Come promesso nello scorso articolo, entro nel tema del fotovoltaico che occupa da un po’ di settimane molto del mio tempo libero. Ci entro in punta di piedi perchè sono tutt’altro che esperto. Si tratta di una ricerca! la ricerca dell’ energia di libertà.
Presto arriverà a casa mia: un mini impianto Fotovoltaico senza immissione di energia in rete. Punto tutto sull’autoconsumo 😉
Senza perdere altro tempo, cominciamo da zero:
Avevo già anticipato che non avrei installato un impianto da 3 4,5 o 6 kWp.
Per un semplice motivo, un motivo di salute 🙁 soffro di una tremenda allergia verso:
- una nuova installazione sul manto di copertura appena bello e finito
- una nuova linea di impianti elettrici passanti dal tetto al piano terra
- una Presentazione del Modello Unico al mio gestore di rete
- una richiesta al GSE di adesione allo Scambio sul Posto al GSE tramite il portale
- la stipula di un contratto di Scambio sul Posto che mi permetterebbe di immettere nella rete elettrica l’energia prodotta ma non consumata
- la richiesta al GSE sul portale ogni santo anno entro il 31 gennaio della liquidazione delle eccedenze (la differenza tra energia immessa in rete ed energia prelevata da gennaio a dicembre). Ho sentito in giro, ma io non ci credo 😉 che il GSE non sempre eroga la cifra spettante in modo corretto 🙁
- i “facili” 4 passi per procedere alla ricezione del pagamento, che anche un bimbo è capace di fare 😉
- le pratiche necessarie per la formalizzazione della cessione del credito (notare anche una cosa: se io Cliente beneficio del valore dell’incentivo fiscale 🙂 perchè lo cedo in unica soluzione al Fornitore e sostengo solo le spese della quota non incentivabile (35% o 50%) significa che tutto il prezzo è gonfiato ad hoc per comprendere il “costo della cessione all’istituto bancario”… Se lo Stato siamo noi, ci stiamo auto inchippettando 🙁
- la stipula di una nuova Assicurazione All Risks sull’impianto per 10 anni (inclusa nel prezzo, cioè già pagata nel prezzo gonfiato 😉 )
- la stipula di un contratto per manutenzione ordinaria per tutta la vita dell’impianto
la vita è troppo breve per scalare montagne di scartoffie:
In pratica, saltando fuori da questa giostra infernale, RINUNCIO a priori, per motivi di salute,
- al rimborso parziale di circa 0,11€/kWh promesso dal GSE per l’energia prelevata dalla rete ma che io ho prodotto e non consumato istantaneamente durante l’anno
- e ai 0,03 €/kWh per tutta l’energia eccedente immessa in rete e non prelevata né consumata istantaneamente.
Ma allora cosa ho in testa? quale è il mio progetto di FV?
Non sono ingegnere progettista di impianti, quindi devo farmi bastare la logica e usarla molto bene:
- se il risparmio proveniente dal FV è direttamente proporzionale a quanta energia riesco a consumare istantaneamente, proprio mentre il mio impianto FV la sta producendo, allora scelgo il massimo risparmio!
l’autoconsumo dell’energia auto prodotta
Ripeto per chiarezza:
- l’autoconsumo dell’energia auto prodotta è il fattore di maggior risparmio nel Fotovoltaico 😉
L’autoconsumo sul posto 🙂 e NON lo scambio sul posto 🙁 aumenta in maniera considerevole il risparmio economico 😉
Ma qual’è quel consumo di cui sono certo che succeda nel momento stesso della produzione del FV tutti i santi giorni? Proprio tutto quello che in casa funziona sempre e regolarmente!
Se uso l’energia auto-prodotta (elettricità in autoconsumo)
- non solo sto usando energia green, pulita e a km zero, comportandomi bene con il pianeta che mi ospita,
- non subisco i costi di imposte e servizi che avrei pagato in bolletta: infatti se consumo un Kwh di energia elettrica della rete pagherò l’energia + gli oneri generali di sistema + i servizi di rete + imposte + accise + addizionali.
STOP a oneri generali di sistema + servizi di rete + imposte + accise + addizionali
I miei consumi nelle 24 ore (2630 kWh all’anno) sono in media questi, siamo in quattro 😉 :
- 5 kWh al giorno nei 5 mesi estivi
- 8 kWh al giorno nei 7 mesi invernali
consumi effettivi fascia oraria F1
è proprio il consumo diurno che va analizzato per bene 😉 quindi attraverso le letture mese per mese della fascia oraria F1 possiamo avvicinarci un po’ di più alla realtà:
i miei consumi totali diurni sono in media:
- 3 kWh abbondanti al giorno nei 5 mesi estivi
- 4 kWh abbondanti al giorno nei 7 mesi invernali (si può notare che nei 2 mesi gennaio febbraio 2022, i più energivori, siamo stati bravi 🙂 mantenendo una media di soli 3,5 kWh diurni (circa 320W ogni ora)
la media di 3,5 kWh diurni (circa 320W ogni ora)
Non vi fa pensare a qualcosa questo dato importantissimo?
Mi sto convincendo che sia inutile produrre 3 4,5 o 6 kW sul tetto per consumarne circa 300W. mi sbaglio?
la “BASE” del consumo quotidiano diurno
Ovviamente questo assorbimento quotidiano di energia (320Wh ogni ora) è sporcato da tutti i picchi di alcuni elettrodomestici che non fanno parte della “BASE” del consumo quotidiano diurno (pensate al minuto con l’asciugacapelli acceso, ai 90 secondi della piastra ad induzione per fare il caffè, alla torta nel forno elettrico oppure al ciclo della lavastoviglie).
Possiamo affermare che questo consumo quotidiano diurno in realtà sarà inferiore ai 320Wh, ad esempio
- il ciclo di 40 minuti scarsi della lavastoviglie con programma 45°C consuma solo lui ben 900Watt
- il forno per 40 minuti a 180°C consuma solo lui ben 1.000Watt
ma né il forno e né la lavastoviglie funzionano ogni santo giorno, e allora aggiungiamo le piastre a induzione per il pranzo e il caffè perchè si pranza ogni santo giorno…
consumo quotidiano diurno reale
Difficile stabilire esattamente il consumo quotidiano diurno ma abbiamo la certezza che sia inferiore ai 320Wh 😉
Chi è ancora più pignolo di me avrà già fatto
- una lista di apparecchiature sempre accese
- e una ricerca degli assorbimenti in Watt
cosa che farò nei prossimi giorni per ottenere finalmente il consumo quotidiano diurno reale & certo!
l’idea di 1 solo modulo FV Plug&Play
Dopo mille ragionamenti sono giunto alla conclusione di installare sulla pergola in giardino un Mini Fotovoltaico: partito con l’idea di 1 solo modulo, con il trascorrere delle settimane di letture e video mi sono auto convinto di installare ben 2 moduli. Sì sì lo ammetto 🙂 mi son lasciato prendere la mano! Più che altro perchè la soluzione che sto considerando comprende un inverter “buono” che mi permetterà in futuro l’espansione del FV fino a 4 moduli, e per la Tesla ci vorrà questo aiutino 😉
autoconsumo fino all’ultimo Watt 😉
Il sogno sarebbe pareggiare il consumo in Wattora di ogni apparecchio che è sicuramente acceso mentre splende il sole (la potenza in Watt la trovo sull’etichetta e va moltiplicata per le ore di utilizzo):
- frigo
- computer
- router
- vari stand by
- circolatori della caldaia
- macchine VMC (ventilazione meccanica controllata)
- ecc ecc
Ma non mi interessa se non coprirò il mio consumo standard quotidiano al 100% (e d’inverno sarà così certamente), l’importante è che io riesca a produrre energia pulita al 100% e auto consumarla fino all’ultimo Watt 😉
Mi riterrò soddisfatto e con la coscienza in ordine.
scoprire l’energia prodotta
Sarebbe un po’ stupido fare tutto il lavoro per poi scoprire la produzione del fotovoltaico con un monitoraggio mensile…
Quindi ho fatto già una simulazione esatta dell’energia che produce questo mini fotovoltaico in base a
- irraggiamento locale
- inclinazione del modulo fotovoltaico (Slope angle [x°])
- orientamento del modulo fotovoltaico (Azimuth angle [+-x°])
Ho fatto una simulazione dell’energia che riesco a produrre con un modulo da 345 Wp (entrambi i moduli avranno lo stesso angolo di Azimuth ma inclinazione leggermente diversa perchè la pergola descrive un arco).
Parleremo di tutti questi aspetti nel prossimo articolo dove con il foglio excel che sto compilando posso darvi un’idea completa di:
- kWh prodotti nei vari mesi
- ore sole nei vari mesi
- energia in Wh/ora producibile
- ore ombra
- ore sole reali
- energia in kWh prodotta giornalmente in base alle ore sole reali
Cercherò di essere più trasparente e chiaro possibile, promesso 😉
Promessa che certamente non tutti mantengono:
una storia di mancata trasparenza 🙁
Se avete ancora un pizzico di pazienza vi racconto un aneddoto, a fine moralistico più che storiografico: una storia di mancata trasparenza per confondere il popolino – tanto il popolino non deve capirci nulla 😉
Sapete tutti che ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, definisce e aggiorna le condizioni economiche per i clienti del Servizio di maggior tutela (ad esempio al 1° gennaio 2022 riporta un prezzo di riferimento dell’energia elettrica di 0,4603 € per kilowattora, tasse incluse).
Voglio farvi notare una cosa buffa della mia bolletta della luce:
- bolletta della luce inizio 2021, dettaglio importi:
- bolletta della luce inizio 2021, altre informazioni di pagina 3 (c’è una voce utile 🙂 per chi non vuole spulciare la bolletta da cima a fondo: COSTO MEDIO):
- bolletta della luce inizio 2022, dettaglio importi:
- bolletta della luce inizio 2022, altre informazioni di pagina 3 (è SPARITA 🙁 🙁 🙁 una voce utile per chi non vuole spulciare la bolletta da cima a fondo: COSTO MEDIO):
Ma capite cosa è successo? Il costo energia è schizzato alle stelle! e questi pagliacci CANCELLANO la voce COSTO MEDIO. Così, sparito dai RADAR 🙁 ! bè in effetti l’Italiota è avvezzo a queste modalità: Ustica? Cos’è successo a Ustica? Bel mare 😉
Insomma che delusione 🙁 dopo decenni di bollette pagate puntualmente, questo è il SERVIZIETTO riservato alla Nazione 🙂
Servizio Elettrico Nazionale, il Servizio di MINOR Tutela più che mai 😉
ho letto che:
Ho letto che un impianto fotovoltaico domestico permette un risparmio in media di 1500 € all’anno in bolletta. Lo direbbe un nuovo studio sul mercato fotovoltaico domestico italiano (5 kWp in media) realizzato da una società norvegese (così per caso questa società installa pannelli solari sui tetti). Questo studio afferma che i pannelli solari sul tetto di casa consentono di raggiungere un autoconsumo di energia elettrica del 35-40%. Lo studio, oltre al risparmio annuale in bolletta, parla di benefici economici in 10 anni superiore a 15.000 € con delle differenze in base alle aree geografiche.
FERMI TUTTI: io investo nel FV 5.000€ e dopo 10 anni mi trovo con 15.000 € in tasca? oltre al risparmio annuale in bolletta? e sul tetto ho l’impianto che dura altri 20anni?
Chiedo ai lettori se hanno esperienze simili post installazione del loro FV. Lasciate un commento 😉
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
“Qui sotto puoi lasciare un commento” – non devi registrarti e il tuo indirizzo email non sarà mai pubblicato, approfittane! riceverai presto una risposta!
oppure sostieni l’informazione libera e imparziale di espertocasaclima con un un Buono Regalo Amazon digitale (via e-mail o SMS)
Lascia un commento