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Solo luci LED che non fanno male alla salute

9 risposte

Deluso dalla bolletta salata? Sì è così, consumiamo pochissimo, ma i costi fissi restano troppo alti per sentirci soddisfatti, comunque non per questo installeremo lampadine senza alcun riguardo al consumo reale.

Noi, il risparmio, ce l’abbiamo nel sangue.

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Bene, prima di lanciarvi nell’acquisto di tutte le lampadine che vi servono proviamo a capire il tipo di lampadina che bisognerebbe comperare, dal punto di vista  del basso consumo  e dal punto di vista della nostra salute.

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Alcuni LED, purtroppo, emettono picchi di luce blu dannosi per la nostra salute (ciclo del sonno, produzione di melatonina, umore, danni alla retina). E lo stesso problema esiste per TV tablet e cellulari naturalmente…

Ma come si può capire se le lampadine che stiamo comprando sono del tipo quasi a emissione “solare”? Ci metteremo tutti a fare misurazioni tramite spettrometro?

La luce blu, di sera, distrugge il nostro sistema endocrino. Se vuoi approfondire puoi leggere questo articolo della Harvard Medical school.

Ho letto in giro che praticamente tutto quel che viene venduto oggi ha un picco di emissione nella parte blu dello spettro. Prima o poi si venderanno LED che possono emettere uno spettro luminoso quasi uguale a quello del sole (completo e bilanciato e ottimo per la nostra salute). SunLike sarà il suo nomignolo.

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Fino a che non si potranno comperare LED a spettro solare bisognerebbe rimanere con le vecchie lampadine ad incandescenza (divenute introvaibili) o in alternativa, quando cala il sole, andarsene tutti a dormire, o chiacchierare a lume di candela!

Il fatto è che se non vogliamo bruciare 100 Watt per stare a tavola la sera bisognerà pur sceglierla la nostra lampadina LED!

Visto che c’ero mi sono messo a fare una ricerca per trovare lampadine LED che garantiscano un CRI abbastanza vicino a 100 (CRI 100 = luce naturale)… difficile! Troverete sempre un indice di resa dei colori pari a 80.

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Le vecchie lampadine ad incandescenza, quelle sì che vanno bene e fanno bene, purtroppo fanno più caldo che luce e questo non è molto efficiente!

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Per acquistare lampadine eccellenti possiamo riferirci ai Lumen e ai Watt?

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Sarebbe troppo facile: 

  • una lampadina LED indica facilmente il consumo di energia (i Watt) e l’ emissione luminosa ( i Lumen), poi bisogna guardare la sua resa cromatica (CRI o IRC in italiano)

E se la nostra casa vuole fare attenzione ai materiali e alla salubrità degli ambienti interni figuriamoci se possiamo permettere a qualche luce LED di rovinare tutto il progetto!

Ma perchè una cattiva luce LED può nuocere alla salute?

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La radiazione ottica è una radiazione elettromagnetica assorbita dai tessuti quindi riguarda pelle e occhi:  la luce eccita gli elettroni delle molecole cellulari (rompe e riorganizza i legami chimici). E così la luce blu può danneggiare i foto ricettori della retina.

Se esponiamo ai raggi UV la pelle, questa attiva il suo meccanismo di protezione:  si abbronza o si brucia.

Anche le strutture superficiali dell’occhio reagiscono:  i danni alla retina si hanno solo con raggi tra i 300 nm ed i 1400 nm: danno fotochimico da luce blu (fotoretinite). Dalla luce visibile invece l’occhio si difende da solo o chiudendosi o restringendo la pupilla per proteggere la retina.

Nei paesi dell’Unione Europea, ed in Italia, si vendono solo lampadine con marchio CE ma non vuole ancora dire nulla sulla qualità della luce LED quindi evitiamo sempre le lampadine (anche all’esterno, anche in giardino) che hanno un’emissione elevata di luce blu:

  • una lampadina LED con 2700 K (bianco caldo) è meno pericolosa
  • una lampadina LED con 5000 K (bianco freddo) ha un picco di luce blu di intensità superiore quindi è più pericolsa

La normativa IEC 62471 attribuisce anche ai LED una classe di rischio in base ad una serie di misurazioni che potete leggere qui.

Se in ufficio dovete per forza maggiore convivere con un’illuminazione sbagliata avete 3 possibilità:

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L’ARPAV ci ricorda che:

  • la componente di luce blu causa effetti ambientali negativi sia su flora e fauna, sia per quanto riguarda l’inquinamento luminoso del cielo. Si raccomanda di utilizzare sorgenti con temperatura di colore il più bassa possibile, sempre nel rispetto della Legge Regionale n. 17/09 e delle norme tecniche di settore.

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federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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9 risposte a “Solo luci LED che non fanno male alla salute”

  1. @ mirca baffioni

    visto che amazon permette di rendere entro 30 giorni gli acquisti
    e visto che la completa soddisfazione per una lampada da scrivania si può capire solo provando l’acquisto nella reale situazione di ambiente

    io consiglio di testare personalmente e poi decidere se la luminosità è ottimale per la nostra sensibilità.

    di solito tra 3 modalità di luce (luce bianca 6000K, luce diurna 4500K, luce calda 3000K) e anche attraverso diversi livelli personalizzati di luminosità si riesce a trovare il compromesso ideale:

    le indico qualche link:
    https://amzn.to/3Aq2MUE
    https://amzn.to/3v2cA6d

    per la sostituzione della lampadina della cucina immagino un attacco grande E27 quindi dovrebbe decidere se volere
    – una luce calda https://amzn.to/3mvcTT8
    – una luce naturale https://amzn.to/3DghsY4

    forse le TRUE-LIGHT, lampadine a spettro completo con caratteristiche quasi del tutto simili alla luce solare, sembrano troppo forti verso la sera: https://amzn.to/3acPRdS

  2. Avatar Mirca Baffioni
    Mirca Baffioni

    Buongiorno, potrebbe consigliarmi una buona lampada da scrivania per lo studio di mio figlio (molto utilizzata la sera) che ha problemi di vista ? Avrei bisogno anche di un consiglio per la lampadina della cucina. Le lampade true-light potrebbero essere una buona soluzione?
    Grazie mille

  3. Avatar Claudio

    Recentemente viene pubblicizzata luce naturale LED come battericida/virucida etc etc; si parla di speciali e costose lampade BIANCHE in un range tra 3000/5000 K. La modifica “brevettata” consisterebbe nella produzione di lampadine LED a luce naturale tra 400 e 420 nm. Il quesito é : ma una normale lampadina led a luce naturale 4000K in quale range di nm si colloca? Grazie

  4. grazie per il tu contributo. non posso ricordare la fonte della mia ricerca.
    immagino che i picchi nella frequenza blu non rimangano sempre gli stessi, altrimenti i grafici sopra sarebbero tutti errati.
    quindi una lampadina LED con 2700 K (bianco caldo) è meno pericolosa di una stessa lampadina con 6500 K

  5. Estrapolo: i danni alla retina si hanno solo con raggi tra i 300 nm ed i 1400 nm.

    Quel 1400 nm è palesemente errato, anche perchè l’occhio percepisce fino 700 nm. Pare che i problemi della luce blu siano da imputare al range 390-460 circa.

    Ma ora voglio porre io una domanda a cui sinora dopo ore di ricerca non sono riuscito a dare risposta.
    Scala Kelvin; indipendentemente dal valore indicato sul led (2800 oppure 6500) i picchi nella frequenza blu rimangono gli stessi o variano?

  6. sulla confezione di solito è scritto se la lampadina led è dimmerabile o no. in genere sì.
    se le vecchie lampadine sono accese solo per pochi minuti al giorno e magari sono posizionate vicino al letto, vale la pena mantenerle.

  7. Salve, in camera da letto ho le luci dimmerabili, ancora con le lampadine a incandescenza. E’ vero che se voglio mettere luci a led devo cambiare anche il dimmer ? dicono che ci vuole quello apposito per i led. Qualcuno mi puo’ confermare se e’ vero? Grazie

  8. la illuminazione è un argomento complesso di cui non conosco le regole e che personalmente risolvo con la sensibilità personale (purtroppo ognuno di noi ne ha una diversa – purtroppo o per fortuna!).

    Il dimensionamento di un sistema di illuminazione deve seguire sempre le esigenze del committente senza dimenticare alcuni parametri importanti: la distribuzione di punti luce, l’abbagliamento, la riflettenza delle superfici interne ecc.

    Alcuni temi si possono leggere in questa guida.

    Consiglio invece vivamente di evitare il più possibile la luce esterna e non solo per l’inquinamento luminoso a cui tutti stiamo dando il nostro cattivo contributo, ma nel rispetto delle piante e degli animali che vorrebbero il calare del sole senza l’accensione dei led.
    L’ARPAV ci ricorda che:
    La componente di luce blu, presente in particolare nelle sorgenti con elevata temperatura di colore, causa effetti ambientali negativi sia su flora e fauna, sia per quanto riguarda l’inquinamento luminoso del cielo. Si raccomanda di utilizzare sorgenti con temperatura di colore il più bassa possibile, sempre nel rispetto della Legge Regionale n. 17/09 e delle norme tecniche di settore.

  9. Buon giorno sig. Sampaoli, visto l’argomento volevo chiederle se esiste una regola per decidere i watt di luce led adatti alla stanza da illuminare. Personalmente mi regolo cosi: 1 watt per mq. E’ una regola grossolana che poi va affinata caso per caso. Poi tendo anche ad usare lampadine led a luce calda per l’interno e lampadine a luce fredda per l’esterno. Che ne pensa? Grazie