Fare un isolamento interno, o decidersi per le nuove pitture, in un periodo dell’anno sbagliato porta con sé alcuni problemi, meglio fare questi lavori in casa prima dell’estate 🙂
E adesso andiamo a scoprire perchè l’isolamento interno andrebbe programmato nel calendario:
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la posa dell’isolante interno ad umido
Posare dei pannelli isolanti igroscopici con il collante steso su tutta la superficie con spatola dentata,
richiede un discreto uso di acqua per preparare la miscela del collante:
inoltre il pannello stesso va inumidito per evitare che la sua capacità di assorbire velocemente l’umidità “rubi” l’acqua all’impasto.
Quando lo avrete in casa, fate la prova voi stessi! versando un bicchiere d’acqua sul pannello noterete che nemmeno una goccia arriverà a terra: il pannello si beve tutta l’acqua all’istante:
la scelta del materiale isolante
Ricordate sempre di scegliere con attenzione il tipo di isolamento interno e preferire sempre un materiale isolante igroscopico che è capace di assorbire e rilasciare umidità a seconda del clima interno senza perdere la sua capacità isolante e senza rovinarsi soprattutto.
la rasatura e finitura del pannello isolante interno
Dopo la posa, un ulteriore apporto di acqua serve a preparare il rasante specifico, quello dove si annegherà la rete di armatura:
Potete immaginare che se utilizzo un sacco di collante e rasante da 25kg dovrò aggiungere quasi 9 litri di acqua per preparare l’impasto.
Se ho previsto 5mm di spessore per il collante consumerò circa 7-8kg/mq di materiale a cui avrò aggiunto anche quasi 3 litri di acqua.
E’ tutto normale, ma il problema è che stiamo intervenendo in una casa o un appartamento esistente, non siamo in un cantiere senza finestre. L’ambiente, o la stanza dove facciamo il lavoro ha certamente finestre installate e quasi certamente non possiamo lasciarle spalancate e magari incustodite.
questa quantità d’acqua deve uscire
Ma una cosa è certa: abbiamo lavorato ad umido e tutta questa quantità d’acqua deve uscire dall’ambiente sotto forma di vapore prima che diventi estate.
la migrazione del vapore nelle stagioni
L’ aspetto da considerare è la migrazione del vapore nelle stagioni:
per farla breve, vi ricordo che
- il vapore interno spinge per uscire all’esterno in tutto il periodo di riscaldamento dove esiste una vera e propria pressione di vapore verso fuori
- tutto si inverte quando fuori le temperature salgono: in estate il vapore contenuto in una parete inverte il suo flusso e si dirige verso l’interno asciugando la muratura o l’isolante interno sfogando nell’ambiente indoor
Nel 1° schema abbiamo un ambiente riscaldato a 21°C con soli 50% di Umidità Relativa e il vapore contenuto in casa spinge per passare all’esterno attraverso un freno al vapore.
Nel 2° schema abbiamo un ambiente in periodo estivo con 26°C con 70% di Umidità Relativa e il vapore contenuto nell’isolante spinge per passare all’interno attraverso il freno al vapore. Quindi in senso opposto se confrontato con la stagione del riscaldamento 😉
la primavera
Va da sé che la primavera con le temperature esterne più miti, e le case con il riscaldamento appena spento, e con il flusso di vapore che inizia ad andare dall’esterno verso l’interno è il momento migliore per lavorare sull’isolamento interno e con le pitture da rinnovare.
ventilazione manuale
Facendo non troppa e non troppo poca ventilazione manuale, e in questo caso suggerisco una costante corrente d’aria con finestre ad anta ribalta (sempre da evitare in inverno per arieggiare!).
Dobbiamo permettere all’isolamento interno di asciugare completamente prima del gran caldo perchè poi si tenderà nuovamente a chiudere le finestre e l’ambiente interno non deve essere carico di umidità. Non dobbiamo intrappolare l’umidità in casa.
Già in questa fase noterete che il pannello isolante igroscopico contribuisce molto e aiuta l’asciugatura grazie alla sua propria caratteristica.
la fine di agosto e il mese di settembre
In extremis, anche la fine di agosto e il mese di settembre possono essere momenti buoni per lavorare sull’isolamento interno, l’importante è non finire nel periodo della accensione degli impianti di riscaldamento contando, ma sbagliando, che i termosifoni si occupino di asciugare il lavoro fatto. Questo sarebbe un grave errore: non dobbiamo asciugare, ma dobbiamo far uscire 😉
come realizzare l’isolamento interno in qualsiasi stagione dell’anno
Per realizzare l’isolamento interno in qualsiasi stagione dell’anno dobbiamo cambiare strategia: possiamo lavorare a secco!
Lavorare a secco significa che l’isolante interno sarà inserito in un telaio in legno o in montanti e guide metalliche. In questo caso, la sola lavorazione ad umido sarà la stuccatura dei pannelli in cartongesso o meglio ancora in fibrogesso e la pittura finale.
La finitura può certamente essere programmata guardando il meteo senza scegliere una settimana piovosa 😉
Ne parleremo in un prossimo articolo 🙂 promesso
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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