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Isolamento interno e la 3a decisione importante, attenuare i ponti termici

13 risposte

Parliamo sempre dell’ isolamento interno di tutta la casa:

  • qual’è la terza decisione importante da prendere?

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Se la prima decisione da prendere era lo spessore dell’isolante…

la seconda decisione, era la soluzione a secco o con collante e rasante sul pannello (link diretto: https://wp.me/p9uw8S-azz )

la terza decisione, spetta ai ponti termici

La terza decisione importante da prendere è come attenuare i ponti termici, e visto che ci siamo tuffati nell’argomento andiamo subito ad elencarli:

  • il nodo parete-soffitto
  • il nodo parete-pavimento

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  • il nodo parete esterna-divisorio interno

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  • il nodo parete esterna-contorno finestra

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  • punti di passaggio di impianti

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Sono tutte quelle zone dove l’isolamento interno è interrotto: una via preferenziale per le dispersioni termiche 😐

non tutti i ponti termici si comportano allo stesso modo

Cosa può influenzare, aggravare o attenuare il problema della zona di ponte termico:

  1. la zona climatica e l’esposizione solare
  2. il materiale da costruzione e il suo spessore
  3. l’intonaco interno e la pittura esistenti
  4. la temperatura interna e l’umidità assoluta
  5. le cattive abitudini di arieggiare gli ambienti poco o male

E non tanto perché qualche Watt di energia se ne scappa fuori dalla nostra abitazione, quello è il più piccolo dei problemi:

  • il problema sono le condense superficiali interne che, se inizialmente sono invisibili, poi col tempo si manifestano con zone scure o comparsa di muffa 🙁 e le condense interstiziali 😐

Nel caso dell’isolamento interno interrotto da passaggi di impianti il rischio è proprio la condensa interstiziale in quei punti.

L’attenuazione dei ponti termici si può fare sempre eccetto che a pavimento, quindi, in tutte le altre zone, compresi i passaggi degli impianti, meglio sedersi a disegnare i dettagli critici e contenere la dispersione di calore.

come attenuare i ponti termici

Nella ristrutturazione di edifici esistenti, è obbligatorio risvoltare l’isolante sui ponti termici quindi pensiamoci fin dall’inizio:

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Per un isolamento interno a secco avrò installato una struttura metallica con pannelli di isolante interposto, quindi…

  • non riesco a risvoltare la struttura e l’isolante sul soffitto
  • e nemmeno riesco a risvoltare la struttura e l’isolante sul divisorio interno che è in contatto con la muratura fredda
  • impossibile anche risolvere il problema del contorno finestra 🙁

L’unica soluzione è ricorrere ad altri pannelli da incollare e rasare rivestendo una superficie di circa 30cm.

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I pannelli isolanti più adatti allo scopo sono

  • pannelli in calcio silicato (disponibili anche a forma di cuneo)
  • pannelli in idrati di silicato di calcio
  • pannelli in perlite

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Per l’ isolamento interno che prevede di incollare alla parete fredda il pannello isolante, e poi rasarlo, tutto è più facile:

  1. se ho scelto di isolare tutta la casa con lo spessore minimo, non farò altro che continuare ad usare lo stesso pannello sottile per rivestire le zone di ponte termico
  2. se ho scelto un isolamento interno più spesso, insieme alla fornitura dei pannelli scelti mi farò fornire una quantità utile di pannelli più sottili: solitamente 25 o 30mm di spessore

il nodo parete esterna-divisorio interno

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Se troviamo insopportabile che il divisorio interno venga ingrossato per attenuare il ponte termico e non vogliamo assolutamente usare pannelli per isolamento interno né sottili e né a cuneo,

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non ci resta che rimboccarci le maniche e demolire una striscia di intonaco interno per sostituirlo con malta termica:

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federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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13 risposte a “Isolamento interno e la 3a decisione importante, attenuare i ponti termici”

  1. @ marco

    cioè fare solo la L rovescia a rivestimento del nodo parete-soffitto?
    porta molti benefici

  2. @federico

    Concentrarsi solo sugli angoli freddi non porta benefici?

  3. @ marco

    si dà per scontato che la parete venga isolata dal pavimento al soffitto

  4. Grazie. Ho chiesto perché con la Termocamera mi sembra più grande la superficie fredda del lato angolo/parete che non angolo/soffitto. Mettendo il cuneo sul soffitto coprirei sulla parete solo con la base del cuneo e vedrei comunque sotto al pannellino dello strato freddo nella parete.

  5. @ marco

    se sono 2 pareti esterne entrambe sono isolate fino in alto e il cuneo risvolta a soffitto, quindi entrambi i risvolti saranno tagliati a 45°

  6. Angolo di due pareti disperdenti esterne. Inoltre, il pannello si mette solo lato soffitto o anche lato parete?

  7. Avatar luigi neri
    luigi neri

    si ne sono convinto che i cassonetti fanno solo danni … infatti intendo togliere le serrande ma con quale materiale devo riempire il vano, sempre se eliminare le serrande non crei un maggior esposizione al freddo, purchè abbia buone finestre termiche. Mi rimarrebbe solo il problema come isolare dalla luce le stanze ma per questo ho visto che ci sono varie soluzioni possibili

  8. @ luigi

    I CASSONETTI DELLE SERRANDE… se li conosci, li eviti

  9. Avatar LUIGI NERI
    LUIGI NERI

    E PER I CASSONETTI DELLE SERRANDE CHE SONO IL PONTE TERMICO PIU’ GRANDE IN ASSOLUTO ???

  10. @ marco

    dipende se l’angolo è di 2 pareti disperdenti o l’angolo tra parete disperdente e divisorio

  11. Salve, usando i pannelli a forma di cuneo come ci si comporta quando si arriva negli angoli? Bisogna pareggiare nella rasatura?

  12. @ andrea

    in casi eccezionali di umidità ambiente esagerata ho visto piastrelle bagnate. ma così non si può condurre una casa…
    il risvolto dell’isolante sulla tramezza è importante, demolendo l’intonaco per una 30ina di cm si può lavorare con termointonaco

  13. Se il ponte termico a pavimento non si può risolvere (a meno di non disfare tutto..) ci possono essere conseguenze come muffe dietro al battiscopa?
    Invece per quanto riguarda il nodo-tramezza, sul manuale di posa di un pannello in silicato di calcio avevo letto che suggeriscono di “penetrare” qualche centimetro all’interno della tramezza rompendola di fatto. Che ne pensa? Meglio così o meglio i cunei? (che però esteticamente penso lascino a desiderare)