Se va di moda il naturale come possiamo dimenticarci di uno dei prodotti per edilizia più naturali in assoluto?
il laterizio
E se aggiungiamo il fatto che i nuovi blocchi rettificati hanno prestazioni estive impressionanti, il laterizio è proprio il materiale del passato perfetto per il futuro.
Andiamo a scoprire e capire le caratteristiche di un blocco così all’avanguardia:
Vitruvio li voleva così i blocchi per i suoi committenti: debbono essere apprestati con terra chiara cretosa ovvero con terra rossa.
Noi invece li vogliamo alleggeriti additivando all’argilla cruda farine di legno così che durante la cottura succedano nell’impasto delle macro porizzazioni. E li vigliamo disegnati in modo tale che internamente presentino un’infinità di intercapedini d’aria non ventilate proprio per aumentarne la Resistenza Termica del blocco rettificato.
Se penso che ci si spacca la testa per avere una stratigrafia appena appena decente (le famose 12 ore di sfasamento termico), ma possiamo costruire il nuovo o ricostruire l’esistente con blocchi in laterizio che ne garantiscono oltre 20 di ore… e rispettando dei limiti imposti dalla normativa attuale (il DM 26.6.2015) per giunta …
Li rispetteremo questi limiti e faremo anche meglio:
abbiamo blocchi con prestazioni termiche elevatissime:
Trasmittanze intorno ai 0,19 W/mqK e sfasamento oltre le 24 ore possono far contenti tutti? Questi valori sono la normalità per il laterizio rettificato.
Spesso incarichiamo i nostri progettisti di individuare tra le strutture opache verticali la soluzione più innovativa e prestazionale, e non ci accorgiamo che la cosa migliore in assoluto è proprio sotto il nostro naso, il blocco in laterizio:
E’ perfettamente inutile sovradimensionare l’isolamento termico senza capire l’importanza dell’inerzia che è proprio il valore da tenere d’occhio nelle stratigrafie per ottenere un involucro sì ben isolato, ma capace di garantire all’ambiente un comfort termo-igrometrico eccellente:
- un comfort che non dipende dagli impianti di climatizzazione ma dalle caratteristiche passive dei materiali!
A chi tiene alla salute prima di tutto ricordo che un edificio in laterizio rettificato ad alte prestazioni (se non viene rovinato da miscele di intonaco sbagliate o da pitture murali interne scadenti) offre una salubrità ineguagliabile.
Progettando una nuova costruzione oppure vuole isolare le pareti perimetrali di un edificio esistente non ci si deve concentrare solo sulla trasmittanza termica U (il flusso di calore che in regime stazionario attraversa 1 mq della parete e per una differenza di temperatura di 1 grado Kelvin) perchè, innanzitutto, le temperature esterne variano continuamente e così anche le ripercussioni sulle condizioni dell’ambiente interno dell’edificio.
Ecco perchè è importante una buona inerzia termica per arrivare al benessere abitativo!
La qualità di vita in casa
L’iperisolamento non risolve i problemi del surriscaldamento estivo, l’inerzia termica sì:
- possiamo definire l’inerzia termica come l’effetto combinato dell’accumulo termico e della resistenza termica Rt [m2K/W] (Rt non è altro che lo spessore diviso per il valore di Conduttività termica).
L’inerzia smorza l’ampiezza dell’onda termica che arriva dall’esterno e fa crescere il valore dello sfasamento.
Come tanti progetti mal fatti anche la normativa sul risparmio energetico per la climatizzazione estiva è un po’ malfatta:
- basta rendersi conto che i requisiti minimi impongono per le pareti verticali una massa superficiale > 230 kg/mq oppure (se leggera) una trasmittanza termica periodica YIE < 0,10 W/m2K) senza dar peso alle esposizioni verso nord, nord-est e nord-ovest.
Rientrare nei limiti della trasmittanza termica periodica YIE < 0,10 W/m2K) (YIE = U x fa) è facile già con pochissimo spessore di isolante quindi non garantisce nulla di nulla al comfort estivo ignorando il reale andamento dinamico delle variazioni climatiche esterne.
Ed è anche inutile leggere le informazioni sulla prestazione termica estiva contenute negli APE dove l’inerzia termica è completamente ignorata.
Lasciamo perdere la normativa e concentriamoci sempre su:
- capacità termica,
- sfasamento
- fattore di attenuazione.
La capacità di accumulare e rilasciare calore in regime termico dinamico:
- la capacità  termica volumica C (kJ/mcK) di un materiale si calcola moltiplicando (la sua massa volumica kg/mc) x (il suo calore specifico J/kgK, cioè quanto calore riesce ad accumulare un metro cubo di materiale)
Questa capacità di accumulare calore accomuna il laterizio rettificato e la fibra di legno pesante – andiamo a vedere:
- blocco rettificato ad incastro ad elevata prestazione termica: 840 kg/mc x 1000 J/kgK = 840.000 = 840 kJ/mcK
- pannello in fibra di legno vergine di conifera:Â 160 kg/mc x 2400 J/kgK = 840.000 = 840 kJ/mcK
forse questa coincidenza ci vuole suggerire qualcosa:
- costruisci pure con il laterizio la tua casa ma non dimenticare di isolare il tetto con fibra di legno!
Quello che veramente ci interessa è la velocità  con cui il calore si diffonde attraverso la parete durante le 24 ore, e durante le stagioni (in regime dinamico appunto):
e cioè la diffusività  termica:
- che dev’essere più bassa possibile!
Si calcola dividendo la capacità del materiale di condurre energia termica per la sua capacità di accumulare energia, infatti si calcola avendo sotto mano queste 3 grandezze:
ecco il calcolo da fare:
conducibilità termica (W/mK)
____________________________________________________ (mq/s)
( massa volumica (kg/m3) ) x ( calore specifico (J/kg K) )
Quindi cosa dobbiamo cercare tra i materiali da costruzione?
Qualcosa con una massa capacitiva e anche con una bassa conduttività termica! E ripeto, ce l’abbiamo proprio sotto il naso:
qui sotto i numeri di una parete in laterizio rettificato:
0,09 / ( 841 x 1000) = 1,07
e qui quelli di una parete in cemento armato:
2,00 / ( 2400 x 880) = 9,47
E’ chiaro per tutti che il cemento armato è un campione di accumulo di energia rispetto al blocco in laterizio rettificato (offre tanta capacità termica volumica) ma le sue doti isolanti sono scarsissime e quindi si riscalda velocemente:
- se paragoniamo i 2 materiali a 2 vasi si potrebbe dire che il cemento armato è un vaso con una generosa apertura e infatti si riempie in fretta, mentre il laterizio ha un collo veramente sottile e molto più efficace nel limitare il flusso termico!
Le onde termiche che colpiscono l’involucro edilizio si propagano attraversando il blocco di laterizio con una forte attenuazione e si estinguono al suo interno per distanze tanto più brevi quanto più è bassa la diffusività .
Immaginate la crosta terrestre che avverte le variazioni dovute all’alternanza giorno/notte fino a 1 metro di profondità ( il motivo della temperatura costante nelle cantine scavate nel terreno). Lord Kelvin stimò nel 1861 la diffusività del terreno, mentre Angström misurava la diffusività nei solidi.
Una parete in laterizio rettificato ad alte prestazioni funge da volano termico: cioè limita le oscillazioni di temperatura delle superfici interne (per esempio quando spegniamo il riscaldamento e la stufa ha terminato la combustione).
Ecco perchè se possiamo progettare una parete con isolante in intercapedine la muratura più spessa va posta verso l’interno: e credetemi, è raro trovarne una fatta così:
L’impiego di stratigrafie composte di materiali naturali come il laterizio (che è argilla cotta), intonaci a base calce o argilla, pitture naturali a calce o argilla garantisce il miglior comfort termo-igrometrico possibile proprio perchè la temperatura e l’umidità sono quelle 2 variabili che decidono le condizioni di comfort:
- quando d’estate siamo infastiditi dall’elevata umidità relativa (l’afa ostacola lo smaltimento di calore per traspirazione!) e si sente l’esigenza di ventilare o raffrescare o deumidificare diventa importante avere intorno a noi delle superfici igroscopiche e intonaci che non contengono miscele di cemento.
Il laterizio permette di diffondere molto liberamente il vapore seguendo l’andamento della pressione di vapore quindi è un naturale regolatore igrometrico.
Non sono stato abbastanza convincente con questo laterizio rettificato?
L’ingegnere della statica vuole una costruzione capace di garantire la massima sicurezza in caso di sisma?
Non siete spaventati da carriole e carriole di malta di allettamento?
Possiamo costruire con blocchi per muratura armata riempiti di isolante che presentano appositi fori per integrare la muratura con barre di armatura verticali e anche orizzontali.
Questi blocchi prevedono la malta di allettamento anche in verticale quindi, per evitare ponti termici, si poseranno con malta termica M10 garantendo alla parete intonacata anche in modo tradizionale un ottimo valore di trasmittanza termica U intorno ai 0,21 W/m2K (anche qui non serve nessun sistema a cappotto sul lato esterno):
Purtroppo per il paesaggio italiano non prevedo un futuro di laterizio e di colori tenui dei vecchi intonaci sciupati dai decenni…
Anche l’asfalto potrebbe essere mescolato con inerti a colori più naturali (in Francia si fa spesso!) per eliminare l’effetto nastro di petrolio pur tanto amato dalle pubblicità delle auto.
La pavimentazione in laterizio è una qualità urbana ormai rara. E forse non tanto perchè sia delicata o perchè necessiti di una accurata progettazione, ma perchè l’attenzione per le cose e per la bellezza è un po’ calata.
Sedersi su un basso muretto in laterizio in una zona pubblica come una piazzetta è una occasione da ricreare e da riproporre… ma certamente è possibile solo se iniziamo ad asfaltare un po’ di meno.
Allora, casa passiva in laterizio, piazzetta in laterizio, muretto in laterizio per sedersi…. il futuro sembra meno terrificante!
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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