Quando si parla di climatizzazione estiva è inevitabile parlare di deumidificazione. L’umidità elevata è sempre fastidiosa e raffrescare un ambiente senza togliere una certa quantità di umidità significa trovarsi in casa condense “estive”. La deumidificazione in primis é fondamentale.
Ora vediamo le differenze tra una deumidificazione indipendente dalla ventilazione o integrata nella ventilazione.
Premetto che in funzione della località, delle dimensioni dell’abitazione e soprattutto del numero dei componenti della famiglia e delle rispettive attività si prevede uno scambiatore di calore statico o entalpico. Se non ricordi cosa significa entalpico leggi questo precedente articolo.
La deumidificazione indipendente dalla ventilazione meccanica con recupero di calore:
La deumidificazione indipendente dalla VMC permette di deumidificare gli ambienti con la VMC spenta. La deumidificazione dell’aria, quindi, sarà più veloce e i due sistemi sono gestiti in maniera indipendente.
ma quali svantaggi ci sono?
- avere negli ambienti il deumidificatore, in vista o incassato che sia, con le apposite griglie ed ispezioni (non bello e un po’ rumoroso)
- avere la deumidificazione puntuale, cioè in un ambiente solo, solitamente quello più grande, senza agire direttamente su tutti gli ambienti (si potrebbe prevedere un secondo sistema di distribuzione, ma lo sconsiglio
La deumidificazione in abbinamento alla VMC:
il deumidificatore rimane nascosto perché agisce negli ambienti tramite le stesse bocchette di mandata dell’impianto di ventilazione, infatti è posizionato subito a valle della VMC. La deumidificazione é dipendente dalla ventilazione e la VMC stessa é gestita dal deumidificatore.
Purtroppo l’avviamento del deumidificatore richiede una portata d’aria o meglio una quantità d’aria maggiore rispetto al ricambio aria standard pari a circa 0,4 volumi/h. Questo significa che la VMC deve aumentare la velocità per garantire il corretto funzionamento del deumidificatore e aumentando i ricambi aria aumenta anche la rumorosità.
Aumentando la portata di aria della VMC aumenta di conseguenza anche l’umidità che dall’esterno viene trasportata verso gli ambienti. Questa lotta senza vincitore vanifica in parte la capacita di deumidificazione, questo perché si sta deumidificando l’aria esterna e non solo quella contenuta nell’ambiente interno.
Anche energeticamente, la deumidificazione in abbinamento alla VMC ha un consumo elettrico maggiore.
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autore – Marco De Pinto
autore – Federico Sampaoli
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@Marco
Buonasera MArco
Grazie per i preziosi consigli, ma riguardo il ponte acustico di cui parli, mi chiedevo se le griglie montate non fanno già da assorbitore di eventuali onde di pressione dalle stanze sonore, oppure non basterebbe mettere dei filtri o griglie che svolgono questa funzione?
Ho bisogno di deumidificare in tutte e tre le stanze altrimenti avrei il rischio di formazione della condensa sul pavimento.
Concordo che avere deumidificatore e vmc separate sia meglio perché posso avere un miglior controllo.
Ho scritto CO2 perché alcuni usano sonde per regolare il funzionamento della vmc, tu consigli invece un funzionamento costante, al massimo temporizzato?
@ Mauro
la scelta di prevedere una VMC è ottima e di certo in ordine d’importanza primaria.
Teniamo sempre separati i sistemi VMC dalla deumidificazione in modo tale da poter utilizzare in maniera indipendente i due sistemi.
Sconsiglio di convogliare le tre bocchette dal deumidificatore alle tre camere in quanto comporta un ponte acustico tra le varie camere proprio attraverso le canalizzazioni. Il deumidificatore spinge verso il soggiorno cucina e riprende l’aria ad esempio dal corridoio di accesso alle camere, con opportuna ispezione.
La VMC viene regolata non in funzione alla CO2 in una abitazione bensì con le tre velocità mentre il deumidificatore mediante un ottimo umidostato su cui è importante investire del denaro (ricordare che è il vostro volante di guida) .
buona giornata
Buongiorno
Ho acquistato un appartamento di recente costruzione (classe A) con riscaldamento e raffrescamento a pavimento (c’è un pompa di calore aria-acqua) dove hanno installato un deumidificatore nel controsoffitto del disimpegno che immette aria deumidifcata nei 3 locali per evitare la condensa sul pavimento.
Dato che l’appartamento è da ultimare pensavo di installare una VMC per effettuare il ricambio dell’aria ed il free cooling estivo, con 3 bocchette i aspirazione (cucina e due due bagni) e 3 di immissione (le tre del deumidificatore)
Pensate sia una buona idea avere VMC e deumidificatore separati che lavorano quindi in parallelo? Il primo sarà regolato dalla temperatura d’estate e dalla CO2, mentre il secondo dall’umidità, tramite l’umidostato.
Buongiorno Marco,
la ringrazio per la risposta.
Quindi mi sta dicendo che, nel funzionamento in deumidificazione, tutte le vmc con questa caratteristica non garantiscono la portata di rinnovo indicata nei loro datasheet? Per capirci meglio, se viene indicata una portata in immissione di 360mc/h data da 160mc/h di ricircolo + 200mc/h di rinnovo, quest’ultimo valore non è reale? A pensarci probabilmente il valore di immissione dovrebbe essere corretto (dato dalla velocità del ventilatore di immissione), ma le quote di ricircolo/rinnovo non sono ben definite..?
Questo non traspare dai datasheet. Neanche con una “taratura” del sistema, che comunque viene fatta al primo avvio della macchina, è possibile individuare un punto di lavoro rinnovo + ricircolo corretto? Sarei portato a dire che è possibile farlo.
Per quanto riguarda il rumore sono in parte contrario: se una vmc, come spesso accade, è posta in un locale/controsoffitto in una zona secondaria, e le tubazioni sono correttamente dimensionate, il suo rumore anche in deumidifica non può essere superiore al rumore di un deumidificatore posto in un locale centrale, come può essere una sala o in prossimità della zona notte (o quasi sicuramente in entrambi); ha comunque un compressore al suo interno.
Inoltre va previsto di scarico condensa, produce calore che, se non canalizzato, va a scaldare l’ambiente interno (mentre la vmc lo scarica all’esterno).
Buon pomeriggio sig. DANI
Convengo con lei in alcuni punti e ora affrontiamo l’aspetto da lei indicato :
Le vmc che deumidificano hanno, a differenza delle vmc “normali”, un ingresso “ripresa da ambienti puliti” che permettono di aumentare la portata in fase di deumidifica senza aumentare la componente di rinnovo. In questo modo la portata d’aria in immissione è data dalla portata di rinnovo più quella di ricircolo. In fase di deumidifica quindi l’umidità che viene portata all’interno della casa è equivalente a quella di una vmc normale.
Inoltre ha la possibilità di deumidificare in solo ricircolo, quindi senza portare aria umida dall’esterno per aumentare la capacità di deumidifica, utile ad esempio d’estate (ovvero quando serve) se si è fuori casa (spesso) e non si necessità di aria di rinnovo, ma si ha il fv che produce e si vuole deumidificare (e rinfrescare visto che è possibile fare anche integrazione invernale/estiva, ma questo è un altro capitolo).
Osservazione : Quanto scrive è corretto in merito alle ‘’VMC che deumidificano ‘’. Non si vuole mettere in dubbio la teoria di funzionamento di quese apparecchiature ma solo sottolineare alcuni aspetti che riteniamo importanti. Il sistema da lei descritto ripeto è corretto quale è l’aspetto difficile da gestire di queste ‘’VMC che deumidificano ‘’ in un apparecchio monoblocco.
Vediamoli per STEP :
FASE 1 – Solo ricambio d’aria con recupero : In questa fase l’apparecchiatura ‘’VMC che deumidificano ‘’ funziona in modalità standard;
FASE 2 – DEUMIDIFICAZIONE : In questa fase l’apparecchiatura ‘’VMC che deumidificano ‘’ come correttamente detto provvede a mantenere il ricambio aria ma utilizzando la 5° bocca sulla macchina riprende un quantitativo d’aria da ambienti ‘’puliti’’ per far si che il deumidifcatore possa svolgere la sua funzione;
Osservazione : L’apertura della quinta bocca sulla ‘’VMC che deumidificano ‘’ porta ad aumentare la velocità di rotazione del ventilatore di mandata ricircolando l’aria ambiente. Il punto a sfavore è proprio nel momento in cui il ventilatore di mandata deve aumentare i giri mentre quello di estrazione rimane costante. A questo punto può verificare su qualsiasi VMC che deumidifica marca e modello NON è più garantito la portata di presa aria esterna ed espulsione riducendo drasticamente il fattore recupero. Quindi la domanda sorge spontanea , perché non dividere queste due apparecchiature ? le risposte sono molte ma sarà fonte di un altro articolo.Il sistema di certo funziona ed il cliente difficilmente si accorge del maggior consumo rispetto ad un sistema diviso.
Rispondo al seguente quesito :
Ha anche il vantaggio di deumidificare tutti gli ambienti uniformemente, di poter essere controllata e gestita da una domotica senza dover essere interfacciata con altri sistemi, come può essere l’accoppiata vmc+deumidificatore ed in ultimo i filtri vengono già normalmente sostituiti. Oltre al fatto che è praticamente invisibile.
Osservazione : Quando viene ripresa l’aria ambiente in ricircolo con la 5° bocca sulla VMC ovviamente le portate d’aria sulle rispettive tubazioni di mandata aria aumentano, il che comporta ad altre problematiche ad esempio di rumore.
Per quanto riguarda le regolazioni ad oggi ci sono moltissime possibilità da perseguire e ogni venditore propone la sua dimenticandoci che il cliente è uno, pertanto preferisco che le persone abbiano sempre e un solo interlocutore per VMC impianto luci elettrodomestici etc etc ovvimente per chi riesce a permettersi economicamente l’operazione. Altrimenti avrà tante upp tanti quanti sono i suoi dispositivi che vuole interrogare e gestire. Meglio la semplicità per evitare grandi grattacapi.
Salve,
sono contrario ad alcune affermazioni che non ritengo corrette.
Ed esempio “Questo significa che la VMC deve aumentare la velocità per garantire il corretto funzionamento del deumidificatore e aumentando i ricambi aria aumenta anche la rumorosità. Aumentando la portata di aria della VMC aumenta di conseguenza anche l’umidità che dall’esterno viene trasportata verso gli ambienti.” non è propriamente corretto.
Le vmc che deumidificano hanno, a differenza delle vmc “normali”, un ingresso “ripresa da ambienti puliti” che permettono di aumentare la portata in fase di deumidifica senza aumentare la componente di rinnovo. In questo modo la portata d’aria in immissione è data dalla portata di rinnovo più quella di ricircolo. In fase di deumidifica quindi l’umidità che viene portata all’interno della casa è equivalente a quella di una vmc normale.
Inoltre ha la possibilità di deumidificare in solo ricircolo, quindi senza portare aria umida dall’esterno per aumentare la capacità di deumidifica, utile ad esempio d’estate (ovvero quando serve) se si è fuori casa (spesso) e non si necessità di aria di rinnovo, ma si ha il fv che produce e si vuole deumidificare (e rinfrescare visto che è possibile fare anche integrazione invernale/estiva, ma questo è un altro capitolo).
Ha anche il vantaggio di deumidificare tutti gli ambienti uniformemente, di poter essere controllata e gestita da una domotica senza dover essere interfacciata con altri sistemi, come può essere l’accoppiata vmc+deumidificatore ed in ultimo i filtri vengono già normalmente sostituiti. Oltre al fatto che è praticamente invisibile.
Cosa ne pensa? io credo che in accoppiata con un pavimento radiante sia l’ideale.
generalmente l’interrato soffre di problemi di umidità dovuta anche alla ventilazione manuale sbagliata che facciamo: legga questo articolo già pubblicato: https://espertocasaclima.com/2019/07/15/problema-umidita-cantina-seminterrato-ventilazione-automatica-punto-rugiada/
Buongiorno,
non essendo un’esperta dell’argomento trattato mi servirebbe giusto sapere se la vostra tecnologia pervede soluzioni anche per interrati già ristrutturati ma ugualmente umdi malgrado l’ausilio di un deumidificatore costantemente in uso.
Grzie
Buon pomeriggio Mauro, lei scrive che non vuole deumidificare con la VMC ma evitare solo che la stessa non porti umidità in casa. Ebbene per fare ciò dovrebbe usare recuperatori entalpici ma da verificare in funzioe alla sua località.
La sua seconda domanda è : in questo caso avrebbe senso l’abbinamento VMC + deumidificatore ?
Il deumidificatore aumenterà sempre la portata d’aria della sua VMC riducendone il rendimento e portando in casa più aria. Premettiamo che il deumidificatore si attiva solo in estate, in inverno non ha motivo di esserci, pertanto il maggiore flusso d’aria porta ad una decadenza del rendimento VMC e in ogni caso aumenterà il carico sensibile e latente estivo, anche con recuperatori entalpici. Per comprende meglio sarebbe più semplice utilizzare la cartina geografica dell’aria ovvero il diagramma psicometrico .
Salve sposo a pieno idea di avere VMC e Deumid. separati principalmente per un discorso di volumi di cambio necessari. Io personalmente ho optato per VMC + DEU ad incasso uno per piano. Non è ancora a regime impianto me tutte le predisposizioni sono fatte.
Come al solito complimenti per alta qualità di informazione da Lei fornita.
Grazie
SA
Cambiamo il punto di vista: supponiamo che io non voglia deumidificare gli ambienti ma solo evitare che la VMC mi porti umidità in casa.
In questo caso può aver senso l’abbinamento VMC + deumidificatore?
Immagino che per il condizionatore valga lo stesso ragionamento?