consulenza per efficienza energetica

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Tetto in legno o casa in legno e le condense interstiziali

4 risposte

Le temperature rigide di fine novembre aprono come sempre la stagione della CACCIA alle CONDENSE INTERSTIZIALI. Già da fine ottobre fioccano le telefonate 🙁 e finiranno verso marzo.

Tutto nella normalità: l’aria calda e umida che incontra zone fredde, condensa! per forza.

Tutto nella normalità: l’incompetenza di chi costruisce e di chi progetta senza attenzione alla tenuta all’aria causa piccoli e grossi danni.

i danni maggiori

I danni più gravi li sopporta chi ha un tetto in legno in una casa in muratura o chi ha una casa in legno?

Entrambi, ma in proporzioni diverse:

i rischi per una casa in legno

tenuta all' aria tetto - Tetto in legno o casa in legno e le condense interstiziali 2La bellissima cosa di aver scelto una casa in legno, a telaio o in x-lam, oltre ai tempi di costruzione rapidi, un alto grado di prefabbricazione, e quasi automaticamente una classe energetica elevata, è che i componenti nascono con una qualità e una perfezione sconosciuta alle costruzioni tradizionali: qui 1 millimetro è uguale ad 1 millimetro e non: 1 millimetro = 1 centimetro 😉

La sola brutta cosa di aver scelto una casa in legno è che solo gli elementi vengono assemblati in cantiere.

 

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La protezione dagli agenti atmosferici non è da sottovalutare, la pioggia può causare danni irreparabili, ma a parte questa sfortuna o fortuna con il meteo… l’ermeticità eseguita sul posto è sempre delicata: attacco a terra, angoli, giunzioni, incontro tra solai e pareti, tra pareti e tetto… non possono essere sigillati in capannone.

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tenuta all’aria

In cantiere le sigillature devono essere eseguite con attenzione maniacale! E questo ovviamente presume che la “tenuta all’aria” sia stata progettata. Se non è stata progettata, difficilmente si potrà ottenere 😉

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le “non” famose 2 scuole di pensiero

Di recente ho fatto un sopralluogo in una casa in x-lam dove NON esistevano nastrature. Addirittura il Direttore dei Lavori in presenza del committente si è giustificato raccontando che ci sono 2 scuole di pensiero:

  • Una vuole la casa ermetica, l’Altra no.

Il Direttore ad un certo punto ha unito gli scarponcini come per mettersi sull’attenti, ha giunto le mani portandosele al mento come per un improvviso bisogno di riflessione e mi ha fatto una domanda precisa:

ma dottore, se lei è convintissimo che la casa debba essere ermetica, e quindi tutta nastrata e sigillata dalle fondazioni fino al tetto passando per i contorni finestra ecc ecc, il vapore che si produce internamente, da dove dovrebbe uscire? 🙁

E’ una storia vera.

E immaginate anche che l’intero edificio, non solo è stato progettato senza freni al vapore e senza nastrature, ma anche senza l’impiego di una membrana impermeabile all’acqua e al vapore per separare le pareti in X-LAM dalle fondazioni (tra l’altro nemmeno isolate, quindi fredde).

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Costruire un po’ po’ di casa con il dubbio, anzi con la elevata probabilità, che dalle fondamenta potrà arrivare umidità è veramente follia.

Da veloci misurazioni il cemento armato su cui posano le pareti in xlam mostra un’umidità superficiale variabile dal 12 al 21%:

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La fondazione sul lato esterno mostra un’umidità superficiale superiore al 14% e io temo che il trattamento di impermeabilizzazione  a pennello sul lato verticale esterno spingerà ancora più forte l’umidità verso l’alto, verso il lato inferiore dell’xlam:

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Solo il tempo confermerà prima o poi, ma con certezza, che il degrado del legno inizierà:

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Risalita di umidità capillare verso una parete in x-lam = innesco di fenomeni di attacco da funghi 🙁

Pensate che io sia contro le case in legno?

Per nulla, anzi ho un debole per l’uso di pannelli massicci tipo X-Lam, anche per i solai e non solo per le pareti! Le case in x-lam sono strutture resistenti e sicure, ma non perdonano errori. Sì, ho un debole per l’uso del legno.

come evitare ogni rischio di condensa interstiziale

Ci sono soluzioni pratiche, materiali idonei e applicazioni precise che risolvono sia la pianificazione che l’implementazione corretta per evitare ogni rischio di condensa interstiziale. Per implementazione intendo la realizzazione perfetta di una procedura ben precisa, sia in fase progettuale che in fase esecutiva.

come fare o risolvere un certo nodo

Ogni edificio è diverso, ed è naturalmente lecito il dubbio di come fare o risolvere un certo nodo, siamo umani 😉 ma dobbiamo sempre trovare una soluzione senza ignorare il problema e “scaricarlo”, un giorno, sulle spalle del committente e del suo avvocato.

costa molto meno del danno

Se non sai progettarlo, se non sai che materiale utilizzare, se non sai come usare un certo materiale, se non sai giudicare una buona esecuzione, NON nasconderti dietro a un dito, chiedi aiuto! Costa molto meno del danno che stai provocando 😉

Quali sono le vostre esperienze in fatto di attenzione quando si tratta di tenuta all’aria e protezione dagli agenti atmosferici?

Chi fin’ora ha immaginato le case in legno perfette proprio perchè sono edifici quasi completamente realizzati in capannone e solamente assemblati in cantiere deve tenere gli occhi aperti e la guardia alta.


casa tradizionale con tetto in legno

Idem per un tetto in legno in una casa tradizionale, cioè in muratura.

Di solito è il proprietario di casa ad accorgersi del danno:

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Il progetto non si deve fermare alla stratigrafia e alla struttura lignea, deve proseguire nei dettagli escutivi.

Le questioni della tenuta all’aria e della protezione dall’umidità sono troppo spesso trascurate, sia nel momento progettuale che nella pratica costruttiva.

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tenuta all’aria tetto-parete, chi non sa progettare

Chi ci è già passato ha potuto notare che chi non sa progettare con attenzione non si rende nemmeno conto di dove si annidino le insidie, di dove sia da tracciare la linea di tenuta all’aria e quali siano le uniche opzioni per creare questa tenuta all’aria tetto-parete (o, nel caso di casa in legno, per tutti i suoi componenti).

E’ sufficiente guardare questo dettaglio sotto: il costruttore sa bene che la pioggia può danneggiare la testa della trave poco protetta e usa un rivestimento in rame con molta attenzione. Invece non sa bene quanta attenzione al vapore bisogna dare:

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E non si rende nemmeno conto dei danni che sta provocando al fabbricato.


Alcuni diranno.. << bè? l’articolo è finito e non ci hai insegnato nulla! >>

Intanto vi ho insegnato a stare attenti, e poi non siete voi a dover progettare questi dettagli costruttivi al posto del vostro professionista!

Con queste informazioni potrete giudicare meglio progettista e costruttore. Oppure chiedere assistenza 😉 se vi sembra che tutto vada per il verso sbagliato. Una consulenza non ha mai ucciso nessuno 🙂


il coraggio di guardare verso l’alto

Per chi si trova con la casa bell’e fatta ed è in cerca di certezze deve trovare il coraggio di guardare verso l’alto, proprio dove il tetto incontra la parete, nelle ore più fredde del mattino, e verificare se sono visibili gocciolii.

Chi non ha il coraggio, eviti di guardare in alto:

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Vuoi mettere da parte le preoccupazioni e iniziare a reagire? forza!

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federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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4 risposte a “Tetto in legno o casa in legno e le condense interstiziali”

  1. @ luca zilli

    il vapore nello strato più interno della parete isolata sul lato interno non può condensare perchè è lo strato più caldo 😉
    se vuole rischiare di fare il lavoro senza freno al vapore l’unico modo è affidarsi alla bontà e alla sopportazione e alla sana costituzione di un pannello in fibra di canapa.
    se in futuro la casa verrà isolata esternamente con un sistema a cappotto, il beneficio per il suo stile di utilizzo (nei fine settimana) è comunque molto valido perchè riuscirà a scaldare la casa anche all’ultimo momento senza dipendere dalla grande inerzia dello stabile.
    buon fai da te!

    non vedo l’ora di trovarla nell’elenco dei sostenitori di espertocasaclima 😉

  2. Avatar Luca Zilli
    Luca Zilli

    L’intercapedine è larga circa 5 cm e l’hanno riempita con circa solo 2 cm di lana a bassa densità. Il resto quindi è aria che ci gira un po’ attorno. Non ha areazioni però non posso affermare che sia proprio stagna. Siamo al 3 piano ed escluderei problemi di umidità di risalita. L’intonaco è in ottimo stato ed igroscopico.
    I dubbi miei sono che il vapore passando la perlina possa raggiungere il freno vapore igrovariabile e che il vapore si fermi lì a contatto tra freno vapore e perlina e generi marcescenza. Cosa dice? Se non lo mettessi il freno vapore e mettessi solo la lana? Faccio peggio o meglio? Nel caso il freno vapore intello plus secondo lei va bene come prodotto?
    Il prossimo anno dovrebbero anche fare il super bonus isolando tutto lo stabile dall’esterno, può avere ripercussioni con il cappotto interno che sto pensando di fare?
    Grazie mille

  3. @ luca zilli

    di solito le intercapedini nelle pareti sono chiuse, e a volte sono riempite con isolante.
    se l’intercapedine muraria è anche areata forse è per smaltire un po’ di umidità di risalita?

    isolare la parete dall’interno con isolante interposto in montanti o traversi in legno è una buona idea ma la parete deve avere un intonaco sano e igroscopico prima di essere rivestita.
    il freno al vapore deve essere sigillato maniacalmente e non deve essere attraversato da impianti.

    il nuovo rivestimento in perline non avrà mai problemi di condensa perchè la condensa può succedere solo sull’intonaco della parete: ecco perchè deve avere un intonaco sano e igroscopico.

    se esiste umidità di risalita bisogna progettare una stratigrafia diversa fino alla quota dei davanzali, e da lì in su la stratigrafia a secco appena descritta.

    il fatto che la perlina esistente non presenti muffe e condense sulle pareti significa tante cose:
    la parete non aveva isolamento sul lato interno e quindi aveva temperature più elevate
    l’umidità prodotta in un fine settimana può avere alti picchi ma non elevata quantità di grammi di acqua
    la ventilazione prima di lasciare la casa era stata fatta correttamente
    il riscaldamento era moderato

    non amo le lane minerali, e non consiglierei mai di utilizzare lana di roccia all’interno della casa 😉

  4. Avatar Luca Zilli
    Luca Zilli

    Buongiorno, su casa in montagna dove oggi è presente una muratura esterna con intercapedine areata con aggiunta lana di vetro a bassa densità, vorrei fare un cappotto interno con struttura in legno, lana di roccia 75 kg/m3, freno vapore igrovariabile intello plus e perlinato in legno a contatto diretto con il freno vapore. Secondo voi rischio che le perline si bagnino sul retro? Condensa interna? Meglio non mettere il freno vapore e lasciare la lana a contatto con le perline?
    Era già presente un perlinato verniciato e quindi impermeabile senza alcun isolante, una volta rimosso la parete si é presentata asciutta senza muffe nell’’intercapedine. È una seconda casa vissuta solo i fine settimana.