Se siete già convinti di installare una VMC decentralizzata ma siete indecisi sulla tipologia di macchina, questo è l’articolo dedicato a voi…. e io sono di parte naturalmente – dalla vostra parte!
Se una decina d’anni fa si sentiva parlare di macchine per ventilazione con recupero di calore solamente per edifici con elevata Classe energetica, oggi, direi che l’argomento VMC sia molto più diffuso. Non è più solo la Classe A che vuole un impianto VMC, è la classe media! E’ il popolo! Siamo tanti.
Non so se la VMC sia nata per far quadrare il bilancio energetico di un edificio a basso consumo (quindi per contenere le perdite per ventilazione) oppure per migliorare la qualità dell’aria interna. Non lo so.
Per i progettisti ottenere un minor fabbisogno termico per riscaldamento è un traguardo importante, specialmente dopo gli sforzi fatti per un involucro ben isolato – ma per tutti noi?
che importanza ha una VMC?
L’aria è o non è quella cosa di cui non possiamo fare a meno? La VMC sarà anche stata inventata per far tornare i conti, ma a noi serve un ambiente con aria migliore. Una CO2 più bassa e un’ umidità interna sotto controllo sono veramente la base del comfort indoor. Non possiamo pensare di vivere ambienti con finestre sigillate come se nulla fosse.
Allora? come scegliere? quale VMC ordinare? con quale criterio fare i giusti confronti?
Ho la convinzione che la VMC decentralizzata sia un argomento proprio utile al popolo, a tutti: di questi tutti ovviamente c’è la piccola percentuale di fortunati che costruiscono la loro casa da zero e allora quasi certamente s’informeranno per una VMC centralizzata (macchina, collettore, canalizzazioni, silenziatori ecc.).
A noi appassionati di aria, con casa già fatta, non resta che studiare il posizionamento migliore possibile tenendo conto di
- struttura esistente,
- reali possibilità di eseguire fori sulle murature esterne,
- mobilio interno
- necessità diverse di tutti gli ambienti
- preferenze personali
- abitudini e orari dei familiari.
La VMC decentralizzata con le migliori caratteristiche è senza dubbio quella con scambiatore di calore con flusso incrociato o controcorrente, non economica come una VMC a tubo e flusso alternato, ma sicuramente con un’offerta di filtri aria valida e un principio di funzionamento non del tutto concentrato sull’economicità dei pezzi.
Ma evitiamo di parlare di tutte queste differenze, che poi ho già affrontato in altri articoli e in centinaia di risposte ai commenti dei lettori. Vorrei arrivare ad un altro punto oggi: avete letto vecchi post miei? saprete già come la penso allora:
- per me la migliore VMC è sempre stata quella tedesca, di cui non faccio il nome, ma comincia per M 😉 e dispone di uno scambiatore di calore in alluminio, flusso incrociato, elevata silenziosità, una bellissima varietà di filtri a prezzi pagabili e – cosa più importante di tutte – brevemente canalizzabile:
Con un po’ di fantasia e un progetto un po’ ardito, possiamo gestire fino a 4 ambienti vicini con 1 sola VMC!
Ci risiamo con i canali direte voi…
Sono anch’io contro le canalizzazioni, la sporcizia, e la manutenzione a pagamento, ma qui si tratta di qualche metro (tutto dipende dalla disposizione dei vani ovviamente) e ne vale la pena: riusciamo a creare un flusso d’aria correttamente progettato ed evitiamo che la VMC lavori in un solo punto della casa. Ne vale la pena.
Come ho detto, tutto dipende dalla disposizione dei vani:
- a casa mia sono riuscito a piazzare una VMC in cameretta, da lì ho portato mezza mandata sempre in cameretta (80cm.) e mezza mandata in camera (1,8m.). Tra le due camere c’è un bagno e qui ho predisposto mezza ripresa (80cm.). Per non perdere il ritmo, con coraggio ho portato l’altra mezza ripresa fino all’altro capo della cameretta sbucando in un angolo della zona giorno (4,5m.). La disposizione dei vani mi ha certo favorito, ma ogni casa può offrire dei colpi di fortuna. Basta pensarci, basta iniziare a progettare.
Ora non fatevi idee strane… che con poco più di mille €uro di una sola VMC standard si possa ottenere una sorta di impianto centralizzato e da settembre ad aprile non aprire più le finestre: dobbiamo comunque ricorrere alla ventilazione manuale con la periodica apertura delle finestre, non abbiamo 25mc aria/ora per persona disponibili, ma quando non lo facciamo la CO2 arriva a 700 800 anche 1000 parti per milione, ma non arriviamo agli estremi come 1800 o oltre i 2000 ppm. Inoltre, il livello di umidità interno è sempre sotto controllo e l’umidità del bagno lentamente se ne va. Niente muffe e buon comfort.
Scelta della macchina:
oltre che nel modello standard, la mia VMC preferita esiste con radiotelecomando, con display, con diversi programmi, con gestione basata su umidità, CO2, oppure orari, oppure temperature esterne. Insomma potete scegliere tra modelli diversi e passare le giornate ad impostare, comandare, controllare, giocare con la VMC.
Per come la penso io, i soldi non crescono sugli alberi, quindi sono sempre favorevole ad uno studio attento della installazione e all’acquisto del modello standard: la accenderete o la spegnerete, punto! Di norma parte a fine estate e si spegne a maggio. Magari passerete da velocità 1 a velocità 2, a volte 3. Non serve altro.
Vi sembro sempliciotto? so accontentarmi della semplicità. Voi no? non dovete fare quello che ho fatto io.
E vi capisco in pieno! Siete disposti ad affrontare lavori in casa, sporco e rumore per avere finalmente una ventilazione che funzioni e vi dovreste accontentare di 2 ventilatori radiali (6-10) e 2 interruttori stile Krups 1975 (9)? Noooo, mai accontentarsi!
Forse vorreste una VMC più tecnologica, e monitorare e interagire con l’unità tramite App o PC, vedere e archiviare tutti i dati raccolti dagli 8 sensori di controllo – questo sì che è coooool:
Magari desiderate una VMC con un suo cervellino, che analizzi la concentrazione di CO2, la temperatura esterna, quella interna, il livello di umidità e altri parametri per modulare in automatico la portata d’aria. E magari vorreste anche eliminare i canali di mandata (per avere la certezza assoluta di pulizia e salubrità nel corso degli anni).
Si tratta di una VMC interessante proprio per il suo bagaglio di tecnologia (è standard, la macchina nasce superdotata): si occupa della completa gestione dell’aria di casa: insomma qui non c’è solo hardware, c’è anche software.
Magia? Come si potrebbero eliminare i canali di mandata?
Questa VMC gestisce gli ambienti con l’astuzia: sfrutta la depressione generata dai canali di estrazione. Certo, anche i canali di estrazione si sporcano a lungo andare e se non lo sapete perchè non avete esperienza, vi dico che le riprese sono ben più sporche delle mandate. So che sembra strano, ma un filtro su una bocchetta di ripresa è ben più sporco di uno analogo posizionato sulla mandata (la mandata è già filtrata all’origine, dalla macchina, la bocchetta di ripresa invece succhia tutto quello che trova in casa: pensate all’ aspirapolvere, se ancora lo usate).
Dicevo che questa VMC sfrutta la depressione generata dai canali di estrazione, possiamo progettare fino a 5 riprese di cui 4 canalizzate (come sempre… la facilità o la complicazione d’installazione dipende dalla disposizione dei vani), ma senza spaccarci la testa per progettare infinite canalizzazioni di estrazione (magari impossibili da mettere in pratica) possiamo installare qualche unità interna di trasferimento:
L’unità interna di trasferimento, posizionata in alto (dove l’aria è più calda e più umida) sopra l’architrave di una porta di una camera per esempio, estrae dalla stanza l’aria e questa depressione richiama aria fresca all’interno. Ecco che il ricambio è fatto.
Queste unità di trasferimento non sono semplici ventilatori! anche qui c’è hardware ma anche software: l’unità interna, grazie al suo sensore VOC, regola automaticamente il flusso d’aria analizzando la concentrazione di CO2. Se non è in aumento significa che nella stanza nessuno è presente e il volume di ricambio d’aria scende. Idem accade se il sensore dell’umidità registra una variazione, oppure se la temperatura sale. Non è cosa di tutti i giorni avere un’unità interna con regolazione intelligente in ben 5 modalità di comfort.
Se come me siete sensibili all’udito forse l’idea di installare un’unità di trasferimento in ogni camera vi spingerà a lasciar perdere tutto e non scegliere questo impianto decentralizzato, ma posso assicurare che la pressione sonora generata dal passaggio di ben 30mc/ora è molto contenuta: solo 13 dB.
La fonte di rumore è comunque lontana dalla testiera del letto e questo aiuta il silenzio.
Ma una VMC così intelligente riesce a lavorare anche d’estate?
Oltre le leggi della fisica non si può andare, mettiamocela via, ma questa macchina di ventilazione, possiamo dire, lavora tutto l’anno: estate e inverno, come i pneumatici all seasons, in modo totalmente automatico:
- appena la temperatura esterna risulta superiore alla temperatura interna, il software attiva il Bypass dello scambiatore di calore in modo che l’aria di mandata non recuperi nessun calore
- se il clima, o la stagione, cambiano, automaticamente il software disattiva il Bypass dello scambiatore di calore.
Noi comunque possiamo sempre intervenire e scegliere tra i 19°C e i 26°C come impostazione temperature del periodo estivo. Siete degli smanettoni? potete monitorare tutti i dati salvati dal software mese per mese. Così un’altra fetta del vostro infinito tempo libero sarà definitivamente erosa 😉
In un prossimo articolo “VMC very cool anche d’estate” parleremo di una funzione estiva molto interessante chiamata Turbo-Cool. Sembra un nomignolo da frigoriferi, come super-frost, roba da battere i denti! Un’ennesima dimostrazione che questa VMC è assai intelligente, e infatti è cool!
In ogni caso la VMC dà il meglio di sè d’inverno ed è campionessa di consumi: qui bisognerebbe aprire un capitolo a parte per parlare di
- efficienza del recuperatore di calore (che è un valore %)
- efficienza elettrica della vmc (un valore espresso in Wh/mc)
Tratterò l’argomento in un post successivo “VMC decentralizzata che consuma poco e rende molto“, per oggi accontentatevi di sapere che il Passiv House Institute di Darmstadt ha premiato questo marchingegno.
Se già eravate confusi sul tipo di VMC da installare in casa vostra, ora lo sarete ancora di più, ma è proprio l’approfondimento dell’argomento che vi porterà alla chiarezza e ad una certa consapevolezza. Oggi vi ho parlato di una VMC decentralizzata più intelligente del normale, frutto di un’idea di progettazione più sofisticata e forse più adatta ai vostri sogni di “casa intelligente“.
In un prossimo articolo “Installazione di una VMC molto intelligente” analizzeremo le modalità di posa nella parete per capire quanto invasivo sia predisporre le forometrie necessarie. Purtroppo fare lavori come questi a casa finita è fastidioso. Ma in un paio di giorni si inizierà una nuova vita e ci si dimenticherà in fretta della polvere e del giorno del cantiere.
Vedremo anche le tipologie di filtri, tanto per avere un quadro completo: “VMC intelligente e filtri alla sua altezza?“.
Nel frattempo godetevi questo video per vedere la macchina in funzione:
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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