Diamo molta importanza all’isolamento esterno della casa mentre sottovalutiamo altri aspetti: avete mai chiesto al vostro progettista quanto disperdono i tubi del riscaldamento?
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Ipotizzando che la caldaia sia posizionata in un ambiente non riscaldato (ad es. nel piano interrato) e che le tubazioni di mandata e di ritorno percorrano 10 metri per servire la zona da riscaldare, possiamo provare a calcolare la dispersione di questi 20 metri di tubazioni diametro ¾’’ coibentate con i classici 9 mm. in questo modo:
- una tubazione in acciaio nero diam. ¾ ‘’ con spessore isolante 9 mm disperde : 0,325 W/mK
- la temperatura dell’ambiente non riscaldato poniamo sia 15°C
- la temperatura del fluido nelle tubazioni poniamo sia 30°C (impianto radiante in funzione per 4 ore al giorno per 6 mesi)
andiamo a calcolare la dispersione:
0,325 W/mK * 20m (distribuzione) * 15 °C (salto termico) = 97,5 Wh
97,5 Wh * 4 ore/giorno * 180 giorni = 70,2 kWh/anno
Progettisti e committenti investono molto tempo nella scelta della
Cosa mai potrà fare la super caldaia se da lei partono tubi di distribuzione coibentate male o posate senza un adeguato progetto?
- controlliamo se nel progetto le tubazioni sono più brevi possibile, in caso cambiamo il disegno
- controlliamo se tutte le curve sono indispensabili! ogni curva aumenta le perdite di carico.
- isoliamo le tubazioni con almeno uno spessore pari al diametro e senza alcuna interruzione.
Facciamo un confronto?
Quanto disperde la parete esterna di un bagno nel periodo di riscaldamento?
- consideriamo 5 mq di laterizio 25cm + cappotto da 10cm con trasmittanza U=0,25 [W/mq·K]
- prendiamo i Gradi Giorno di Padova = 2383 GG * 0,024 = 57,19 Kh
0,25 [W/mq·K] * 5 mq (superficie) * 57,19 Kh (cioè 2383 GradiGiorno * 0,024)
= 71,5 kWh/anno
La piccola distribuzione impiantistica (quei 20 metri lineari di cui abbiamo parlato poco sopra), mal coibentata, disperde quanto la parete esterna di un bagno che abbiamo isolato con un sistema a cappotto di 10cm di eps.
Davanti ai numeri, la prima cosa che ti viene in mente di fare é isolare ancora meglio l’involucro edilizio! Proviamoci allora!
andiamo verso standard da casa passiva: trasmittanza parete U=0,10 [W/mq·K], un isolamento dell’involucro veramente spinto:
0,10 [W/mq·K] * 5 mq (superficie) * 57,19 Kh (cioè 2383 GradiGiorno * 0,024)
= 28,6 kWh/anno
Davanti a questi numeri possiamo dire che coibentare meglio le tubazioni è più facile e forse più intelligente, ma spesso delle piccole cose ci si dimentica!
Progettare prima di costruire
autore – Marco De Pinto
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Sicuramente pochi ci pensano ma proteggere le tubazioni è fondamentale per evitare futuri danni indesiderati e moooolto costosi!! Ho approfondito la questione ed ho trovato oltre alle coperte isolanti anche dei sistemi antigelo per tubazioni con una funzione di riscaldamento che quindi anche a temperature basse possono prevenire il congelamento. Non so se possa bastare un semplice sistema isolante per una casa normale?
Buongiorno, ho un problema. Impianto radiante a pavimento su 145 mq. Una pompa di calore fondital da 7, 5 kwh e fotovoltaico da 6 kwh essendoci più freddo provo ad alzare la mandata a 37 o anche di più ma la temperatura sul display relativa alla mandata diminuisce, fa on off e cmq non raggiunge la temperatura desiderate. Premetto che no ne capisco molto ma ho cercato in ogni modo di informarmi e fare prove. Il tecnico non mi risponde.
@ Andrea
conoscendo il diametro delle tubazioni in rame e lo spessore della coibentazione il suo tecnico può calcolarle con buona approssimazione la dispersione termica dell’impianto
mi perdoni mi è stato proposto di far passare nuove tubazione rame (coibentato) dalla caldaia esterna (in alta temperatura) aggirando in modo adiacente il muro perimetrale di una singola abitazione (a circa 20cm interrato sotto cemento) per entrare in ogni singola stanza per riprendere ogni radiatore ghisa. mi rassicura su una dispersione trascurabile in termine di costi. si può avere un idea percentuale di questa dispersione? grazie e buon lavoro
Salve
In un condominio. la dispersione delle tubazioni dell’impianto di riscaldamento è considerata nel calcolo della dispersione di ogni appartamento (distanza dell’appartamento dalla caldaia? e come?) oppure di tutto l’edificio? In questo ultimo caso come viene poi ripartita?
Cordiali saluti
Sangiorgio
Ci sono diversi programmi in merito oppure leggete i libri caleffi scaricabarile dal sito stesso, e poi carta e penna + calcolatrice
Quale formula è stata utilizzata per calcolare la trasmittanza termica lineica delle tubazioni?perché ho visto nell’articolo che è stato dato il valore ma non come è stato ricavato.grazie mille
Pingback: voglio informarVi che "un tubo non vale l'altro", una tubazione in rame è in grado di offrire dei vantaggi interessanti. | esperto Casa Clima
Ricordo a tutti che indicare la zona è importante!
Non è che io poi venga a prendere l’aperitivo da voi!
Coibentare tanto, poco o nulla è tanto, poco o per nulla importante se la casa, ops, il palazzo, si trova in un clima freddo caldo o altro!
Se le linee ai corpi scaldanti tenuti spenti nelle stanze non riscaldate sono a vista in tali stanze, possono anche rimanere così.. anche per estetica immagino. Piuttosto è da intervenire sulle linee che partono e arrivano alla caldaia che, presumo, vadano da una centrale termica (riscaldata solo dalle dispersioni della macchina) fredda alla zona riscaldata!
Se gli impiantisti dicono aah ma è difficile, non sanno quanto sia difficile pagare le bollette…
Salve a tutti! Il mio grande problema è che vivo in un palazzo storico e non riscaldando tutte le stanze presumo che dovrei far coibentare quantomeno le tubature dei luoghi non riscaldati, quindi le chiedo se esistono materiali pitturabili oppure che abbiano un’estetica accettabile. Condivido pienamente l’opinione che la coibentazione delle tubature, anche quelle più prossime alla caldaia sia una questione cui nessun impiantista presti attenzione; ho posto la mia domanda ad un paio di idraulici e la loro risposta è stata: “ah ma è difficile..non so se ne valga la pena ecc ecc Sto dunque cercando di saperne un pò di più!
Vi ringrazio dell’attenzione.
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? 1 K = ? 1 °C
le differenze di temperatura nelle scale Celsius e kelvin sono numericamente uguali.
Se la memoria non mi inganna non può moltiplicare celsius con i Kelvin.
Dovrebbe prima convertire i Celsius in Kelvin:
K = °C + 273,15 => 15°C = 288.15 °K
la prova che qualcuno legge attentamente! grazie!
ma dov’è l’errore?
0,325 W/mK * 20m (distribuzione) * 15 °C (salto termico) = 97,5 Wh
Mi sbaglio o c’è un errore?