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isolamento contro il caldo - Laterizio e cappotto, sfasamento e surriscaldamento estivo 1

Laterizio e cappotto, sfasamento e surriscaldamento estivo

13 risposte

Inauguriamo questo luglio 2021 rinfrescando un vecchio commento di un lettore, facciamolo perchè è sempre utile ripassare alcuni concetti base per argomentare la protezione dal surriscaldamento delle case.

isolamento contro il caldo - Laterizio e cappotto, sfasamento e surriscaldamento estivo 2

Non è verosimile progettare così bene un edificio che d’estate si comporti come un ambiente climatizzato con 26°C comodi e costanti, e magari con un’ umidità relativa bassa e confortevole. O meglio, non ci si riesce se il microclima all’intorno è quello di una città, con poco verde e previsioni meteo caldo stabile.

casa e surriscaldamento estivo

Il periodo estivo italiano non è quello norvegese, è lungo, per alcune zone afoso, spesso da record. Quindi cosa succederà alla nostra casa? pur se ben progettata?

Si scalderà!

come i mari, i ghiacciai, i poli. Nulla di incredibile o incomprensibile: lentamente le murature, capaci nel primo periodo estivo di farsi carico di molta energia in eccesso, si scaldano sempre più, si saturano di energia. Il senso della muratura del trullo che sfiora il metro di spessore è proprio questo: rallentare il processo di surriscaldamento per regalarci un’estate piacevole anche in casa, anche senza il climatizzatore comperato su Amazon.

rallentare il processo di surriscaldamento del laterizio

Il muro in mattoni pieni bello spesso è sempre stato sinonimo di ottimo comportamento estivo:  50 cm garantiscono già 15h di sfasamento.

isolamento contro il caldo - Laterizio e cappotto, sfasamento e surriscaldamento estivo 3

Giorno dopo giorno quei 50cm di mattoni pieni tenderanno ad accumulare sempre più energia e l’estate spesso non dà tregua. Il muro sale di temperatura. Dalle finestre potrebbe solo entrare aria calda esterna a 35 o 37°C o più. In cucina si cucina… e la nostra stessa presenza in casa apporta altra energia! 3 persone? 3 termosifoni accesi a 37°C !

Rifacciamo la simulazione con 35°C di temperatura esterna e 28°C interna:

mattoni 50cm + cappotto in eps 10cm = 18h di sfasamento

  • 28,3°C temperatura superficiale interna
  • 0,234 kWh/m2K la capacità di 1mq di assorbire energia per ogni °K in più di temperatura interna ed esterna allo stesso momento

mattoni 50cm + cappotto in fibra di legno 10cm = 21,3h di sfasamento

  • 28,3° temperatura superficiale interna
  • 0,243 kWh/m2K la capacità di 1mq di assorbire energia per ogni °K in più di temperatura interna ed esterna allo stesso momento

mattoni 50cm + nessun cappotto esterno = 15,2h di sfasamento

  • 29,3° temperatura superficiale interna
  • 0,233 kWh/m2K la capacità di 1mq di assorbire energia per ogni °K in più di temperatura interna ed esterna allo stesso momento

conclusioni

Ovviamente la simulazione è già a livelli estremi: 28°C interni che salgono di un altro grado!!! E quasi sempre 1 solo grado di temperatura è quello che decide se un ambiente è sopportabile o insopportabile.

Ma si possono notare 2 cose:

  • senza cappotto la temperatura superficiale interna tende a salire più facilmente
  • la fibra di legno ha più possibilità di assorbire energia rispetto all’EPS

Nota sul comportamento estivo della fibra di legno e dell’EPS:

  • se raddoppio lo spessore dell’EPS non succede quasi nulla,
  • se raddoppio la fibra di legno lo sfasamento estivo raggiunge livelli vertiginosi.

governare la casa in estate correttamente

Perciò il segreto qual’è? La progettazione è fatta, i giochi sono fatti, ora non resta che ben governare la casa:

  1. prolungare il più possibile la situazione di inizio estate dove le murature tendono ancora ai 20°C e, se protette dal cappotto, restano a tale temperatura qualche settimana in più per poi affrontare meglio una torrida estate!
  2. tenere le finestre chiuse per lasciare l’aria surriscaldata fuori (specialmente all’inizio dell’estate fare attenzione all’umidità assoluta esterna per evitare i rischi e i danni delle cosiddette condense estive)
  3. fare ventilazione notturna ogni volta che è possibile
  4. ombreggiare le porzioni vetrate
  5. ombreggiare l’edificio con verde naturale (evitare alberi sempreverdi vicini all’edificio)
  6. evitare la cottura dei cibi
  7. evitare le docce calde
  8. sostituire le vecchie lampadine con lampadine a led di buona qualità
  9. programmare i lavori in casa nelle primissime ore del mattino

Dunque, cappotto esterno a protezione “primaverile” della muratura. Poi tutto il possibile per migliorare la qualità del “letargo estivo”!
Non c’è altra via per evitare i condizionatori!

Delusi? sognavate una stratigrafia magica capace di climatizzare un ambiente chiuso?

Abbiamo ancora un asso nella manica:

  1. la sensazione di comfort dipende da noi
  2. la capacità del corpo umano di adattarsi alla condizione di caldo è veramente sorprendente, non per caso l’uomo ha infestato quasi ogni area geografica del pianeta
  3. diamo al nostro corpo la possibilità di dimostrare di cosa sia capace: una dieta corretta, un abbigliamento adatto, il buon senso. Il corpo farà il resto, non abbiate dubbi!

isolamento contro il caldo - Laterizio e cappotto, sfasamento e surriscaldamento estivo 4

i mattoni del futuro, i blocchi in laterizio rettificato

Uno studio dell’Università Tecnica di Kaiserslautern ha ben analizzato la struttura monolitica in laterizio. Riscoprire il laterizio è come riscoprire l’acqua calda?

No, non sono i mattoni di una volta, sono soluzioni innovative in laterizio per edifici massivi energeticamente efficienti: i blocchi in laterizio rettificato:isolamento contro il caldo - Laterizio e cappotto, sfasamento e surriscaldamento estivo 5

Una parte in laterizio rettificato riduce in modo significativo il surriscaldamento estivo proprio grazie all’eccellente capacità di accumulo termico dei blocchi.

più comfort per l’utente, efficienza energetica e nessun isolamento termico esterno aggiuntivo

Le pareti monolitiche, senza isolamento a cappotto aggiuntivo, sono la migliore garanzia per un minore surriscaldamento degli ambienti, e questa inerzia si traduce nella stagione fredda in una riduzione del fabbisogno energetico utile per il riscaldamento fino al 5,7% (rispetto a una costruzione leggera).

La capacità di accumulo di calore è sempre da prendere in gran considerazione nel calcolo del fabbisogno energetico dell’edificio.


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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13 risposte a “Laterizio e cappotto, sfasamento e surriscaldamento estivo”

  1. @ marco

    grazie.
    sì, se conosci il cappotto, lo eviti 🙂

    comunque la sua muratura è di tamponamento quindi vanno progettate tutte le zone disomogenee dove c’è la struttura armata

  2. Grazie per la veloce risposta, si la mia era più una curiosità e sono pienamente d’accordo con lei. Vedo che queste schiume le utilizzano sia all’interno che all’esterno e dicono che non siano nocive (teoricamente) oltre che essere certificate per l’uso in edilizia. Solo per questo motivo mi è venuta in mente questa idea. Condivido con lei che i blocchi rettificati siano un bel passo avanti, ma io credo che quelli riempiti con EPS siano migliori, sia per una maggiore prestazione a ugual spessore, sia per alcuni accorgimenti nei fori finestra, pilastri ecc.. dove essendo un blocco isolante dall’inizio alla fine, fai meno fatica a creare un ponte termico e di conseguenza evitarlo. Ribadisco il mio grande apprezzamento nei suoi articoli molto ben fatti. Come lei anche io non amo il cappotto esterno per via di diversi fattori.

  3. @ marco

    il bello del rettificato è che non devi portare carriole di malta in cantiere oltre al fatto che l’isolante è l’aria contenuta nei setti e nei pori, quindi BIO allo stato dell’arte.
    nel suo caso, se la casa fosse mia, userei sia il taglia giunto (che mi sembra arrivi insieme alla fornitura comunque) che malta termica, quindi M5 o M10 a seconda delle indicazione dello struttuirista.
    non userei schiume. già conviviamo con mille veleni… evitiamo il 1001esimo 😉
    inoltre tecnicamente dev’essere previsto dal costruttore come alternativa certificata.

  4. Salve,

    complimenti per gli articoli molto ben fatti.

    Io per il mio progetto di casa unifamiliare in Provincia di Milano, sto scegliendo dei blocchi in laterizio da tamponamento (63% di fori) riempiti con EPS grafite da 42 cm di spessore. I blocchi non sono rettificati, pertanto si presume l’uso di una guaina taglia giunto in EPS (con l’uso di malta non termica) sul giunto orizzontale. Mentre quello verticale a secco è ad incastro. Secondo lei è meglio utilizzare una malta termica oppure una malta tradizionale ma con l’accorgimento del taglia giunto?

    Mi sono inoltre chiesto se una schiuma adesiva da costruzione (quella per i blocchi da muratura o meglio per i pannelli da cappotto), ad alto valore isolante (0,035 W/m*K) possa essere utilizzata al posto della guaina isolante taglia giunto in mezzo alle due fasce di malta. Creando una perfetta aderenza tra i due laterizi (quello sopra e sotto) ed essendo anche collante, credo inoltre si possa ridurre lo spessore della malta tradizionale nel giunto stesso. In pratica i mattoni sono tenuti legati sia dalla malta tradizionale che dal collante che però lavora anche da isolante taglia giunto.
    Capisco che questa idea è particolare, ma forse può essere una soluzione curiosa e pratica per il discorso sulla tenuta termica del giunto orizzontale tra i mattoni con l’uso di malta tradizionale ad un costo inferiore invece di acquistare la fascia apposita in EPS adesiva.

    Grazie per la collaborazione.

  5. @ luca

    forse le posso essere utile io per confrontare alcune stratigrafie e capire gli ingombri dello spessore muratura rispetto alla trasmittanza che vogliamo ottenere

  6. Certo, ne sarei contento se mi indica un consulente che possa darmi una mano

  7. @ luca

    grazie.
    ovviamente, essendo fanatico dell’isolamento termico, sconsiglio il cappotto 😉
    oggi abbiamo dei laterizi che possono tutto, anche senza essere farciti di isolante, con prestazioni eccezionali, sia estive che invernali.
    i blocchi rettificati sono fantastici ma se c’è qualche diffidenza con l’applicatore si può ripiegare tranquillamente su blocchi ad incastro posati con giunto di malta termica sottile.
    ho un ottimo consulente da consigliarle 🙂

  8. Salve, complimenti per gli articoli, sempre molto interessanti.

    Per la mia futura casa , per ora c’è solo la struttura in cemento, zona climatica C , ma soffriamo comunque di più il freddo, nella casa dove abito attualmente i riscaldamenti sono accesi da Novembre fino ad Aprile, esposta a nord ,quasi tutte mura, est e a sud quasi interamente vetrate, classe energetica a cui punto A.
    Mi consiglia:

    Blocchi rettificati , tipo Porotherm BIO PLAN di Wienerberger da 38 cm

    termoblocchi non rettificati da 30 cm + cappotto in eps da 8 cm?

    Grazie anticipatamente

  9. @ ccj

    se le facciate esterne avessero urgente bisogno di ripristino valuterei

    – una facciata ventilata per puro fattore estetico
    – un semplice ripristino

    poi credo che preferirei progettare materiali e isolamento termico sul lato interno.

    sul tetto piano valuterei uno sversamento di materiale sfuso per la protezione dal surriscaldamento.

    ma questi sono solo dei ragionamenti di impulso. bisognerebbe vedere il fabbricato per capirlo in profondità e non in superficialità…

  10. Ciao, allora riprovo ?
    quale materiale consiglieresti per un cappotto esterno su un prefabbricato in cemento armato ?
    – destinazione: residenziale,
    – zona climantica: E,
    – esposizione: il fabbricato da 6 piani e 7 scale, è a forma di L:
    . . . nordest
    nord XXXXX
    sudovest X sudest
    il lato lungo all’esterno è a nordest, l’estremità del lato lungo è a nord, la parte esterna del lato corto è a sudest, e la parte interna, tra lato corto e lungo sudovest.
    – le pareti in c.a. sono da 16cm, la copertura (senza tetto) ed il solaio del pilotis sono da 22 cm (ma “riempito” di polistirolo all’interno). Nel 2002 è stato messo come isolante un polistirolo da 5cm (in sostituzione di quello da 4 cm del costruttore! in realtà misuro 3cm dal buco fatto per il condizionatore…).
    – si spera di fare tutto dall’esterno con il nostro eroe superbonus ?

    Grazie in anticipo

  11. @ ccj

    per ragionarci, io chiederei al committente:

    – la destinazione d’uso prevista per questo prefabbricato in cemento armato perché anche il lato interno è importante (non possiamo vivere nel cemento)
    – la zona climatica
    – l’esposizione solare
    – lo spessore del cemento armato
    – e come risolveremo e da che lato risolveremo il ponte termico del nodo solaio – parete e tetto – parete

    poi forse darei un qualche consiglio per il cappotto 😉

  12. ciao, quale materiale consiglieresti per un capotto esterno su un prefabbricato in cemento armato ?

  13. 12 Luglio 2021: pianura padana.
    Sono a 25°C
    (Sì, Laterizio + cappotto + corretto uso funzionano)