia immessa per riscaldamento attraverso le strutture: le pareti e i solai non isolati godono di una temperatura molto mite, proprio a causa dell’energia che con facilità fluisce attraverso l’elemento edile ed esce all’esterno. Questa temperatura mite è anche quella che ha sempre protetto le case non isolate dalle condense interstiziali.
L’aria calda e umida interna, da una parte subisce un piccolo e costante ricambio d’aria grazie agli spifferi, dall’altra, va un po’ dappertutto, e se non trova zone proprio molto fredde (ad esempio un pilastro o una trave in cemento armato nascosti sotto l’intonaco o un davanzale che non ha un radiatore sotto, o una parete perimetrale ricoperta da un grande mobile, un armadio su misura per esempio (che si comporta da isolante interno)) non crea problemi.
Analizziamo le temperature di una parete in blocchi di laterizio Poroton P800 da 30cm di spessore, per comodità senza intonaco:
Possiamo notare una cosa interessante: riscaldiamo tanto l’ambiente non isolato in modo da raggiungere i famosi 20°C interni, ma notate la temperatura superficiale interna della parete 😐 Non garantisce nemmeno 18°C… questo non è comfort 🙁
quando le pareti e i solai sono invece ben isolati…
èh! qui bisogna fare una distinzione:
- se l’isolamento è a cappotto: l’elemento edile (la parete) sul lato interno gode di una temperatura elevata mentre l’isolante esterno subisce il crollo delle temperature. Quindi solo dove si interrompesse l’isolante o dove ci fossero delle fessure c’è un alto rischio di condense interstiziali:
- se l’isolamento è interno: l’elemento edile è sul lato esterno mentre l’isolante è sul lato caldo e le temperature della parete diventano così basse che appena dietro l’isolante possono succedere le condense interstiziali:
respirare attraverso gli spifferi
Fatta un po’ di chiarezza su questi concetti e sui rischi di condense interstiziali, sembra quasi che La casa che respira attraverso gli spifferi offra migliori garanzie di una casa in Classe A, isolata e sigillata 😐
Siamo sicuri di desiderare di respirare attraverso gli spifferi?
- vogliamo veramente inalare quello che proviene dalle zone adiacenti alle tubature idrauliche non perfettamente aderenti alle murature e ai solai
- vogliamo respirare attraverso le canaline dell’elettricista che sono sprovviste di tappi in elastomero termoplastico (TPE)?
- vogliamo prendere una boccata d’aria attraverso la fessura nascosta dal serramentista con la cornice della finestra o attraverso il cassonetto dell’avvolgibile che non chiude bene?
- vogliamo sniffare l’aria che riesce a passare attraverso le crepe dei muri o del solaio verso terra che può nascondere la presenza del gas Radon?
o siamo preoccupati che sia la casa a non respirare come se la casa fosse un organismo umano?
- l’organismo casa ha bisogno di una boccata d’aria?
- siamo convinti che l’umidità accumulata durante una lunga notte di sonno o durante le docce o il lavaggio dei pavimenti o il cucinare la zuppa se ne migri all’esterno attraverso gli spifferi senza condensare dove noi non possiamo vedere?
come vanno fatti i ricambi d’aria se tutto è sigillato
Se una casa di classe energetica elevata deve essere veramente sigillata, allora, come vanno fatti i ricambi d’aria corretti?
- le finestre sono lì apposta per dare luce agli ambienti e permettere un ricambio manuale dell’aria, quindi possiamo usare quelle correggendo le nostre cattive abitudini (aprirle a ribalta per tempi lunghi, lasciare le zanzariere abbassate nella stagione del riscaldamento, non riavvolgere le tapparelle del tutto ecc ecc)
- possiamo fare un salto in avanti e approfittare di una semplicissima tecnologia che oggi è disponibile e alla portata di tutti: la ventilazione meccanica controllata con recupero di calore, detta VMC. La VMC si occupa del ricambio dell’aria recuperando il calore dall’aria che viene espulsa: è silenziosa, consuma pochissima energia elettrica, filtra l’aria in entrata. Eh sì, va progettata per la casa e per le abitudini della famiglia.
Anche davanti alla proposta di installare una VMC alcune persone scappano terrorizzate, alcune non ne vogliono nemmeno sentir parlare: non ne sanno nulla, non ne hanno mai vista una, eppure sono contrari 😐
Eppure tutti saliamo in auto e come prima cosa ci regoliamo aria e temperatura come ci piace… non è una vera VMC, ma è comunque una ventilazione meccanica.
E non esiste automobilista disposto a viaggiare senza aria, eccetto quelli che ogni tanto ancora si vedono con lo straccio per togliere la condensa dal parabrezza, ma sono in via di estinzione… come gli automobilisti con cappello 😉
Ho pubblicato diversi articoli sulla ventilazione e sull’istallazione di una VMC, li trovi elencati nel link. Per ogni dubbio, io ci sono sempre 🙂
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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