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Blocchi in laterizio farciti di isolante, ad alte prestazioni

Ma secondo voi, uno come me, sarà o non sarà favorevole ai blocchi in laterizio farciti di isolante? Si potrebbe pensare che il mio amore per l’isolamento termico  sia cieco, incondizionato… e concentrato sulle alte prestazioni termoisolanti. Invece no.

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Non condivido l’inquinamento della materia prima del blocco (che è l’argilla cotta) con l’integrazione di isolanti nei vuoti.

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tipi di isolanti aggiunti

Quali sono gli isolanti generalmente impiegati per aumentare l’isolamento termico del semplice blocco in laterizio?

  • nel migliore dei casi, la perlite o la fibra di legno (e questa soluzione può piacere anche a me 🙂 ) 
  • nel peggiore dei casi, la lana di roccia (che è sì imprigionata dei vuoti del blocco in laterizio, ma appena si esegue un taglio in cantiere, le fibre artificiali vetrose se ne volano pericolosamente ovunque 🙁 )
  • in altri casi, il polistirene additivato di grafite.

Non metto in dubbio la praticità, l’ efficienza, l’ economia e velocità di messa in opera, ma è un peccato che l’argilla cotta sia “inquinata” da materiali come EPS o lana di roccia.

la nuova frontiera dell’isolamento termico in laterizio

Dicono, anzi raccontano, che questa sarà la nuova frontiera dell’isolamento termico in laterizio, un sistema costruttivo completo! in effetti bisogna ammettere che sia ben studiato e anche migliore di un progetto ex novo che si affidi ad una muratura scarsamente isolata e migliorata in un secondo momento con un sistema a cappotto con gli stessi isolanti appena denigrati 😐

Ecco un laterizio con isolante in perlite integrato:

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qui un laterizio con isolante in lana di roccia integrato:

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e un laterizio con polistirene grigio:

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Non serve più il cappotto termico e questa è sempre una bella cosa 🙂 ma potevo ottenere quasi lo stesso obiettivo con un laterizio rettificato, puro, senza altri materiali:

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fino ai nostri nonni

Non condivido l’inquinamento della materia prima del blocco, cioè l’argilla cotta, con l’integrazione di altri isolanti nei vuoti, solo perchè ogni tanto rifletto sull’immondezzaio globale che lasceremo quando la nostra specie toglierà il disturbo dal pianeta terra.

Fino ai nostri nonni, della vecchia casa demolita rimaneva un mucchietto di mattoni o di pietre, un po’ di legno, qualche pezzo di vetro, tegole rotte.
oggi…

Oggi, da una casa demolita rimangono grandi sacchi di materiali incollati tra loro, rifiuti misti non separabili, pannelli espansi anneriti, lane intrise di polveri e plastiche. E nessuno sa bene dove (e come) smaltirli 😐 il progresso…

L’ibridazione dei blocchi in laterizio con materiali isolanti eterogenei e potenzialmente problematici per la salubrità in cantiere e per lo smaltimento futuro devono diventare uno spunto di riflessione e non una gara sulla trasmittanza termica U raggiungibile con una muratura monolitica.

approfondimenti e consigli non richiesti

Uno studio “Management of construction and demolition waste” cioè “Rifiuti da costruzione e demolizione” pubblicato su Waste Management, sottolinea che davanti a materiali compositi (come i blocchi in laterizio con EPS, lana di roccia o simili) o si frantuma tutto indiscriminatamente (con enormi costi energetici) oppure si butta tutto in discarica, perché la separazione è antieconomica.

L’ECHA (Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche) classifica le fibre artificiali vetrose (come la lana di roccia) tra le sostanze potenzialmente cancerogene se inalate in forma respirabile. Figuriamoci in un cantiere dove si tagliano blocchi con questi isolanti integrati, cosa succede. E chi garantisce la sicurezza degli operai?

Allora viene da rispondere che “si isolerà la casa comunque con un sistema a cappotto, magari in lana di roccia o in EPS” 🙁 …invece:

  • uno studio condotto dal Fraunhofer Institute per conto dell’industria edilizia tedesca evidenzia come i materiali compositi integrati (tipo laterizio+EPS) abbiano un’impronta ecologica fino al 40% più alta rispetto a sistemi separabili (muratura+isolante applicato separatamente).

Non salveremo il mondo con un blocco in argilla cotta e basta, ma almeno non faremo altre case piene di plastiche e fibre irritanti. L’isolamento può essere anche pulito, e pensato per il dopo 😉


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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