Progettare gli strati interni significa esattamente scegliere l’ intonaco interno, perchè è lui che starà a farci compagnia e ci potrà offrire tanto, poco o nessun benessere. Ci potrebbe anche ammalare, quindi meglio fare attenzione e portarsi a casa solo il meglio che c’è 😉
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umidità interne e benessere
Negli articoli precedenti abbiamo capito che
- l’intonaco interno può isolare di più o può offrire più massa, cioè più inerzia
- l’intonaco interno può essere più igroscopico o meno igroscopico e gestire meglio l’umidità interna
Ma è tutto qua? può assorbire umidità e rilasciarla quando l’aria è più asciutta? Tutto qua?
In realtà è più complessa la faccenda, anzi è più sottile:
- l’igroscopicità dell’intonaco interno gestisce in modo naturale la qualità dell’aria e ci libera dalla continua dipendenza dal funzionamento degli impianti (+ INVOLUCRO e – IMPIANTI 😉 e questo aspetto lo abbiamo capito: assorbe e cede, assorbe e poi ricede
- l’igroscopicità dell’intonaco interno fa un’altra magia, ora la vediamo:
la magia dell’intonaco interno
Se avete letto un po’ in giro, avete già sentito parlare della temperatura percepita… questa dipende molto dal livello di umidità relativa: diciamo che per la maggior parte di noi una temperatura interna di 26° C e un’ umidità relativa interna del 50% rappresenta uno stato di benessere elevato! una sensazione che non abbiamo se l’umidità relativa sale al 70% e oltre, parlo sempre di UR! umidità relativa, relativa alla temperatura.
Con intonaci interni altamente igroscopici questi picchi li evitiamo facilmente: sarà l’intonaco a soffrire al posto mio 😉
raffrescamento naturale d’estate + un pizzico di calore in più d’inverno
Ma come ho detto prima, c’è una magia: riceviamo un’ulteriore sensazione di benessere dal ciclo annuale della condensazione e della evaporazione dell’acqua (cioè del vapore) assorbita dalla stratigrafia:
- in estate abbiamo un raffrescamento naturale regalato dal processo di evaporazione
- in inverno un lieve riscaldamento garantito dal processo inverso: l’energia di condensazione.
Possiamo definirla una magia di autoregolazione della temperatura, gratuita e senza necessità di manutenzione. Che ve ne pare?
Troppo banale avere un raffrescamento naturale d’estate e un pizzico di calore in più d’inverno? una magia termica passiva, gratuita!
perchè ci potrebbe anche ammalare?
Lo vediamo nel prossimo articolo 😉
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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