Oggi parliamo di isolamento dal caldo della parete che, come il tetto, anche lei è in parte responsabile del surriscaldamento estivo della casa. E senza perdere altro tempo, cominciamo da zero:
suggerimenti per la progettazione
Per ottenere una protezione termica perfetta di una parete, ci serve una perfetta combinazione di isolamento e termoaccumulo. In breve: accumulo di calore sul lato interno, isolamento termico sul lato esterno:
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- se abbiamo molta massa interna disponibile ad accumulare calore, questa darà un enorme contributo alla protezione dal surriscaldamento estivo (pensate ai trulli o alle grosse murature in mattone pieno o in sasso o in granito)
- lo strato più interno deve avere una capacità di accumulo il più alta possibile, quindi tanta massa
- l’isolamento sul lato interno non migliora la protezione dal calore a meno che non sia progettato prevedendo oltre all’isolante anche un nuovo strato di massa (un grosso spessore di fibrogesso al posto del cartongesso o meglio ancora un pannello in argilla pesante)
isolamento dal freddo
Progettare l’isolamento dal freddo, come stiamo cominciando a capire, è abbastanza facile, si appiccica qualsiasi isolante più o meno potente più o meno costoso più o meno spesso appartenente ad un qualsiasi sistema a cappotto e comunque e sempre si riducono le dispersioni nella stagione invernale 🙂
Qui non c’è dubbio e non si può sbagliare. Il solo errore che si può commettere è isolare troppo poco: avremo speso un po’ meno e ci pentiremo un po’ di più 😉
Non è una cosa che non si può conoscere in fase di progettazione: basta mettere in fila i materiali, cioè la stratigrafia, e leggere il valore di trasmittanza U che si ottiene 😉 (se serve, rileggi l’articolo part #2: trasmittanza e valori limite)
isolamento dal caldo
Progettare l’isolamento dal caldo è ben più complicato e i materiali vanno scelti con cura e dimensionati sapendo cosa si vuole raggiungere. E’ però inutile stabilire una regola o uno spessore di isolamento standard perchè la struttura che dobbiamo isolare può essere di tanti tipi e ognuna avrà bisogno di accortezze diverse! Per capirci subito: è ben diverso progettare un isolamento di una parete molto spessa in pietra, da una parete in forati di tamponamento di una struttura in cemento armato 😉
ma allora come si farà?
Ci avrà pensato il legislatore a mettere dei limiti precisi per la buona protezione dal surriscaldamento e ogni progettista seguirà le regole scrupolosamente?
Nel post precedente, part #4: protezione dal caldo degli edifici, il tetto, ci eravamo posti 3 domande precise:
1 – Esistono dei valori limite anche per lo sfasamento termico estivo? come quelli della trasmittanza termica U fissati da ogni EcoBonus?
2 – Sulla protezione dal caldo degli edifici c’è un’attenta regolamentazione?
3 – La casa isolata, come richiede la normativa, diventerà un forno d’estate?
cosa ha deciso il legislatore per limitare il surriscaldamento estivo
Andiamo a scoprire cosa ha deciso il legislatore per un paese con ben 6 Zone climatiche diverse e decine di microclimi ancora più particolari. Sarà stato in grado di dare corrette indicazioni da rispettare?
Requisiti minimi in materia di prestazioni energetiche degli edifici – la parete
Per limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e per contenere quindi la temperatura interna degli ambienti, la normativa prescrive almeno una delle seguenti verifiche, relativamente a tutte le pareti verticali opache con l’eccezione di quelle comprese nel quadrante nord-ovest / nord / nord-est:
- che il valore della massa superficiale Ms sia > di 230 kg/mq
- che il valore del modulo della trasmittanza termica periodica YIE della parete sia inferiore a 0,10 W/m2K
Avevamo già imparato la volta scorsa cosa fosse il valore della trasmittanza termica periodica YIE (W/m²K): ci dice se siamo capaci o meno di sfasare ed attenuare il flusso termico che la attraversa nell’arco delle 24 ore: l’onda termica esterna che viene attenuata e sfasata nel tempo riduce il carico termico entrante attraverso la parete soleggiata.
i dubbi
Può davvero bastare tale valore (< 0,1o W/m2K) per garantirci la protezione dal surriscaldamento estivo?
E può bastare una massa superficiale di 230 kg/mq per garantirci la protezione dal surriscaldamento estivo?
meglio farsi guidare dallo sfasamento termico e da tanti altri ragionamenti:
Dovremmo fare decine di esempi di strutture murarie esistenti nel territorio italiano per dare delle risposte precise e dettagliate, ma ancora non servirebbe a toglierci il dubbio 🙁 perchè un lettore si può identificare in una struttura in mattone pieno da 25cm di spessore ed un altro in una grossa parete da 68cm di spessore, che si comportano ben diversamente in estate.
qualche ragionamento a voce alta
- una parete monostrato realizzata con mattone pieno spessore cm 25 + intonaco su entrambe le facce, pur avendo una massa superficiale di oltre 500kg/mq non garantisce nemmeno 10 ore di sfasamento termico estivo e disperde allegramente (trasmittanza termica U pari a 1,74 W/mqK)
- invece una parete monostrato realizzata con mattone pieno spessore cm 64 + intonaco su entrambe le facce, avendo una massa superficiale di oltre 1200kg/mq garantisce oltre 24 ore di sfasamento termico estivo e disperde la metà grazie al suo enorme spessore (trasmittanza termica U pari a 0,90 W/mqK)
attenzione: non pensiate che chi vive un casale con muri spessi quasi quasi non debba fare nessun intervento di isolamento termico: il comfort non è dei migliori ed ecco perchè:
perchè isolare una parete in mattone pieno con grossissimo spessore ?
Lo spessore elevato della muratura in mattone pieno, ben 64cm nel nostro esempio, NON è una perfetta combinazione di isolamento e termoaccumulo. Pur isolando meglio di una parete sottile, chiaro!
estate
Il mattone pieno riesce molto bene a sfasare ed attenuare il flusso termico: infatti il valore della trasmittanza termica periodica YIE (W/m²K) è pari a 0,011 W/mqK (10 volte meglio della prescrizione del “medico legislatore”. L’onda termica proveniente dall’esterno è sopraffatta da questo muro elefantesco quindi non dobbiamo preoccuparci del caldo in piena estate 🙂 mentre le cicale canteranno noi avremo un clima interno piacevole e fresco 🙂 Solo quando le cicale canteranno però!
primavera
La primavera sarà un po’ dolorosa 🙁
Quella enorme massa della muratura in mattone pieno da 64cm stenta molte settimane prima di salire di temperatura e i rischi delle cosiddette condense estive sono sempre in agguato 🙁 In una parola: al cambio di stagione si starà meglio davanti a casa che dentro casa 😉
inverno
Durante l’inverno, pur riscaldando gli ambienti ad almeno 20°C, le murature perimetrali riusciranno a malapena a salire i 17°C 🙁 e senza parlare degli angoli o di altri ponti termici importanti (ben più freddi):
Quei 15°C delle superfici interne della muratura in mattone pieno da 25cm sono invece destinati a salire in fretta appena finito l’inverno con l’arrivo della bella stagione 🙂 solo che in breve tempo questa muratura sottile inizierà a soffrire il problema del surriscaldamento estivo 🙁
Sembra che da ovunque io osservi si vada a sbattere contro un problema: la soluzione?
sempre la stessa: isolare bene e isolare il più possibile 😉
le proprietà termiche
Vi faccio vedere qui sotto le proprietà termiche di queste due pareti in mattone pieno a confronto:
mattone pieno da 25cm
mattone pieno da 64cm
calcolo semplificato del risparmio energetico:
Gli esperti lettori più attenti avranno notato il riquadro del risparmio energetico che ho aggiunto sotto: non è altro che un’idea del risparmio semplificata, ad esempio:
- se sono in zona climatica E, una muratura in mattone pieno da 64cm mi permette un risparmio energetico di circa 500€/anno se confrontata con quella da 25cm (sempre mettendo a paragone una superficie disperdente di 100mq)
Questa tabella del calcolo semplificato del risparmio energetico è sempre utile quando davanti a più scelte di intervento di isolamento termico con spessori e materiali diversi si vuole anche un dato “meno astratto” ed espresso in €uro per avere una sensazione reale di monete risparmiate ante e post operam 😉 Sempre di soldi si va a finire di parlare 🙁 di schei, di pìcciuli, di sòrdi, di grana, du d’naru,
Tipologia comune fino al 1970:
Dicevo prima di questa lunga analisi di “mattoni pieni” che bisognerebbe fare decine di esempi di strutture murarie esistenti nel territorio italiano per dare delle risposte precise e dettagliate! impossibile in un solo articolo! Perciò il consiglio è sempre questo:
- valutare per bene lo stato di fatto, cioè il muro disperdente che abbiamo! inutile appiccicare su ogni casa e in ogni clima 10cm di EPS 🙁
- tenere conto dello spessore della parete e della sua capacità di sfasare l’onda termica estiva
- tenere conto del clima o del micro clima di appartenenza prima di decidere
- scegliere solo sistemi di isolamento certificati e non “inventati” dal posatore in base a quel che trova in magazzino al minor prezzo
- decidere per uno spessore maggiore anche se per legge posso fermarmi prima
- valutare con cura se non sia il caso di ragionare anche su un isolamento sul lato interno
esempi di strutture murarie esistenti nel territorio italiano
Ci possiamo trovare a progettare la stessa parete ma con mattone a vista e perdere lo strato di intonaco esterno, come nella tradizione dal 1950 al 1960:
Con l’abbandono del mattone pieno possiamo avere le prime murature in laterizio semipieno con il classico spessore 25-30cm:
Nelle zone vicine agli arenili o ai monti dove la pietra era facilmente disponibile sono tipiche le murature in mattoni e sassi, quasi sempre con spessori importanti fino ai 68cm:
Prima del 1950 anche la parete in pietra squadrata con spessore 40cm fino al metro era tipologia di uso comune:
Senza dimenticarci del tufo, solitamente con spessori dai 34 ai 74cm che però in realtà a seconda delle zona di estrazione presenta qualità e densità differenti:
E ancora le murature in mattone e sasso da 40-100cm di spessore ante 1950:
Altra tipologia post 1950 la muratura in blocchi forati di calcestruzzo di spessore contenuto:
E molti lettori si riconosceranno nella muratura a cassa vuota in laterizio forato, cioè quelle pareti con l’intercapedine vuota che sono proseguire fino al 1980:
Somigliante alla muratura in laterizio forato con intercapedine vuota o isolata e mattone semipieno esterno:
O la classica muratura a cassa vuota con laterizio forato interno e mattone faccia a vista forato esterno:
fonte di questi dati è ENEA
i dati riportati nelle 5 colonne sono:
- lo spessore del materiale
- la densità del materiale
- il calore specifico del materiale
- la conduttività del materiale
- la resistenza termica del materiale
Se vi state chiedendo perchè ogni tanto troviamo il valore della conduttività e ogni tanto il valore di resistenza termica, sappiate che la Resistenza termica (quanto oppongo resistenza alla dispersione termica) non è altro che spessore/conduttività 😉
proprio così: R = spessore / conduttività
Ma non avevamo detto di non usare formule e altre stramberie preferendo i concetti base?
Le tradizioni, i materiali disponibili e i microclimi hanno lasciato a noi un patrimonio immobiliare residenziale unico: rimbocchiamoci le maniche! abbiamo un grosso lavoro da fare 😉
L’improvviso aumento delle bollette non è altro che un motivo in più per reagire usando bene i nostri risparmi 🙂 e se non abbiamo coraggio di investire in casa nostra, con che coraggio lasciamo i nostri soldi in banca o in posta? La Posta… spesso incapace di consegnare un pacco o una busta (se non tracciata e assicurata 😉 )
Chi volesse incoraggiare questa mia iniziativa, lo faccia lasciandomi un commento ?
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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