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Intonaco alla calce, perché è utile

4 risposte

Se sono i primi 2 centimetri  di una stratigrafia a determinare il clima interno di un ambiente, già avrete capito perché di solito sconsiglio la soluzione del cartongesso per pareti e soffitti. Sostituire il cartongesso con del fibrogesso è invece una soluzione che posso certamente condividere.

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le lastre in fibrogesso

Si potrebbe dire che una finitura interna in fibrogesso, molto più pesante e di molta più qualità, determina un clima interno più vicino ad una parete o un soffitto rivestiti di intonaco.

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Un pannello in gesso fibra ha un peso specifico apparente di 1150 ± 50 kg/m³ e spesso viene montato in doppio strato. Se in un progetto si dà la massima attenzione allo strato di finitura interna di una stratigrafia a secco per il rivestimento di strutture metalliche o in legno che ha certamente bisogno di ristabilire la massa per offrire un giusto valore di inerzia allora è importante sapere che le lastre in fibrogesso possono anche arrivare allo spessore di 18mm (un vero strato di intonaco) pesando ben 21kg/mq. Si tratta di lastre omogenee di gesso + fibra di cellulosa.

l’intonaco interno

L’intonaco non è solo lì a nascondere il muro o il solaio, è anche uno strato funzionale: per esempio svolge l’importante compito di garantire la tenuta all’aria di una parete e dunque garantisce una certa prestazione acustica. Visto che non si tratta di intonaco esterno non ha il ruolo della “tonaca” del muro, che protegge la facciata dalle intemperie e dal vento, ma sicuramente è importante.

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L’intonaco è anche quello strato che in un ambiente chiuso si occupa di gestire le variazioni dell’umidità interna e altre necessità.

basta che ci sia questo intonaco? un intonaco vale l’altro?

Non credo esista qualcosa di meglio di un intonaco a calce naturale, è in assoluto il rivestimento più igienico. La calce ha anche proprietà alcaline (quindi ha un valore di pH elevato) perciò ha un effetto antisettico, antibatterico. L’intonaco di calce si comporta come una sorta di filtro dell’aria ambiente indoor.

Analizzando lo strato si vedrebbero dei pori che essendo permeabili al vapore assorbono gli inquinanti presenti nell’aria (anidride carbonica e anidride solforosa).

intonaco a calce cemento

In molti capitolati potrete trovare la voce “intonaco a calce cemento“. Anche questo intonaco è abbastanza aperto alla diffusione del vapore, ma contiene cemento. Per questo io lo eviterei se non mi interessa che sia più resistente, soprattutto all’abrasione.

Miscelando un aggregato pregiato con uno economico ovviamente ottengo uno sconto sul prezzo rispetto all’intonaco di calce pura, che richiede anche una lavorazione più attenta. Però l’intonaco si fa una volta sola, vale ben la pena riflettere su quali materiali ci portiamo dentro casa. Volete risparmiare qualcosa perché le spese sono tante? Risparmiate altrove!

salubrità

La salute viene prima di tutto: siccome la calce è alcalina, questi intonaci sono resistenti alle muffe quindi perfetti per ambienti che spesso raggiungono elevati livelli di umidità, e non pensiamo solo ai bagni, anche alle cucine e alle camere da letto dove, in assenza di ventilazione meccanica controllata (la VMC) e con temperatura spesso volutamente un po’ più bassa per dormire, il rischio di condense superficiali interne è dietro l’angolo.

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garantire un ambiente confortevole e sano

In quasi tutti progetti di nuova costruzione, o di restauro, non si bada molto alla voce “intonaco interno“, invece sarà proprio lui a garantire un ambiente confortevole e sano. Si potrebbe affermare che il comfort interno non è opera esclusiva degli impianti che avete scelto o che avete scelto di non istallare. Gli intonaci giocano in casa un ruolo fondamentale.

Il vostro progettista ha approfondito con voi questo aspetto importante della finitura interna? Quali consigli vi ha dato? Presto parleremo nuovamente di finiture interne: argilla? gesso?

 

 


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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4 risposte a “Intonaco alla calce, perché è utile”

  1. @ Gianma

    evito il più possibile di fare nomi e cognomi e prezzi dei materiali per evitare “discussioni” poco piacevoli.
    poi c’è da dire che un confronto è complicato dalla resa di ogni prodotto (metri quadri per sacco) e dalla quantità di superficie che si sta intonacando (intonacare a mano un bagnetto costa molto di più che intonacare un condominio a macchina).

    però, per fare un semplice esempio di prezzo di listino, che comunque aiuta a comprendere la differenza tra un intonaco e l’altro possiamo confrontare questi prezzi di intonaci per interni:

    – un intonaco di fondo calce cemento per pareti interne che consuma 12kg/mq per cm di spessore costa 0,20€/kg
    – un intonaco di fondo calce gesso per pareti interne che consuma 9,5kg/mq per cm di spessore costa 0,21€/kg
    – un intonaco di fondo calce aerea per pareti interne che consuma 14kg/mq per cm di spessore costa 0,15€/kg
    – un intonaco di fondo calce idraulica per pareti interne che consuma 13,5kg/mq per cm di spessore costa 0,31€/kg
    – un intonaco di fondo a base argilla per pareti interne che consuma 17kg/mq per cm di spessore costa 0,38€/kg

    quindi riassumendo:

    – intonaco calce cemento ha un prezzo di 2,40€ per metro quadro per 1 cm di spessore
    – intonaco calce gesso ha un prezzo di 1,99€ per metro quadro per 1 cm di spessore
    – intonaco calce aerea ha un prezzo di 2,10€ per metro quadro per 1 cm di spessore (tra l’altro una delle miscele per intonaco più semplici e innocue di qualsiasi altro prodotto alternativo)
    – intonaco calce idraulica ha un prezzo di 4,18€ per metro quadro per 1 cm di spessore
    – intonaco a base argilla ha un prezzo di 6,40€ per metro quadro per 1 cm di spessore

  2. @ Greta

    probabilmente il controsoffitto vuole creare un ribassamento, quindi sarà un controsoffitto sospeso con orditura metallica (o in legno).
    In base ai profilati in lamiera (oppure ai listelli in legno) bisogna rispettare le distanze ammesse tra i sistemi di sospensione con il carico complessivo.
    Le distanze ammesse vanno dai 60 75 90cm rispettivamente per carico complessivo fino a 50 30 15kg/mq.
    Naturalmente chi si occupa dell’intervento deve valutare gli ancoraggi al solaio.

    ricordo a tutti i lettori che un controsoffitto crea un volume “diviso” dal volume riscaldato sottostante, una sorta di porzione non riscaldata: quindi attenzione ad eventuali passaggi impiantistici attraverso il controsoffitto che potrebbero diventare vie preferenziali per la migrazione del vapore da una zona calda ad una zona fredda con il rischio di condense superficiali interne nella zona nascosta del controsoffitto.

  3. Sì, un confronto fra gesso, calce, argilla, terra cruda sarebbe interessantissimo! Magari anche voi delle indicazioni sui prezzi al metro quadro a confronto di soluzioni più tradizionali e meno naturali.
    Grazie e complimenti

  4. Buonasera, intanto complimenti per il blog, interessantissimo.
    Siamo in procinto di creare dei controsoffitti nell’appartamento, io ho chiesto più volte che venisse usato il fibrogesso invece del cartongesso, ma tutti mi sconsigliano perchè ritenuto troppo pesante per un controsoffitto, e che comunque non ha senso usarlo al posto del più semplice cartongesso.
    E’ vero? Come dovrei comportarmi?
    Grazie mille,
    Greta