Nel precedente articolo che parlava di intonaco interno, avevo colto l’occasione per ricordare che è un importantissimo strato funzionale: e tra le sue funzioni più importanti c’era quella di gestire le variazioni dell’umidità interna.
una sorta di deumidificatore passivo?
Moltissime famiglie sono alle prese con la disperata lotta contro le muffe e per questo avevo ricordato che l’intonaco a calce naturale ha pH elevato, perché è alcalino, ed è sgradito alle muffe.
Ma qual’è l’intonaco migliore di tutti nel gestire le variazioni dell’umidità interna?
Una lettrice, leggendo l’articolo, aveva subito proposto un confronto tra vari intonaci e prezzi e la mia risposta, stringi stringi, era stata questa:
- intonaco calce cemento costa 2,40€ per metro quadro per 1 cm di spessore
- intonaco calce gesso costa 1,99€ per metro quadro per 1 cm di spessore
- intonaco calce aerea costa 2,10€ per metro quadro per 1 cm di spessore
- intonaco calce idraulica costa 4,18€ per metro quadro per 1 cm di spessore
- intonaco a base argilla costa 6,40€ per metro quadro per 1 cm di spessore
intonaco a base argilla 6,40€/mq per cm di spessore
Salta all’occhio che un intonaco di fondo in terra cruda costa più degli altri. Il processo produttivo non è affatto energivoro, e sono convinto che sia costoso solo perché è scarsamente diffuso. Un prodotto di nicchia è spesso anche un po’ caro.
Ma perché parliamo di soldi? L’intonaco migliore di tutti nel gestire le variazioni dell’umidità interna è proprio l’argilla, ecco perché parliamo di soldi.
come fare bene i conti
Attenzione nel valutare la spesa per il rivestimento ad intonaco: dobbiamo tenere presente che una muratura grezza o un solaio nudo non accetta un’intonacata e via:
- la realtà di cantiere chiede di mantenere certe tradizioni, poi il committente può fare un po’ di testa sua.
gli strati dell’intonaco
Una parete grezza o solaio grezzo vogliono una preparazione all’intonaco, quindi si deve posare
- un primo strato di aggrappo
- l’intonaco di fondo
- l’intonaco fino
- la pittura murale
Ovviamente esistono delle varianti anche molto interessanti, come una rasatura fine, e se l’impasto è colorato può sostituire la pittura.
casa nostra
Ad esempio, dopo circa 10 anni, gli interni di casa nostra, bianchi, avevano bisogno di una rinfrescata – i dieci anni trascorsi appartenevano all’era pre-cappotto e pre-tetto coibentato quindi non solo il bianco aveva sulle spalle un decennio, anche i ponti termici più forti avevano fatto vedere delle fastidiose ombre (pensate alla trave cordolo del tetto e ai correntisti delle falde in altero cemento).
Partivamo da una finitura abbastanza grezza data con frattazzo da un pittore bravo (anche a quel tempo ho evitato di pitturare! saggio):
questa finitura molto ruvida è stata un buon fondo per dare un intonachino in argilla anche senza inumidire le superfici
qui sotto potete ammirare la mia scelta per i battiscopa, il famoso battiscopa espertocasaclima 😉
pittura murale a calce o in argilla?
L’indecisione stava tra una pittura murale a calce e una pittura murale in argilla. Avrei scelto di pitturare a calce per le note capacità antibatteriche invece alla fine ho deciso per una rasatura, anzi una lisciatura in argilla.
Mi era improvvisamente passata la voglia di rovesciarmi in casa decine di litri di colore e l’impasto in argilla fine molto sottile (2 – 3 mm) è stato amore a seconda vista. Si trattava di una granulometria molto fine (0 – 0,6 mm) fatta di fibre e sabbie molto fini, con un risultato di superfici molto fini. Così, tutte le superfici interne sono diventate all’improvviso gradevoli elementi in argilla. Un sogno diventato realtà.
è più importante la qualità del materiale o la qualità di finitura?
In realtà ho dato importanza unicamente al materiale e non al tipo di finitura. Lo si vede da queste foto, non è proprio un capolavoro di posa:
la permeabilità al vapore, il suo forte!
Tornando a parlare di un vero intonaco in argilla possiamo facilmente sperimentare che è uniformemente assorbente proprio grazie ai suoi componenti argilla, sabbia e limo. Buttate un bicchiere d’acqua sulla parete e lui se la berrà…
Proprio per questo anche il suo eventuale rivestimento deve essere permeabile alla diffusione del vapore:
- una pittura a base argilla
- un intonachino fino in argilla colorata (o bianca).
l’umidità ambiente e l’argilla
Avete imparato ch gli intonaci a base di argilla assorbono come nessun altro materiale l’umidità ambiente, per poi ricederlo quando diventa più secco: questa capacità di immagazzinare il vapore acqueo dipende da quanta superficie è disponibile e quanto spessore abbiamo progettato.
Senza diventare fanatici degli spessori importanti possiamo accontentarci dell’idea abbastanza dimostrata che l’80% dell’umidità viene raccolta nei primi 2 millimetri. Quello che ho fatto a casa mia…
l’argilla è utile anche d’estate
Ricordiamo sempre che lo spessore non è un investimento stupido: offrirà più massa e quindi più inerzia! anche d’estate è utile per sopportare meglio i picchi di temperatura elevati del pomeriggio sera.
Ma è o non è un deumidificatore passivo? Lo è nel momento preciso. Certo non smaltisce l’umidità all’esterno! Come farebbe una VMC;)
Pensate che 15mm di argilla, lo spessore tipico di un intonaco interno, assorbono anche 70 grammi di vapore acqueo per metro quadrato.
l’argilla non è un intonaco a basso costo
Se non avete un portafogli a fisarmonica e dovete finire casa, non dovete arrendervi alle miscele cementizie, potete valutare miscele a base di gesso. Ne parleremo la settimana prossima.
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copywriter, content creator & web editor - Federico Sampaoli
@ valerio
per isolare la parete sul lato interno va incollato il pannello con il suo collante e poi rasato con il suo rasante.
questa sarebbe la stratigrafia normale.
per migliorare la stratigrafia si può rasare e arrivare al finito con l’argilla (ricordo che è delicata, quindi uso argilla solo se me ne sono innamorato).
questo strato pesante e molto traspirante è perfetto per un isolamento da dentro.
quello che non posso fare è rinunciare all’isolante per fare un fondo di grosso spessore di argilla:
sarebbe una buona inerzia, una ottima igroscopicità ma non sarebbe isolamento 😉
Salve Federico,
interessante articolo sui benefici che un intonaco a base di argilla può apportare.
Io che devo ristrutturare un appartamento che ha parete esterna con mattoni semipieni da 25cm circa sono indeciso se mettere un cappotto interno in silicato di calcio con un intonaco traspirante(non ho altre soluzioni per ridurre le dispersione delle pareti esterne) oppure utilizzare direttamente un intonaco a base di argilla di un paio di cm di spessore.
L’unico problema che sto trovando è il costo dell’intonaco a base di argilla, se fosse anche 10€/mq/cm mi andrebbe più che bene, invece il prezzo che trovo è di 5-6 volte maggiore.
Mi può consigliare qualche marca? anche in privato se lo ritiene opportuno
Cordiali saluti
Valerio
@ marco
mi fanno schifo i battiscopa. poi pagarli non ne parliamo.
ricordo la casa precedente però, con pavimento in listelli in legno tipo 25×6 purtroppo non a spina di pesce come sogno da una vita intera, senza battiscopa. un giorno ho detto al falegname vieni! mettiamo un bisello bianco di 2cm e nascondiamo tutte quelle orrende fughe: è venuto, teneva i chiodini tra le labbra, un capolavoro.
circa le tue scelte per l’intonaco o la finitura:
pitturare in argilla non ha senso secondo me perchè poi sei in un vicolo cieco (o argilla o nient’altro) o fissativi e altro!
rasatura fine in argilla… è una splendida cosa. però devi amarla! coi suoi difetti eventuali e con la sua delicatezza.
intonaco a calce e pittura a calce:
intonaco a calce sempre!
pittura a calce: se ci sono colori attenzione a chi diamo il pennello in mano!
per non parlare del pittore che non condivide la scelta: disastro assicurato 🙂
Ciao Federico,
curioso del “famoso battiscopa espertocasaclima”: è figlio di compromessi tra soldi, tempo, ecc o l’hai tenuto/fatto così per qualche ragione tecnica a me non nota? O cosa pensi dei battiscopa in generale?
Tornando invece più aderente all’articolo, nella mia ristrutturazione mi immagino che nella maggior parte delle stanze, se volessi mettere un po’ di argilla, la cosa economicamente più sensata sarebbe mettere un tonachino di finitura con una applicazione precedente di fissativo naturale ad olio o fondo di collegamento, ti torna?
Invece in bagni e cucina? Tocca usare calce? Dove non ripiastrello potrò/dovrò ripartire da zero rifacendo l’intonaco o potrei trovarmi in situazione analoga alle altre stanze solo facendo finitura con un prodotto che gestisce meglio gli ambienti con picchi di elevato vapore?
Grazie come sempre per eventuali risposte