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Superbonus 110% efficienza energetica, più BONUS che mai

12 risposte

Gli “indecisi” sui lavori da fare per l’efficienza energetica in casa sono stati premiati dal destino! La crisi innescata dal CoronaVirus, se ha bastonato quasi tutti (e non parliamo dei morti), dal 1° luglio mostrerà il meglio di sé:

parte il SUPERBONUS al 110%

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il governo 110 ne fa e una ne pensa per rilanciare l’economia bloccata dal Covid-19!

Comunque ormai è nero su bianco il testo del Decreto Rilancio discusso dal Consiglio dei ministri mercoledì 13 maggio 2020. Se vuoi leggerti il Decreto Rilancio in santa pace vai qui.

Nell’altro articolo avevo consigliato di affrettarci e deciderci per i lavori: le generose agevolazioni fiscali scadono a dicembre 2020 – poi è scoppiata la pandemia. Chi è sopravvissuto può veramente brindare e vediamo perchè:

ecco come funziona questo superbonus per l’efficienza energetica:

il maxi ecobonus, permette la detrazione fiscale del 110% sulle spese per lavori di efficienza energetica (e messa in sicurezza degli edifici) fatti entro fine 2022 nelle abitazioni prima casa del contribuente.

Già questa è una super-notizia per tutti gli esperti-lettori: non c’è da correre, abbiamo tutto il tempo di valutare, progettare e fare! Se sbagliate intervento la colpa non sarà della fretta ma solo vostra!

E ricordate: una consulenza non ha mai ucciso nessuno!

contattami appena hai le idee meno confuse. Chi ha tempo, non aspetti tempo! 18 mesi volano, quindi è meglio mettere giù questo progetto e partire appena ci si sente pronti. L’efficienza energetica è più facile a dirsi che a farsi:

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il nuovo SUPERBONUS al 110% fa sembrare l’ecobonus attuale una Cenerentola:

  1. dimenticate il vecchio rimborso fiscale del 65% spalmato in 10 anni
  2. adesso il rimborso sarà del 110% dell’importo lavori e restituito in 5 anni.

facciamo un esempio, parliamo di soldi veri:

  1. se spendo 50 mila € oggi (65%) e ho capienza IRPEF posso rientrare di 3.250 € all’anno in 10 anni (quindi mi assumo anche il rischio di incapienza!)
  2. se spendo 50 mila € tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2022 (110%) e ho capienza IRPEF posso rientrare di 11 mila € all’anno in 5 anni
  3. se spendo 50 mila € tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2022 (110%) e non ho capienza IRPEF (sono incapiente) posso cedere il credito fiscale alla mia banca o all’impresa che esegue i lavori
  4. se spendo 50 mila € tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2022 (110%) e insieme ai lavori installo i serramenti nuovi anche loro meritano il superbonus del 110%

Efficienza energetica e CESSIONE del CREDITO:

Chi NON ha capienza IRPEF (gli incentivi sono sempre uno sconto dalle tasse che versiamo) deve cercare una banca o un’impresa a cui cedere il CREDITO.

Invece che pagare e poi detrarre, si cede la detrazione all’impresa o alla banca, quindi sembra che non si paghi nulla.

Non siamo più noi ad anticipare i soldi per gli interventi, ma è la banca o l’impresa:

  • faccio lavori di efficienza energetica per 90.000 €, quindi parliamo di 99.000 € di detrazione fiscale
  • la banca o l’impresa tratterranno dall’operazione 9.000 € che rappresentano il loro l’utile
  • la banca o l’impresa si accontenteranno di un margine del 10%?
  • forse l’impresa, e anche giustamente, vorrà guadagnare un po’ di più del 10% da questa operazione visto che  affronterà dei costi finanziari non indifferenti (se abbiamo già in mano un preventivo per i lavori sarà abbastanza facile capirlo)

la morale è sempre quella, fare colazione con Girella:

se possiamo permettercelo, indubbiamente, NON dobbiamo cedere il credito e guadagnare sull’intera operazione il 10% noi, in prima persona:

  • rimborso annuale di quasi 2.000 € in 5 anni

Chi guadagna bene, e paga tante tasse, non ha certo bisogno dei consigli di espertocasaclima per capire che farsi dare il capitale da un istituto finanziario costa al massimo un 4% e restano ancora in tasca un 6% del superbonus! Con oltre 18 mesi disponibili c’è il tempo di fare qualsiasi valutazione con tutta calma.

Aspetti importanti del SUPERBONUS 110%

I limiti di spesa per gli interventi di efficienza energetica saranno diversi per le singole categorie di intervento, vedremo dopo il vaglio in Parlamento cosa sarà deciso precisamente.

In ogni caso dobbiamo progettare un intervento per isolamento termico che faccia fare 2 salti di classe energetica all’edificio, quindi, se partite dalla classe G dovete arrivare in classe E.

Vi pare un governo competente? Rimborsa il 110% dei lavori e ci permette di fare i lavori così male? Intendo dire che si poteva mettere l’asticella un po’ più in alto.

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Alcuni esperti-lettori vivono già in classe A, cosa potrebbero fare ancora in casa?

  • installare una colonnina di ricarica per la loro Tesla, detraibile al 110%  

agevolazioni fiscali ante 2023 - Superbonus 110% efficienza energetica, più BONUS che mai 1

a meno che il superbonus per l’installazione di wallbox e fotovoltaico non sia valido esclusivamente nell’ambito di un intervento di efficienza energetica. Sarà così.

E per i cantieri già in corso d’opera?

Chi sa cosa deciderà il governo per chi ha i lavori in corso e proprio in questi giorni sta riaprendo il cantiere dopo il lungo lockdown:

  • verrà bastonato? oppure potrà contare sul superbonus al 110% per le somme che pagherà dopo il 1 luglio 2020?

Perplessi? Cosa penso io del del SUPERBONUS 110%:

Personalmente vedrei il senso del SUPERBONUS 110% nella spinta verso la vera efficienza energetica, quindi nel super premio per la trasformazione di un edificio energivoro in un edificio appartenente alle classi energetiche più elevate. Ma c’è una cosa da dire:

  • il Decreto Rilancio non vuole salvare il mondo dalle emissioni nocive delle nostre abitazioni, vuole semplicemente far girare il lavoro.

Visto che mediamente la popolazione italiana diventa sempre più vecchia, sempre più povera, sempre meno propensa alla spesa e con giovani dal reddito basso e occupazione incerta, mi pare un RILANCIO poco azzeccato

il Decreto Rilancio espertocasaclima:

sono più di 10 anni che predico l’IVA 0% su tutti i materiali e componenti che riguardano l’efficienza energetica e l’isolamento termico in primis. Ma nessuno mi ascolta, e i risultati si vedono.

Ovvio! la mia proposta, il Decreto Rilancio espertocasaclima, non quadruplica la burocrazia attuale… ecco perchè non finirà mai in Parlamento: 

  • niente visti di conformità
  • niente asseverazioni fatte da professionisti
  • niente attestazioni
  • niente Enea
  • niente Agenzia delle Entrate
  • niente da chiedere ai Centri di Assistenza Fiscale

niente di niente non va bene per tenere a galla il carrozzone della Repubblica delle banane!

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eppure qualcuno zitto zitto quatto quatto ha copiato la mia proposta e l’ha infilata nel Decreto! Ma allora c’è qualche politico illuminato! Leggi sotto:

   ai sensi del c.d. Decreto Legge Rilancio, la vendita in Italia dei prodotti necessari per il contrasto al COVID-19, quali ad esempio detergenti disinfettanti, mascherine chirurgiche, mascherine Ffp2 e Ffp3, guanti monouso, visiere e occhiali protettivi ed altri dispositivi di protezione individuale, saranno esenti dall’imposta sul valore aggiunto fino al 31 dicembre 2020.

Secondo voi girerà il lavoro con questo incredibile ECOBONUS?

Non siamo tutti abbastanza benestanti per affrontare dei lavori così costosi, quindi pochi fortunati si butteranno nell’efficienza energetica a costi quel che costi (e fanno benissimo eh! chi più spende meno spende!), e chi ha solo qualche soldino da parte, magari per sostituire le vecchie finestre, cosa farà davanti alla notizia del 110%? Non farà nulla – si leccherà le ferite del dopo lockdown.

E infatti tante Associazioni chiedono l’integrazione nel superbonus del 110% di tutte le tipologie di intervento che già in tutti questi anni godevano delle detrazioni fiscali.

In effetti, pensando all’occupazione e al mondo del lavoro, integrare tutte le tipologie di intervento nel superbonus 110% sarebbe stato un RILANCIO BOMBA. E avrebbe funzionato dal 1° di luglio veramente! E per tutti! Non solo per qualche fortunato.

Che senso ha vedere 1 casa riqualificata di ben 2 classi energetiche su 1000 case, quando centinaia e centinaia di famiglie avrebbero potuto mettere sul tavolo i loro risparmi per sostituire i serramenti o cambiare la vecchia caldaia inquinante e poco efficiente?

Solo i serramentisti, in Italia, sono oltre 200 mila.

Gli interventi complessivi di riqualificazione per raggiungere una efficienza energetica pari ad un miglioramento di 2 classi energetiche (superbonus 110%) saranno non molti e soprattutto non saranno immediati! Un po’ di mesi se ne andranno in riflessioni, progettazioni, richieste di preventivi… e arriverà l’inverno.

Quindi se il governo sognava di rilanciare l’Italia, buona notte.

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E parliamo dell’aspetto sociale –  la vita si sa che è ingiusta:

ma perchè il mio vicino può godere del superbonus del 110% con rimborso in 5 anni facendo tutti i lavori possibili e io che me ne posso permettere solo 1/4 o un 1/5 mi devo arrangiare con il vecchio bonus 50%? Non era compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini?

E poi questo RIMBORSO del 110%:

  • se io spendo 100
  • e lo stato mi emette un rimborso pari a 110
  • significa che il paese rinuncerà alle mie tasse pari a 110
  • quindi il paese non ha bisogno effettivamente delle mie tasse?
  • e il mio vicino di casa che vive di fatto nello stesso paese nelle cui casse mancano i miei 110 (mai versati, anzi rimborsati) come si troverà?
  • come saranno le scuole gli ospedali le strade le manutenzioni del paese che rinuncia alle mie tasse?

Come al solito, la Repubblica delle banane darà il peggio di sé?

Gli interventi complessivi, lo dice la parola, sono veramente più complessi e da progettare per bene!

Se non avete le idee chiare su cosa fare in casa NON decidete nulla. Sbagliare sarebbe ancora peggio. Spendere dei soldi senza avere un quadro completo degli interventi vi metterebbe nei guai.

Lasciate tutto com’è e migliorate il vostro stile di vita quotidiano, per esempio continuate a lasciare ferma la vostra auto, come ai tempi del Virus – usate la bicicletta:

bonus-bici

Il bonus biciclette da 500 € c’è nel Decreto Rilancio!

quindi il 60% del prezzo d’acquisto lo paga Pantalone!

Fatti 2 conti ho capito che:

  • dobbiamo puntare su bici da oltre 800€ per sbaffarci tutto il bonus
  • dobbiamo evitare il rimborso dopo l’acquisto (del doman non v’è certezza)
  • dobbiamo scegliere lo sconto applicato dal  negozio.

Peccato che lo sconto bici non riguardi esclusivamente quelle prodotte da aziende italiane.  C’avrebbe fatto tanto bene…

Buon Bonus a tutti allora

AGGIORNAMENTO del 25.5.2020:

fotovoltaico:

  • non sarà più pagata l’energia in eccesso immessa in rete

burocrazia:

  • ancora non esattamente definito l’iter – APE ante operam, diagnosi e stime per valutare il salto di classe energetica, APE post operam, nuove linee guida per la pratica ENEA, presentazione per l’approvazione, tempi di attesa per la approvazione e quindi il via all’inizio opere, modalità della cessazione del credito, documenti al Comune di appartenenza, comunicazioni all’Agenzia delle Entrate, l’autenticità dei costi ecc

 


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autore: Federico Sampaoli


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federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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12 risposte a “Superbonus 110% efficienza energetica, più BONUS che mai”

  1. Avatar RAFFAELLA
    RAFFAELLA

    2 sorelle hanno ereditato la casa Anni’50 dei genitori, poiché è molto grande vogliono dividerla in 2 appartamenti. Gli impianti sono obsoleti, da rifare,come i serramenti. Il frazionamento Deve essere fatto prima o
    dopo i lavori x poter accedere al SuperBonus? Ne possono comunque fruire entrambe? Sia se i lavori vengono fatti a casa indivisa, sia se nei singoli appartamenti?
    Qualcuno mi può aiutare?
    grazie

  2. Da ultimi aggiornamenti, assistito ad un Webinar pochi giorni fa al quale hanno partecipato illustri ospiti quali il presidente nazionale di ANACI e altri, occorrerà effettuare una valutazione di congruenza dell’intervento. Faccio un esempio: ho necessità di installare 5 kW di fotovoltaico e sostituire gli infissi con altri a vetrocamera aventi determinate caratteristiche per salire di 2 classi energetiche –> DEVO installare 5 kW e non di più (non 19.9, tanto non pago io) e installare infissi necessari a garantire i requisiti minimi, non i migliori presenti sul mercato… E’ una valutazione stimata dal tecnico energetico che verrà incaricato e che assumerà la responsabilità della valutazione di congruenza preliminarmente (o post operam, da capire). Per dichiarazioni mendaci paga cliente e professionista. Attenzione…

  3. per capire bene la fantasia del legislatore dovremo non solo attendere il Parlamento ma anche nelle settimane successive tutte FAQ per dare una risposta ai dubbi di interpretazione.
    la chiarezza, si sa, non è vista come una utilità per il paese.
    La cultura della buona scrittura delle leggi dovrebbe radicarsi come patrimonio della politica, dei partiti, dei gruppi parlamentari: ricordiamocene quando andremo a votare!

    circa il cappotto interno in eps… speriamo di no.

  4. Sig Sampaoli,

    Da ultime indiscrezione sembra sia applicabile anche alle singole unità immmobiliari in condomini, siano esse prime o seconde case, basta che non siano unifamilairi le risulta?
    Se così fosse, secondo lei, vedremo la posa di molti cappotti interni, magari fatti in economia con l’eps?

  5. altri chiarimenti e ipotesi sul superbonus 110% a questo link https://www.facebook.com/watch/live/?v=541991030016770&ref=watch_permalink

  6. dalle bozze si può leggere:
    prime case e seconde case in condominio hanno diritto al superbonus del 110% per interventi antisismici e di riqualificazione energetica

    sembra però che il salto di 2 classi energetiche riguardi l’edificio intero e non le singole unità. idem per le villette a schiera se nato come condominio a schiera

  7. forse il superbonus 110% sembra ideato da incompetenti, ma non lo è.
    come detto sotto potrebbe essere stato scritto per le banche!
    e poi, a pensar male, tra qualche vizio di forma e altro cavillo che annulla tutto, il rimborso decade!

    come i 600€ alle partite iva finanziato da: 1- errori nell’IBAN 2- multe a pioggia durante il lockdown (la famosa potenza di fuoco del governo c’è)

  8. e io che credevo di essere il solo a pensare che il Decreto Rilancio sia scritto da incompetenti.
    ma forse l’intento era salvare le banche senza dirlo a nessuno (banche e cessione del credito)

  9. Avatar Roberto

    Personalmente sono d’accordo con il Dott. Sampaoli. In particolare per quanto riguarda chi non ha capienza IRPEF.
    Non credo che una azienda normale, che per vivere ha bisogno di un costante flusso di cassa con cui paga dipendenti fornitori e tasse, possa accettare il credito in pagamento anche solo parziale. Tantomeno dopo la pausa covid.
    Restano solo le banche e le finanziarie specializzate in cessione dei crediti. E’una sorta di mutuo calcolato al contrario, dove conoscendo in anticipo le scadenze e l’entità dei rimborsi la banca calcola qual’è la cifra che da anticipare a fronte del guadagno che desidera realizzare e dei rischi che deve coprire. Sono cose che esistono già da anni e anni: per esempio molte farmacie cedono i rimborsi delle ricette mutualistiche, che vengono effettuati mesi e mesi (e in alcune regioni anni) dopo, a fronte di denaro fresco in quantità sensibilmente minore agli importi da rimborsare.
    Secondo me trattandosi di rimborsi scaglionati in 5 anni, considerando gli interessi applicati e la posizione di vantaggio nella trattativa (chi desidera veramente fare i lavori non ha alternative), la banca potrebbe arrivare a trattenere anche una percentuale assai significativa dell’importo in detrazione.
    Inoltre bisogna sempre valutare il rischio, che a fronti di controlli successivi, venga rilevato qualche vizio di forma che faccia decadere il diritto al rimborso (è successo ad un mio collega). A questo punto oltre a sanzioni ed interessi, il malcapitato si vedrebbe richiedere la restituzione dell’intera somma da parte della banca.
    A mio parere potevano lasciare il rimborso a 10 anni per avvantaggiare i redditi bassi o eventualmente dare più opzioni di scelta al contribuente come già accaduto anni fa per il rimborso in 3 anni agli anziani.
    Fatto così alla fine sembrerebbe una forma di aiuto alle banche.
    Spero di essere contraddetto, i lavori li vorrei fare anch’io! Se qualcuno ha notizia di banche che ritirano i crediti ad interessi 0, o comunque ragionevoli me lo faccia sapere. Grazie

  10. Mah, io penso che prima dovrebbero approvare questo decreto, pubblicarlo, convertirlo, fare delle circolari interpretative poi e solo allora vedremo le cose come sono davvero, ma se hanno fatto una cosa come quella che appare ora si conferma che sono degli incapaci improvvisati. La misura degli incentivi NON deve mai superare gli effetti economici che dagli incentivi derivano, altrimenti significa che la collettività ci sta rimettendo denaro, denaro che si sottrae al welfare ed al cd stato minimo, cosa che può essere fatta unicamente per assistenzialismo necessario alla sopravvivenza, non certo per mettere il cappotto alla casa. Poniamo che la ditta che esegue i lavori abbia un utile del 30%, credibile per il settore edile, su tale utile versi imposte, diciamo il 35%, credibile come aliquota media, su un intervento del valore di 110 lo stato rimborserebbe 110 ed incasserebbe in tassazione dall’esecutore 11,55 con una perdita netta di ricchezza pubblica di 98,45…ma stiamo scherzando o cosa? E poi alla prima influenza che tocca i polmoni ci spiegano che non ci sono respiratori e reparti perché hanno chiuso ospedali e reparti per i tagli alla sanità. Case in classe G e respiratori tutta la vita, e gli incapaci, a casa.

  11. Avatar Riccardo
    Riccardo

    La norma non sembra chiara su un aspetto importante:
    Un singolo appartamento (inserito in condominio) può usufruire del bonus se tramite i lavori di isolamento (cappotto interno…) soddisfa il requisito di aumentarne la classe energetica di due categorie?
    Oppure vale solo per lavori che interessino l’intero condominio?

  12. Avatar Francesco Gerardi
    Francesco Gerardi

    Non capisco e non concordo…con questa legge TUTTI possono fare i lavori.

    Chi ha capienza IRPEF ed ha liquidità per anticipare per i lavori lo fa ottenendo il massimo del beneficio, cioè intasca il 10% in iù di quello che spende.
    Chi ha capienza IRPEF e NON ha liquidità semplicemente cede il credito e fa i lavori Gratis
    Chi non ha capienza IRPEF e NON ha liquidità Può fare i lavori e cede il credito. Anche lui fa i lavori GRatis.

    Non ho capito bene però se può cedere solo il credito relativo solo alla sua Capienza IRPEF.

    Quindi tutti possono fare lavori di adeguamento senza anticipare. Direi semplicemente fantastico!