Quando assisto alla scelta degli impianti noto che quasi nessuno dà importanza ai materiali delle tubazioni, così alla fine è l’impiantista stesso che nel capitolato propone il suo materiale preferito (sceglie al posto nostro).
meglio in rame
Voglio informarVi che “un tubo non vale l’altro“, una tubazione in rame è in grado di offrire dei vantaggi interessanti.
Andiamo a scoprire quali sono questi vantaggi:
le caratteristiche del tubo in rame sono eccellenti sia per le linee di acqua sanitaria sia per le linee dedicate al riscaldamento.
Vediamo perchè:
contro la legionella
Un argomento importante è la proprietà antibatterica del rame, ad esempio la concentrazione di Legionella nell’acqua sanitaria è 10 volte più bassa nelle tubazioni in rame (niederländischen Instituts für Produkt- und Wasserforschung, KIWA).
La normale ossidazione del rame svolge un’azione protettiva: deposita un sottile strato protettivo all’interno della tubazione.
Solo se ci troviamo in una zona dove l’acqua potabile tende ad essere acida (con un pH < 7) il distaccamento degli atomi di rame potrebbe far superare la soglia dei 2 mg per litro.
Il rame è un materiale prezioso, non buttiamolo!
Forse Vi interessa leggere:
- M. Crespi: “Il tubo di rame contro la legionella”, GT-Il Giornale del Termoidraulico, n. 3-2004”.
Ho letto anche che negli USA il rame è dichiarato agente anti-microbico:
Nel marzo del 2008 la “US Environmetal Protection Agency” (EPA, l’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti) ha approvato la registrazione del rame come agente antimicrobico capace di ridurre specifici batteri dannosi, responsabili di infezioni potenzialmente letali.
Le prove dell’EPA – eseguite su oltre 3000 provini e 5 ceppi batterici – hanno evidenziato che il 99,9% dei batteri è stato eliminato dalle superfici di leghe contenenti più del 65% di rame; questi risconti sono arrivati in seguito alle ricerche dell’Università di Southampton, che hanno dimostrato che i batteri MRSA sopravvivono sino a tre giorni sulle superfici di acciaio inossidabile, mentre su quelle di rame vengono ridotti a zero in 90 minuti.
Il rame, una volta assunto attraverso il cibo e l’acqua, viene assorbito dallo stomaco e dal primo tratto dell’intestino; da qua passa nel sangue, legandosi ad una proteina, la ceruloplasmina e quindi portato verso il fegato e da qui distribuito ai vari organi.
Si noti che il fegato ha una delle maggiori concentrazioni di rame del corpo umano; oltretutto proprio il fegato svolge la funzione di regolare il contenuto di rame nel corpo umano attraverso un processo chiamato omeostasi.
Il rame si trova un po’ ovunque nel corpo: è richiesto per la formazione e il mantenimento della mielina, lo strato protettivo che copre i neuroni; enzimi a base di rame intervengono nella sintesi dei neurotrasmettitori, i messaggeri chimici che permettono le comunicazioni attraverso le cellule nervose.
Il rame attraverso la superossido dismutasi, combatte l’ossidazione cellulare, aiutando a neutralizzare i radicali liberi che altrimenti causerebbero danni alle cellule stesse.
Il rame è importante anche per la pelle e lo scheletro. Infatti attraverso l’enzima tirosinasi catalizza la formazione della melanina e attraverso la lisil ossidasi ha un ruolo importante nella formazione del collagene, proteina pressoché ubiquitaria nel nostro organismo: da qui alterazioni a carico dello scheletro, cutanee ecc.
Il rame è coinvolto nella funzionalità del sistema immunitario. La carenza di rame ha notevoli ripercussioni su certi tipi di cellule, come i macrofagi e i neutrofili.
È stato rilevato che l’attività dei fagociti (cellule che inglobano materiale estraneo) è aumentata dopo l’assimilazione di rame. Oltre che per il collagene, la lisil ossidasi entra in gioco anche per l’elastina ed entrambe le proteine sono importanti per il cuore e i vasi sanguigni.
Tra gli effetti collaterali dovuti alla carenza di rame si registrano anche l’ingrossamento cardiaco, le arterie con muscolatura liscia degenerata e aneurismi alle arterie ventricolari e coronariche.
Il rame influenza anche il metabolismo del colesterolo: adulti sottoposti ad una dieta povera di rame hanno registrato un aumento dei livelli del colesterolo LDL (Low Density Lipoprotein quello ‘cattivo’) e una diminuzione del colesterolo HDL (High density Lipoprotein quello ‘buono’).
Ogni tubo costruito in un dato materiale è idoneo oppure non è idoneo per una certa applicazione: meglio controllare in questa tabella.
Andrà tutto bene?
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