Acustica imperfetta?
Tra i più gravi difetti in edilizia dobbiamo riconoscere i ponti termici, con tutti i problemi che ne derivano: lievi o forti condense superficiali sul lato interno a seconda del livello di umidità interna che si fanno notare con zone scure o comparsa di muffa.
I ponti termici non vanno sottovalutati – ma i ponti acustici?
Una cattiva progettazione acustica non si fa vedere, ma si fa sentire. Se ho investito molto per spiegare con quali materiali e con quali stratigrafie si ottiene un ottimo comfort interno in estate e in inverno non dovrei dimenticarmi del comfort ambientale che posso ottenere con tante piccole attenzioni nel disaccoppiamento acustico. Il rumore tende a propagarsi facilmente e non conosce i confini tra unità immobiliari diverse – meglio studiare bene le soluzioni attuabili.
In una ristrutturazione è assai difficile interrompere la continuità degli elementi edili esistenti, e spesso i divisori in laterizio esistenti offrono loro stessi scarso isolamento acustico, naturalmente anche per colpa dell’unione meccanica al resto della struttura.
Se in una ristrutturazione si prevedono
- nuovi divisori a secco sarà molto più facile ottenere un’acustica migliorata potendo prevedere dei collegamenti con elementi non rigidi.
- nuovi divisori tradizionali si può prevedere il taglio acustico inferiore, superiore e laterale – senza dimenticare che anche lo strato di intonaco è un ponte acustico: usando profilati di polipropilene che nello stesso momento servono da guida per l‘intonaco si migliora sensibilmente l’isolamento acustico delle pareti interne non portanti.
Di solito le trasmissioni acustiche più fastidiose risultano dal pavimento: se si prevede un nuovo sottofondo è il momento giusto per scegliere bene come realizzare  il disaccoppiamento – anche in questo caso, a seconda che si preveda di lavorare a secco o a umido.
Lavorando a secco posso certamente usare con facilità materiali più salubri e naturali. Siamo poco abituati ai sottofondi a secco, pur se questa soluzione offre innumerevoli vantaggi, anche pratici.
Poter contare su nuovi pavimenti, acusticamente disaccoppiati, galleggianti come si dice, sia inferiormente, sia in battuta alle pareti, sia nel punto di passaggio tra ambienti diversi, è già un grande passo verso un’acustica perfetta.
Tubazioni e scarichi non sono meno colpevoli del discomfort acustico, quindi anche in queste zone si deve ragionare per ottenere sufficiente disaccoppiamento:
Per farsi una cultura su questo complesso argomento, acustica in edilizia, segnalo questi due testi:
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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