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Mi hanno proposto lana di roccia al posto della fibra di legno

4 risposte

Non potevo resistere e ho buttato giù questo nuovo post dopo aver letto il commento di una lettrice: “Mi hanno proposto lana di roccia al posto della fibra di legno perche la fibra di legno accumula umidità e non la rilascia, soprattutto se la casa viene costruita in inverno. È vero?”

la fibra di legno accumula umidità e non la rilascia, vero o falso?

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Meglio sfatare un mito diffuso come questo 😉 perchè confonde le idee a chi non ne sa nulla e rafforza le idee di chi non ne capisce niente!

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umidità assoluta, temperatura e materiali igroscopici: un equivoco da chiarire

Capita spesso anche a me di ascoltare la favola che la fibra di legno accumula umidità e non la rilascia se la costruzione avviene in inverno.

Ma non è affatto vero che d’inverno “c’è più umidità”: l’aria fredda ne contiene pochissima. D’estate invece l’umidità assoluta è fino a 6 volte maggiore rispetto all’inverno!

Il fatto è che qualcuno parla di umidità relativa e assoluta come se fossero la stessa cosa! Anzi sono capaci di leggere 0°C con 99% di UR e affermare che c’è molta umidità 😐

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Ma si tratta solo di una scarsa comprensione di come funziona il vapore acqueo nell’aria:

  • l’aria calda può contenere molta più acqua sotto forma di vapore rispetto all’aria fredda: a 30 °C l’aria satura contiene circa 30 g/m³ di vapore acqueo, mentre a 0 °C, appena 5 g/m³. (ultima colonna)

il comportamento virtuoso della fibra di legno

Torniamo al mito della fibra di legno che accumula umidità e non la rilascia se la costruzione avviene in inverno:

  • come appena detto, quando fa freddo l’aria contiene pochissima umidità, quindi anche i pannelli in fibra di legno sballati o sbancalati che girano in cantiere è come se venissero trattati da un deumidificatore perennemente acceso.

traspirante igroscopico e capillare

E’ verissimo invece che la fibra di legno è un materiale isolante traspirante igroscopico e capillare, mentre la lana di roccia, anche lei isolante fibroso e traspirante, non è un campione di igroscopicità e capillarità 🙁

La fibra di legno assorbe parte dell’umidità in eccesso e la rilascia gradualmente quando l’aria diventa più secca: è un pregio e non un difetto! Lo stesso pregio di tanti materiali igroscopici 🙂

isolamento interno

Prima di chiudere, torniamo al mito della fibra di legno che accumula umidità e non la rilascia se la costruzione avviene in inverno: ipotizziamo che la costruzione sia finalmente ultimata e che (sarebbe un po’ strano per una nuova costruzione) la casa sia stata prevista con un isolamento interno, proprio in fibra di legno…

cosa succederà?

Prima o poi questa nuova costruzione verrà abitata, e prima o poi busserà alle porte l’autunno, e prima o poi si accenderà il riscaldamento e, come dovreste sapere,

  • mentre d’estate la spinta di vapore è dall’esterno all’interno (dal caldo al fresco),
  • d’inverno la spinta di vapore si inverte e avviene da dentro verso fuori!
  • (in realtà tutto è più dinamico e tutta la spinta è un cambio di direzione a seconda della situazione reale, ma su per giù è corretto dire: in inverno la spinta è da dentro a fuori 😉

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Per un isolamento interno si tende quasi sempre a inserire un freno al vapore specifico per proteggere la stratigrafia, specialmente se si spinge un po’ troppo sullo spessore dell’isolante, il freno al vapore è indispensabile.

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Ma se c’è un buon fondo igroscopico, una buona fibra di legno intonacabile, e un nuovo intonaco interno igroscopico (ancora meglio l’argilla che la calce) si evita il freno al vapore:

  • questo scambio dinamico stabilizza il microclima interno, migliorando comfort e salubrità.
  • la fibra di legno NON “trattiene” l’umidità in modo dannoso, ma la regola in modo naturale.

Però è vero: la fibra di legno accumula umidità durante l’inverno, in piccola parte se ne esce dalla stratigrafia, e il rimanente viene smaltito e riceduto all’ambiente dalla primavera.

materiali naturali come la fibra di legno

Scegliere materiali naturali come la fibra di legno significa affidarsi a un comportamento più vicino a quello della natura:

  • assorbire quando c’è troppo,
  • restituire quando serve 🙂

È l’opposto di un materiale minerale inerte come la lana di roccia, sempre isolante fibroso e traspirante, ma che non collabora all’equilibrio igrometrico.


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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4 risposte a “Mi hanno proposto lana di roccia al posto della fibra di legno”

  1. @ alessandro

    per il tetto posso dire solo di fare attenzione a 2 cose:
    – che sia stata progettata la tenuta all’aria (e questo dipende da come è fatta la struttura in legno delle falde sulla muratura)
    – che abbiamo nemmeno 12 ore di sfasamento estivo

    per la muratura:
    – il blocco da solo garantisce 18 ore di sfasamento
    – se voglio mettere tra i 2 laterizi un isolante meglio la canapa che resiste a tutto

    tra 8cm di laterizio, e intonaco, e isolante… perdiamo un sacco di spazio in casa… ci ragionerei su

  2. Avatar Alessandro
    Alessandro

    @ Federico

    Si, la descrizione si riferisce alle pareti perimetrali, la copertura costituita da due falde avrà la seguente stratigrafia:
    – Assito di legno (25mm)
    – Freno vapore Riwega Usb micro strong 230g
    – Isolante fibra di legno Multitherm 110 (18cm)
    – Telo impermeabile Usb classic 185g
    – Camera di ventilazione 6cm
    – Tegola

    Grazie mille
    Alessandro

  3. @ alessandro

    quindi parliamo delle pareti del sottotetto? e le falde?

  4. Avatar Alessandro
    Alessandro

    Gentile Federico Sampoli,
    in merito al suo post, sto affrontando dei lavori di ristrutturazione di un sottotetto (zona climatica C) con isolamento dall’interno. La stratigrafia che mi è stata proposta è la seguente:
    – intonaco esterno a base di calce
    – blocco Poroton 30 cm (EcoporWall)
    – pannello in fibra di legno 6 cm (Wall 140)
    – forato in laterizio 8 cm ( per il passaggio dell’impianto elettrico)
    – intonaco interno a base di calce
    In questo caso, c’è comunque necessità di inserire un freno vapore, oppure la parete può essere realizzata senza?

    Grazie mille
    Alessandro