Pagare una consulenza di supporto nei progetti di ristrutturazione energetica oppure nei progetti di nuova costruzione non è certo da tutti. E’ necessaria?
Il 99% dei committenti si affida al progetto del proprio tecnico, o dell’impresa esecutrice dei lavori, ed è naturale che sia così, il padrone di casa sa di aver bisogno
- di un professionista per affrontare il lavoro
- di un’impresa per fare il lavoro.
E’ il percorso standard, bisogna fare così. Tutti i sogni e le fantasie del committente vengono ridimensionati per stare dentro a questi confini. È lo standard. E’ ‘normale.’
Senza perdere altro tempo, cominciamo dal restante 1%:
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Parlando con l’ 1% dei committenti, si scopre invece che loro non vogliono fare quello che fanno gli altri, o che loro stessi hanno già fatto in un’esperienza di lavori in casa precedente. L’1% dei committenti è estremamente sicuro di non volere risultati ‘normali.’
materiali isolanti termici ed acustici
Un intervento di efficienza energetica con risultati straordinari deve liberamente scegliere e decidere tra tantissimi materiali isolanti termici ed acustici, di origine vegetale, minerale, animale o sintetica in base all’obiettivo da raggiungere.
Ogni materiale si avvicina o si allontana dal risultato che si vuole raggiungere, sia per idoneità che per caratteristiche tecniche: come non posso isolare le fondazioni contro terra con un pannello in fibra di legno, così non posso isolare un tetto in legno con del polistirene estruso 😉
E ogni materiale isolante può garantire la sua prestazione solo con la corretta messa in opera del sistema. E per la corretta messa in opera dobbiamo scoprire le competenze che ha l’impresa esecutrice.
2 strade da prendere
Quindi ci si sono almeno 2 strade da prendere, la seconda possibilmente da scartare:
- si progetta l’isolamento per soddisfare le necessità della casa e quindi le esigenze del committente
- si progetta l’isolamento esclusivamente in base alle competenze dell’impresa esecutrice (qui i sogni e le fantasie del committente vengono ridimensionati drasticamente per stare dentro ai confini delle competenze).
Ma quello che ci interessa dovrebbe essere un risultato straordinario.
progettare per soddisfare le competenze dell’impresa
Non capita di rado che l’impresa esecutrice sia in ottimi rapporti con la committenza, per amicizia o per nota affidabilità e serietà.
Sono certamente 2 valori aggiunti da tenere in buona considerazione 🙂 Anzi, in questi casi sono io il primo ad essere ben disposto (perchè ha un senso) a progettare per soddisfare le competenze dell’impresa e a formare le persone che per la prima volta affrontano un certo tipo di esecuzione (sempre ottenendo il massimo risultato).
Qui ci sono confini ben precisi: il progetto deve stare dentro questa sorta di scatola che rappresenta i limiti delle capacità dell’impresa, però le dimensioni della scatola possono essere ampliate facendo un po’ di formazione e assistenza tecnica in più.
scappare dai progetti standard
In questo modo riesco ancora una volta a scappare dal contenitore troppo stretto dei progetti standard e offrire il meglio al committente. Nessuna innovazione, solo il metodo è innovativo 😉 L’impresa non ha mai fatto un lavoro così, ma sarà lieta di ricevere indicazioni corrette, e ci riuscirà 🙂
Non solo chi lavora in cantiere deve dimostrare di essere disposto a cambiamenti innovativi, anche noi progettisti possiamo prendere la strada più giusta per ottenere risultati straordinari.
uscire dagli schemi
Spesso fa molto bene rompere con gli schemi del proprio ambiente professionale:
- C’era un pazzo che pensava di vendere auto elettriche senza una rete di colonnine per la ricarica 😉
- Poi un altro che si era messo in testa di far montare i mobili e le cucine a chi se le comperava 🙂
- E un altro che oggi non c’è più si era messo a fare computer in garage quando nessuno pensava di averne bisogno.
per fare un lavoro straordinario
Quando mi leggo la bozza di progetto che mi gira il committente o quando rallento nelle vie per dare un’occhiata ad un cantiere in corso d’opera mi dico sempre: per fare un lavoro straordinario sarebbe sufficiente NON fare quello che fanno tutti gli altri 😉
Ci sarebbe da chiedersi perchè la maggioranza sia sempre in errore e soprattutto perchè un committente che vuole investire bene i suoi soldi riceva sempre un progetto “economico” 😐 Bè, come dico sempre, non bisogna per forza capire tutto nella vita.
Raggiungere risultati straordinari rompendo con gli standard sembra un ottimo metodo. Diamoci da fare e non perdiamo tempo 😉
A proposito di tempo: il tempo che si impiega a fare le cose non si vede (come anche quello impiegato a scrivere un articolo ogni lunedì) ma il risultato sì 🙂
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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