Vivo in zona climatica E. Ho isolato il tetto con 220mm di fibra di legno, ho coibentato le pareti con 180mm di eps con grafite e le finestre sono rimaste quelle, installate nel 2005, telaio in alluminio anodizzato con taglio termico (di quei tempi) e doppio vetro basso emissivo con distanziale freddo (di quei tempi). Ma comunque sabato 2 novembre ho dovuto arrendermi, l’inverno è arrivato, complice il cielo grigio che ha chiuso il rubinetto dei guadagni solari: verso il tramonto ho acceso la stufa. La mia è una Scan 20 con molto poco accumulo, solo un ripiano in pietra ollare dove si può comodamente cucinare.
Vuoi guardare l’articolo? vai al VIDEO
Avete letto bene: ho acceso la stufa. Ma come si accende una stufa correttamente?
Prima che io mi dimentichi, se vi piace il fuoco e una brevissima ma bellissima lettura, godetevi questo Jeck London nel suo “Preparare un fuoco“:
Anni fa avevo già scritto un articolo sul problema dell’accensione, che quasi nessuno conosce bene. Non è una questione di bravo io o bravo tu: alla fine comunque tutti riescono a scaldarsi:
- è una questione di inquinamento dell’aria, di particolato (PM10). Non facciamo spallucce, limitare l’inquinamento dell’aria è nostro dovere e non costa nulla! Basta fare attenzione e seguire ciò che vi dico
Una cosa è vera: non c’è fuoco senza fumo, quindi appena potete costruite una casa passiva.
Ma il fumo è il segno che la legna brucia male e rilascia una bella quantità di particolato tossico e cancerogeno che va a sommarsi a quello degli altri sistemi di riscaldamento, più il traffico. E poi i vicini vi guarderanno male.
Da stasera, dopo aver letto questo articolo, produrrete molti meno inquinanti e soprattutto vi scalderete senza fumo visibile nel focolare.
Se avete legno non stagionato almeno 1-2 anni, legno trattato, o non pre riscaldato a temperatura ambiente, lasciate perdere: inquinerete e basta.
Iniziamo allora! La prima mossa è…
- spalancare le finestre e arieggiare bene tutta la casa: l’aria fresca esterna non solo ci abbassa improvvisamente il livello di concentrazione di CO2 fino a valori simili all’aria aperta (400-500ppm), anche l’umidità ambiente scende drasticamente, e gli inquinanti eventualmente presenti se ne vanno dalla finestra. Facendolo, noterete che l’aria fresca tornerà calda e confortevole molto più in fretta che l’aria esausta e carica di vecchia umidità. Quindi la prima mossa è? Aria fresca!
Come la fiamma che brucia legna non stagionata impiega l’energia per asciugarla anziché scaldare la casa, così l’ambiente carico di umidità sarà confortevole solo dopo molto più tempo.
La vostra stufa nei primi minuti è fredda e non può garantire una combustione ottimale, quindi facciamoci furbi: evitiamo di fare un falò come quando eravamo piccoli e sistemiamo bene la legna per poi poterla accenderla dall’alto.
Dall’alto? Non dal basso?
Il sale va messo prima o dopo nell’acqua? è nato prima l’uovo o la gallina? il fuoco si accende da sotto o da sopra?
Da sopra! ebbene sì, anche nel fuoco esiste l’efficienza energetica.
Può sembrare strano, ma è meglio accendere il fuoco dall’alto:
la legna deve bruciare bene e lentamente come brucia una candela, quindi con la fiamma sopra e non sotto! La fiamma in alto scalderà immediatamente la canna fumaria per un tiraggio più vigoroso e la catasta sottostante con tranquillità.
rovesciando la candela noterete molta fuliggine:
Se continuate ad accendere il fuoco da sotto come da cattiva abitudine, surriscalderete la catasta di legna senza ben bruciarla e facendola sudare provocando condense, gas e particelle:
Lo stesso fuoco, acceso dall’alto, brucia i condensati completamente e sfrutta meglio l’energia:
Noterete anche che con un piccolo carico di legna si può godere una fiamma bella e vivace per oltre 2 ore.
Se non avete fretta, evitate vecchi giornali o cartoni che fanno molto fumo e dedicate qualche minuto a posare in alto un po’ di rametti secchi, schegge di legno o pigne belle asciutte. E ricordatevi che accendere il fuoco è un piacere, se non è un buon fuoco, che piacere è?
Più furbi, più caldi, più felici e meno PM10 per giunta! Smettiamola di fare gli Apache!
"Poco più in basso puoi lasciare un commento" - non devi registrarti e il tuo indirizzo email non sarà mai pubblicato, approfittane! e iscriviti al blog tramite email per ricevere la notifica di nuovi post: vai sulla colonna di destra e cerca ISCRIVITI al Blog
copywriter, content creator & web editor - Federico Sampaoli
@ barbara
se i vicini si lamentano del nostro fumo probabilmente facciamo nella stufa una cattiva combustione oppure una cattiva accensione. un’altra causa potrebbe essere la stagionatura della legna fatta male, in un luogo con cattiva esposizione oppure non sufficientemente a lungo.
sì, esistono filtri attivi e filtri passivi per le polveri sottili. Ne parlo proprio nell’articolo che esce lunedì pomeriggio.
in Germania non si è adottata la linea italiana di incentivare a cambiare modello di stufa con le stelline (che ha indotto la gente a rottamare tante stufe che potrebbero continuare a lavorare per decenni – demenziale), e si è invece obbligato dal 31 dicembre 2020 ad installare filtri per polveri sottili. geniale no?
Esiste una stufa a legna che non emette fumo esterno o lo rende non visibile ai vicini? Ho letto da qualche parte che è possibile. Mi aiutate?
le emissioni in ambiente prodotte dalla bruciatura del GPL con una stufa a gas portatile non possono essere che dannose.
comunque, a salvarci c’è sempre il sensore che rileva la percentuale di monossido di carbonio nell’aria circostante:
interrompe il flusso di gas nel caso superi la percentuale dell’ 1,5%.
la legna inquina l’ambiente esterno, sì. emette PM, polveri fini che il gpl non emette. però non è fossile!
l’energia dal legno ha bilancio zero delle emissioni di CO2: 1 mc di legno bruciato, se confrontato con vettori energetici fossili, risparmia emissioni per 600kg di CO2.
La legna è rinnovabile, il gpl no.
Se tagliare la legna creasse anche posti di lavoro nelle zone rurali e montane del nostro paese invece che all’estero… sarebbe un bel valore aggiunto. Che non abbiamo ancora scoperto!
Il GPL non è dannoso e tossico per l’essere umano…per quanto riguarda invece l’inquinamento ambientale non so esattamente se sia meno o più inquinante della legna
poter spostare la stufa in ogni ambiente che necessita di essere riscaldato è un vantaggio enorme. la mobilità di una stufa a legna è impossibile. certo che bruciare in un ambiente chiuso metano o GPL mi spaventa come qualità dell’aria. dove andranno le emissioni di questi combustibili fossili?
Io sinceramente preferisco utilizzare una semplice stufa a gas, magari spostandola nelle varie stanze. Forse non è come quella a legna ma mi ci trovo ugualmente molto bene. Per vedere tutti i vantaggi vi consiglio di leggere questo articolo che ho trovato qui https://prezzoerecensione.it/stufa-a-gas-migliore/ …. ci sono pro e contro
grazie per il contributo.
resta il dovere civico di fare buona combustione fin dalle prime fasi
No Federico, mi sono espresso male.
IN REALTA è assolutamente banale
e lo scrivo per altri utenti che abbiano la finestra di ispezione.
Basta aprire la finestra alla base del camino, usare per qualche minuto il phon caldo in modo da riscaldare il camino et voila’, effetto mongolfiera e accensione senza fumo !
laborioso però!
la mia L rovescia, attraversa la muratura e si innesta nella canna fumaria in blocchi originale della casa.
tanti anni fa non avevo alcuna esperienza e il progetto mi sembrava corretto: oggi so che si dovrebbe cambiare… ma non ho la forza e né la pazienza per un nuovo cantiere.
I C I
I I
I I
I I————-
I I———— —> STUFA ollare
I F I
I———I
Io avevo la canna fumaria ( C ) con finestra smontabile ( F ) per pulizia ceneri . Smontato C ,con 4,5 minuti di phon, la canna in acciaio si scaldava e il tiraggio era perfetto !—– ps la canna fumaria era lunga 3 piani piu’ fuori tetto !