Ho letto che a scatenare l’incendio nell’edificio di piazza Carlo Felice a Torino sono state le scintille di una fiamma ossidrica con cui lavorava un operaio.
Le scintille avrebbero incendiato la coibentazione che riempiva l’intercapedine della parete.
Come nel grattacielo di Milano incendiato pochi giorni fa, anche qui il fuoco si è propagato molto rapidamente.
Dalle foto è visibile un lavoro di soprelevazione in fase di cantiere, ma non si comprende se sia la prospettiva ad ingannare.
Di certo c’è solo che non si conoscono bene i fatti e, come a Milano mi sembrava strano che un cappotto in lana minerale fungesse da torcia, qui mi sembra strano che un’intercapedine muraria riempita di isolante (qualunque esso sia) possa scatenare un inferno di queste proporzioni.
I vigili del fuoco hanno domato con difficoltà le fiamme, e raccontato che le operazioni sono state difficili per il sistema “sandwich” della copertura isolante.
Nessuna notizia attendibile ha descritto di quale pannello “sandwich” si tratti, che isolante racchiudeva e neppure se questa coibentazione si riferisce alla copertura (cioè al tetto) oppure alle pareti.
Si è verificato anche qualche crollo, quindi le indagini saranno difficili.
Restiamo in attesa di capire qualcosa di più, e di più utile.
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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