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In che mese fare l’isolamento interno o le nuove pitture murali

10 risposte

Fare un isolamento interno, o decidersi per le nuove pitture, in un periodo dell’anno sbagliato porta con sé alcuni problemi, meglio fare questi lavori in casa prima dell’estate 🙂

E adesso andiamo a scoprire perchè l’isolamento interno andrebbe programmato nel calendario:

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la posa dell’isolante interno ad umido

Posare dei pannelli isolanti igroscopici con il collante steso su tutta la superficie con spatola dentata,

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richiede un discreto uso di acqua per preparare la miscela del collante:

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inoltre il pannello stesso va inumidito per evitare che la sua capacità di assorbire velocemente l’umidità “rubi” l’acqua all’impasto.

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Quando lo avrete in casa, fate la prova voi stessi! versando un bicchiere d’acqua sul pannello noterete che nemmeno una goccia arriverà a terra: il pannello si beve tutta l’acqua all’istante:

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la scelta del materiale isolante

Ricordate sempre di scegliere con attenzione il tipo di isolamento interno e preferire sempre un materiale isolante igroscopico che è capace di assorbire e rilasciare umidità a seconda del clima interno senza perdere la sua capacità isolante e senza rovinarsi soprattutto.

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la rasatura e finitura del pannello isolante interno

Dopo la posa, un ulteriore apporto di acqua serve a preparare il rasante specifico, quello dove si annegherà la rete di armatura:

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Potete immaginare che se utilizzo un sacco di collante e rasante da 25kg dovrò aggiungere quasi 9 litri di acqua per preparare l’impasto.
Se ho previsto 5mm di spessore per il collante consumerò circa 7-8kg/mq di materiale a cui avrò aggiunto anche quasi 3 litri di acqua.

E’ tutto normale, ma il problema è che stiamo intervenendo in una casa o un appartamento esistente, non siamo in un cantiere senza finestre. L’ambiente, o la stanza dove facciamo il lavoro ha certamente finestre installate e quasi certamente non possiamo lasciarle spalancate e magari incustodite.

questa quantità d’acqua deve uscire

Ma una cosa è certa: abbiamo lavorato ad umido e tutta questa quantità d’acqua deve uscire dall’ambiente sotto forma di vapore prima che diventi estate.

la migrazione del vapore nelle stagioni

L’ aspetto da considerare è la migrazione del vapore nelle stagioni:

per farla breve, vi ricordo che

  • il vapore interno spinge per uscire all’esterno in tutto il periodo di riscaldamento dove esiste una vera e propria pressione di vapore verso fuori isolamento interno - In che mese fare l'isolamento interno o le nuove pitture murali 10
  • tutto si inverte quando fuori le temperature salgono: in estate il vapore contenuto in una parete inverte il suo flusso e si dirige verso l’interno asciugando la muratura o l’isolante interno sfogando nell’ambiente indoor isolamento interno - In che mese fare l'isolamento interno o le nuove pitture murali 11

Nel 1° schema abbiamo un ambiente riscaldato a 21°C con soli 50% di Umidità Relativa e il vapore contenuto in casa spinge per passare all’esterno attraverso un freno al vapore.

Nel 2° schema abbiamo un ambiente in periodo estivo con 26°C con 70% di Umidità Relativa e il vapore contenuto nell’isolante spinge per passare all’interno attraverso il freno al vapore. Quindi in senso opposto se confrontato con la stagione del riscaldamento 😉

la primavera

Va da sé che la primavera con le temperature esterne più miti, e le case con il riscaldamento appena spento, e con il flusso di vapore che inizia ad andare dall’esterno verso l’interno è il momento migliore per lavorare sull’isolamento interno e con le pitture da rinnovare.

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ventilazione manuale

Facendo non troppa e non troppo poca ventilazione manuale, e in questo caso suggerisco una costante corrente d’aria con finestre ad anta ribalta (sempre da evitare in inverno per arieggiare!).

Dobbiamo permettere all’isolamento interno di asciugare completamente prima del gran caldo perchè poi si tenderà nuovamente a chiudere le finestre e l’ambiente interno non deve essere carico di umidità. Non dobbiamo intrappolare l’umidità in casa.

Già in questa fase noterete che il pannello isolante igroscopico contribuisce molto e aiuta l’asciugatura grazie alla sua propria caratteristica.

la fine di agosto e il mese di settembre

In extremis, anche la fine di agosto e il mese di settembre possono essere momenti buoni per lavorare sull’isolamento interno, l’importante è non finire nel periodo della accensione degli impianti di riscaldamento contando, ma sbagliando, che i termosifoni si occupino di asciugare il lavoro fatto. Questo sarebbe un grave errore: non dobbiamo asciugare, ma dobbiamo far uscire 😉

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come realizzare l’isolamento interno in qualsiasi stagione dell’anno

Per realizzare l’isolamento interno in qualsiasi stagione dell’anno dobbiamo cambiare strategia: possiamo lavorare a secco!

Lavorare a secco significa che l’isolante interno sarà inserito in un telaio in legno o in montanti e guide metalliche. In questo caso, la sola lavorazione ad umido sarà la stuccatura dei pannelli in cartongesso o meglio ancora in fibrogesso e la pittura finale.

La finitura può certamente essere programmata guardando il meteo senza scegliere una settimana piovosa 😉

Ne parleremo in un prossimo articolo 🙂 promesso


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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10 risposte a “In che mese fare l’isolamento interno o le nuove pitture murali”

  1. @ vincenzo

    ormai il clima ci regala tante sorprese, quindi non saprei cosa ci aspetta in ottobre e novembre.
    mal che vada, dovrà pazientare per arredare e vivere la taverna, e fare molta attenzione con la ventilazione manuale seguendo le indicazioni di un termoigrometro con punto di rugiada, anzi meglio 2 (uno sul davanzale esterno e uno in casa): https://amzn.to/44Po7XP oppure https://amzn.to/42OIlir (costa ma è utile)

  2. Avatar Vincenzo
    Vincenzo

    Buongiorno Dottor Sampaoli,
    grazie per tutti i consigli precedenti, l’isolamento interno della mia taverna interrata con pannelli igroscopici sta prendendo forma almeno a livello progettuale. Senza di lei sarei rimasto al sughero.
    Vorrei chiedere se nei mesi di Ottobre o Novembre si possano fare questi lavori oppure a questo punto mi tocca programmare tutto per la primavera prossima. Mi trovo a Lucca.
    Grazie come sempre.

  3. @ massimiliano

    sì sì corretto, ma se usiamo lana di roccia o lana di vetro indossiamo sempre:

    maniche lunghe, pantaloni lunghi e collo alto
    guanti robusti antitaglio livello 3 o di pelle
    per lavori sopra la testa una tuta di protezione antipolvere usa e getta (EN ISO 13982-1, tipo 5)
    occhiali di protezione chiusi e una maschera antipolvere (filtro FFP2)
    dopo il lavoro fare una doccia con acqua fredda che ostacola la penetrazione delle fibre nella pelle
    applicare una crema per la cura della pelle o una lozione.
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  4. Avatar Massimiliano zaganelli
    Massimiliano zaganelli

    Buongiorno e come sempre grazie per il riscontro ed il suggerimento.

    La mia idea era quella di isolare le pareti del mio vano scale che confinano con il mio appartamento e pensavo ad un isolamento a secco per abbreviare i tempi.
    Pensavo di far fare un telaio metallico con all’interno fibra di vetro o lana di roccia morbide e chiuse con cartongesso.
    Non amo questi materiali ma per il tipo di struttura e non essendo in casa la vedevo una soluzione molto pratica.
    Cosa ne pensa ? Ha qualche suggerimento per migliorare la mia idea ?

    La ringrazio per il riscontro.
    Massimiliano

  5. @ massimiliano

    per un isolamento interno a secco preferisco montanti in abete perché confido nell’isolamento termico del legno, ma spesso i cartongessisti amano la struttura metallica e la preferiscono.
    in questo caso ci sono dei nastri da 3-5mm di spessore per distanziare parete fredda dal montante che di solito si usano come taglio acustico 😉

  6. Avatar Massimiliano Zaganelli
    Massimiliano Zaganelli

    Buongiorno Dott. Sampaoli,
    nell’articolo, spiega che possiamo fare un isolamento dall’interno senza avere il problema dell’asciugatura, cambiando strategia con un sistema a secco.

    Quello che le chiedo è se il telaio in legno o i montanti metallici diventano un ponte termico e come si risolve.

    Grazie Mille

  7. @ caterina

    generalmente procedo così, dopo aver deciso spessore (calcolo termico) e materiale da impiegare per l’isolamento interno progetto come attenuare i ponti termici o il nodo isolamento interno – foro finestra, specialmente se i serramenti verranno sostituiti.
    fatto questo, se il committente non sa a chi affidare il lavoro, cerco io, attraverso il servizio tecnico di zona del produttore del materiale una squadra di applicatori referenziata.
    questi sistemi isolanti per interni sono comunque molto semplici da posare, facendo alcune precise attenzioni naturalmente.

  8. Avatar Caterina Vitali
    Caterina Vitali

    Le informazioni sono davvero molto utili e chiarissime. Chiedo un riferimento x contattare personale qualificato ad eseguire questo tipo di intervento. Grazie

  9. @ davide

    immagino.
    il fatto è che chi è incaricato di fare il lavoro non alzerà mai le mani dicendo “adesso meglio non fare il lavoro”.
    anche temendo di perderlo 😐

  10. Avatar davide

    Mi hai fatto ricordare quando gettarono il massetto in cantiere…cerano gia i balconi!
    Rimasti chiusi, dopo alcuni giorni stavano per scoppiare da quanta umidita’ avevano assorbito.