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isolamento sottotetto - Isolamento sottotetto, meglio fiocchi di cellulosa o sughero in granuli? 1

Isolamento sottotetto, meglio fiocchi di cellulosa o sughero in granuli?

31 risposte

L’isolamento del solaio del sottotetto non abitabile è un intervento

  • molto intelligente
  • poco costoso
  • veramente facile

eppure sono pochi i proprietari di casa a decidersi. E’ accidia oppure indecisione?

Il solaio del sottotetto non isolato disperde l’energia dell’ambiente riscaldato per tutto l’inverno e durante l’estate si surriscalda velocemente rendendo necessario climatizzare gli ambienti sottostanti.

indeciso tra 2 materiali da insufflare

Vuoi guardare l’articolo? vai al VIDEO

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Un lettore mi ha ripetuto la domanda “sono indeciso tra 2 materiali da insufflare:

Secondo voi quali sono i pro ed i contro di ciascuna soluzione? ve n’è una sicuramente migliore dell’altra!”

cellulosa:

isolamento sottotetto - Isolamento sottotetto, meglio fiocchi di cellulosa o sughero in granuli? 2

sughero:

isolamento sottotetto - Isolamento sottotetto, meglio fiocchi di cellulosa o sughero in granuli? 3

Sicuramente c’è! Andiamo a scoprirlo insieme.

a cosa serve il Calcolo delle proprietà termiche

Vorrei convincere tutti a non fare interventi a casaccio senza fare prima il Calcolo delle proprietà termiche.

Che rottura di scatole! Non si potrebbe fare con il buon senso?

Certo che si potrebbe! a patto di esagerare con gli spessori!

Altrimenti sempre meglio fare un calcolo per scoprire

  • non tanto la trasmittanza termica U (si sa che isolando le dispersioni scendono, non c’è dubbio)
  • lo sfasamento estivo: è un dato che si esprime in ore! e calcolando gli strati a partire dall’intonaco interno del solaio che ci divide dal sottotetto fino allo strato di isolante sfuso che andiamo a posare si potrà capire bene se il materiale aggiunto è sufficiente oppure scarso (se è scarso è un bel guaio perchè il solaio si surriscalderà ancora troppo in fretta e poi non cederà più il calore al sottotetto appena c’è un calo termico)

Ma non perdiamoci in tecnicismi e in filosofie climatiche, il lettore vuole sapere:

  • sono meglio i fiocchi di cellulosa climacell
  • oppure sono meglio i grani di sughero subergan

le schede tecniche e le prestazioni della cellulosa e del sughero

Si potrebbe dare una risposta leggendo le schede tecniche di questi 2 materiali?

Le prestazioni dei materiali dipendono fondamentalmente da 3 aspetti

  1. la Conducibilità termica (la cellulosa vince con 0,038 W/(mK) contro i 0.042 W/mK del sughero)
  2. la Capacità termica specifica (la cellulosa stravince con 2544 J/(kgK) (solitamente i fiocchi di celluolsa stanno sui 2100 J/(kgK)) contro i circa 1600 J/(kgK)
  3. il Peso specifico, cioè la Densità apparente (il sughero stravince con 100-105 kg al m3 mentre la cellulosa si ferma a 35-45 kg/mc)

Quindi?

isolamento sottotetto - Isolamento sottotetto, meglio fiocchi di cellulosa o sughero in granuli? 4

meglio isolare il sottotetto con fiocchi di cellulosa oppure con grani di sughero?

Vedi che è utile fare prima il Calcolo delle proprietà termiche 🙂 🙂 🙂

La densità del materiale è assai diversa! e anche la capacità termica specifica mostra una grande differenza!

Riuscirà la enorme Densità apparente del sughero a vincere sulla ottima conducibilità termica dei fiocchi di cellulosa che hanno anche una calore specifico elevatissimo?

Naturalmente se l’edificio si trova in zona climatica fredda la partita termina guardando il valore della Conducibilità termica perchè la cosa più importante è contenere le dispersioni termiche in periodo di riscaldamento!

isolamento sottotetto - Isolamento sottotetto, meglio fiocchi di cellulosa o sughero in granuli? 5

Per tutte le altre zone climatiche d’Italia, il sottotetto è sempre a rischio surriscaldamento quindi

  • o mettiamo tanto isolante e lo scegliamo a casaccio
  • o facciamo il Calcolo delle proprietà termiche del solaio del sottotetto.

Per fare il calcolo si deve inserire anche lo strato di intonaco (quello del soffitto) e il tipo di solaio che divide l’ambiente riscaldato dal sottotetto: solo in questo modo si ottengono dei valori reali e confrontabili, specialmente per quel che riguarda la prestazione estiva:

  • la prestazione estiva dello strato isolante è mooooooolto influenzata dallo strato del solaio
  • invece la prestazione invernale è minimamente influenzata dallo strato del solaio (infatti il solaio non isola un ca###o!)

Visto che il dilemma riguarda la cellulosa contro il sughero facciamo un confronto tra le prestazioni di questi 2 soli strati isolanti (quindi senza conteggiare il solaio):

isolamento sottotetto - Isolamento sottotetto, meglio fiocchi di cellulosa o sughero in granuli? 6

come si vede dal grafico che ho preparato, l’isolamento di 20cm di spessore sul solaio del sottotetto mostra immediatamente che i fiocchi di cellulosa contengono meglio le dispersioni invernali ma lo sfasamento estivo è migliore se scegliamo il sughero in grani.


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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31 risposte a “Isolamento sottotetto, meglio fiocchi di cellulosa o sughero in granuli?”

  1. @ Luca

    ogni materiale sfuso va calcolato tenendo conto dello spessore del solaio sottotetto.
    prenderei in considerazione solo fiocchi di cellulosa o sughero granulare per avere protezione estiva senza esagerare con lo spessore

  2. Egr. dott. Sampaoli, abitazione unifamiliare di nuova costruzione in Arezzo, z.c. E. Abbiampo optato per tetto e solai in laterocemento, in modo da avere molta massa. I sottotetti non sono abitabili. Lo studio ha proposto di costruire il tetto col classico sistema a muretti. Il primo corso dei muretti, per il taglio termico verticale, sarà fatto con laterizio coi fori riempiti di materiale isolante sfuso (perlite o altro), oppure con blocchi di vetro cellulare. Mentre per isolare il sottotetto orizzontalmente, il progettista tt ha proposto di versare nel sottotetto materiale isolante sfuso, vista la presenza dei muretti, anzichè posare dei pannelli ed evitare tagli e sfridi. Inoltre ha anche proposto, per il caldo estivo, l’eventuale istallazione, sempre nel sottotetto, di un estrattore che si attivi al raggiungimento di una soglia di temperatura. Orbene, ho da rivolgere due domande: lei che ne pensa di queste soluzioni? Che materiale si sente di consigliarmi in relazione al rapporto prezzo/prestazioni, considerando che non ho limiti di spessore? (potrei in teoria arrivare a saturare completamente il sottotetto volendo…) Grazie anticipatamente, la seguo sempre assiduamente

  3. @ sergio

    per contenere le dispersioni si può scegliere fibra di legno flessibile e non alta densità

    sostieni questo canale di informazione libero & imparziale: https://espertocasaclima.com/#support

  4. Avatar SERGIO ANTONIO SIGNORINI
    SERGIO ANTONIO SIGNORINI

    Zona climatica Brianza/COMO
    Il mio obbiettivo primario è contenere il calore nell’involucro d’inverno
    la soluzione ideale di base contenendo i costi sarebbe?
    Grazie per il riscontro

  5. @ sergio

    non conosco la sua zona climatica, ma se dobbiamo anche proteggerci dal veloce surriscaldamento devo salire con la densità da 110kg/mc in su 😉
    in 2 strati NON è intelligente ordinare 2 spessori diversi e 2 densità diverse perchè gli sfridi e la complicazione aumentano e lo sconto sull’acquisto piccolo diminuisce 😉
    la fibra di legno è più economica

  6. Avatar SERGIO ANTONIO SIGNORINI
    SERGIO ANTONIO SIGNORINI

    Buonasera
    Seguo da tempo i suoi viedo e ora anche il blog, molto interessante e finalmente
    Vorrei isolare il sottotetto (calpestabile ma non abitabile) della mia abitazione singola, utilizzando Pannelli isolanti termici e acustici ecosostenibili in canapa e Kenaf della EUCHORA Isolkenaf disponibile in pannelli a densità di
    40kg/mc e 80 Kg/m3 ed in vari spessori.
    Mi viene proposto di eseguire 2 strati uno con densità 40 e l’altro 80
    La soluzione proposta è corretta secondo lei?

    Grazie

  7. @ simone

    non so in che zona siamo… ma per la massima protezione estiva bisogna puntare non solo a materiale con elevato calore specifico (quel 1300 mi sembra un dato sbagliato, è troppo basso) ma anche alta densità.
    per non isolare con spessori a casaccio l’unico modo è fare il calcolo termico della stratigrafia a partire dall’intonaco interno del soffitto

  8. Avatar Simone

    Buongiorno, noi stavamo valutando la fibra di canapa in blocchi da 60×120 ma date le caratteristiche specifiche del materiale (conducibilità termica 0.034 W/m°K e calore specifico 1300 J/kg °C) non riusciamo a capire che spessore mettere. Forse, dato il prezzo finale conviene comunque l’insufflaggio abbondando in cm (30/40cm medi da come ci è stato detto).

  9. @ enrico

    intendevo dire che se teme di muovere i pannelli “passerella calpestatile” può ordinare il pannelli in sughero battentato che resta più stabile.
    io punterei alle 20 ore di sfasamento e ai 0,10 0,15 di trasmittanza per non dovermi dire poi, avrei dovuto fare di più

  10. Avatar Enrico Mariani
    Enrico Mariani

    Ha ragione l’espressione “realizzare un massetto” è fuorviante, intendevo svuotare insacchi direttamente sulla soletta e stendere il sughero manualmente. L’idea di posare direttamente i pannelli è validissima, non avevo considerato l’effetto barriera dei collanti del legno.
    Mentre non mi è chiaro cosa intenda per sughero “battentato” e quale valore di trasmittanza minimo dovrei raggiungere.
    Per il calcolo termico della stratigrafia esistono applicazioni dedicate ?

    Grazie
    Enrico Mariani

  11. @ enrico

    grazie.
    se per “realizzare un massetto isolante con sughero in granuli” intende fare un impasto alleggerito sul solaio attuale mi sembra un lavoraccio inutile.

    visto che ci sono i muretti ad interrompere continuamente la superficie della soletta da 37cm io progetterei di
    – isolare con pannelli in sughero tostato tutte le zone di camminamento e tutte le porzioni dove ci sta un pannello intero evitando lavoro di taglio, polvere e fatica inutile
    – tutte le zone restanti con granuli da sversare dal sacco.

    per definire peso aggiunto e spessore meglio fare il calcolo termico della stratigrafia: visto il forte spessore del solaio immagino che tante ore di sfasamento si raggiungano con meno isolante del solito, quindi meglio tenere d’occhio il valore di trasmittanza prima di decidere l’acquisto del materiale.

    nelle zone calpestabili (ca. 50% della superficie complessiva) meglio camminare sul sughero (magari battentato 😉 che acquistare tavole (oggi diventate costose) di legno o OBS3 che è pieno di collante e si comporta come un freno al vapore 😉

  12. Avatar Enrico Mariani
    Enrico Mariani

    Buongiorno,
    innanzitutto complimento per i suoi video sempre molto istruttivi e chiari, aiutano a diffondere concetti e conoscenze su un tema importante. La seguo volentieri e con interesse.
    Vorrei isolare un sottotetto (ca 50mq), praticabile ma non abitabile, realizzato in tavelloni sostenuti da muretti che poggano su soletta nuda in c.a. di 37 cm, compreso intonaco inferiore. Penserei di realizzare un massetto isolante con sughero in granuli, per praticità di manipolazione/movimentazione e perché non soffre eventuali infiltrazioni di acqua dalla copertura. L’intenzione è quella di realizzare un isolamento efficace sia per il periodo invernale che estivo (zona Brianza, ca 200m s.l.m.).
    Immagino che uno strato di sughero di ca 15-20 cm possa essere adeguato, ma vorrei definirlo con esattezza per ottimizzare l’acquisto del materiale. Potrebbe darmi qualche indicazione in proposito ?
    Preciso anche che nelle zone calpestabili (ca. 50% della superficie complessiva) lo rivestirei con tavole di legno (OBS3 o equivalente).
    Potrebbe darmi qualche indicazione in proposito ?
    La ringrazio molto per l’attenzione e ancora complimenti.
    Cordiali saluti
    Enrico Mariani

  13. @ davide

    anche per l’isolante sfuso è facile capire il peso aggiunto una volta deciso lo spessore.
    consiglio di decidere lo spessore in base allo sfasamento che si ottiene e non in base alla trasmittanza! le dispersioni invernali è ovvio che caleranno 😉

  14. Grazie per la risposta.
    Proco a spiegarmi meglio, la casa è una unifamiliare primi anni 90, la zona notte è rialzata rispetto alla zona giorno di circa 80 cm, di conseguenza anche le due falde del tetto presentano questo sfasamento.
    Esattamente al centro del tetto è presente questo “terrazzino” che permette l’accesso alle due falde, da una parte con una porta vera e propria nella parte più alta e dall’altra con una porticina che conduce nel sottotetto inferiore.
    Per il passaggio dei pannelli per la porta non ci sono problemi, per la porticina vanno prese le misure.
    Sto valutando anche il sughero in granuli grazie al suo articolo, che probabilmente è di più facile applicazione.
    Vorrei fare il lavoro in autonomia, solo non riesco a capire se gli eventuali pesi in gioco sono importanti o se sia solo una mia preoccupazione.

  15. @ aurelio

    chi sa cosa avremmo fatto insieme! per calpestare il sottotetto può anche utilizzare eps grigio se vuole risparmiare.
    se vuole strafare, fibra di legno! nelle zone dove dovrebbe tagliare i pannelli, si limiti a versare un po di isolante sfuso tipo perlite o altro.
    invece che sostenere le spese di smaltimento della lana di vetro, la accumuli da qualche parte nel sottotetto! starà lì a “monito” NON USARE MAI LANE MINERALI, qualsiasi sia il motivo 🙂

  16. Avatar Aurelio Flumiani
    Aurelio Flumiani

    La ringrazio infinitamente per i suoi preziosissimi tutorials nei diversi contesti, dall’isolamento termico, alle proprietà dei materiali isolanti. Se avessi potuto avere queste nozioni in fatto di isolamenti una decina di anni fa, quando mi sono apprestato alla costruzione di casa nuova ed in cui ora abito, avrei sicuramente fatto tesoro dei suoi insegnamenti. Da noi in Friuli (area ad Alta sismicità 2) (fascia climatica E), in fatto di nuove costruzioni, al primo posto si privilegia la struttura antisismica,”bunkers in cemento armato” poi si parla di isolamento termico. Ho privilegiato la massa volumetrica in latterizio portante da 25cm. all’interno area abitativa, con intonaco in sabbia e calce viva, isolamento con sistema cappotto certificato da 10cm. all’esterno. Avevo già coinbentato il sottotetto “area sacrificale” con soletta in laterocemto calpestabile, con uno strato di lana di vetro ed un pavimento in OSB, ma grazie anche ai suoi insegnamenti, mi sono reso conto della insufficenza dell’isolamento termico. Ora sto provvedendo con l’inserimento di pannelli in XPS da 10cm. al di sotto del pavimento in OSB. Rimarrà un sottotetto calpestabile ed accessibile. Mio obbiettivo contenere la dispersione termica invernale, il surriscaldamento estivo non appare un problema, anche perchè il vano sottotetto è arieggiato sui 4 lati con delle finestre, e con una notevole presa d’aria dedicata a mò di camino verticale, il tutto apribile nel periodo estivo. Purtroppo la struttura antisismica, con i setti verticali in cemento armato, ed il tetto pure con piastre PREDALES in cemento armato, creano diversi ponti termici, ma l’antismico prima di tutto…!! Non voglio tediarla con la mie narrazioni, le parlo così perchè ho seguito l’iter costruttivo in prima persona, conosco i dettagli della mia struttura, ma non avevo le sue nozioni di isolamento in tasca..!!, (avrei investito maggiormente negli isolamenti)
    La ringrazio nuovamente x i suoi validissimi consigli e lezioni, per contenere i costi di riscaldamento ed il raffrescamento estivo. Le auguro di poter continuare a divulgare il suo sapere con concetti semplici e comprensibili, e di farlo no limits… Grazie per la attenzione e buona serata.

  17. @ francesco

    è ottimamente naturale, questo sì, la conducibilità termica è 0,051 W/mK consente alla lolla di riso di essere classificata come materiale termoisolante.
    Non ha un calore specifico elevato come la cellulosa o la fibra di legno o la canapa ma comunque offre 1480 (J/KgK), ma una elevata densità: ben 125kg/mc.
    mi sembra che la lolla di riso costi 100€/mc…
    non ho ben capito come sia lo stato di fatto del solaio del suo sottotetto e come sia fatto e che dimensioni abbia la botola di accesso, ma portare un big-bag all’ultimo piano e poi lavorare nel sottotetto non è cosa facile

  18. Avatar Francesco
    Francesco

    Buongiorno,
    ho sentito parlare della Lolla di riso come ottimo materiale isolante
    Io infatti pensavo di usare questo materiale da insufflare tra le travi di 20 cm. del mio sottotetto previa installazione di barriera al freno vapore (lato interno casa) e di perline per contenere il peso di 130 kg/mq.
    Abito in provincia di Venezia e a spanne la lolla di riso potrebbe darmi uno sfasamento maggiore
    Non ho trovato articoli e commenti nel sito, considerando l’ economicita (non vorrei sbagliare ma mi sembra veramente molto economica) e la facile reperibilità in italia del prodotto volevo chiederle se lei ritiene un prodotto affidabile, visto che è gia disponibile in commercio.
    Grazie

  19. @ francesco

    ance se odio la lana di roccia, è pur sempre un isolante.
    di solito mi capita di trovare un sottotetto con rotoli di lana di roccia già posati e il committente mi chiede espressamente di tenerli senza doverli smaltire quindi li inserisco tra gli strati nel calcolo.
    è materiale fibroso, quindi si comporta come la fibra di legno al passaggio del vapore.
    prima di fare il nuovo strato di isolante verifichi che non ci siano passaggi d’aria tra ambiente riscaldato sottostante e sottotetto (fori, passaggi impiantistici ecc)

    se invece devo acquistare tutto il materiale, è inutile posare materiali diversi, sia per la prestazione estiva che per gli sfridi e il costo

  20. Avatar Francesco
    Francesco

    Buongiorno,

    Avrebbe senso, per isolare il sottotetto sia contro il caldo che contro il freddo (pianura Padana, fascia climatica E), installare della lana di roccia a sormontata da strati di sughero o fibra di legno?
    Aldilà degli spessori che verranno valutati tramite appositi calcoli, accoppiare i due materiali potrebbe essere una soluzione?

  21. @ cristian regazzoni

    non serve la posa di un freno al vapore ma come già detto serve una sigillatura degli eventuali fori o fessure verso l’ambiente sottostante con schiuma ermetica.

    e anche intorno all’accesso dovrà costruire delle sponde e un coperchio a tenuta d’aria.

    per avere dei benefici nella stagione invernale qualsiasi spessore andrà bene: più sacchi svuoterà e meno energia disperderà il solaio

    per ottenere un buon sfasamento estivo invece non si può andare a casaccio: per lo spessore corretto e il calcolo dei sacchi bisognerebbe fare un calcolo della stratigrafia intera ed ottenere il più alto numero possibile di ore di sfasamento.

  22. Avatar Cristian Regazzoni
    Cristian Regazzoni

    L’idea della perlite in granuli mi piace ma vedo che in vendita propongono trattamenti con polimeri per ridurre l’assorbimento dell’acqua (?).
    Le chiedo un paio di chiarimenti tecnici. Serve freno a vapore ? Se lascio un minimo corridoio di passaggio rischio condense ? Quale è lo spessore minimo per avere dei benefici ? Giusto per capire quanti sacchi mi servono considerando una superfice di 80 mq ca… Grazie

  23. @ Cristian Regazzoni

    se i fiocchi di cellulosa sarebbero la soluzione perfetta, specialmente per il caldo del sottotetto, il materiale non va messo rischio di infiltrazioni dal tetto.
    vista la disomogeneità del piano io utilizzerei perlite in granuli dopo aver sigillato eventuali fori o fessure verso l’ambiente sottostante con schiuma ermetica.
    anche intorno all’accesso dovrà costruire delle sponde e un coperchio a tenuta d’aria.
    per lo spessore bisognerebbe fare un calcolo della stratigrafia intera ed ottenere il più alto numero possibile di ore di sfasamento.
    svuotare un sacco di perlite è un lavoro fai da te con mascherina antipolvere. ormai ci siamo abituati 😉

  24. Avatar Cristian Regazzoni
    Cristian Regazzoni

    Ovviamente i rivenditori devono vendere..
    Tornando al mio problema. Il risultato che vorrei ottenere in primo luogo è proteggermi dal caldo estivo, vivendo in centro città l’estate può essere piuttosto pesante da sopportare, e puntavo ad una soluzione fai da te per ovvie ragioni economiche.
    L’accesso al sottotetto è diretto dalla mia cucina tramite botola, circa 1 mt di altezza per 70 cm abbastanza agevole, situata al di sotto del lucernaio.
    Il sottotetto non è perfettamente liscio ed è presente qualche cavo elettrico che potrei eventualmente fissare ai muricci.
    Peraltro il tetto è piuttosto vecchiotto per cui il rischio di infiltrazioni non lo escluderei.
    Spero di essere spiegato in modo adeguato.. Dimenticavo… zona climatica E!
    Grazie mille per la pronta risposta!

  25. @ Cristian Regazzoni

    sì è divertente ascoltare le spiegazioni tecniche di molti rivenditori.
    però è anche ovvio che se lei entra in pizzeria e dice che ha una gran fame, le infornano una pizza. forse un nutrizionista non le prescriverebbe una pizza.

    ho sempre evitato di progettare con Isolanti Termoacustici multistrato riflettenti, sarò all’antica, e non mi metto a scrivere tutto quello che penso.
    certo che srotolare un impermeabile argentato nel sottotetto e andarsene penso che invogli più di qualcuno a provarci.
    si tratta comunque di un materiale non traspirante e quindi di una barriera al vapore, ho trovato questa scheda tecnica dove è raccomandato per le “famose” pareti orizzontali 😉

    tornando al suo sottotetto, io progetterei un isolamento per soddisfare tutte le sue aspettative che ancora non conosco:
    cosa vuole ottenere?
    vuole appaltare il fai da te?
    quanto è grande l’accesso al sottotetto?
    l’accesso comunica con l’ambiente riscaldato?
    c’è rischio di infiltrazioni?
    il pavimento sottotetto è perfettamente liscio e sgombero da impianti?

    è giusto conoscere in che zona climatica ci troviamo

  26. Avatar Regazzoni Cristian
    Regazzoni Cristian

    Buongiorno,
    devo isolare il mio sottotetto, non abitabile ma praticabile, fatto in tavelloni con muricci a nido d’ape. La soletta è in cemento armato.
    Chiedendo ai rivenditori della zona (abito in Bergamo città) mi hanno fatto diverse proposte : polietirene con grafite, poliuretano, pannelli isolanti termoriflettenti Thermax dallo spessore di 2 cm, doppio strato di rotolo in lana di vetro (8 cm + 8)..
    La cosa divertente è che parlando con 2 tecnici diversi in servizio presso lo stesso rivenditore i pareri erano completamente diversi. Per uno i termoriflettenti erano il massimo per l’altro una boiata.
    Insomma poco ho capito… Potete darmi qualche indicazione utile ? Grazie!

  27. @ Andrea

    confrontare vari isolanti all’estradosso del solaio del sottotetto è sempre interessante.
    purtroppo solo i valori di conduttività termica, di calore specifico e di densità sono numeri certi mentre il prezzo della fornitura e posa sono variabili.
    la lana di roccia è ottimo materiale isolante con il suo valore di conduttività termica pari a 0,035 W/mK ma è scarso come calore specifico, infatti presenta un modesto 1030 J/kgK.

    quindi se mettiamo a confronto questi 3 materiali (fiocchi di cellulosa, granuli di sughero e lana di roccia, questa con densità di 60kg/mc) scopriremo che pur avendo posato 40cm di spessore lo sfasamento estivo offerto dalla lana di roccia supera appena le 9 ore, mentre stravince il sughero con quasi 16 ore.

  28. Non si parla mai di costo. Non è che 40cm di materasso in lana di roccia imbustata hanno prestazione simile ma costo inferiore?

  29. Avatar Flavio Lucchini
    Flavio Lucchini

    mi confermi una cosa che temevo….ecco perchè stavo valutando anche il sughero in quanto idrorepellente (o idrofobo?) e quindi con minoro rischi da quel punto di vista.

    Però la proposta del sughero è molto più costosa (mi dicono che purtroppo come materiale subisce molto l’andamento del mercato del legno) ed inoltre soli 20cm di sughero mi sembrano pochi, ma io non sono in grado di fare bene i calcoli come voi professionisti….

    cellulosa – 40 cm € 2.600 + IVA 10%
    grani sughero 20 cm € 5.400 + IVA 10%

  30. fiocchi di cellulosa e acqua per incidentali infiltrazioni non vanno proprio d’accordo!

  31. Avatar Flavio Lucchini
    Flavio Lucchini

    Grazie mille per la dettagliata risposta!
    La mia abitazione si trova al centro della pianura padana per cui direi zona fredda comunque…a questo punto privilegerei il maggior comfort invernale a scapito di quello estivo “buttandomi” su un bello strato di fiocchi di cellulosa…la proposta che mi hanno fatto riguarda uno strato di 25 cm, guardando il tuo grafico mi pare di capire che dovrebbe comunque garantire un minimo di isolamento anche contro il caldo estivo….mi accontenterei anche solo di 1° o 2°….o sbaglio?
    Inoltre, in caso di infiltrazioni d’acqua dal tetto (quando piove molto forte) i fiocchi rischiano di rovinarsi di più ripetto al sughero? avete già avuto delle esperienze positive o negative al riguardo?