Mi sono messo in testa di eliminare muffa e condensa in casa semplicemente misurando il punto di rugiada. Secondo voi è possibile risolvere tutto con 50€?
Dobbiamo solo essere astuti. Questo sì 😉
Con “astuzia” non intendo “fregare qualcuno”, intendo acutezza, ingegnosità, sottigliezza e intelligenza. Avete queste 4 fantastiche doti e 30€ in tasca?
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Noooo non vi sto vendendo l’apparecchio magico che asciuga i muri bagnati con il campo magnetico. Vi voglio solo insegnare qualcosa di utile:
diminuire l’umidità interna
Abbasseremo l’umidità interna in modo del tutto naturale, arieggiando con le istruzioni che ora vi darò:
Ci servono 2 sensori per capire quando fare un ricambio d’aria e quando NON farlo:
- un sensore analizzerà temperatura e umidità interna
- l’altro analizzerà temperatura e umidità esterna
se non hai pazienza di leggere tutto l’articolo, 😐 😐 😐
ti basti sapere che puoi fare un ricambio d’aria senza rischi solo quando il punto di rugiada interno > punto di rugiada esterno 😉
e ora, se mi dai qualche minuto ti spiego tutto per bene:
capiamo l’umidità relativa (UR%)
Purtroppo tutti gli igrometri in vendita, o che avete già comperato, misurano l’umidità relativa (UR%) che in realtà non ci dice nulla di utile e interessante perchè è un dato che è influenzato fortemente dalla temperatura dell’aria – per capirci:
- se fuori ci sono +35°C con 50% di umidità relativa non inganniamoci (quest’aria calda contiene quasi il doppio del vapore che contiene l’aria in casa a 20°C e UR 50%)
- infatti l’omino nero è andato a chiudere le finestre!
- solo l’aria fredda è quasi certamente molto secca!
capiamo le condense estive
Nel disegno sopra, vediamo la tipica situazione di un seminterrato, o di una taverna, o di un piano terra, dove in primavera / estate si rischiano le cosiddette condense estive (le murature sono ancora fresche mentre le temperature esterne sempre più elevate): se lasciamo entrare l’aria calda esterna, il vapore contenuto condensa in casa. E arriverà la muffa!
diminuire l’umidità interna in modo naturale
Come promesso all’inizio, abbasseremo l’umidità interna in modo del tutto naturale e senza isolamento termico interno, senza impianto di ventilazione meccanica controllata VMC e senza… fatica.
dobbiamo solo capire il Punto di Rugiada
Prima di tutto impariamo cos’è il punto di rugiada: dopo una notte fresca il prato risulta bagnato oppure c’è una leggera nebbiolina bassa, cos’è successo? l’aria calda del pomeriggio si è raffreddata durante la notte e l’umidità, sospesa sotto forma di vapore, è condensata, sui fili d’erba per esempio.
Questo fenomeno ci indica che l’umidità relativa sul prato è arrivata al 100%.
L’aria calda con 30°C e UR 50% condensa già sotto i 19°C.
ricorda: scende la temperatura e sale l’UR%
Chi è alle prime armi con un impianto radiante a pavimento che viene usato in raffrescamento avrà forse già vissuto l’esperienza del pavimento bagnato: se il pavimento in casa ha solo 19°C è un attimo trovarlo bagnato, di condensa, spalancando le finestre nel momento sbagliato 😐
quindi, scende la Temperatura e sale l’UR%
per esempio:
- 30° C con 50% di UR contengono 15,3 grammi di vapore in 1 metro cubo di aria
- ma gli stessi 15,3 g di vapore contenuti nella stessa aria raffreddata a 15°C indicheranno oltre il 100% di UR: perchè già a 18,5°C corrisponde il punto di rugiada
- a 18,5°C il vapore, da gassoso, diventa liquido
capiamo l’umidità assoluta
Ricordiamoci sempre: l’aria calda contiene, sempre, molta più umidità dell’aria fredda. Aiutatevi pensando alle grosse gocce delle piogge tropicali.
Quindi sotto il punto di rugiada, raggiungendo il 100% di UR, o piove o c’è nebbiolina.
l’umidità relativa UR% varia in funzione della Temperatura
Abbiamo imparato che l’umidità assoluta (quantità di vapore in grammi per metro cubo) è sempre la stessa: è l’umidità relativa UR% che continua a variare in funzione della Temperatura!
Se in casa abbiamo elevata umidità e la finestra è scadente, il vapore condensa sulle zone più fredde del vetro:
La cosa buffa di questa tipica situazione di serramento che gocciola è che spesso la “massaia” passa lo straccio, asciuga per bene il vetro e le cornici, poi apre lo straccio bagnato e lo stende accuratamente ad asciugare sopra il termosifone, che sta sotto la finestra. con la scusa che fuori è freddo, non si asciugherebbe mica 😉 . E così la giostra ricomincia daccapo e lo straccio bagnato si asciuga, il vapore torna nella stanza, raggiunge tutte le zone fredde e condensa nuovamente. Piano piano le zone più fredde iniziano a mostrare la proliferazione della muffa e le cattive abitudini continuano… 😐
accumulare troppa umidità in casa
Ogni persona, nell’ambiente chiuso, produce nelle 24 ore anche 3 litri di vapore (a seconda delle attività svolte) oltre che una discreta quantità di CO2: arieggiare è necessario.
abbasseremo l’umidità interna in modo del tutto naturale – istruzioni:
- Arieggiare solo quando l’aria esterna contiene meno umidità di quella interna.
Non dimenticate che l’umidità in casa viene anche accumulata dai tessuti, dai mobili, dai materassi, e dall’intonaco interno.
E’ sbagliato e pericoloso accumulare troppa umidità in casa: possono succedere tante cose spiacevoli: possiamo arrivare fino alla saturazione, iniziando con le condense superficiali interne e il rischio muffa (già oltre il 70% di umidità relativa interna).
- Arieggiare solo quando l’aria esterna contiene meno umidità di quella interna:
cosa ci serve: 2 sensori + il nostro ingegno
Eccoci finalmente ai 2 sensori:
- il sensore esterno rileva Temperatura e umidità relativa esterna,
- il sensore interno rileva Temperatura e UR interna.
Il Termo igrometro “evoluto”, che d’ora in poi chiameremo “Termo igrometro Sapiens“, riesce a calcolare il punto di rugiada: è il punto di rugiada che ci racconta la verità sul contenuto di umidità dell’aria!
Conoscere il punto di rugiada ci permette di fare un confronto realistico!
In inverno possiamo anche rilassarci: l’aria esterna è SEMPRE più secca di quella interna.
In primavera, in estate e specialmente in autunno dobbiamo stare molto in guardia!
Non è detto che l’aria un po’ più fresca fuori contenga meno umidità di quella interna:
esempio:
- dentro 27° C con 60% di UR (15,5 grammi di vapore per mc)
- fuori 20° C
meglio arieggiare o non arieggiare?
sì, si può arieggiare, ma solo se la temperatura esterna di 20° C ha UR < 85%
infatti solo aria a 20° C con UR < 85% contiene meno di 15 grammi di vapore per mc.
come capire se l’aria esterna sia più secca dell’aria interna senza fogli, tabelle o calcoli da fare?
Bisogna comperare 2 “Termo igrometro Sapiens“, solo quelli Sapiens riescono a calcolare il punto di rugiada:
- la differenza del punto di rugiada decide la ventilazione
punto di rugiada interno > punto di rugiada esterno = spalanca le finestre!
Dicevo poco sopra: in primavera, in estate e specialmente in autunno dobbiamo stare ben in guardia! Perchè?
Facciamo un esempio e lo capiremo subito:
- dentro 23,5° C con 53,2% di UR
- fuori 22,4° C con 43,6% di UR
- dubbio: conviene fare ventilazione o no? bella domanda vero?
conviene fare ventilazione:
- dentro 23,5° C con 53,2% di UR significa che abbiamo il punto di rugiada a 13,4°C
- fuori 22,4° C con 43,6% di UR significa che abbiamo il punto di rugiada a 9,4°C
- CONVIENE fare ventilazione!!! infatti 13,4° è maggiore di 9,4°C
FINALMENTE HO CAPITO!
punto di rugiada interno > punto di rugiada esterno = spalanco le finestre!
Ma quindi, basta che acquistiamo un igrometro Sapiens che ci dice l’umidità assoluta esterna e interna, cioè il punto di rugiada (dew point in inglese e Taupunkt in tedesco)?
Leggiamo il dato e arieggiamo casa eliminando un sacco di umidità e soprattutto non ne facciamo entrare ancora di più, inconsapevolmente?
un igrometro Sapiens
No non basta andare su Amazon! Non esiste un igrometro Sapiens che ci restituisce i 2 dati!
Eh già, esistono più termometri con sonda “per grigliate perfette” che per manutenere casa in modo intelligente. La legge della domanda e dell’offerta 😉
Però possiamo usare la nostra ingegnosità:
- acquistare un igrometro Sapiens da tenere sul davanzale interno
- acquistare un secondo igrometro Sapiens da tenere sul davanzale esterno
- confrontare il dato DEW POINT interno ed esterno
- decidere se fare ventilazione o no
Un igrometro capace di calcolare il Punto di Rugiada è quasi una rarità. Si può dire che ci siano solo 3-4 modelli in tutto e i prezzi sono molto ballerini. Attenzione anche alle consegne, alcune né sono gratuite e né sono veloci. Purtroppo questo c’è, dobbiamo accontentarci:
Vendono anche termoigrometri con allarme muffa che fanno finta di essere Sapiens: cioè indicano che l’umidità interna è così elevata che il rischio muffa è elevatissimo. Belli, ma inutili:
conclusione:
Se non possiamo permetterci un intervento di coibentazione interna e nemmeno l’acquisto di una o più macchine per ventilazione meccanica controllata VMC puntuali con recupero di calore, dobbiamo gestire correttamente e manualmente il ricambio dell’aria.
Per evitare i danni e i rischi per la nostra salute dovuti alle muffe in casa (UR interna >70%, nelle zone interessate da ponti termici è facile andare oltre all’ 85%) dobbiamo fare ventilazione manuale solo quando il punto di rugiada interno > punto di rugiada esterno.
Il costo di una bonifica interna dalle muffe è ben più elevato di un paio di igrometri Sapiens.
vapore in grammi per metro cubo d’aria ad una certa Temperatura con una certa UR%
Senza Termo igrometro Sapiens, non ci resterebbe che calcolare quanti grammi di vapore sono contenuti in 1 metro cubo di aria guardando la tabella:
Se vuoi risparmiare e non comperare il termoigrometro con punto di rugiada, potresti risolvere il problema tenendo sul davanzale un foglietto con la tabella “temperatura interna – UR% – e vapore in g/mc”.
E’ questa la vita che sognavi?
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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