Temo che notare la mancanza di tenuta all’aria del tetto in legno nelle ristrutturazioni recenti o nelle nuove costruzioni succederà sempre più spesso.
Si sta cominciando a costruire in modo più performante:
- sistema a cappotto per proteggere l’involucro
- serramenti ad alte prestazioni
- tetto in legno con isolamento termico
- ecc ecc
piccoli errori >> danni enormi
e come 1a conseguenza, i piccoli errori che negli edifici del passato avevano poca importanza oggi diventano danni enormi! Particolari che un tempo non provocavano nulla, oggi fanno saltare in aria molti progetti!
Voglio sottolineare l’importanza della tenuta all’aria del tetto (rileggete il mio articolo sulla migrazione del vapore acqueo): il tetto che non offre tenuta all’aria permetterà all’aria umida calda interna di uscire all’esterno attraverso le imperfezioni, condensando!
condensa interstiziale
Il tetto non può chiudere la casa con la forza del suo peso, deve essere sigillato: il legno e il laterizio, da soli, non è che possano collaborare così bene da offrire una chiusura ermetica!
3 cose da tenere ben a mente per ottenere la tenuta all’aria:
- La coibentazione della facciata deve congiungersi con quella del tetto ermeticamente.
- Le travi interne, quelle a vista, non devono proseguire oltre la muratura fino all’esterno!
- e nemmeno l’assito interno, il perlinato, deve proseguire senza interruzione!
come accorgersi del problema
La stagione invernale permette di notare il passaggio dell’aria calda all’esterno. La bassa temperatura è perfetta per accorgersi del problema e monitorarlo, soprattutto nelle prime ore del mattino, quando l’effetto non è ancora mitigato dalle ore più calde della giornata.
fai da te
Quindi, se volete controllare la buona tenuta del Vostro tetto potete farlo Voi stessi: dopo qualche notte fredda con l’impianto di riscaldamento in funzione e la casa abitata potrete scoprire, guardando l’incontro tra la falda e la facciata dall’esterno, se compaiono zone con goccioline o zone umide o ghiacciate addirittura.
La zona di colmo è la preferita dalle condense 😉
Poi scrivetemi com’è andata, una soluzione la troveremo!
e se il tetto viene lasciato così?
Beh, in pratica, questo difetto che è frequente scoprire anche nei serramenti (nessuna tenuta all’aria e dunque passaggio di aria umida dall’interno verso l’esterno) inizia a farsi sentire creando un’ottimo ambiente per la proliferazione della muffa.
Il brutto è che la muffa che nei serramenti salta fuori dalle cornici è, nel caso del tetto, nascosta dallo spessore del cappotto o della muratura. La cosa è insidiosa!! e fa rima con “costosa” 🙁
L’incontro del tetto con la muratura non è adatto a stare nell’umidità della condensa che si va a formare durante ogni inverno – bisogna porre rimedio al più presto!
Chi è in grado di dire quando e come il tetto avrà delle marcescenze? Dipende da un’infinità di fattori. Ma nessuno può dire che vada bene così!
Non è solo l’aria umida ad uscire dalle fessure, anche i Vostri soldini spesi per il riscaldamento usciranno 😉
condense sul tetto che fare?
Di per sè le infiltrazioni d’aria rappresentano solo una perdita di energia, ma per il fatto di contenere una certa umidità, queste infiltrazioni d’aria sono la 1a causa di condensa interstiziale:
- la condensa interstiziale mette in crisi tutti gli elementi in legno (che si sa, mal sopportano la presenza di acqua).
La buona aderenza di intonaci, malta e laterizi alla struttura in legno del coperto o all’assito a vista NON è garanzia dai rischi condensa interstiziale.
Che fare? Intervenire immediatamente sul lato interno! Occasione per aumentare la coibentazione 😉
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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