Se i ponti termici vengono affrontati solo nella fase esecutiva, l’unica soluzione migliorativa è improvvisare in cantiere:
- Laterizio (rosa) spess. 25 cm + intonaco 1.5 cm
- Solaio in calcestruzzo armato spess. 20 cm
- Alleggerito (verde) spess. 8 cm
- Caldana (grigio) spess. 5 cm
- Piastrella (nero) spess. 1 cm
Come fare?
I ponti termici sono le parti dell’ edificio dove il flusso di calore cambia: il materiale edilizio è disomogeneo, e disperde più calore. Sono sempre elementi complicati da isolare termicamente i ponti termici costruttivi:
- l’attacco dei balconi
- l’attacco tra la parete e il pavimento
- l’attacco tra la parete ed il tetto
- l’attacco dei serramenti sui quattro lati
- i pilastri che interrompono l’omogeneità delle pareti esterne
I ponti termici sono causa di maggiore dispersione termica e pesano sul bilancio energetico. Ma non solo: quelle zone forse non garantiscono temperature superficiali sicure contro il rischio di condensa. Meglio calcolare la temperatura superficiale interna minima per ogni connessione.
Se volete monitorare personalmente le temperature delle superfici più fredde in casa avete solo bisogno di un termometro senza contatto. Ce ne sono di tanti modelli e costano veramente poco:
Costruire edifici senza ponti termici non solo fa risparmiare energia, ma rende anche più confortevoli e salubri le abitazioni e protegge la struttura edilizia dal degrado.
Analizziamo il ponte termico disegnato sopra: è certezza diffusa che la posa del cappotto sulle pareti esterne porti anche un miglioramento per quel che riguarda il ponte termico:
Si tratta di un balcone di 3 metri di lunghezza:
- in fase progettuale, e durante la costruzione il ponte termico è stato completamente ignorato
- il coefficiente lineico di dispersione termica del ponte termico psi vale esattamente 0,62 W/(mK)
- dopo la posa dell’isolamento termico (8 cm. di eps, indicato in blu) anche l’aggetto del balcone è stato curato e all’intradosso sono stati posati sempre 8 cm di xps, mentre in testa e sul lato superiore all’estradosso solo 5 cm. (anche per motivi di ingombro)
- il coefficiente lineico di dispersione termica del ponte termico “psi” vale adesso 0,29 W/(mK), meno della metà
- la dispersione attraverso il ponte termico è diminuita sensibilmente, il ponte termico è rimasto ma è attenuato
La dispersione termica di un solo balcone di 3 metri di lunghezza vale ben 114,6 kWh/anno!
E considerando un costo del metano pari a 1 € per metro cubo, il balcone ci costa:
- a BOLZANO 16,4 €/anno
- a TRENTO 15,1 €/anno
- a VERONA 14,5 €/anno
- a BOLOGNA 13,3 €/anno
Nei prossimi 20 anni, attualizzato ad oggi, tenendo presente l’inflazione ed il rincaro combustibile costerà
- a BOLZANO 507 €
- a TRENTO 467 €
- a VERONA 449 €
- a BOLOGNA 412 €
Anche a casa vostra c’è un balcone “disperdente”? Non è lungo 3 metri ma ben 6 metri? Potete moltiplicare tutti i valori per 2 o per 3 o per…! Ogni lato della casa ha un bel balcone? Potete moltiplicare tutti i valori per 2 e poi un’altra volta per 4!
Ora pensate ai Vostri vicini di casa e moltiplicate ancora, poi contate le case della vostra via e moltiplicate ancora, le cifre diventano imponenti!
Il ponte termico sembra una cosa da nulla, una cosa da pignoli! – ma se facciamo tre conti possiamo anche spaventarci dei risultati!
Non voglio spaventarvi ancora di più, ma ricordate che anche il marciapiede intorno alla casa si comporta come un ponte termico, e il cordolo del tetto anche, la scala anche…
autore, Marco De Pinto
revisione, Federico Sampaoli
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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